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Autore: McMalfoy    19/08/2012    1 recensioni
Luna è innamorata di un ragazzo, riuscirà Neville con la sua dolcezza e la sua nuova determinazione a conquistare finalmente il cuore della ragazza?
"Senza pensarci l’abbracciò forte.
Lui la strinse a sé, sentendo quel buonissimo aroma di vaniglia dei suoi capelli e chiuse gli occhi, pieno di felicità.
Rimasero così per un po’ sentendo reciprocamente che era proprio ciò di cui avevano bisogno."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Un po' tutti | Coppie: Luna/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Neville stava disteso sul suo letto da solo al buio ripensando con un sorriso sulle labbra a quello che era accaduto quel pomeriggio.
Per prima cosa non riusciva ancora a capire dove aveva trovato il coraggio di baciarla -anche se quello non poteva considerarsi proprio un bacio- le aveva più che altro sfiorato la guancia, praticamente un gesto insignificante ma che aveva stupito entrambi a giudicare dalla faccia di Luna.
Pensò che sicuramente qualcosa dentro di lui aveva agito d’istinto dopo quello sguardo a pranzo, c’era qualcosa di nuovo che aveva spinto Neville a baciarla: era ammirazione e anche qualcosa che andava oltre la semplice amicizia, ne era sicuro, ma non voleva farsi troppe illusioni.
Inoltre si chiese quale assurda parte del suo cervello si era risvegliata e l’aveva portato a formulare quell’idea che lei aveva definito magnifica e aveva anche detto che lui era straordinario.
“Mica roba da tutti i giorni!” si disse lui senza smettere di sorridere, neanche per un secondo.
Aveva così poca fiducia nella sua idea che la reazione di Luna lo aveva davvero colto alla sprovvista, ma era felice che fosse andata così.
Si era sentito infinitamente idiota quando l’aveva vista in cortile vicino al Lago tutta persa nei suoi pensieri. Lui non era intelligente e nemmeno coraggioso e solo il cielo sapeva perché il Cappello Parlante l’aveva smistato in Grifondoro, perciò in confronto a lei si sentiva inferiore e credeva di non meritarsi una ragazza tanto meravigliosa come Luna.
Ripensò a lei seduta sulla sponda del Lago e si ricordò che ad un tratto aveva alzato lo sguardo dal libro in cui era immersa e aveva sorriso, guardando lontano con aria sognante con i capelli leggermente mossi dal venticello. Neville era rimasto estasiato dalla sua bellezza e cercò di imprimere quell’immagine nella sua mente ripensava a lei a distanza di ore.
“Il suo profumo…” fantasticò il ragazzo.
Aveva un buonissimo odore di vaniglia che gli era penetrato in corpo mentre si stringevano in quell’abbraccio indimenticabile.
Si mise a sedere sul letto mentre si tormentava chiedendosi se Luna aveva provato le sue stesse emozioni e fu in quel momento che gli venne in mente di chiedere a Ginny.
Che stupido era stato a non pensarci prima, Ginny era la sua migliore amica e doveva pur saper qualcosa!
Si buttò giù dal letto e scese veloce le scale fino alla Sala comune e scorse la rossa che studiava su un divanetto davanti al camino spento.
Le si sedette a fianco e la guardò: “Ehm Ginny dovrei… ehm chiederti una cosa” era tornato il solito timido ragazzo impicciato.
Lei posò i libri su un tavolino lì vicino e ricambiò il suo sguardo.
“Dimmi tutto Neville, cosa o chi ti affligge?”
“Bhè ecco veramente io mi chiedevo se tu sapessi qualcosa su Luna. Qualcosa tipo se ha un ragazzo, ecco!”
“Mi chiedevo quando saresti venuto a chiedermi qualcosa, ormai non ci speravo più” dise lei ridacchiando.
Neville era allibito “Cioè tu, no cioè… Cosa?”
“E’ da un po’ che lo so Neville, ti conosco e so che ti piace, e da quello che ho visto ti piace parecchio”.
Lui la fissò sbigottito e lei allora rispose alla sua prima domanda: “Comunque no, non ha un ragazzo e non so chi le piace, lei è così enigmatica anche per me, però proverò a informarmi.”
“Ti devo un favore!” disse Neville felice; dopotutto Ginny non aveva esplicitamente che a Luna lui non piaceva e aveva sempre una piccola speranza.
“Non preoccuparti” rispose la Weasley.
“Grazie” l’abbracciò e rimasero a parlare del più e del meno per un po’ fino a che non decisero di andare a cena.
 
 
---Luna---
In Sala Grande Luna aspettava che Neville e gli altri venissero a cena per sapere se si erano già organizzati per mettere in atto la brillante idea del ragazzo.
Dopo poco il gruppo dei Grifondoro entrò e si accomodò al tavolo della propria casa, Luna corse da loro, sorrise a Neville e un sorriso dolce e spontaneo, di quelli che riscaldano il cuore, sorse anche sul viso del ragazzo in risposta.
“Ciao ragazzi” disse contenta la Corvonero.
“Ehi Luna” le rispose Ginny.
“Allora, voi che dite? Vi sembra una grande idea, no?” chiese guardando Neville.
Vide le facce interrogative dei suoi amici e disse con finto rimprovero a Neville “Non hai detto niente eh?!” sorrise e riprese rivolta a tutti “Neville ha avuto un’idea a dir poco geniale; ha pensato di rimettere in piedi l’ES per continuare a combattere!”
I Grifondoro la guardarono e spostarono il loro sguardo sorpreso e ammirato sul loro compagno che riuscì solo a balbettare “S-sì, bhè niente di che, l’abbiamo già fatto una volta no?”
“Niente di che Neville?!? A nessuno sarebbe venuto in mente!”
“Certo, come no. Comunque avete trascurato un piccolo particolare, Harry non c’è più, non è poi così geniale la mia idea ora.”
“Ma non importa Neville” disse Luna sedendogli accanto “non capisci? Insieme siamo forti, magari possiamo mettere in piedi un gruppo contro i Carrow e Piton che riesca ad avere una voce in tutta Hogwarts!”
“Non l’avevo pensata esattamente così…” sussurrò il ragazzo talmente a bassa voce che solo la bionda vicino a lui sentì.
Lei gli prese una mano e gliela strinse forte, lui spostò lo sguardo verso le loro mani e poi lo alzò per fissare negli occhi la ragazza di cui era innamorato, che gli rispose altrettanto a bassa voce “Lo so come l’avevi pensata, so cosa volevi e speravi, era quello che speravo anche io l’anno scorso.”
Quello che entrambi speravano era che l’ES ritornasse attivo e controllavano tutti i giorni la loro finta moneta nella speranza di vederci scritte sopra ora e data dell’incontro. Loro avevano bisogno di quel gruppo, perché lì si sentivano bene, meno soli, e appartenevano a qualcosa finalmente, a un gruppo che aveva bisogno di loro, dove ognuno era unico e importante.
“Bhe comunque Neville è proprio una buona idea, dovremmo spargere la voce, ma senza che questa arrivi ai Carrow o a Piton, altrimenti saremo spacciati!” intervenne Seamus, guadagnandosi un’occhiataccia da Ginny, che invece voleva lasciar loro un po’ di tempo.
“Cosa? Oh, sì certo, certo…” rispose il diretto interessato ancora confuso dall’uragano di emozioni che aveva provato da quando lei gli aveva preso la mano, che continuava a tenere stretta e lo fece anche per tutto il resto della cena.
Dopo il pasto i ragazzi si diressero tutti nel proprio dormitorio, augurandosi la buonanotte, con un immancabile ennesimo bacio da parte di Neville sulla guancia di Luna, che per l’occasione divenne tutta rossa, intonandosi ai suoi orecchini a forma di ravanello.
 
La mattina dopo si ritrovarono tutti insieme a colazione, chiacchierando scherzosamente del più e del meno, ma poi il gruppetto dei Grifondoro, tranne Neville, se ne andò esortato da Ginny per lasciare soli i due ragazzi.
Luna e Neville si stavano appena incamminando verso il parco, quando il ragazzo prese la mano di Luna e la strinse dolcemente nella sua per tutta la loro breve passeggiata.
Dovettero separarsi perché la ragazza aveva Cura delle Creature Magiche, mentre l’altro aveva due ore di Erbologia, ma prima si scambiarono un abbraccio affettuoso.
Quelle ore furono piacevoli per entrambi; Erbologia era la materia preferita di Neville, e così anche Cura delle Creature Magiche per Luna.
A pranzo decisero tutti insieme che quel pomeriggio Ginny, Luna e Neville sarebbero andati nella Stanza delle Necessità verso le cinque.
La giovane Corvonero stava andando verso il suo dormitorio per farsi una doccia e cambiarsi per l’incontro, quando Ginny la intercettò e le disse che non poteva venire con loro perché la McGranitt le aveva assegnato una ricerca per il giorno seguente.
La cosa non le dava affatto fastidio, ma si insospettì un po’ quando la rossa se ne andò ridacchiando sotto i baffi.
“Magari è un’impressione…” si disse e non se curò più di tanto, tutta impegnata nel scegliere i vestiti per l’incontro ma quando se ne rese conto di quanta importanza stava dando alla selezione degli abiti, pensò che fosse solo una stupida e uscì dalla stanza sorpresa dal suo comportamento. Per colpa della sua momentanea superficialità rischiava anche di arrivare in ritardo, così fece le ultime scalinate di corsa e arrivò davanti al muro del settimo piano con il fiatone.
Scorse Neville, che ancora non si era accorto della sua presenza tutto immerso nei suoi pensieri, e lo sorprese abbracciandolo da dietro e posò dolcemente le sue labbra sulla guancia del ragazzo.
“Dio mio, ma che stai facendo?” disse incredula una voce -la solita, fastidiosa- nella sua testa, ma lei decise di ignorarla quando le braccia del ragazzo la tirarono dolcemente verso il proprietario e le cinsero la vita, stringendola a sé, inebriandola del profumo del Grifondoro.
“Ciao” disse Neville
“Ciao” rispose lei un po' imbarazzata da quel contatto iniziato da una parte sconosciuta e non definita di lei.
Si sciolsero da quell'abbraccio e Luna aspettò che l'amico passasse tre volte davanti al muro di pietra per far comparire la solida porta di legno che conosceva bene ed entrare insieme nell'altrettanto conosciuta stanza.
Entrando si sentì subito a casa e vagava con la mente in tanti bei ricordi di due anni prima che l'avevano resa, anche se per solo per qualche mese, immensamente felice, finalmente parte di qualcosa, dove nessuno veniva disprezzato o lasciato indietro.
Lanciò un'occhaiata al ragazzo e vide dai suoi occhi, un po' lucidi, che dentro di lui stava accadendo la stessa cosa, così gli si avvicinò e lo prese per mano.
Diedero una breve occhiata alla stanza, che era tale e quale a come se la ricordavano, e se ne andarono tenendosi ancora per mano; Neville accompagnò la ragazza fino al dormitorio Corvonero e la salutò con un abbraccio.
 





Angolo
Scusate tanto il ritardo ma tra poca ispirazione, problemi con computer e internet posto solo ora, vogliate perdonarmi
Un grazie enorme a tutti quelli che leggono e seguono la storia e a chi avrà il coraggio di farlo in futuro e anche dopo tutto questo ritardo.
baci
Mc
 

  
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