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Autore: hheval    20/08/2012    0 recensioni
-ho deciso di non sprecare fiato con i tipi come te.- dissi.
-i tipi come me?- chiese.
-esatto. I tipi come te. I tipi come Will. I tipi ‘io-sono-il-figo-e-comando-io‘. Ecco, io li odio.- dissi. Lui si limitò a sorridermi.
-e come sai che sono quel tipo?- chiese. AHAHAHHA, stava scherzando spero. Lo guardai, fissandolo per qualche secondo.
-lo sei.- dissi e mi alzai. Ormai le punte dei miei capelli erano bagnate. Mi aggiustai il cappuccio e iniziai a camminare verso l’edificio lentamente sotto la pioggia. Ormai il danno era fatto.
-ciao Alice- sentii dirmi. Sorrisi. Almeno aveva abbastanza cervello da ricordarsi il mio nome.
-ciao Zayn.- dissi ed entrai.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per fortuna Loren si era ripresa completamente, venendo a scuola, ed evitandomi un altro ritardo. Il fatto di non avere una macchina mi corrodeva lo stomaco ogni volta che ci pensavo. Le prime ore erano passate velocemente mentre quella di filosofia sembrava non passare mai. Non potendone più alzai la mano.
-vuole illuminarci con una nuova filosofia di vita Connor?- chiese il professore.
-posso uscire?- chiesi. Fece cenno di si con la testa per poi riprendere a spiegare la filosofia di un tizio. Sospirai uscendo da quell’aula. Camminai verso i bagni attraversando i corridoi. Arrivai al bagno cercando di aprire la porta che però non ne voleva sapere di aprirsi. Così optai per i bagni al piano di sopra. Arrivai alle scale e vidi che, per mia sfortuna, per le scale c’era il gruppo di Will. Ma che per mia fortuna era senza Will. Camminai dritto e salii le scale senza degnarli di uno sguardo.
-..un vero bocconcino quella ragazza. Will è stato davvero uno scemo a farsela scappare.- sentii dire Trevor agli altri ragazzi. Will è stato un vero scemo a lasciarsela scappare. Continuai a salire le scale facendo finta di non sentire.
-insomma l’avessi io una ragazza così.. Belle gambe, bel culo, belle tette, bella tutta. E ha un faccino davvero delizioso.- continuò sussurrando, probabilmente per non farsi sentire da me. Alice, non farti prendere i nervi. Cammina, lasciali perdere.
-ah Trevor io lascerei perdere. Ci ho provato anch’io prima di Will, è un vero splendore ma è anche una stronzetta - disse qualcun altro.
-hei Zayn!- sentii dire poi.
-ragazzi- sentii Zayn.
-non me ne frega io ci provo. Eh magari ci scopo pure, alla faccia vostra.-
-di chi parlate?- sentii Zayn.
-quella lì-
-Alice?- chiese Zayn.
-Trevor poi chi lo sente Will? Sarebbe capace di ammazzarti, credo.- disse qualcuno.
Ma dove cazzo erano finiti i bagni? Non dovevano essere proprio alla fine delle scale?
-io vado, si chiama Alice giusto?- sentii proprio mentre guardavo dall’altro lato dove alla fine dell’altra rampa di scale c’erano i bagni. Dovevo farcela.
-hei Alice?- sentii chiamarmi. Feci finta di non sentire e continuai a camminare verso i bagni normalmente. Non volevo affrettare il passo solo per colpa di quel tizio. Sentii prendermi il polso e fui costretta a girarmi.
-hei bambola- disse.
Lo guardai. -mi chiamo Alice.- dissi.
-okay, Alice.- disse e sorrise. Trevor non era male esteticamente. A dirla tutta, nessuno di quel gruppo era male esteticamente. Peccato che avessero il marcio dentro. Trevor era biondo, con i capelli alla Zac Efron, occhi.. grigi?, sorriso stupendo, anche se io ero abituata a sorrisi ben migliori avendo un cugino come Harry, e fisico mozzafiato.
-sai sei davvero carina e mi stavo chiedendo..- iniziò.
-mm.. Si, per carina intendi che ho delle belle gambe, un bel culo, delle belle tette e un faccino davvero delizioso?- chiesi e poi sorrisi. -grazie, ma pretendo di piacere molto più che per queste cose.- dissi e poi mi girai per andarmene.
-sempre più interessante..- lo sentii sussurrare. -ci vediamo stasera alla festa di Liam.- urlò poi. Restai un attimo spiazzata, come sapeva che sarei andata a quella festa? Mi girai e lo vidi sorridere. Fanculo, ci ero cascata a pennello. Sorrisi, accorgendomi della mia stupidità, e lui sorrise di rimando e mi mandò un bacio con la mano. Scossi la testa, esasperata, e prima di girarmi ed entrare finalmente in bagno vidi i ragazzi da dietro che guardavano la scena. Al diavolo!
 
Finalmente era arrivato il pranzo e io ero lì che aspettavo Loren fuori l’aula di spagnolo. Quella maledetta porta non ne voleva sapere di aprirsi però. Per fortuna dopo un paio di minuti si aprì e lasciò uscire la prof. di spagnolo alla quale sorrisi molto falsamente. I ragazzi iniziarono ad uscire ma di Loren nemmeno l’ombra.
-buongiorno Elis!- sentii. Mi girai di scatto e trovai Zayn fermo vicino a me.
-come mi hai chiamato?- chiesi.
-Elis- disse.
-mi chiamo Alice, non Elis. Odio essere chiamata Elis.- dissi e lui rise.
-lo so.- disse.
-e allora perché mi h..? aspetta un attimo. E tu come faresti a saperlo?- chiesi curiosa.
-me l’ha detto Harry.- disse.
-Harry?-
-si Harry, tuo cugino.- disse e sorrise.
Harry me l’avrebbe pagata. E poi da quando in qua quei due si parlavano? O forse erano amici e io non lo sapevo?
Proprio in quel momento Harry uscì dall’aula dando una pacca sulla spalla a Zayn.
-hei Zayn!- disse e poi mi diede un bacio sulla guancia mentre io lo guardavo confusa. Da dove tutta quella confidenza con Malik?
-cosa?- mi chiese.
-no, niente.. Loren?- chiesi.
Fece una faccia.. Infastidita?
-è in classe che parla con un tizio..- disse -comunque io vado.- aggiunse poi allontanandosi. Nervosetto il ragazzo oggi. 
Mi girai e trovai Zayn che mi guardava. -secondo me a tuo cugino piace la tua amica.- disse.
-a lui piace lei, a lei piace lui, ma tutti lo sanno tranne loro. Bella situazione.- dissi. -dovrò farglielo capire in qualche modo.- aggiunsi pensierosa.
Zayn sorrise e nel momento esatto in cui Loren uscii dalla classe sentii qualcuno che lo chiamava.
Mi allontanai insieme a Loren.
-ciao Elis!- sentii dirmi. Mi girai per guardarlo in cagnesco per poi rigirarmi e camminare verso la mensa.
-Zayn?- chiese. Feci spallucce.
-sapevi che era amico di Harry?-
-beh li ho visti parlare un paio di volte ma niente di..- disse ma la interruppi.
-con chi parlavi prima in classe?- chiesi con uno sguardo malizioso.
Sorrise. -Niall.- disse. Alzai un sopracciglio. -niente di che, Alice. Mi ha chiesto se stasera andavo alla festa dell’amico.. Liam. E basta.-
Sorrisi ancora di più.
-Harry aveva una faccia un po’ infastidita quando me l’ha detto quindi avevo pensato che stessi parlando con chissà chi..- dissi facendo finta di non sapere il motivo per la faccia infastidita di Harry. Lei si limitò a fare spallucce e poi entrammo in mensa. Prendemmo qualcosa da mangiare e ci andammo a sedere al nostro solito tavolo.
-già sai cosa mettere stasera?- chiese Loren.
-veramente no, vedrò oggi.. Tu?-
-stessa cosa. Come ci arriviamo da Liam? Io non so dove abita.- disse.
-bella domanda. Chiederemo ad Harry- dissi e sorrisi felice di avere un pretesto per far stare quei due vicini.
Stasera sarebbe successo qualcosa, me lo sentivo.
 
Entrai nella doccia rilassandomi completamente sotto il flusso d’acqua calda. Uscii e asciugai i capelli rendendoli liscissimi, per poi mettere un asciugamano intorno al corpo e andare in camera. Aprii l’armadio conscia del fatto di non aver idea di come vestirmi. Pensandoci non era una festa in grande stile, quindi non c’era bisogno di robe troppo eleganti. Presi una canotta di quelle più lunghe grigia e delle calze nere. Adoravo quella canotta dove c’era disegnato uno scaccia sogni. Da sotto avrei messo i decoltè o gli stivaletti col tacco. Mi chiusi in bagno per truccarmi un po’ più decentemente del solito. Misi un po’ di fondotinta, ombretto scuro, eye-liner, matita, mascara e giusto un filo di rossetto. Mi vestii e cercai di sistemarmi meglio i capelli, facendo qualche riccio qua e là. Appena ebbi finito sentii bussare alla porta e corsi ad aprire.
-Lò!- dissi mentre lei entrava. I capelli castani erano raccolti in una coda alta, il trucco era più curato del solito, come il mio d’altronde, e faceva risaltare i suoi occhi nocciola e indossava una canotta blu elettrico con una minigonna nera ,che arrivava più o meno dove arrivava a me la canotta, di quelle che vanno a vita più alta, con le calze e i decoltè. Bella come sempre.
-caspita stasera siamo bellissime!- disse mentre io la prendevo sottobraccio e la portavo di sopra.
-faremo una strage!- dissi ridendo.
Appena arrivammo in camera presi i decoltè e gli stivaletti.
-quali metto?- chiesi.
-stivaletti.- disse convinta e io li indossai.
-a che ora viene Harry?-
-viene alle nove e mezza nonostante la festa inizi alle nove.-
Fece una faccia confusa.
-prima non poteva- dissi facendo spallucce.
Accendemmo un po’ il pc collegandoci a facebook e facemmo qualche foto con la webcam, la maggior parte mentre facevamo linguacce o facce strane. Quando arrivò Harry erano le dieci meno venti, spegnemmo subito il computer e ci precipitammo in macchina.
-wow, vero che siete belle sempre ma stasera.. Caspita!- disse Harry dopo aver assistito alla sfilata che facemmo prima di arrivare alla macchina.
-d’accordissimo con Harry- disse Louis.
Sorrisi.
-su, su andiamo che si è fatto tardi!- dissi per cambiare discorso. I complimenti mi imbarazzavano e non poco.
-come mai così tardi?- chiesi.
Harry si giro facendo una faccia strana. Aveva un sorrisetto malizioso che facevano risaltare le fossette che amavo, e le sopracciglia alzate. Inarcai le sopracciglia confusa.
-Bambola, i divi si fanno aspettare- disse abbassando di qualche tono il timbro di voce. Lo guardai per qualche secondo scioccata per poi scoppiargli a ridere in faccia insieme a Loren e Louis.
-zitto e cammina, AUTISTA delle vere dive!- disse Loren e le risate continuarono vedendo il faccino dispiaciuto di Harry.
Arrivammo a casa di Liam dopo dieci minuti. Ovviamente essendo in un ritardo pazzesco, era tutto pieno, sia in giardino che probabilmente dentro. Da dove eravamo si sentiva già la musica altissima. Scendemmo dalla macchina ed entrammo dentro dove c’era un luce fioca e la musica che stonava i timpani. Attraversando la sala ero riuscita a contare solo 3 persone che non erano ubriache fradice. In un attimo persi di vista tutti, anche se riuscii a vedere Loren che parlava con quel Niall. Camminai diretta al tavolo con i drink cercando di passare tra la folla che ballava. Mi sentii prendere per il braccio un paio di volte ma riuscii a scansarmi e ad arrivare finalmente al tavolo. Presi una bottiglia di qualcosa e iniziai a buttare giù. Data la gente che spingeva mi ritrovai mano a mano in mezzo alla folla e iniziai a muovermi a tempo di musica. C’erano proprio tutti stasera. Riuscii ad intravedere Harry e Louis che ballavano circondati da una marea di gente, e anche Will, Zayn e Trevor che ballavano con tre ragazze. Mi sentii prendere per un braccio e mi ritrovai di fronte a Loren.
-fammi fare un sorso.- disse e prese la bottiglia.
-qualcosa non va?- chiesi. Riuscii a vedere la bottiglia, che avevo quasi finito, svuotarsi di un bel po’ fra le mani di Loren. Poi ci si avvicinarono Niall e Liam. Niall prese Loren e iniziarono a ballare, mentre io iniziai a ballare con Liam. Anche loro due erano ubriachi fradici. Passai una buona mezz’ora ballando, scatenandomi, ridendo e scherzando all’inizio con Liam, tipo che almeno in quel momento mi sembrava simpatico, poi con altra gente intorno a noi. Appena partii ‘Tonight i’m loving you’ mi sentii tirare per un braccio e mi ritrovai davanti a Trevor.
-hei bellezza!- disse mentre iniziò a muoversi vicino a me. Fanculo, avrei ballato anche con lui stasera, chi se ne frega. Presi a muovermi, le sue mani si posarono intorno ai miei fianchi mentre ci muovevamo e dopo poco la sua bocca fu sul mio collo.
 
‘Here's the situation
Been to every nation
Nobody’s ever made me feel the way that you do
You know my motivation
Give in my reputation
Please excuse I don't mean to be rude
But tonight I'm loving you
Oh you know
That tonight I'm loving you
Oh you know
That tonight I'm loving you’
 
Sorrisi, adoravo questa canzone.
 
-You’re so damn pretty, If I had a type than baby it’d be you, I know your ready
If I never lied, than baby you’d be the truth- cantò Trevor al mio orecchio. Ridacchiai, e un attimo dopo le sue labbra furono sulle mie. Fu un bacio brusco, mi attirò a se in un attimo e mi avvicinò spingendo il mio corpo vicino al suo con il braccio. Ad un certo punto il cellulare prese a vibrarmi, ridandomi lucidità. Io non volevo baciare Trevor. Lo allontanai.
-che cazz..?- riuscii a sentirlo dire dopodiché mi allontanai e risposi al telefono.
-Alice?-
Era mio padre? O forse no?
-che? Chi sei?- chiesi confusa.
-Alice ma dove cazzo sei? Sono tuo padre.- disse.
-papà che c’è? Sono a quella festa te l’avevo detto..-
-si certo. Ma che cazzo stai combinando?-
Silenzio. -perché hai chiamato papà?- chiesi.
-sai dov’è tua madre? Non so dove è finita.- disse.
-oggi non l’ho vista proprio.- risposi senza pensare. In effetti era strano. Probabilmente la mia tesi era più che fondata. Risi.
-Alice?-
-che cazzo vuoi papà?- dissi ridendo e poi spensi il cellulare. Non volevo sentire niente, perché volevano rovinarmi la giornata con questi pensieri? Presi un’altra bottiglia dal tavolo e uscii fuori. Mi misi seduta a terra appoggiata ad un muro e accesi una sigaretta. Feci un sorso di quello che era contenuto nella bottiglia, non sapendo nemmeno di cosa si trattasse, e poi feci un tiro di sigaretta. Mio padre cornuto. Chi l’avrebbe mai detto? Risi di nuovo.
-mm vedo che ti stai divertendo. Perché non fai ridere anche me?- sentii dire ma non riconobbi la voce. Mi girai e trovai Zayn. Ultimamente quel tipo me lo ritrovavo dappertutto.
Lo guardai ancora col sorriso.
-ti sto vedendo più spesso questa settimana che in quasi quattro anni di scuola!- dissi. Lui sorrise.
-questo è vero.-
-perché non sei ubriaco tu?-
-reggo meglio l’alcool, io.- disse guardando la mia bottiglia.
-vuoi?- chiesi e lui la prese e fece un sorso. Presi un altro tiro.
-quindi fammi capire, i tipi come me non ti piacciono però Trevor va bene?- chiese con un sopracciglio alzato. Risi.
-no che non va bene!-
-eppure prima non sembrava così- disse. Feci spallucce.
-prima era prima, ora è ora- dissi.
Fece una faccia confusa.
-non cercare di capirmi, non ci riusciresti normalmente figuriamoci ora che sono brilla- dissi.
Sorrise. –solo brilla eh?- sussurrò, più a se stesso che a me.
-mi passi la bottiglia per favore?- chiesi e lui me la porse.
Presi un sorso.
-sai sei molto più simpatica da ubriaca- disse. Risi facendo quasi cadere la bottiglia da mano, che invece afferrò Zayn.
-che riflessi ragazzi!- dissi alzando gli occhi e trovandolo vicinissimo. Posò la bottiglia per terra continuando a fissarmi.
-sai se non fossi così stronzo, ti troverei persino carino- sussurrai a pochi centimetri dal suo viso. –anzi, proprio un figo pazzesco. Giuro che ci farei persino un pensierino su di te- conclusi ridacchiando. –ma forse sono solo ubriaca!- aggiunsi per poi zittirmi.
-io non sono ubriaco ma ti trovo comunque stupenda- disse lui confondendomi ancora di più. Insomma se quando ero ubriaca iniziavo ad avere anche le allucinazioni, dovevo iniziare a preoccuparmi. Non riuscii a pensarci per molto però dato che qualcosa nello stomaco iniziò a muoversi e la testa prese a girarmi qualche secondo prima di sentire il tocco delle sue labbra sulle mie. All’inizio fu un bacio dolce, leggero poi diventò forte e passionale. Ricambiai il bacio, mettendo la mia mano tra i suoi capelli mentre lui mi cingeva il fianco con la sua, prima di realizzare che stavo baciando Zayn Malik, amico di Will Scott del gruppo de i-più-fighi-siamo-noi che io odiavo. Che ipocrita che ero. Mi alzai di scatto e lo guardai.
-cosa?- chiese lui mentre si alzava e si avvicinava di nuovo a me.
-io non posso baciarti.- dissi.
-e perché?-
-perché sei Zayn Malik, e io non bacio nessuno che fa parte della stessa combriccola di Will-
-ma se tu volessi baciarmi?-
-ma io non voglio baciarti.-
-ma io si- disse avvicinandosi. Lo fermai quando era a 2 centimetri dalle mie labbra. Cosa, ora lui voleva me?
-tu mi vuoi solo perché sai di non potermi avere-
Distrusse la distanza tra noi due baciandomi con foga. Il suo profumo mi invase insieme a fumo, alcool e chissà che altro creando un misto perfetto. Nonostante tutto non riuscii a non ricambiare il bacio.
-sicuro?- sussurrò a un millimetro dalle mie labbra per poi riprendere a baciarmi. Di cosa stavamo parlando? Gli passai una mano sulla guancia per poi arrivare al torace e fare forza. Ah si, del fatto che lui non poteva avermi.
-si- dissi immersa nel suo sguardo scuro per poi prendere la bottiglia da terra e allontanarmi.
  
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