Nel cuore
della notte, fui svegliata da urla stridule "AIUTO! CHE QUALCUNO CI
AIUTI!" aprii gli occhi ancora intontita "VI PREGO!" mi alzai
dal letto così velocemente che mi girò la testa "SALVATECI!" scalza,
coperta unicamente da lenzuola e bende, assonnata e allarmata, corsi in
corridoio afferrando il Climattack.
"Che
succede?" chiesi a due uomini che correvano.
"Pare
che il sottomarino si sia scontrato con un'altra imbarcazione" risposero
affannati, scrutandomi dall'alto in basso.
"COSA?"
sgranai gli occhi.
Decisi di
seguirli e, dopo un po' di tempo, arrivammo in coperta. Non riuscivo a
crederci: bastò aprire una porta per ritrovarci all'aria aperta, aria che
respirai a fondo e che accolsi con gioia nei polmoni. Perchè
nessuno mi aveva detto che saremmo emersi? Cos'ero, l'ultimo gabinetto a bordo
del sottomarino? Avrei potuto prendere una boccata d'aria veloce e poi tornare
a dormire, o semplicemente dare un'occhiata al cielo e poi riposare tranquilla!
A pensarci
bene, da quando mi trovavo lì, ero stata tranquilla ben poche volte...
L'aria della
notte era fresca, pulita e lasciai che m'inondasse le vie respiratorie. Il
vento mi scompigliò i capelli.
Un istante
dopo, mi accorsi del caos che mi circondava: tute bianche ovunque, che fronteggiavano
giganteschi squali che cercavano di attaccarci. Li osservai spaventata: erano
davvero enormi! Ma in che razza di mare ci trovavamo?
"Room!"
riconobbi la voce di Trafalgar Law, che stava combattendo magnificamente usando
la katana e i poteri del frutto del mare.
Quella
visione mi assorbì del tutto: non c'era più niente attorno a me, dimentica gli
squali, dimentica le urla, soltanto un meraviglioso vento notturno e Trafalgar
Law che piegava le dita in modo strano e sorrideva compiaciuto.
Scossi la
testa, non potevo permettermi di distrarmi "Thunder ball...TEMPO!"
tutti si voltarono verso di me, restando a bocca aperta dopo aver visto che
avevo fulminato diversi squali. Ma lo spettacolo durò ben poco, poichè un barracuda continuava a dare testate al
sottomarino proprio dal mio lato.
"Nami!" urlò Law, alle prese con uno squalo bianco
"Cosa credi di fare con quel giocattolo? Torna subito sotto coperta!"
"Io non
prendo ordini da te!" gli gridai di rimando "Tu non sei il mio
capitano!"
"Sei a
bordo del mio sottomarino, però!" scivolò "Porta in salvo loro
due!" mi lanciò due corpi come fossero due sacchetti di spazzatura.
"Cosa?"
riuscii ad afferrarli per un pelo. Si trattava di un uomo e una bambina
svenuti.
"Renditi
utile, invece di stare qui ad intralciarci!" continuò il chirurgo, mentre
infliggeva un colpo mortale ad un grosso predatore dai denti affilati.
Esitai per
un istante, guardando il Climattack. Ma poi decisi
che sarebbe stato meglio eseguire gli ordini del capitano.
Iniziai a
correre verso l'interno dell'imbarcazione, facendo ben attenzione a non far
cadere i feriti.
"Signorina
Nami!" incrociai Bepo
all'imboccatura del corridoio.
"Non è
il momento, orsetto" annaspai "Devo..."
Guardò
l'uomo e la bambina svenuti e divenne ansioso tutto d'un tratto "Sono
feriti gravemente! Bisogna subito portarli in sala operatoria!"
"Il
capitano..." cercai di dire, ma fui interrotta da un gruppo di uomini che
mi liberarono dal peso dei corpi e li adagiarono su due barelle.
"Io..."
continuai, mentre qualcosa di caldo mi avvolse le spalle.
"Ha
preso molto freddo, signorina" Bepo era a dorso
nudo, la sua felpa arancione su di me "Se si prende una ricaduta, il
capitano sarà furioso"
"Ma Bepo..." pronunciai il suo nome per la prima volta e
lui mi rivolse un sorriso, per la prima volta senza imbarazzarsi "Non si
preoccupi per me, signorina. Sono nato tra i ghiacci, sono abituato alle basse
temperature"
Gli sorrisi
anch'io "Grazie"
Probabilmente,
stava lottando contro sè stesso per non arrossire
"Sarà meglio andare in sala operatoria" balbettò.
"Certo"
corremmo lungo il corridoio e arrivammo nella stanza bianca.
I due feriti
si trovavano su due barelle poste centralmente, privi di sensi. Li osservai
incuriosita: l'uomo poteva avere una quarantina d'anni, capelli brizzolati e
una ferita sanguinante all'altezza del petto. La ragazzina era magra, minuta,
capelli castani e un vestitino verde sporco di sangue.
Mentre gli
altri si scambiavano opinioni mediche e preparavano gli attrezzi, io mi chiesi
cosa ci facessero quei due in mezzo a quel mare ingrato infestato da squali.
Non trovando risposta al mio interrogativo, mi strinsi forte la felpa di Bepo attorno al petto e sospirai. Certe persone erano
proprio incoscienti...
Mi fece
sobbalzare la porta, che si aprì facendo un gran rumore "Capitano!"
tutti ci voltammo verso Trafalgar Law, il quale non aveva un graffio dopo aver
affrontato quelle temibili bestie. Tutt'altro: la sua espressione era
rilassata, serena, come se tornasse semplicemente da una battuta di caccia.
"Non è
necessaria l'anestesia"
"Agli
ordini" i suoi uomini obbedirono senza discutere.
Io ero a dir
poco scandalizzata "COSA? Stai scherzando?"
"Nient'affatto"
rispose infilandosi i guanti "Hanno già perso conoscenza, anche se dovessi
fargli male non sentirebbero nulla"
Sgranai gli
occhi "Ma cosa sei, un chirurgo o un macellaio?! Sono esseri umani, sai?
NON ANIMALI!"
Scrollò le
spalle "Sei ancora in tempo per uscire. Nessuno ti costringe a stare qui
dentro"
Deglutii
"No" affermai con decisione "Voglio assistere"
"Molto
bene" sorrise sadicamente "Ci sarà da divertirsi"
"L'intervento
è riuscito perfettamente" Bepo si richiuse alle
spalle la porta della sala operatoria. Eravamo gli ultimi ad uscire
"Adesso i pazienti devono solo riposare"
Tossii
"Grazie per la felpa, Bepo" feci per
restituirgliela "Sei stato molto gentile, ma adesso vado a letto"
"Nessun
problema, signorina" agitò le braccia "Insisto perchè
la tenga. A me non serve, sento un caldo!" in effetti delle goccioline di
sudore gli scendevano lungo la pelliccia.
"Ma Bepo..." un colpo di tosse m'impedì di completare la
frase.
"Che
brutta tosse..." commentò sarcastico Trafalgar Law "Sembra proprio
che qualcuno si sia ammalato di nuovo..." mi punzecchiò, mentre si avviava
verso il corridoio.
Presuntuoso.
"Capitano!"
Bepo attirò la sua attenzione "Forse la
signorina Nami dovrebbe essere visitata, potrebbe
aver preso un raffreddore..."
"Ma davvero?"
mi schernì.
"Sto
benissimo!" ringhiai.
Il capitano
si voltò verso di noi e incrociò le braccia dietro la testa "Sentito, Bepo? La dottoressa ha detto che sta benissimo"
sbadigliò "E io ho sonno, perciò..."
Starnutii
"Accidenti!"
"Ma
capitano, mi scusi..." continuò l'orsacchiotto con un po' di timore.
Sembrò spaventato dallo sguardo minaccioso che gli rivolse Law "Volevo
solo..." cercò di giustificarsi, ma il chirurgo si spazientì "Bepo, questa signorina qui non ha seguito le mie istruzioni
mediche" fece con tono esasperato "Le ho detto di stare a letto e si
è alzata, le ho detto di riposarsi ed è venuta a combattere, le ho detto di
calmarsi e si è agitata!" scosse la testa, poco convinto.
Bepo restò interdetto e fece qualche
passo indietro con aria dispiaciuta.
Io mi
alterai "Oh, la ringrazio tanto, dottore, per la sua IMMENSA
DISPONIBILITA'!" tossii ancora "...ma le posso assicurare che non è
affatto necessario!"
"Magnifico!
Possiamo andare a dormire in santa pace, allora...isterica demoniaca"
sibilò tra i denti, mentre proseguiva per la sua stanza.
"Hey, come mi hai chiamata?!"
Bepo mi trattenne per le braccia
"Signorina...si calmi!"
"Adesso
ti faccio vedere io, brutto dottorino saputello del cavolo!" mi dimenai.
"Signorina,
non è il caso di fare tutto questo baccano!"
"Zitto
tu, peluche da quattro soldi!"
"Cristo
santo..." sbuffò Law tornando indietro e avvicinandosi a me "Tu non
molli, eh?"
Mi sforzai
per non guardarlo negli occhi "Sei solo un...aah..."
sospirai con tono dolorante. Un ago era entrato nel mio braccio.
"Eh?"
Bepo sembrava sorpreso.
"Non
è...giusto..." farfugliai "Questo è...sleale"
"Dormi,
arpia dai capelli rossi" incrociai lo sguardo penetrante di Trafalgar per
un istante e mi devastò "E magari non svegliarti mai più" ©
Noto con piacere che la ‘stronzaggine del giorno dopo’ di Trafalgar Law ha riscosso molto successo! Mi piacete, lettori :D Ovviamente, ce la metto tutta per renderlo il più IC possibile…anche se non si può certo dire che sia uno dei personaggi più semplici di One Piece…per cui, delle volte, mi risulta inevitabilmente un po’ OOC.
Nella prima parte di questo capitolo, avrete notato il richiamo a Marineford (di quando Law afferma che non è necessaria l’anestesia). La cosa mi era rimasta impressa e ho voluto inserirla qui xD
Comunque sia, un grazie virtuale ai Social Distortion, che mi fanno compagnia con le loro canzoni mentre scrivo (e che dovrei vedere dal vivo tra qualche settimana! xD)
Beh, credo non ci sia altro da dire…alla prossima! ;)