Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Tods    20/08/2012    6 recensioni
"A boy like that /Who'd kill your brother/Forget that boy/And find another"
E' un classico. La ragazza sbagliata che si innamora del ragazzo sbagliato.
Credevo che West Side Story fosse l'ultimo remake di Romeo e Giulietta. Ma devo ammettere che la mia vita ci si avvicina parecchio.
"I have a love and it's all that I have/Right or wrong, what else can I do?"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo Quarto

Le due ore che seguirono furono tra le peggiori della mia esistenza. La professoressa Moxey era la serpe più viscida con cui avessi mai avuto a che fare. Aveva un’antipatia spiccata, e modestamente sembrava nutrire per me un odio particolarmente profondo. La mia solita fortuna.
Due file avanti a me, Jillian prendeva appunti diligentemente, spingendosi su gli occhiali con l’indice, ma la Moxey sembrava disgustata perfino dalla docile sottomissione di quella sottospecie di ragazza. Non brillo di simpatia, okay, lo ammetto, ma la Moxey era tutt’altra cosa. Era estremamente stronza. Disumana.
Seduta davanti a Scarlett (che, tra parentesi, continuava a disegnare conigli e uccellini sul suo quaderno) c’era Shandi-Sono-Stupida-Tyler, che controllava il suo trucco zuccheroso con uno specchietto a forma di cuore nascosto tra le matite.
-Mrs Tyler, vuole accomodarsi fuori dall’aula?-disse improvvisamente la professoressa, aprendo la bocca in un sorriso cattivo. Era dalla parte opposta dell’aula. Vidi SHandi boccheggiare, atterrita dallo sguardo penetrante di quell’arpia.-Allora?
Come un chihuahua tremolante, Shandi si avviò verso il corridoio, lo specchietto ancora stretto tra le unghie laccate di rosa. Quella ragazza è un vero spreco di ossigeno per l’umanità.
-Qualcuno vuole farle compagnia?-poi puntò i suoi occhi fiammeggianti nei miei. Sostenni lo sguardo, sentendomi montare dentro una rabbia ingiustificata. Era come una belva feroce: se sentiva che avevi paura, era la fine.
-Mrs. Blaine?-Scarlett era troppo impegnata a disegnare i denti aguzzi a quella che somigliava pericolosamente alla professoressa-lì-presente, per accorgersi di essere stata ripresa. Decisi che la tecnica del “pss” non era una grande idea. La professoressa mosse pochi passi verso di noi e ripeté:-Mrs Blaine?-Scarlett alzò appena lo sguardo, senza smettere di disegnare, ma dubito che avesse voglia di sentire una sola parola:-MRS BLAINE!
Aveva urlato così forte che per lo spavento la mia compagna di banco aveva in pratica lanciato in aria quaderno e matita. Arrossì di botto.
-Grazie.-scandì la professoressa, recuperando la calma. Scarlett si chiuse la porta alle spalle, e Dianne Moxey puntò i suoi occhi nei miei ancora una volta. Adesso eravamo tremendamente vicine, ed avevo una visuale completa del suo sorrisaccio cattivo e del suo neo abnorme. La fiera degli orrori.
-Qualcun altro?
C’era un silenzio spaventoso. Il cuore mi batteva così forte che temevo riuscisse a sentirlo. Qualcosa mi diceva che essere cacciata fuori dalla Moxey equivaleva a mettersi un cappio attorno al collo.
Forse è per questo che con tranquillità (apparente tranquillità, vorrei precisare) folle, mi alzai in piedi spingendo indietro la sedia.
-Posso?
SEE! FAGLIELA VEDERE, CHRISTA! Mi sembrava di guardare un’altra. In un certo senso lo desideravo. Mettermi nei guai, il primo giorno, era tipico di me ad essere onesti.
Uscii dall’aula con spavalderia, buttando nel cestino il plico di appunti di Jillian, en passent come direbbero i francesi. Tsè. Francesi del cavolo.
Ottimo lavoro, Christa, hai buttato nel cesso la tua vita. Sarai bocciata. Cacciata da quella dannata scuola. E non avrai l’auto. Complimenti.
Ma, nonostante tutto, non riuscivo a pentirmi di ciò che avevo fatto. Ma proprio per niente.
Christa 1, Moxey 0
 
-Christa?-una voce spiacevolmente nota mi solleticò l’orecchio. Storsi il naso.
Mi raggiunse e mi trattenne per le spalle:-Che ci fai qui?
-Potrei chiederti lo stesso! Mi stai perseguitando!-suonavo un po’ troppo lamentosa e un po’ troppo poco decisa. Harry-Sono-Un-Fico-E-Tutti-Lo-Sanno ridacchiò.
-Mi sgranchivo le gambe. Non ti sto perseguitando, semmai sei tu che mi capiti sempre tra i piedi…-lo disse con un tono che non mi piacque per niente.-Ma non hai risposto alla mia domanda.
Con la coda dell’occhio vidi Scarlett seduta sul pavimento, con la schiena contro il muro, intenta a giocherellare con il suo cellulare e, poco più in là, Shandi, di ritorno dal bagno delle ragazze. Inizialmente disinteressata, non appena Harry entrò nel suo campo visivo, Shandi tese le orecchie circospetta. Giusto. Harry era l’amichetto di Sono-Stupida-Mandi. Fico.
-Non m’interessava la lezione.-arricciai il naso infastidita. Harry si protese verso di me e mi lanciò uno sguardo quasi languido. Che viscido! Se Jad avesse potuto vederci gli avrebbe già fatto passare la voglia di flirtare. Ma dove accidenti sono i fratelli iper protettivi quando servono?? Perché, per quanto cercassi di non badarci, sapevo che ci stava provando. E a te fa piacere, Christa! Zitta stupida coscienza. Taci che è meglio.
-Ohh, ti sei fatta sbattere fuori?-cosa c’era nella sua voce? Appena un pizzico di ammirazione.
-Me ne sono andata io.-dissi alzando le spalle. Sembrava la cosa più normale del mondo.
Mi sorrise sornione:-Sono una ragazza cattiva.
Mi voltai e presi a camminare lungo un corridoio che non avevo mai visto, con le guance paonazze. Non potevo crederci. Avevo cominciato a provarci anche io. Che schifo Christa, riprenditi. Non abbassarti al suo livello. Mmm.
Sentii il cellulare vibrarmi. Lo presi con una punta di timore, nonostante sapessi, in un certo senso, che non avrebbe mai potuto essere Harry, dato che non gli avevo mai dato il mio numero.
Quello che vidi, però, non mi piacque molto comunque. Zayn.
“Sei viva? Ho un’ora libera, se ti va possiamo studiare insieme”
Ma non mi aveva detto che non mi avrebbe più aiutata? Ci avevo quasi sperato. Non potevo avere un fratello normale, uno di quelli che a scuola fa finta di non averti mai visto in vita sua? Giusto io mi dovevo beccare quello maniaco del controllo? Uffa, che strazio.
Stavo per rispondergli che, se proprio voleva, poteva schiaffarsi il suo invito su per quelle sue chiappe da pakistano, quando il telefono vibrò di nuovo. Zayn, ancora. Questo è matto. Sul serio.
“ Ci saranno anche Liam e Niall”
Mmm. La cosa si faceva più interessante, decisamente. La campanella suonò, e i corridoi si fecero man mano più affollati. Dove si va in un’ora libera? In biblioteca. Dov’è la biblioteca? Bella domanda.
Ma certo! La piantina. Mi tastai le tasche della gonna: vuote. Perfetto, l’avevo lasciata sotto il banco.
All’improvviso mi sentii persa, e presi a svoltare senza meta più e più volte. Non so come, mi ritrovai nel corridoio B. Completamente persa. Dall’altro lato del mondo. Bene. Così sarei stata costretta a chiamare quell’angelo di Jad. Destino crudele…! Ammettilo, l’hai fatto perché stai dalla sua parte, eh? Vaffanculo.
Piena di rabbia digitai in fretta:
“Sono nel corridoio B, mi vieni a prendere?”
Non feci nemmeno in tempo ad inviare l’sms che sentii due mani coprirmi gli occhi. Accidenti Harry ma come cavolo hai fatto a trovarmi, se nemmeno io so dove sono? Ammettilo, mi stai pedinando.
-Uffa, ma allora è vero che mi perseguiti! Senti…-le mani allentarono la presa tutt’un tratto.
-Ma dai! Abbiamo solo pranzato assieme!-mi voltai e mi trovai davanti l’ultima persona che credevo di vedere. Sorrisi imbarazzata.
-Non pensavo fossi tu, Niall.
Lui ridacchiò e mi sentii avvampare.: -Che ci fai da queste parti?
Ignorai la domanda:-Ti ha mandato Jad?
Aggrottò le sopracciglia.
-Zayn.-dissi, spicciola. Appunto mentale: non chiamarlo ‘Jad’.
Scosse piano la testa, con un sorriso:-No, ho appena finito inglese con Murray-indicò l’aula alle sue spalle, dalla quale dopo poco uscì Liam, che mi salutò con enfasi.
Per un po’ ci fu quel silenzio imbarazzante che ci può essere solo tra tre persone non molto estroverse che non si conoscono bene. Io non facevo altro che fissarmi la punta delle converse(‘Scarpe a scelta’, per l’appunto, l’unica cosa libera di tutto il guardaroba).
Per fortuna (giuro, sul momento mi è sembrata davvero una fortuna, ma per non più di tre secondi) mio fratello ci raggiunse in fretta, tutto trafelato, in compagnia di Roxanne-Testa-Vuota.
Lei mi buttò le braccia al collo:-Ciao Christa! Com’è andata la tua prima lezione?
Avevo una voglia inconfessabile di prenderla per i capelli e di urlarle in faccia che me n’ero andata perché la professoressa era un pezzo di stronza, e che diceva più boiate di lei, ma mi trattenni, perché non volevo che Jad sapesse che mi ero già cacciata nei guai. Dirglielo equivaleva a scavarsi una fossa profonda duecento metri, su per giù.
-Bene. Noiosa, ma bene.-feci un sorriso falsissimo.
-Tanti compiti?-fece eco Zayn, ed io rimasi letteralmente impalata. Compiti? Ehm, avrei dovuto chiederli a qualcuno. Peccato che l’unica persona che non detestavo fosse stata cacciata giusto tre secondi prima di me. Tirai l’orario fuori dalla tasca.
-Ho tempo per farli.-indietreggiai.-tra mezz’ora ho ginnastica con Blake, e non voglio arrivare tardi…e poi devo anche cambiarmi…
Feci per indietreggiare ancora, ma l’espressione scettica di mio fratello mi confusa. Liam trattenne a stento un risolino, puntando alle sue spalle con il pollice:-La camera di Zayn è da quella parte.
Mi sbattei una mano sulla fronte:-Giusto, giusto, che sbadata!-merda Christa, ma che ti prende? Sai mentire molto molto meglio di così! Tutto quell’omettere, nascondere, e fare la dura mi avevano mandato in corto circuito il cervello.
-Ti accompagno io.-disse Niall risoluto, poi si rivolse agli altri.-Voi andate, io cercherò di impedirle di perdersi ancora e poi vi raggiungo.
Mio fratello annuì, abbastanza convinto. Doveva fidarsi parecchio del biondo, perché altrimenti non mi avrebbe mai e poi mai lasciata sola con lui.
Quando avemmo girato l’angolo, a sorpresa Niall disse:-Ti hanno buttata fuori, vero?
EH? Per un momento rimasi in silenzio, zittita da tutta quella franchezza e complicità. Niall riprese a parlare senza aspettare la mia risposta. Il mio silenzio in quel caso, valeva più di mille parole, era tipo un freccione luminoso che mi aleggiava sulla testa.
-Non preoccuparti, anche a me è successo il primo giorno. Devo ancora abituarmi. Qui i professori sono tutti esigenti e parecchio stronzi. Insomma, in Irlanda è..
Ritrovai la voce chissà dove:-Me ne sono andata io.
Si accigliò:-Come, scusa?
Risi piano:-Me ne sono andata.-feci spallucce, ripetendo semplicemente ciò che avevo già detto. Niall sgranò gli occhi.-Sai, ho fama di essere una ragazza difficile.
Niall mi guardò di sottecchi:-A me non sembra affatto.
 
-Ehm…io aspetto fuori..-disse, non appena arrivammo davanti alla camera di mio fratello.
-Come vuoi.-nella mia voce non c’era alcuna malizia. Era un amico, niente di più. Mi allungò la chiave e l’afferrai.
Mi preparai controllando ogni due secondi l’orologio. Cos’era tutta quella voglia di arrivare in orario? Faccio schifo a ginnastica. E poi il nome del professore mi ispirava antipatia. E poi, ammettiamolo, sapevo che mi sarei fatta odiare piuttosto in fretta. Ops.
Quando, dieci minuti prima della lezione, uscii nel corridoio per farmi accompagnare in palestra, trovai l’irlandese seduto di spalle contro la porta, intento a mangiucchiare una merendina. Quando mi vide in tuta ginnica per un pelo non si strozzò.
-Il panna mi sbatte così tanto?
Niall rise, e quel suono cristallino mi accompagnò per tutta la lezione, mentre quel matto di Blake ci faceva sudare come matti.
-Le gocce di sudore sono le lacrime del grasso!-Ehm, prof, cambi spacciatore, se non le spiace.

*
Spazio autrice (lalala)
RIECCOMI, finalmente!!
Era da un secolo che non aggiornavo, ma
non potevo lasciarvi così!!
Questo capitolo mi piace, perchè finalmente Christa
comincia a interagire con un po' di persone invece che
fare la Signorina-Me-Ne-Sto-Per-Cazzi-Miei
<3
Spero vi sia piaciuto :)
Grazie mille per tutto!!

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1201017&i=1
(
qui trovate la mia One Shot) 

Tanto amooore
Tods

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Tods