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Autore: ieazabel    19/08/2012    2 recensioni
Questa storia è indirizzata a chi avrebbe tante cose da dire e non le dice, per paura, vergogna, per non compromettere i propri sentimenti. Se avete qualcosa da dire a qualcuno, ditegliela, perché poi potrebbe essere troppo tardi: siamo troppo giovani per vivere col rimpianto di cose non dette, o di azioni mai compiute. E, un'ultima cosa: anche quando non credete in voi stessi, quando non credete di lasciare un segno nelle persone, fidatevi: rimarreste sorpresi nel sapere a quante persone avete, in realtà, lasciato una vostra traccia nei loro cuori. Solo che non ve lo dicono.
Enjoy!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Riesci a leggere la mia mente?


Maledizione!



"E' con te che voglio stare
quando il sole cala dentro il mare"

 

25 febbraio 2012

 

E' passato esattamente un mese dall'ultima volta in cui ho parlato con Harry, quella sera a cena. Ha mantenuto la parola data: non mi ha più rivolto la parola. Il massimo è salutarmi se per caso ci incrociamo per i corridoi di scuola. Lui non cede, io cerco di non cedere. L'unico aspetto positivo di questa situazione è che, in questo modo, mi sento meno in colpa quando passo il mio tempo con Gwen. Non che ce ne passi molto, giusto qualche sabato sera e la mattina a scuola. In ogni caso, questa distanza tra me e Harry sta diventando insostenibile, sia perché in un certo senso mi mancano le sue attenzioni, sia perché vorrei non mi mancassero. E la cosa mi sta facendo diventare matta, quindi cerco di esorcizzare questo demone studiando a più non posso, tanto che persino mia madre, ogni tanto, mi obbliga a chiudere i libri definendomi "una psicopatica antisociale". A peggiorare la situazione - perché, si sa, i mali non vengono mai soli - ogni notte alle 3am Zayn mi manda un messaggio. Gli ho risposto solo tre volte, anche perché, voglio dire, non sei tanto furbo: io alle 3 sono nel mondo dei sogni, probabilmente abbracciata a Ryan Gosling. Sai che m'importa dei tuoi messaggi! Per smorzare la tragicità di questo mese, devo dire che Louis ed io siamo diventati molto amici e, anche se lui cerca di non darmelo a vedere, ci tiene molto a me e, infatti, non fa altro che chiedermi cos'ho che non va. Una mattina mi ha persino portato un cornetto al cioccolato per tirarmi su il morale. Lui, invece, il morale ce l'ha su, eccome. Infatti, finalmente, lui e Cos si sono messi insieme e sono la coppia più carina e divertente che mi sia mai capitato di vedere. Anche insolita, a dire il vero. 
"Isa, mi sto annoiando". La lezione di chimica, effettivamente, è piuttosto una rottura di palle.
"Tanto mancano cinque minuti, tra poco usciamo".
"Sei veramente una rompipalle perfettina".
"Non rompermi i coglioni, Lou. Fammi ascoltare".
"Dopo andiamo a pranzo insieme?".
"Non ti vedi con Cos?".
"No, deve andare a comprare non so cosa con sua madre".
"Ok, allora. Però ora taci cinque minuti!". Lo sento sbuffare e mi viene da sogghignare. Suonata la campanella, Louis ed io ci appropinquiamo ad uscire insieme a Gwen, Cos e Liam, che ultimamente è più taciturno del solito. Proprio mentre non ci stavo pensando, vado a sbattere contro Harry, dandogli una sonora testata sul mento.
"Cazzo, stai attenta!". Abbassa lo sguardo toccandosi il mento e mi vede. "Ah, sei tu. Guarda avanti la prossima volta".
"S-scusami".
"Di niente. Ciao".
"Ciao". Wow, abbiamo fatto progressi. Abbiamo scambiato più di cinque sillabe di seguito: devo prenderlo a testate più spesso! Mentre saluta velocemente gli altri, vedo Louis guardarmi con aria interrogativa e ho già il presentimento che questo pranzo sarà decisivo. Almeno per me.

 

Lou opta per un pranzetto italiano "Così ritiri fuori le tue origini!", dice lui. Certo, perché lui è davvero convinto che la pizza inglese abbia lo stesso sapore di quella italiana. Però non me la sento di contestarlo, visto il suo entusiasmo.
"Ma il ragazzetto belloccio con i capelli alti che fine ha fatto?", mi chiede dopo aver spazzolato via tutti i fritti che ci avevano portato. Viva la galanteria.
"Zayn?"
"Eh, sì, lui. Continua a mandarti messaggi?"
"Sì, non manca una sera da un mese".
"Wow, testardo e audace. Deve tenerci".
"Poteva pensarci prima di darmi della puttana". Coglione.
"Certo che siete assurde, voi ragazze: siete capaci di dimenticare anni e anni di galanteria per l'insulto in un momento di rabbia. E poi ce lo rinfacciate tutta la vita, facendoci penare per il vostro perdono".
"Ti vorrei ricordare che prima dell'insulto, per me c'è stato anche il tradimento! Zayn dovrà penare per altre tre vite prima di ottenere il mio perdono!".
"Ok, io non lo voglio giustificare, perché effettivamente ha fatto la testa di cazzo. Insomma, io non potrei mai tradire Cos. Voglio dire, hai visto com'è bella quando ride? E quando piange? E quando parla? E quando si gratta la testa? E quando sbatte le ciglia? E..".
"O MIO DIO, LOUIS. ARRIVA AL PUNTO, CAZZO!". Gli innamorati diventano veramente degli idioti.
"La solita rompicoglioni! Volevo dire.. Non voglio giustificarlo, però lui si era incazzato perché sei stata con un altro e lo so che lui non dovrebbe avere voce in capitolo, però è l'orgoglio maschile! E' il testosterone che gira e ci fa diventare stupidi. Voi ragazze, ecco..Voi dovreste accettare che il principe azzurro non esiste - a parte me, ovviamente. Insomma, non troverete mai nessuno che verrà da voi col cavallo bianco, la pelle perfetta e i capelli lucenti, soprattutto a diciotto anni. Al massimo potete trovare il ragazzo per bene (se siete fortunate) con una Fiat Punto senza un fanale e con i capelli arruffati perché ha dormito poco la notte prima - sempre escludendo me, ovviamente. Infatti Cos è stata fortunata". Lo guardo a lungo prima di rispondergli, in silenzio.
"Ti rendi conto delle stronzate che hai sparato una dopo l'altra?". Louis addenta la pizza con aria noncurante.
"Sei tu che non vuoi accettarlo. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire". O mio Dio, che fatica. Ricomincia a parlare con il boccone in bocca e farfuglia qualcosa.
"Molto elegante, Louis, davvero. Fino a due minuti fa non eri un principe azzurro?". Sorride e manda giù il boccone.
"Anche il miglior principe ha i suoi difetti. Stavo dicendo, ti piace Harry Styles?". Tossisco e rischio di strozzarmi con la mozzarella (troppo) filante della mia pizza margherita. Cazzo, dritto al punto.
"La tua domanda è scaturita da ipotesi, fatti certi oppure solo dalla tua vivace fantasia?".
"La tua faccia dopo averlo colpito con una testata è l'ipotesi; le tue scuse balbettate sono il fatto certo e la mia vivace fantasia preferisco definirla grande capacità intuitiva". Mi ha messa al muro. Stai giocando sporco, Tomlinson. Lo guardo con aria truce e sul suo volto si apre un sorriso beffardo di chi sa di avere ragione.
"Isa, non dirmi che è lui il tipo con cui sei stata!".
"La fanno buona la pizza qui, vero?".
"O MIO DIO, PERCHE' NON ME L'HAI DETTO?". Louis è la prova vivente che i maschi sanno essere più curiosi e pettegoli delle femmine.
"Perché avrei dovuto dirtelo, scusa?"
"Ok, effettivamente sono affari tuoi.. Però, cavolo! Ma lo sai che Gwen è cotta di lui dalle elementari?".
"Grazie, Louis. Tu sai come farmi sentire meglio".
"Deduco che Gwen non lo sappia..".
"Già".
"E dopo quella sera vi siete più visti?".
"Sì, mi ha scritto qualche mail, poi siamo andati a cena e ora non mi parla più".
"La tua capacità di sintetizzare gli eventi è disarmante". Sbuffo.
"Niente, Lou. In pratica: dopo quella sera, si è praticamente dichiarato a me dicendo che gli faccio uno strano effetto, così mi ha invitata a cena, durante la quale mi ero ripromessa di chiuderci, visto che so che piace a Gwen. La sera prima della cena, però, mi sono vista con Zayn, dopo che Cos mi aveva consigliato di uscirci per chiarire, cosa che ovviamente non è accaduta. Così, dopo aver litigato con Zayn ho chiamato Harry, che mi è venuto a prendere. Poi il giorno dopo c'è stata questa benedetta cena dove Harry mi ha detto che se non faccio pace col cervello, non mi parlerà più, motivo per cui è un mese esatto che non mi rivolge parola o quasi". Gli racconto tutto d'un fiato e Lou mi guarda attentamente.
"Preferivo la versione più sintetica".
"Non ti smentisci mai, coglione". Comincia a ridere facendo il verso del maiale e il cameriere lo guarda interdetto, esattamente come me.
"Tu che sei un maschio, o almeno così dice Cos e io mi fido di lei, cosa dovrei fare?".
"Non c'è molto da fare, eh. Se ti piace, prenditi le tue responsabilità e parlane con Gwen. E' una ragazza intelligente, capirà. Certo, non farà le feste, ma se veramente provi qualcosa di forte per lui, non potrà farci nulla. E poi così, magari, si accorgerà di Liam, visto che è una vita che è innamorato di lei". Dovevo immaginare sapesse di Liam, visto che è il suo migliore amico.
"L'ha detto anche a me alla festa. E comunque se Gwen non si accorge di Liam o è cieca o è scema: è un figo ambulante". Louis emette un sospiro disperato.
"E' la tipica storia A-LUI-PIACE-LEI-A-CUI-PIACE-UN-ALTRO-A-CUI-PIACE-UN'-ALTRA. Niente di originale". Ha ragione, il tipico intreccio adolescenziale. Solo che nei telefilm sembra più semplice.
"Prendiamo il conto?".
"Sì, tutte queste storie mi hanno stremato!". Lou ed io usciamo dal ristorante e ognuno se ne torna a casa propria. In autobus ripenso alle sue parole, a come abbia ragione e a come sia difficile metterle in pratica. Prima di prendere una decisione, devo rivedere Harry e capire se si tratta solamente di carenza di attenzioni, oppure di un sentimento vero. Gli mando un sms.

- Dopo diverse lotte con me stessa, ho deciso di mettere da parte l'orgoglio per cinque minuti e scriverti questo messaggio (quindi approfittane, ché altrimenti scade il tempo e torno ad essere la testarda acida che non tolleri!). Che ne pensi di una birra o qualsiasi altra cosa tu voglia (non interpretare male) questo sabato sera? Non te lo chiederei, se non fosse strettamente necessario. Fammi sapere. I.

Certo che se mi metto a pensare che ero stata io a chiedere a Zayn di vederci per sistemare le cose quando poi abbiamo litigato, tutto ciò non promette bene. L'attesa della sua risposta è snervante. Il telefono non fa in tempo a vibrare che ho già aperto il messaggio.

- Non nego di aver sogghignato alla vista del tuo sms. Ti concedo l'uscita solo perché, come dici tu, è strettamente necessario e perché la buona compagnia (quella vera) non si rifiuta mai. Ma non illuderti: dovrai impegnarti, perché neppure i tuoi splendidi occhi verdi mi faranno cedere stavolta. Io non mollo tanto facilmente e credo tu l'abbia capito. A sabato.

Le farfalle nel mio stomaco svolazzano come fosse primavera. Che tu sia maledetto per questo, Harry Styles.

 

 

Angolo autrice

Salve!
Scusate la mia assenza, ma in questi giorni mi sono dedicata principalmente alle vacanze!
Questo capitolo è dedicato alla coppia Isa-Louis, che mi piace particolarmente per il loro affetto strano, ma sincero!
Spero la storia vi piaccia, mi piacerebbe foste un po' più attive, anche per capire se cambiare qualcosa.
Comunque, ringrazio chi mi segue e chi mi recensisce e chi si sta affezionando!
Enjoy!
I.

  
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