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Autore: x_strawbharry    19/08/2012    8 recensioni
"Harry, apri quella porta, cazzo!".
Di nuovo, è successo di nuovo.
Ha di nuovo discusso con la sua nuova fidanzata.
Ogni giorno c'è un problema.
Ogni giorno torna nervoso a casa, e scarica la sua rabbia su di me, o sui ragazzi.
Mi chiamo Megan Tomlinson e sono la sorella di quel citrullo di Louis Tomlinson.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I can't love him more than this."



- Sveglia! Oggi dimettono Harry, muovete quei bei culetti e andate a prepararvi! -
- Calma Lou, con calma! - lo rimproverò Liam, cercando di non cadere dalle scale.
- Uffa, io ho fame! - si lagnò Niall, venendo ad abbracciarmi.
- Hey biondino, buongiorno. - lo salutai io.
- Giorno a tutti, Zayn e il suo ciuffo vi salutano. -
- Buongiorno Zayn. - lo salutai, trattenendo una risata.
Il moro si chiuse in bagno, e un 'NO!' collettivo si impadronì della stanza.
- Zayn, ti conviene muoverti o partiamo senza di te! - esclamò Liam bussando alla porta del bagno.


-



- E questo era l'ultimo documento da firmare per uscire di qui, buona giornata signor Styles. - squittì l'infermiera bionda che, a parer mio, ci stava provando alla grande col riccio.
- Grazie Isabella, anche a te. - gli sorrise lui, posando la penna sul bancone e voltandosi verso di noi.
- Allora malato, come ti senti? - domandai io, avvicinandomi.
- Molto meglio, e voi? -
- Benissimo, ora che sei sveglio! - confessò Zayn.
- Allora, io direi che per festeggiare possiamo andare a mangiare da.. Nando's. - propose Niall.
- Per me va bene, ottima idea. - annuì il riccio.
Ci dirigemmo verso Nando's, e durante il tragitto Harry ci spiazzò con una domanda abbastanza scomoda.
- A-Avete sentito Valerie, per caso? -
- Ehm.. in realtà si. L'ho chiamata quando ti hanno ricoverato, e mi ha scaricato dicendo che stava partendo per New York, e che non aveva tempo per venire a trovarti. - disse Louis.
- Uh, ehm.. capisco.. - mormorò abbassando il capo.
- Avanti ricciolo, ora non deprimerti per quella strega! - esclamò Niall avvicinandosi ad Harry, per poi poggiare una mano sulla sua spalla.
- Hai ragione, pensiamo a noi ora. Siete stati sul serio due mesi con me in ospedale? -
- Già, due lunghi mesi.. è stato abbastanza snervante, per tutti. - annuì Zayn, guardandomi.
Abbassai lo sguardo improvvisamente, impaurita che il moro potesse uscirsene con qualche battutina delle sue.
Fortunatamente ebbe pietà di me, e stette zitto.
Entrammo nel locale, e dopo aver preso posto ordinammo.

- Niall, non puoi mangiarti due menù tutti da solo! - lo rimproverò Liam.
- Si che posso Liam, lo faccio da sempre! -
- Ma ti scoppierà il fegato prima o.. poi. - lo guardai abbuffarsi di pollo fritto.
- Shh, è buoniffimo. -
- Fai schifo! Noi abbiamo finito già da un quarto d'ora e tu sei ancora li che mangi, ma come fai? - chiese Zayn, come se non conoscesse il biondo in questione.
- Avanti Zayn, lui è Niall! Che ti aspettavi? - ridacchiò Louis.
Mi voltai verso Harry, seduto a capotavola, e notai che se ne stava zitto zitto, in disparte.
Strano, Harry solitamente è un tipo che fa casino, non sta mai zitto.
Forse sarà perchè è ancora stanco.. O forse per quella Valerie. Magari si era innamorato e lei.. lei gli ha spezzato il cuore.
Tu non l'avresti mai fat..
Zitta coscienza.
Avanti, sai bene quanto ami Harry e quanto ti distrugga il fatto che lui stia soffrendo..
Mh, ma non ce la fai a stare zitta? Shh.
Scossi la testa, come per cacciare via quei pensieri contorti, e mi avvicinai a Harry.
- Hey.. - sussurrai, guardandogli le mani.
- Hey Meg.. - rispose dolcemente, posando i suoi occhi verdi, nei miei azzurri.
Male, non doveva farlo, mossa errata.
Sorrisi e abbassai lievemente lo sguardo, per poi tornare a guardarlo.
- Come ti senti? -
- Stanco.. e.. amareggiato. - rispose, dopo aver tentennato un po'.
- Mi.. mi dispiace. So quanto tenessi a lei, e.. non fa bene a nessuno sentirsi dire che la persona che ami se ne frega di te, credimi. - ops, avevo parlato troppo, ma alla fine era quello che faceva lui con me, mi ignorava, ignorava i miei sentimenti, che a detta dei ragazzi erano molto evidenti.
- Passerà Meg, tutto passa. - annuì, passandosi una mano tra i ricci.
- Già. - mormorai rassegnata, per poi tornare al mio posto.
- Allora.. - Louis mi lanciò un'occhiata, che per gli altri poteva significare qualcosa di banale, ma per me significava molto. - Paghiamo e andiamo? -
I ragazzi annuirono, e dopo una 'lotta' per chi doveva pagare, riuscimmo a tornare a casa sani e salvi.


-



- Ignoralo Meg, lo devi ignorare. Ignora le sue occhiatine, i suoi sorrisi e le sue battute. Ignora i suoi comportamenti da ragazzo dolce, e quelli da perfetto idiota. Ignoralo, e avrai vinto. Devi dimenticarlo, lui non è il ragazzo adatto a te, credimi. - Louis mi prese le mani, e mi costrinse a guardarlo negli occhi.
- Sembra facile Louis, cosa faresti tu se ti chiedessi di dimenticare Eleanor? Cosa? Siete bravi a parlare dei sentimenti degli altri, ma se si parlasse di voi come reagireste? -
Improvvisamente abbassò lo sguardo.
- Devi farlo, o soffrirai. - concluse alzandosi dal mio letto, e uscendo dalla stanza.
Cosa avrei dovuto fare? I miei amici e mio fratello mi consigliavano di dimenticarlo, ma è facile parlare.
Il cuore mi diceva che dovevo provarci, e il cervello mi incitava a lasciar perdere, ricordandomi che l'ultima volta mi ero fatta male.
L'amore, che cosa stupida e insensata.
A volte ti cambia la vita, e a volte ti fa solo soffrire.
Mi sarebbe piaciuto proprio essere nata senza sentimenti, avrei sicuramente sofferto di meno, e sarei riuscita a infischiarmene delle persone che non meritavano nulla.
Ma potevo dimenticarlo? Potevo scordarmi del suo sorriso, dei suoi magnifici occhi, delle sue dolcissime fossette? Come avrei potuto dimenticarlo? Dimenticare Harry era come scalare una montagna senza attrezzatura, impossibile.
Dentro di me sapevo che avevo bisogno di lui, come Niall aveva bisogno del cibo, Zayn dei suoi specchi, Liam di Danielle, Louis delle sue Toms e Harry di sua madre.
Avevo bisogno dei suoi sorrisi di prima mattina, delle sue prese in giro, dei suoi complimenti, o delle sue battutine. Avevo bisogno di lui, ed ero disposta anche a restare solo una semplice amica, pur di non perderlo.

Mi alzai dal letto e indossai un pigiama grigio, per poi sistemarmi i capelli in una coda alta e andare dai ragazzi.
Scesi le scale e li trovai buttati sul divano, ma ne mancava uno: Harry.
Mi guardai intorno e affacciandomi dalla finestra del salone, notai che era in giardino, solo soletto, seduto sul dondolo.
Così mi feci coraggio e uscii, chiusi la porta accuratamente dietro alle mie spalle, e lo raggiunsi.
- Che fai? - domandai, sedendomi accanto a lui.
- Penso.. - mi rivolse un sorriso.
- Oh, e a cosa? -
- A tante cose, ad esempio che è così strana la vita.. Sai, ricordo che mentre ero in coma, ho sentito te che mi parlavi, sembrava un sogno, ma sono sicuro che non fosse così.. Perchè stringevi la mia mano, e piangevi.. -
- E.. cosa ti dicevo? - mi voltai verso di lui con gli occhi lucidi.
- Dicevi che vi mancavo, che anche se ero un grande rompipalle non riuscivate a vivere senza di me, e che dovevo svegliarmi perchè vi mancavo.. ti mancavo.. - pronunciò queste parole senza staccare gli occhi dai miei.
- Non hai sognato, io ho detto queste parole! -
- Sapevo che non era un sogno.. Ah, e.. grazie Meg, sul serio. - mi afferrò per il braccio e mi tirò a se, stringendomi al suo petto.
In quel momento il mio cervello andò in tilt, sentivo il suo profumo farsi spazio nelle mie narici, le sue mani stringermi forte, il suo respiro sul viso.
- E' il minimo che potessi fare, Harry. - strofinai il mio naso contro il suo petto, provocandogli un lieve solletico, che gli fece strizzare leggermente gli occhi.
- Hai freddo? Stai tremando.. -
- Un po'.. - annuii.
- Vieni, entriamo.. - mi invitò ad entrare, sotto gli occhi di tutti i ragazzi che mi rivolgevano sguardi maliziosi.
Il riccio filò in bagno, e io andai a sedermi sul divano.
- Che vi siete detti eeh? Vi ho visti abbracciati li fuori! - sussurrò Niall, in modo che lo sentissi solo io, e i ragazzi.
- Mah, nulla. Mi ha detto che una volta, mentre era in coma ha sentito le mie parole, mi sentiva piangere e sentiva che gli stringevo la mano. E poi mi ha ringraziata. - spiegai, gesticolando appena.
- Uhh! - ridacchiò Niall, al settimo cielo.
- Non emozionarti troppo, biondo. - scherzai, facendo una smorfia buffa non appena Harry uscì dal bagno.
- Vado a dormire, ho sonno.. - il riccio mi guardò per poi accertarsi che nessuno lo stesse guardando e mi fece segno di andare da lui.
Annuii debolmente, mentre nel mio cervello ballavo la macarena con elefanti fuxia e giraffe viola. (?)
- Notte Harreeeh! - esclamarono tutti in coro, quasi come se si fossero messi d'accordo.
Il riccio sorrise, mi rivolse un ultimo sguardo per accertarsi che avessi capito, e salì al piano di sopra.
Cinque minuti dopo iniziai a sbadigliare sonoramente, in modo da far credere ai ragazzi che avessi sonno.
- Secondo me dovresti andare di sopra, c'è qualcuno che ti aspetta. - mi fece l'occhiolino Zayn, lasciandomi a bocca aperta.
- Ma cosa siete? Peggio della CIA, voi.. - risi debolmente, per poi alzarmi e salire le scale.
Presi un bel respiro, mi strinsi nel mio pigiamone pesante e bussai alla porta della camera di Harry.
- Entra.. - disse lui, da dentro alla stanza.
Aprii timidamente la porta e mi affacciai, per accertarmi che ci fosse realmente lui dentro, e che non stessi sognando.
- Puoi entrare.. tranquilla, non ti mangio. - rise sonoramente, mostrando le fossette.
Risi anch'io, chiudendomi la porta alle spalle.
- Che.. dovevi dirmi? -
- Mah, niente.. è solo che.. dato che sei la mia migliore amica, mi chiedevo se volessi stare con me stanotte, non riesco a prendere sonno.. - mormorò timidamente, con un lieve sorriso stampato sulle labbra.
- Si, certo che voglio. - sorrisi anch'io, cercando di non sembrare troppo felice.
Così mi sedetti sul suo letto morbido, che ringraziando il cielo era matrimoniale.
Guardai per un po' le coperte, sentendomi leggermente in imbarazzo. Non mi aveva mai chiesto una cosa del genere prima.. quindi non ero abituata a dormire con lui.
- Allora, che avete fatto quando non ero in casa? - venne a sdraiarsi sul letto, con le gambe incrociate e la schiena poggiata sulla spalliera.
- Siamo stati quasi sempre in ospedale, abbiamo vissuto li praticamente.. - confessai, puntando lo sguardo sui suoi occhi.
Girò lo sguardo arrossendo lievemente, per poi sorridere.
- Immagino sia stato angosciante.. -
- E' stato angosciante il fatto che tu non ti svegliassi, che il dottore ogni giovedì dicesse che non c'erano novità su di te.. E poi quella stanza, l'ho odiata tremendamente. Era così triste, non c'era niente di colorato, assurdo! - gesticolai, provocando una sorriso contratto sul suo viso.
- Sei proprio una ragazza.. -
- Perchè? -
- Beh, solo tu potevi parlarmi della stanza e dell'arredamento.. - ridacchiò.
- Oh, ma.. dopo due mesi li dentro, se permetti, è ovvio che te ne parlo! - risi anch'io, avvicinandomi a lui, poggiando la testa sul cuscino.
- Sei così piccola Meg, non avresti dovuto soffrire così per me. Mi dispiace.. -
I miei occhi diventarono lucidi immediatamente, solo sentendo quelle parole dolcissime. Rimasi in silenzio, per paura di scoppiare a piangere.
Evidentemente si accorse che stavo per mettermi a piangere, dato che si avvicinò e mi abbracciò come faceva Louis con me quando voleva rassicurarmi.
- Shh, ora sono qui, sta tranquilla. - mi strinse a se ancora di più, come per farmi capire che ora era li, con me, e che non se ne sarebbe andato più.
Iniziò ad accarezzarmi i capelli, e di li a poco Morfeo mi accolse tra le sue braccia, facendomi addormentare tra le braccia del ragazzo che amavo.

Occhi a me!
Ueppa! (?)
Sono di nuovo qui, con un quarto capitolo dolcissimo cnhjdfh(?).
Non vi libererete mai più di me, muahah *risata maligna*.
Come vi sembra? A me piace, devo dire che mi ci sono impegnata abbastanza.
Il nostro Harry è dolcissimo con Meg, jdnjsuidjcsk.
Recensite, recensite, recensite.
Un bacione grande, ci vediamo al prossimo!

xoxo.


Beccatevi 'sto primo piano del ricciolo alquanto cjskcjsdckijcvca.
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