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Autore: smilewithmelou    20/08/2012    3 recensioni
I said maybe 
You're gonna be the one who saves me? 
And after all,
you're my wonderwall.
Said maybe 
You're gonna be the one that saves me.
You're gonna be the one that saves me.
You're gonna be the one that saves me…

(Wondewall – Oasis) 
*
Larry Stylinson.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Wonderwall.
 
 


Today is gonna be the day 
that they're gonna throw it back to you.
By now you should've somehow 
realized what you gotta do.
I don't believe that anybody 
feels the way I do about you now.

Backbeat the word was on the street 
that the fire in your heart is out.
I'm sure you've heard it all before 
but you never really had a doubt. 
I don't believe that anybody feels 
the way I do about you now…

 
 

Correndo, gettandosi tutto alle spalle, voleva solo rimettere a posto tutti i guai che aveva combinato, e che purtroppo erano anche tanti.
Bussando a quella porta, che prima poteva essere considerata anche come l’entrata nel suo paradiso personale, si sentì travolto da un qualcosa, più precisamente un sentimento, che non aveva mai provato prima.
Il senso di colpa.

“Oggi sarà il giorno in cui ti verrà data di nuovo un’ opportunità.”
Questa era l’unica cosa che sperava.
“Oggi realizzerò quello che avrei dovuto fare tempo fa.”
Questa era l’unica cosa che si ripeteva.
 

Passarono giorni, lui continuava a bussare a quella porta, non ricevendo nessuna risposta.
I ragazzi erano preoccupati.
Louis non usciva da casa sua da un paio di giorni, non rispondeva alle telefonate, né ai messaggi, ed evitava ogni contatto.
Harry aveva paura che avesse potuto commettere qualche tragedia, per colpa sua.
Solo a quel pensiero il suo cuore perdeva qualche battito.
 
Quando però vide la porta aprirsi il suo cuore incominciò a battere freneticamente.
Tutto ciò che aveva aspettato da tanti giorni, stava forse per realizzarsi.
Quando vide la figura di Louis, sciupata e completamente diversa da qualche giorno prima, gli si gettò incontro pur avendo paura di essere respinto.
Ma quando le esili braccia del più grande si strinsero attorno al suo corpo, Harry provò un’immensa felicità.
Pur non avendo il coraggio di parlare, avendo paura di rovinare quel momento che sapeva tanto di sogno, riuscì a sussurrare qualche parola di senso compiuto.
-Non credo che nessuno senta quello che provo io per te adesso, Lou.-
 
A quelle parole seguì un calcio alla porta d’entrata e un calcio alla porta della camera da letto.
 
 
 
 


And all the roads we have to walk along are winding.
And all the lights that lead us there are blinding.
There are many things that I would,
Like to say to you.
But I don't know how. 

 
 

-Sai benissimo che le strade che dovremmo percorrere saranno tortuose. E che quando andremmo in giro avremmo le luci puntate addosso.-
-Certo che lo so, ma se permetti ho paura. Ho paura di perdere tutto quello che ho ottenuto negli ultimi due anni.-
-Harry, ci sono tante cose che vorrei dirti, che mi piacerebbe dirti. Ma forse ho  solo paura che tu non mi capirai.-
-Lou, sfogati con me, dimmi cosa c’è che non va.-
Louis alzò gli occhi e li puntò in quelli di Harry.
Ci si perse ma ci vide sincerità e anche qualcos’altro che forse si poteva definire amore.
 
 
 

 
Because maybe,
You're gonna be the one who saves me? 
And after all,
You're my wonderwall.

 
 

-Sparisci, non voglio più vederti.-
-Ti prego Lou, ascoltami.-
E se la prima volta l’aveva perdonato per aver baciato una tizia ad un party a cui lui aveva rinunciato, questa volta no, era troppo.
Non si meritava il suo perdono.
-Lou, so che sei arrabbiato con me e ti capisco ma ti prego, almeno ascoltami. Dammi un’ altra opportunità!-
-No, Harry. No.-
-Lou…-
-Basta. Devi capire che non sono un giocattolo. Non puoi usarmi e poi mettermi da parte. Anche io ho dei sentimenti e se permetti vederti baciare un altro, non una donna, ma un uomo, che non sono io, mi provoca un disgusto enorme che non puoi nemmeno immaginare.-
-Anch’io ero disgustato quando baciavi Elea…-
-Non nominarla!-
Louis non aveva mai interrotto Harry durante i suoi sproloqui, anche se spesso erano idioti.
Quella volta, forse per la rabbia, forse per il risentimento, si sentì in dovere di bloccarlo. D’altronde era anche grazie ad Eleanor che stavano insieme.
-Harry mi sono rotto le palle. Ogni volta che discutiamo metti in mezzo Eleanor. Io non ho mai chiamato in causa una di quelle che ti sei scopato, e sono tante.-
-Ma se lo fai ogni volta!-
-Non è vero. Ogni volta cerco di farti capire che quello che fai non è giusto. Io ho lasciato Eleanor per stare con te, per farti sentire meglio. Mentre tu te ne fotti di me. E ogni due per tre stai con una, o uno, diverso nel letto.-

Harry Styles raramente non sapeva cosa dire.
Le uniche persone con cui gli risultava difficile ribattere erano sua madre e Louis.
Sua madre lo conosceva talmente bene che con solo una parola riusciva a non farlo più ragionare.
Louis invece aveva sempre ragione quando si trattava della loro relazione, non poteva farci nulla.
E anche ora, lì, in quel frangente, aveva ragione. Purtroppo.
-Io ti amo come non ha mai fatto nessun altro. Tu non mi ami per niente se fai quello che hai fatto.-

Voltandogli le spalle Louis si sentì vuoto.
Non aveva più nulla da dirgli, ma sentì che non c’era più nulla a tenerlo attaccato alla terra. Da un momento all’altro avrebbe potuto prendere il volo, per quanto si sentiva leggero.

Harry, dal canto suo, pronunciò poche parole che però  non giunsero alle orecchie di Louis.
-Tu sei la mia ancora di salvezza, Lou.-






Today was gonna be the day? 
But they'll never throw it back to you.
By now you should've somehow 
realized what you're not to do. 
I don't believe that anybody 
feels the way I do 
about you now…

And all the roads that lead to you were winding. 
And all the lights that light the way are blinding. 
There are many things that I would like to say to you.
But I don't know how…

 
 

 
-Sei stato grande Styles, prendi pure.-

Harry accettò la birra e ne bevve un primo sorso.
In quel locale, dove pagava perché non venisse rivelato che frequentava quel posto e dove pagava per fare a botte con qualcuno, riusciva quasi a dimenticarsi di tutto il dolore che gli aveva provocato l’abbandono di Louis.
Pur essendo nella stessa band, oltre che a cantare insieme, non facevano nient’altro.
Non si rivolgevano la parola, non si guardavano.
Niente di niente.

I ragazzi avevano più volte creduto che avrebbe rischiato la vita in quel posto, e gliel’avevano anche detto, ma lui continuava imperterrito a frequentarlo e a soffrire fisicamente.
 
Quella sera, si rese conto che, anche in quel frangente, le strade da percorrere erano più difficili del previsto.
Lasciar perdere tutto e tornare a fare il cantante.
Continuare a fare a botte fino a quando non si fosse sentito meglio.
Andare da Louis, e cercare in tutti i modi di farsi perdonare.

Nella sua mente l’ultima opzione era quella che aveva la luce che lampeggiava di più.
Che fosse stato un segno?

-Al diavolo.-

Harry si scolò la bottiglia di birra, alla quale ne seguirono altre cinque, e poi ubriaco fradicio per qualche altro drink, ritornò a casa.
Quella casa sentiva che non era sua.
Certo l’aveva comprata e certo c’erano tutte le sue cose, ma mancava la cosa, o persona, principale.
Louis.
 

Proprio per questo, quando accese la luce e si ritrovò davanti quell’essere che più si avvicinava alla perfezione, svenì.
 

 


I said maybe 
You're gonna be the one who saves me? 
And after all,
you're my wonderwall.

 

 


-Harry, Harry apri gli occhi.-
Quella voce melodica, dolce e premurosa, lo indusse a svegliarsi.
Aprì delicatamente gli occhi, invasi dalla forte luce del sole, e si ritrovò davanti Louis in tutta la sua bellezza.

Era meraviglioso.

Lou sorrise ed Harry, pur incerto, ricambiò.
Interiormente il più piccolo si chiese il perché di quella visita, e come se gli avesse letto nel pensiero, Louis rispose.
-I ragazzi mi hanno detto quello che facevi. Mi sono sentito tremendamente in colpa. Ti facevi picchiare per me. Nessuno aveva mai fatto qualcosa di tanto folle per un cretino quale sono.-
Harry lo fissava, incapace di parlare.
-Ho capito che senza di te non sono niente. Soffro lontano da te e soffro con te quando mi tradisci ma a questo punto preferisco stare con te, vederti felice. Anche se la mia sofferenza portasse alla tua felicità ci starei, però almeno quando fai qualcosa dimmelo. Che sia bella o brutta. Dimmi quello che ti succede e non preoccuparti per me. Sto peggio se fai l’indifferente. So di essere masochista, lo so. Ma ti amo più della mia stessa vita, non posso farci niente.-
Dopo tante parole quello che Harry stava per dire gli sembrò scontato, decisamente di poco conto.
-Sei colui che mi ha salvato, Louis.-

Si sorrisero.
Louis capì quello che voleva dirgli il più piccolo e gliene fu grato.
Si abbracciarono.
Harry capì in quel preciso istante che il maggiore l’aveva perdonato e giurò a se stesso che non l’avrebbe mai più fatto soffrire.
Si baciarono.
Entrambi capirono che senza l’altro non sarebbero resistiti un istante di più.
 
-Sei la mia ancora di salvezza, Lou.-
-Sei il mio muro delle meraviglie, Harry.-
 


I said maybe 
You're gonna be the one who saves me? 
And after all,
you're my wonderwall.

Said maybe 
You're gonna be the one that saves me.
You're gonna be the one that saves me.
You're gonna be the one that saves me…

(Wondewall – Oasis) 

  
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