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Autore: __avatar__    19/08/2012    3 recensioni
storia sul secondo genito del celebre Harry Potter, ma la storia non si ripete, anzi ci saranno "colpi di scena" inaspettati
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
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Quel pomeriggio, l’intera famiglia Potter più la zia Alex , uscirono nella piazza davanti a Grimmauld Place 12, tutti imbacuccati contro il freddo pungente. Davanti c’erano Harry Potter, sua moglie Ginny e la sorella, da poco ritrovata, Alex, che li stava guidando verso una macchina ultimo modello. Infondo al gruppo i due fratelli stavano bisticciando a bassa voce, per non farsi sentire dalla madre. James stava dicendo al fratello Albus, che era un pazzo ad avere come amico un Malfoy, ma il giovane Serpeverde non volle sentire e rispose prontamente
<< Non sono affari tuoi, io so che Scorpius è gentile e un buon amico. Te ascolti troppo zio Ron, non hai notato che anche papà e mamma si sono ricreduti sul conto dei Malfoy?E zia Alex ci lavora insieme, e lei è una Serpeverde ma è ok, quindi tu pensa ai tuoi amici, e io ai miei!! >> e salì in macchina, seguito dalla sorella Lily.
Una volta che l’intera famiglia salì sulla macchina, partirono a tutto gas, e in pochi minuti furono fuori Londra. Albus guardò fuori dal finestrino, stavano sfrecciando su una stradina di campagna, costeggiata da un incantevole paesaggio innevato. C’erano alberi dai cui rami pendevano ghiaccioli, qualche anno prima nonna Molly, quando avevano passato le vacanze alla Tana, aveva fatto vedere loro un modo per rendere quei ghiaccioli al gusto di frutta, e fare in modo che non finissero mai. Albus adorava andare dalla nonna, gli faceva sempre vedere degli incantesimi divertenti, e tutte le volte che gli aveva scritto non gli faceva pesare il fatto che era finito in Serpeverde, non come suo fratello.
La campagna si estendeva davanti a loro, ormai era un bel pezzo che zia Alex stava guindando, così chiese
<< Ehm, zia, manca ancora molto? >>
<< No tesoro, siamo quasi arrivati. Abbiamo superato Northampton, adesso la nostra fermata sarà Hallowell, tra dieci minuti saremo arrivati. Poi dovremo fare un pezzetto a piedi, visto che il Manor è un po’ fuori città. >> rispose la zia guardando un oggettino molto piccolo con una mappa, e che parlava anche
<< Cosa sarebbe quella cosa che tieni li sul vetro? E perché non andiamo direttamente in casa con la Materializzazione congiunta? >> domandò James, con una punta di acido nel tono della voce
<< Beh non ci Materializziamo direttamente in casa, perché sarebbe mancanza di educazione, poi quest’oggetto >> e indicò la scatolina che parlava << E’ un alligatore… no scusate navigatore. E’ un oggetto babbano, serve per non perdersi, cioè lo usano in caso una persona non conosca la strada. E io sinceramente non la ricordo. >> rispose, poi guardando il navigatore e fuori dal finestrino disse
<< Bene siamo arrivati. Guardate che bella cittadina. >>
In effetti non era male, un po’ piccolina, ma in modo giusto. Passarono davanti alla chiesa che aveva le luci accese, molte persone stavano entrando, magari anche solo per stare sedute lontane dalla neve che scendeva, o per ricordare amici e parenti che non c’erano più.
La zia parcheggiò davanti a un posto chiamato “Supermercato” e Albus si chiese cosa accidenti fosse, ma almeno non c’era nessuno che vide sei persone scendere da una macchina che ne poteva contenere cinque strette. Infatti, la macchina era stata incantata, come tutte le macchine dei maghi, per contenere più persone del dovuto, in modo comodo.
Camminarono per un po’, c’erano solo villette di due piani con giardini. Oltrepassarono un parco, qui la zia disse che erano tutti alberi da mele, e che in autunno c’era la fiera delle mele, dove si facevano giochi, si raccoglievano e si facevano gare, come le aveva chiamate, di ostacoli nei sacchi, Albus non sepeva cosa fossero queste gare ma lo incuriosirono molto.
Svoltarono un angolo  e si ritrovarono fuori dal paese, in piena campagna. Lily si attaccò al braccio di Albus un po' impaurita, più avanti la zia si girò verso il gruppetto e disse
<< Siamo arrivati. >> e così dicendo indico un viottolo che finiva davanti a delle siepi, si avvtò con passo svelto, mentre gli altri la seguivano. Si fermò davanti alle alte siepi, per qualche secondo non successe nulla, poi una voce parlò, una voce metallica maschile
<< I visitatori si identifichino >>
<< Siamo Alex Potter e famiglia >> rispose la zia, e premette la bacchetta contro le siepi
Dopo pochi istanti le siepi svanirono, lasciando posto a un viale di ghiaia. La famigliola si avviò, appena superato il varco, il passaggio si chiuse dietro di loro.
Albus rimase a bocca aperta, si trovava in un posto stupendo, c’era un giardino molto grande, che ospitava una fontana, a prima vista molto antica. Dei pavoni si aggiravano indisturbati li intorno, e, davanti a loro, si ergeva in tutta la sua magnificenza una villa di tre piani, le luci accese, per far fronte al buoi che stava calando. Si avviarono verso la porta d’ingresso, e quando Alex bussò, vennero accolti da un elfo domestico, e quando vide la famiglia, si protese in un inchino
<< Signorina Alex che piacere rivederla, e ha portato ospiti. Prego entrate, padron Draco vi sta aspettando >> squittì l’elfo
E così facendo i Potter entrarono in quella villa stupefacente.

Nota autrice
eccomi tornata, scusate per l'assenza ma ero in vacanza. spero che il capitolo vi piaccia :)
  
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