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Autore: harryslies    20/08/2012    10 recensioni
Arrivata davanti a scuola vide un ragazzo seduto sulla scalinata che si guardava intorno. Appena la vide si alzò in piedi e le corse incontro.
«Louis!», gridò Emily praticamente saltandogli addosso.
«Emily, quanto mi sei mancata», disse Louis stringendo a sé la ragazza.
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«Mi dispiace di averti lasciato in quel modo qualche giorno fa, senza dirti neanche una parola», disse Emily abbassando lo sguardo.
«Ti prego, non mi ricordare quel momento», disse Harry ancora visibilmente scosso. «Cosa pensiamo di fare?», fece il riccio mentre, con la mano destra, sollevò il mento di Emily.
«Non credo di essere in grado di sopportare, oltre ai problemi derivanti dalla scuola, anche le delusioni d’amore», fece Emily prima di enorme sospiro.
«Quindi è davvero finita?», chiese Harry, quando anche l’ultimo briciolo di speranza che gli era rimasto iniziava a svanire.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una settimana prima di capodanno



«Emily, c’è Louis al telefono», disse Susan alla figlia porgendole il cordless.
«Pronto?».
«Emily, come va?», disse Louis.
«Tutto bene», disse senza molta convinzione la ragazza.
«Se hai intenzione di mentire, dovresti essere più convincente. Che succede?».
«Niente».
«C’entra Harry, vero?», chiese Louis conoscendo già la risposta, anche se l’amica gli avrebbe detto il contrario di ciò che avrebbe realmente voluto sentire.
«Perché dovete sempre inserirlo in qualsiasi discorso?», chiese Emily seccata.
«Emily, è dal giorno dell’incidente che non vi parlate ed è dal giorno dell’incidente che siete due depressi. Perché è tanto difficile da ammettere che hai bisogno di lui nel stesso modo in cui lui ha bisogno di te?», disse Louis sgridando l’amica.
«Non è così semplice», disse Emily mentre alcune lacrime iniziarono a rigarle il volto.
«E allora dimmi come stanno le cose perché nessuno di noi ha capito cosa vi e ti passa per la testa».
«Louis, se fosse così facile sarei a casa sua ogni santo pomeriggio. Sicuramente l’incidente ha fatto più male a lui, ma il senso di colpa che provo da quel giorno mi sta uccidendo. Non riesco nemmeno a guardarlo in lontananza nei corridoi a scuola perché rivivo continuamente la scena dell’incidente. Poteva morire, Louis, poteva morire per colpa mia», disse Emily in lacrime.
«Emily, non è colpa tua, smettila di dire queste cose. Siete due delle persone più importanti della mia vita, voglio vedervi felici. Promettimi che gli parlerai o almeno rispondigli a qualche messaggio, ci assilla in continuazione e continua a chiederci perché non gli rispondi», disse Louis.
«Va bene, lo farò», disse Emily con un sorriso immaginando i ragazzi stressati dalle continue domande del riccio.
«Grazie, sei la migliore amica del mondo».
«Grazie mille, anche tu Louis. Ti voglio bene», disse Emily.
 
 

30 dicembre

 
 
La neve continuava a cadere dal cielo grigio di Holmes Chapel e, nel giro di qualche ora, aveva già imbiancato tutta la strada e il paesaggio si era trasformato in uno spettacolo meraviglioso. Emily era avvolta in una coperta e si stava godendo quel magnifico fenomeno naturale seduta sul davanzale della finestra nella sua camera. Finalmente erano arrivate le vacanze natalizie, un ottimo periodo per ricaricare le batterie ed essere pronti per gli ultimi mesi di scuola.
Era passato più di un mese dall’incidente di Harry ed Emily non lo aveva ancora visto: si erano giusto incontrati qualche volta nei corridoi della scuola, ma Emily era sempre scappata via prima ancora che lui potesse prendere fiato per salutarla.
In quasi otto settimane erano cambiate parecchie cose ed Emily era quasi certa che niente sarebbe tornato come prima. Beth e Niall stavano insieme da quasi un mese ed Emily li invidiava molto: erano così dolci, si volevano molto bene e finalmente vedeva Beth godersi la vita dopo la separazione dei suoi genitori. Emily sapeva che lei aveva Harry ad aspettarla a casa, ma, dopo l’incidente, non era riuscita nemmeno una volta ad andarlo a trovare insieme agli altri. Il senso di colpa le attanagliava lo stomaco e non la faceva dormire: anche solo vedere Harry in lontananza a scuola la faceva stare male.
Inoltre, Emily sapeva che Ashley trascorreva tutti i pomeriggi a casa di Harry per prendersi cura di lui e questo la faceva stare ancora peggio. Probabilmente Ashley si meritava di essere la ragazza di Harry più di quanto lo meritasse Emily. Le amiche le avevano detto che Harry iniziava a non sopportare più Ashley, non la voleva più tra i piedi in casa sua: avrebbe preferito mille volte di più avere Emily al suo fianco, ma, nonostante questo, la ragazza non si era ancora avvicinata alla casa del riccio.
Emily era incantata dalla neve e, ormai, aveva già trascorso due ore attaccata alla finestra. Mancava un giorno a capodanno e Louis l’aveva invitata a casa sua, insieme agli altri, per festeggiare insieme l’anno nuovo. Testarda com’era, Emily aveva rifiutato l’invito sapendo che ci sarebbe stato anche Harry, ma alla fine aveva ceduto quando l’amico le aveva detto che il riccio, con le stampelle, non si sarebbe potuto muovere di casa.
Emily fu riportata sulla terra quando sentì il suo iPhone vibrare sulla scrivania. Dopo aver preso il telefono, si riaccomodò sul davanzale della finestra e aprì il messaggio.
-Emily, ho bisogno di vederti, ho bisogno di parlare con te, ho bisogno di abbracciarti, ho bisogno di te. Non puoi neanche immaginare quanto mi mancano la tua voce, il tuo sorriso, i tuoi baci. Perché continui ad ignorarmi? Mi fa stare male tutto questo. Mi manchi-, recitava il messaggio.
Emily cercò di trattenere le lacrime, tutto quello faceva stare male anche lei. Voleva solo il meglio per Harry e saperlo triste le spezzava il cuore. Quello era solo uno dei tanti messaggi che Harry le aveva mandato dal giorno dell’incidente: l’ennesimo messaggio che si aggiungeva alla lista dei ricevuti a cui Emily non aveva ancora risposto. Quei messaggi erano la prova dell’amore di Harry e della sua dolcezza; dolcezza che faceva completamente impazzire Emily; dolcezza che le aveva finalmente fatto trovare il coraggio di rispondere ad Harry.
-Manchi molto anche a me-, scrisse velocemente Emily prima di lanciare il telefono sul letto.
Anche per Emily era difficile stare lontana da Harry, anche a lei mancava il sorriso del riccio: con Harry si sentiva protetta e senza di lui si sentiva troppo vulnerabile. Ma Emily pensava, e sperava, che la lontananza avrebbe fatto bene ad entrambi: il tempo fa dimenticare le persone ed Emily sperava che Harry si dimenticasse di lei, non voleva farlo soffrire dandogli false speranze quando nemmeno lei sapeva esattamente cosa fare della propria vita.







Emily si stava preparando per uscire ed andare a casa di Louis, ma la neve non sembrava volersi fermare. Si stava pentendo di aver rifiutato il passaggio in macchina che le aveva offerto Zayn, così prese il telefono e lo chiamò sperando non fosse già arrivato da Louis. Nonostante fosse già a casa dell’amico, Zayn si offrì volentieri di prendere la macchina e cinque minuti dopo fu sotto casa di Emily. Se non fosse stato per Zayn, probabilmente sarebbe arrivata da Louis come un pupazzo di neve, un pupazzo di neve con qualche livido. Fortunatamente, molti degli abitanti di Holmes Chapel avevano deciso di rimanere a casa perciò i due arrivarono da Louis senza rimanere incastrati nel traffico. Una volta scesi dall’auto, Emily rischiò di cadere su una lastra di ghiaccio formatasi nel vialetto davanti a casa di Louis: in suo aiuto arrivò Zayn, che la prese al volo prima che si sfracellasse sul ghiaccio.
Entrati in casa, Louis prese il cappotto di Emily mentre Zayn scomparve velocemente in salotto. Sentendo Amelia sghignazzare insieme a Liam e Niall, Emily si diresse velocemente a vedere che stavano combinando gli amici.
«Gente, perché ridete come degli idioti?», chiese Emily entrando in salotto con un enorme sorriso sulle labbra, anche lei contagiata dalla risata di Niall.
Un secondo dopo, quando vide la testa riccia di Harry, l’enorme sorriso si spense e, al suo posto, l’immenso senso di colpa iniziò a diffondersi dentro Emily.
«Emily», disse Harry alzandosi dal divano aiutandosi con le stampelle.
«Che ci fa lui qui?», chiese la ragazza, con voce tremante, a Louis che era accanto a lei. «Avevi detto che non sarebbe venuto», continuò Emily diventando, ad ogni parola, sempre più fragile ed insicura.
«Ora voi due parlate. Andate in camera mia e, quando avete finito, venite giù e ci divertiamo tutti insieme. E guai a voi se fate strane cose sul mio letto», disse Louis facendo l’occhiolino ad Harry.
«Louis!», gridò il riccio non approvando la battuta che aveva fatto l’amico. Non era il momento adatto per fare battute spiacevoli sulla reputazione di Harry e, l’unica cosa che il riccio voleva davvero fare con Emily, era chiarire le cose per tornare ad essere felici insieme.
Appena Harry iniziò a salire le scale, facendo non poca fatica con le stampelle, Louis spinse Emily e la obbligò a seguire il ragazzo, minacciandola di lasciarla fuori a congelare. Controvoglia, la ragazza si diresse verso la camera di Louis; appena entrò e vide Harry già seduto sul letto, si chiuse la porta alle spalle e rimase immobile lì davanti.
«Emily», incominciò il riccio. «Perché mi stai facendo questo? È da quasi due mesi che non parliamo. Che succede?», chiese il riccio osservando Emily che era appoggiata alla porta con le braccia conserte. Vedendo che la ragazza non si muoveva, Harry prese le stampelle e si alzò avvicinandosi ad Emily. «Emily, non so più cosa pensare, non so se mi odi o se sei arrabbiata con me. Questo tuo silenzio mi sta uccidendo», disse il ragazzo visibilmente scosso e con gli occhi lucidi. «Ti prego, Emily. Guardami», fece Harry poggiando le stampelle contro il muro e stando in piedi sulla gamba sana; successivamente sollevò il viso di Emily con una mano. «Che succede?».
«Harry, io non ce la faccio a stare insieme a te, non riesco neanche a guardarti negli occhi. Il senso di colpa mi sta consumando dall’interno, ogni giorno di più e sempre di più ogni volta che ti vedo. La cosa migliore è stare lontani l’uno dall’altra. Dovresti dimenticarti di me, Harry, è la cosa più giusta», disse Emily con gli occhi lucidi. Harry riprese le stampelle, non ancora completamente in forma per stare senza di esse per molto tempo.
«Emily, ma che stai dicendo? Come potrei dimenticarmi di te? Ti penso ogni giorno, non so come farei senza di te», disse Harry mentre alcune lacrime iniziavano a rigargli il volto.
Emily lo vide abbassare la testa mentre le lacrime del riccio cadevano sul pavimento. Una fitta al cuore, colpì Emily che si sentì, improvvisamente, un’incredibile egoista. In un secondo, le braccia della ragazza avvolsero il collo di Harry.
«Scusami Harry, ti prego scusami. Mi sento così egoista in questo momento», disse la ragazza affondando una mano nei ricci di Harry. «Perdonami ti prego, non avevo nessuna intenzione di farti soffrire. È solo che ogni giorno, quando ti vedo, rivivo l’incidente in ogni suo minimo particolare. E, pensare che per colpa mia stavi per morire, mi fa stare ancora peggio», fece Emily stringendo a sé Harry: poteva sentirlo piangere e non riusciva a credere di essere arrivata fino a quel punto. «Ti prego, perdonami. Avevi ragione, sono una stupida. Dovevo stare al tuo fianco in questo brutto periodo, per farti riprendere più velocemente».
In quel momento, il senso di colpa per l’incidente di Harry si mescolò al senso di colpa per averlo fatto piangere, per averlo fatto sentire solo e per averlo fatto soffrire. Poco dopo, Emily sciolse l’abbraccio per guardare Harry negli occhi.
«Harry», disse dolcemente. «Ora i ruoli si sono ribaltati e te lo chiederò io. Ti prego, smetti di piangere». Emily sorrise pensando a quante volte era stato Harry a dirle quelle parole.
La ragazza prese il volto di Harry fra le mani e con i pollici gli asciugò le lacrime; lo guardò dritto dentro i suoi occhi verdi e gli diede un leggero bacio sulle labbra. Quel bacio era pieno di paura ed indecisione perché Emily non sapeva cosa aspettarsi da Harry: poteva comportarsi in mille modi diversi e, il perdono di Harry, era l’unica cosa che Emily desiderava sentire.
«Mi dispiace», sussurrò Emily alla fine del bacio. «Harry, basta piangere. Non mi puoi rovinare così i tuoi occhi, sono stupendi. Capisco i miei che fanno cagare, ma i tuoi sono così verdi e queste lacrime li fanno sembrare grigi, ti prego», disse sorridendo Emily che trascinò a sua volta Harry. «Mi è mancato tantissimo questo sorriso», disse la ragazza stringendo nuovamente a sé il riccio.
«Mi sei mancata, Emily», disse Harry.







Erano passate da poco le 23 e Louis e compagni non avevano ancora visto Emily ed Harry. I due piccioncini stavano parlando da quasi due ore e Louis era curioso di sapere com’era andata a finire la loro conversazione. Beth e Niall erano abbracciati e stavano ascoltando Liam ed Amelia parlare di immersioni e possibili vacanze che avrebbero potuto organizzare tutti insieme durante l’estate.
Zayn stava ascoltando distratto i discorsi degli amici mentre continuava a divorarsi delle patatine da dentro una ciotola, proprio come se stesse assistendo ad uno spettacolo.
«Basta, ora vado a vedere che combinano», disse Louis alzandosi di scatto dal divano.
«Stai calmo, quando avranno finito di parlare verranno giù», disse Beth.
«Non ce la faccio, sono quasi due ore che sono su e da qui non si riesce neanche a sentire cosa si dicono», fece Louis, preso da uno stato d’animo che era un misto di curiosità e preoccupazione.
«Faccio in fretta. Vado solo a sentire se stanno parlando oppure se sono morti, torno subito».
Gli altri ragazzi scossero tutti la testa sapendo che quella di Louis non era una buona idea, ma sapendo anche che non avrebbero potuto fermarlo. Nel salotto calò il silenzio e tutti i presenti rimasero in ascolto e seguirono Louis con lo sguardo. Appena il ragazzo girò l’angolo, non ebbe neanche il tempo di salire il primo scalino che fece un salto di mezzo metro, spaventato da Emily ed Harry appostati sulle scale. Alla vista dell’amico spaventato a morte, Emily, Harry e tutti gli altri scoppiarono a ridere. Emily si accasciò sul pavimento per colpa delle risate mentre, dietro di lei, Harry rischiò quasi di cadere.
«Siete degli imbecilli», disse Louis appena riprese fiato.







Mancavano pochi minuti alla mezzanotte e, dopo i festeggiamenti per il ritorno di Emily ed Harry insieme, la combriccola si stava preparando ad accogliere il nuovo anno. Louis e Zayn corsero in cucina per prendere lo spumante e i bicchiere e Liam si offrì di stappare lo spumante allo scoccare della mezzanotte.
Terminato il conto alla rovescia, le urla di gioia di Niall, Liam e Louis riempirono la casa, tanto da farla diventare uno zoo. Tutti i ragazzi brindarono ad un nuovo anno pieno di gioia e di allegria.
Emily abbracciò le amiche esprimendo il desiderio di averle accanto a sé per sempre, sperando in un anno migliore dei precedenti. Beth fu, poco dopo, rapita da Niall che le diede un lungo bacio e che le offrì un bel bicchiere di spumante per festeggiare.
Emily abbracciò singolarmente ognuno dei ragazzi presenti nel salotto ringraziandoli per essere nella sua vita.
«Mmm, non va bene».
«Come?», disse Emily.
«Credo che tu abbia dimenticato qualcuno», disse Harry cercando di sottolineare il fatto che non aveva ricevuto l’abbraccio di Emily.
«No, non mi sembra», disse sorridendo la ragazza.
«Vieni qui», disse Harry avvolgendo con un braccio i fianchi di Emily e avvicinandola a sé. Appena le labbra del ragazzo si posarono su quelle di Emily, il branco di scimmie iniziò ad urlare. Harry poté sentire Emily sorridere a contatto con le sue labbra, felice di aver risistemato le cose.
«Buon anno, amore mio», disse poco dopo Harry.
 

 

Se que tú me haces mal
y sé que me dañas
y sé que es mejor parar
de quererte aquí
antes de que sea tarde


 








Tadadadan! (?)
E siamo di nuovo qui con un nuovo capitolo :D
Ve lo aspettavate? ahahahah certo che si
Vogliamo parlare di queste schifezza che ho appena postato? Lo so, è terribile -.-
Non sapevo bene come impostarlo, la prima parte infatti l'ho aggiunta dopo che avevo scritto quasi metà capitolo.
Non so perchè, ma mi piace molto la parte "descrittiva" (faccio scrifo nelle descrizioni) dove racconto ciò che è successo.
E poi...a chi piace il messaggio che Harry ha mandato ad Emily? Io me ne sono innamorata, è qualcosa di meraviglioso (probabilmente non ero io quando l'ho scritto). E diciamo che il messaggio che ha mandato Emily è "ispirato" ad un messaggio che ho mandato io ad un tipo ahahahah va bhè lasciamo perdere che è meglio (:
Non so, poi c'è qualcosa nel dialogo tra Harry ed Emily che mi piace, non so.
Lascio voi decidere (: ditemi che ne pensate :D
Momento dei ringraziamenti.
Alluuuuur, ringrazio tutte quelle gentilissime persone che hanno messo la mia storia tra le preferite/seguite/ricordate e coloro che commento ogni capitolo che posto. Non sapete quanto mi fa piacere leggere le vostre recensioni e vedere che la storia vi piace :')
Dopo questo, ho una bella notizia: mentre ero in montagna ho scritto altri DUE capitoli, PREPARATEVI! c:
Va bene, spero che il capitolo vi sia piaciuto (:
Un bacio, Elisa (:
P.S.seguitemi su twitter, io sono @harryslies
P.P.S.no, non parlo spagnolo, ma ho trovato questa canzone (che ho usato per scrivere il capitolo) che mi piaceva un sacchissimo (?) e allora ho deciso di metterne un pezzo alla fine (:

 

  
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