Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Gelidha Oleron    19/08/2012    9 recensioni
Sorrise "Potrei aver mentito" scrollò le spalle come se niente fosse.
"Sì" lo sfidai, inchiodandolo con lo sguardo "Avresti potuto, ma non l'hai fatto"
Aveva perennemente un'espressione sarcastica, ironica, come una continua presa per il culo. Fu con questa sua solita espressione, che mi chiese divertito "Ti fidi ciecamente di ciò che dico?"
Non risposi. Qualcosa, dentro me, mi diceva che il suo sarcasmo non era altro che un'arma per nascondere le sue buone intenzioni.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nami, Trafalgar Law
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nel cuore della notte, fui svegliata da urla stridule "AIUTO! CHE QUALCUNO CI AIUTI!" aprii gli occhi ancora intontita "VI PREGO!" mi alzai dal letto così velocemente che mi girò la testa "SALVATECI!" scalza, coperta unicamente da lenzuola e bende, assonnata e allarmata, corsi in corridoio afferrando il Climattack.

"Che succede?" chiesi a due uomini che correvano.

"Pare che il sottomarino si sia scontrato con un'altra imbarcazione" risposero affannati, scrutandomi dall'alto in basso.

"COSA?" sgranai gli occhi.

Decisi di seguirli e, dopo un po' di tempo, arrivammo in coperta. Non riuscivo a crederci: bastò aprire una porta per ritrovarci all'aria aperta, aria che respirai a fondo e che accolsi con gioia nei polmoni. Perchè nessuno mi aveva detto che saremmo emersi? Cos'ero, l'ultimo gabinetto a bordo del sottomarino? Avrei potuto prendere una boccata d'aria veloce e poi tornare a dormire, o semplicemente dare un'occhiata al cielo e poi riposare tranquilla!

A pensarci bene, da quando mi trovavo lì, ero stata tranquilla ben poche volte...

L'aria della notte era fresca, pulita e lasciai che m'inondasse le vie respiratorie. Il vento mi scompigliò i capelli.

Un istante dopo, mi accorsi del caos che mi circondava: tute bianche ovunque, che fronteggiavano giganteschi squali che cercavano di attaccarci. Li osservai spaventata: erano davvero enormi! Ma in che razza di mare ci trovavamo?

"Room!" riconobbi la voce di Trafalgar Law, che stava combattendo magnificamente usando la katana e i poteri del frutto del mare.

Quella visione mi assorbì del tutto: non c'era più niente attorno a me, dimentica gli squali, dimentica le urla, soltanto un meraviglioso vento notturno e Trafalgar Law che piegava le dita in modo strano e sorrideva compiaciuto.

Scossi la testa, non potevo permettermi di distrarmi "Thunder ball...TEMPO!" tutti si voltarono verso di me, restando a bocca aperta dopo aver visto che avevo fulminato diversi squali. Ma lo spettacolo durò ben poco, poichè un barracuda continuava a dare testate al sottomarino proprio dal mio lato.

"Nami!" urlò Law, alle prese con uno squalo bianco "Cosa credi di fare con quel giocattolo? Torna subito sotto coperta!"

"Io non prendo ordini da te!" gli gridai di rimando "Tu non sei il mio capitano!"

"Sei a bordo del mio sottomarino, però!" scivolò "Porta in salvo loro due!" mi lanciò due corpi come fossero due sacchetti di spazzatura.

"Cosa?" riuscii ad afferrarli per un pelo. Si trattava di un uomo e una bambina svenuti.

"Renditi utile, invece di stare qui ad intralciarci!" continuò il chirurgo, mentre infliggeva un colpo mortale ad un grosso predatore dai denti affilati.

Esitai per un istante, guardando il Climattack. Ma poi decisi che sarebbe stato meglio eseguire gli ordini del capitano.

Iniziai a correre verso l'interno dell'imbarcazione, facendo ben attenzione a non far cadere i feriti.

"Signorina Nami!" incrociai Bepo all'imboccatura del corridoio.

"Non è il momento, orsetto" annaspai "Devo..."

Guardò l'uomo e la bambina svenuti e divenne ansioso tutto d'un tratto "Sono feriti gravemente! Bisogna subito portarli in sala operatoria!"

"Il capitano..." cercai di dire, ma fui interrotta da un gruppo di uomini che mi liberarono dal peso dei corpi e li adagiarono su due barelle.

"Io..." continuai, mentre qualcosa di caldo mi avvolse le spalle.

"Ha preso molto freddo, signorina" Bepo era a dorso nudo, la sua felpa arancione su di me "Se si prende una ricaduta, il capitano sarà furioso"

"Ma Bepo..." pronunciai il suo nome per la prima volta e lui mi rivolse un sorriso, per la prima volta senza imbarazzarsi "Non si preoccupi per me, signorina. Sono nato tra i ghiacci, sono abituato alle basse temperature"

Gli sorrisi anch'io "Grazie"

Probabilmente, stava lottando contro stesso per non arrossire "Sarà meglio andare in sala operatoria" balbettò.

"Certo" corremmo lungo il corridoio e arrivammo nella stanza bianca.

I due feriti si trovavano su due barelle poste centralmente, privi di sensi. Li osservai incuriosita: l'uomo poteva avere una quarantina d'anni, capelli brizzolati e una ferita sanguinante all'altezza del petto. La ragazzina era magra, minuta, capelli castani e un vestitino verde sporco di sangue.

Mentre gli altri si scambiavano opinioni mediche e preparavano gli attrezzi, io mi chiesi cosa ci facessero quei due in mezzo a quel mare ingrato infestato da squali. Non trovando risposta al mio interrogativo, mi strinsi forte la felpa di Bepo attorno al petto e sospirai. Certe persone erano proprio incoscienti...

Mi fece sobbalzare la porta, che si aprì facendo un gran rumore "Capitano!" tutti ci voltammo verso Trafalgar Law, il quale non aveva un graffio dopo aver affrontato quelle temibili bestie. Tutt'altro: la sua espressione era rilassata, serena, come se tornasse semplicemente da una battuta di caccia.

"Non è necessaria l'anestesia"

"Agli ordini" i suoi uomini obbedirono senza discutere.

Io ero a dir poco scandalizzata "COSA? Stai scherzando?"

"Nient'affatto" rispose infilandosi i guanti "Hanno già perso conoscenza, anche se dovessi fargli male non sentirebbero nulla"

Sgranai gli occhi "Ma cosa sei, un chirurgo o un macellaio?! Sono esseri umani, sai? NON ANIMALI!"

Scrollò le spalle "Sei ancora in tempo per uscire. Nessuno ti costringe a stare qui dentro"

Deglutii "No" affermai con decisione "Voglio assistere"

"Molto bene" sorrise sadicamente "Ci sarà da divertirsi"

 

 

 

"L'intervento è riuscito perfettamente" Bepo si richiuse alle spalle la porta della sala operatoria. Eravamo gli ultimi ad uscire "Adesso i pazienti devono solo riposare"

Tossii "Grazie per la felpa, Bepo" feci per restituirgliela "Sei stato molto gentile, ma adesso vado a letto"

"Nessun problema, signorina" agitò le braccia "Insisto perchè la tenga. A me non serve, sento un caldo!" in effetti delle goccioline di sudore gli scendevano lungo la pelliccia.

"Ma Bepo..." un colpo di tosse m'impedì di completare la frase.

"Che brutta tosse..." commentò sarcastico Trafalgar Law "Sembra proprio che qualcuno si sia ammalato di nuovo..." mi punzecchiò, mentre si avviava verso il corridoio.

Presuntuoso.

"Capitano!" Bepo attirò la sua attenzione "Forse la signorina Nami dovrebbe essere visitata, potrebbe aver preso un raffreddore..."

"Ma davvero?" mi schernì.

"Sto benissimo!" ringhiai.

Il capitano si voltò verso di noi e incrociò le braccia dietro la testa "Sentito, Bepo? La dottoressa ha detto che sta benissimo" sbadigliò "E io ho sonno, perciò..."

Starnutii "Accidenti!"

"Ma capitano, mi scusi..." continuò l'orsacchiotto con un po' di timore. Sembrò spaventato dallo sguardo minaccioso che gli rivolse Law "Volevo solo..." cercò di giustificarsi, ma il chirurgo si spazientì "Bepo, questa signorina qui non ha seguito le mie istruzioni mediche" fece con tono esasperato "Le ho detto di stare a letto e si è alzata, le ho detto di riposarsi ed è venuta a combattere, le ho detto di calmarsi e si è agitata!" scosse la testa, poco convinto.

Bepo restò interdetto e fece qualche passo indietro con aria dispiaciuta.

Io mi alterai "Oh, la ringrazio tanto, dottore, per la sua IMMENSA DISPONIBILITA'!" tossii ancora "...ma le posso assicurare che non è affatto necessario!"

"Magnifico! Possiamo andare a dormire in santa pace, allora...isterica demoniaca" sibilò tra i denti, mentre proseguiva per la sua stanza.

"Hey, come mi hai chiamata?!"

Bepo mi trattenne per le braccia "Signorina...si calmi!"

"Adesso ti faccio vedere io, brutto dottorino saputello del cavolo!" mi dimenai.

"Signorina, non è il caso di fare tutto questo baccano!"

"Zitto tu, peluche da quattro soldi!"

"Cristo santo..." sbuffò Law tornando indietro e avvicinandosi a me "Tu non molli, eh?"

Mi sforzai per non guardarlo negli occhi "Sei solo un...aah..." sospirai con tono dolorante. Un ago era entrato nel mio braccio.

"Eh?" Bepo sembrava sorpreso.

"Non è...giusto..." farfugliai "Questo è...sleale"

"Dormi, arpia dai capelli rossi" incrociai lo sguardo penetrante di Trafalgar per un istante e mi devastò "E magari non svegliarti mai più" ©

 

 

 

 

 

 

Noto con piacere che la ‘stronzaggine del giorno dopo’ di Trafalgar Law ha riscosso molto successo! Mi piacete, lettori :D  Ovviamente, ce la metto tutta per renderlo il più IC possibile…anche se non si può certo dire che sia uno dei personaggi più semplici di One Piece…per cui, delle volte, mi risulta inevitabilmente un po’ OOC.

Nella prima parte di questo capitolo, avrete notato il richiamo a Marineford (di quando Law afferma che non è necessaria l’anestesia). La cosa mi era rimasta impressa e ho voluto inserirla qui xD

Comunque sia, un grazie virtuale ai Social Distortion, che mi fanno compagnia con le loro canzoni mentre scrivo (e che dovrei vedere dal vivo tra qualche settimana! xD)

Beh, credo non ci sia altro da dire…alla prossima! ;)

 

 

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Gelidha Oleron