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Autore: Peppe_P    20/08/2012    1 recensioni
Tutti vorrebbero realizzare i propri desideri, ma sareste disposti a stringere un terribile patto col diavolo pur di ottenere ciò che volete? Questa è la storia di un ragazzo che ha scelto di rendere reali i propri desideri...
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due delle persono in piedi andarono dietro un gruppo di alberi, poi tornarono con una ragazza in spalla. Si vedevano i capelli neri, che pendaveno, da quello che si distingueva la ragazza aveva la pelle scura, e poteva avere tra i venticinque ed i trent'anni, aveva dello scotch sulla bocca, e doveva essere sedata visto che dormiva; la posarono sull'altare al centro del cerchio che formavano e le due figure incappucciate tornarono ai loro posti.
Il capo andò vicino alla ragazza, poi con una coppia di schiaffi la svegliò, lei sgranò gli occhi, ed iniziò a dimenarsi, mentre le venivano tolti i vestiti e veniva lasciata in intimo.
C'era un certo tumulto nella radura, ma Ethan non capiva il perchè.
-Solitamente l'onore di fare il sacrificio viene dato ad uno dei quattro adepti superiori, ma questa sera vorrei che facessimo una sorta di rito d'iniziazione. Pregherei l'ospite di avvicinarsi.
Ethan fu assalito nuovamente dalla nausea, ma non poteva tirarsi indietro, quindi pur non sapendo cosa avrebbe fatto si avvicinò all'altare. 
-Ora è il momento di passare dal ruolo di osservatore ad adepto, quindi vorrei che fossi tu a fare il sacrificio mentre il pronuncio alcune formule. Ora uno degli adepti superiori di spiegherà tutto.
Shawn si avvicinò, e gli sussurrò all'orecchio.
-Devi ucciderla Tremblay, sarà semplice, ti daremo un coltello, non fare casini, o ci finisco anche io nei casini... Mi fido di te!
Le ultime parole avevano un tono arrabbiato. Gli porse un coltello dalla lama molto lunga, poi ritornò al suo posto.
-Bene novizio, ora che sei istruito avvicinati e compi il sacrificio.
Ethan si avvicinò alla ragazza con il cltello in mano, tremava, avrebbe voluto uccidere il capo di quei pazzi piuttosto che quella ragazza innocente, ma doveva farlo, in fondo non era una cosa del tutto nuova se considerava i suoi desideri, anche quelli uccidevano, certo non direttamente, ma uccidevano, così lui era comunque un assassino.
Cercava di distrarsi, sentiva il calore del fuoco accanto a lui, guardò la luna pallida e tranquilla in cielo, poi mise la mano sul collo caldo della ragazza, che alla vista del coltello cominciò a piangere e a dimenarsi ancora di più, Ethan chiuse gli occhi, sospirò e poi colpì la ragazza; la colpì sul collo, sentì la carne che si squarciava, ed il sangue caldo che gli schizzava sulla mano, poi si allontanò gettando il coltello nel fuoco.
-Il sacrificio è compiuto!
Ricominciò il Superiore
-Come ogni volta possiamo chiedere un favore al nostro signore. Questa notte, discepoli dell'oscuro, vorrei che rinunciassimo al nostro egoismo, uno di voi mi ha chiesto di poter guarire un suo parente da un grave male. Mi accingerò quindi ad esaudire la sua richiesta.
Girò intorno all'altare, intinse le mani nel sangue che usciva fuori dal collo, poi infine disse alcune parole, bisbigliava, per questo Ethan non capì niente, ma aveva intuito cosa stava succedendo...
 
******
 
Ethan si svegliò presto, non aveva dormito molto, ma a piccoli intervalli forse aveva raggiunto le due ore. Era davvero sconvolto. Cominciava ora a rendersi conto dell'importanza della messa nera della notte precedente. Dopo che la cerimonia fu finita Shawn gli spiegò che alla prima notte di luna iena del mese loro si riunivano per avere una grazia. La loro grazia somigliava molto a quello che lui aveva la possibilità di fare senza alcun rito, il desiderio della setta però, non si avverava tempestivamente come i suoi, ma dovevano passare alcuni giorni. 
Quelli dovevano riunirsi una volta al mese per avere un desiderio, inoltre dovevano sporcarsi le mani. Sentiva che il dono che aveva ricevuto era sprecato, chiunque altro non si sarebbe fatto problemi ad usarlo, ma capì che doveva smetterla di fare il moralista ed approfittare della situazione, prima che magari il dono gli fosse tolto. 
Scese in cucina senza nemmeno lavarsi la faccia. Si ficcò due fette di pane tostato in bocca e tornò in camera. Si guardò allo specchio e poi disse alla sua immagine riflessa:
-Caro Ethan Tremblay, oggi sprecherai il giorno a dormire, ma ti prometto che da domani si inizia a vivere!
Tornò a letto, e dopo un po' cominciò a dormire, mentre i sensi di colpa svanivano...
  
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