Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Tomoko_chan    21/08/2012    2 recensioni
"Tutti lo chiamavano traditore, io lo chiamavo fratello. Lo capivo."
E se Naruto riuscisse a convincere Sasuke a tornare a casa? E se questo scoprisse di essersi perso tante cose? E se Naruto scoprisse di avere ancora una famiglia e questa arrivasse di colpo nella sua vita? E se un nuovo e grande nemico volesse la testa dei migliori shinobi?
Questo è un NaruHina, un pò di SasuSaku, un ShikaIno. E se poi i nuovi arrivati sconvolgessero una coppia? Una nuova trama e nuovi personaggi. E se vi piacesse?
-
Alcuni personaggi saranno leggermente OOC ma solo un pò, i dovuti cambiamenti dopo una dura e tragica Quarta Guerra!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le storie dei Ninjia, Naruto negli anni.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap 36 Nella tana del nemico.
 
Era tutto buio, grigio e nero.                                                                     “Un albero di ciliegio è bello e profumato
Itachi veniva verso di me con un gran sorriso,                                        ma non può nulla contro la grande notte
tendendomi una mano che io afferrai subito.                                        La notte incantata, che avvolge tutto.
“Non devi avere paura, Hinata-chan!”
Mentre lui parlava, sentivo una canzoncina di sottofondo.                 La notte potente, regno degli uomini
“Come sei bella, Hina-chan! E quanto forte diventerai.”                      Senza ombra.
“Sarai così forte che le persone conteranno su di te.”                          Tu sei la notte, e pian piano prendi
“Dovrai essere forte per proteggerti e proteggere”                               potenza, dal crepuscolo all’alba.”

 
Itachi mi parlava e diceva cose strane. Nel sottofondo, una donna dalla pelle diafana, mia madre, canticchiava una vecchia canzoncina. Poi ad un tratto, unirono le loro voci.
                                                                    “Ma quando diventerai forte?”
 
Spalancai gli occhi, il cuore a mille. Li avevo spalancati ma non vedevo niente, solo buio. Tastai il buio. Capì che ero stata rinchiusa in qualcosa, simile al legno. C
ominciai a colpire il legno, che nemmeno si scalfiva.
-Ragazzina dagli occhi perla, calmati.
Ecco, ora ricordo. La voce di quell’uomo… era quello che aveva incontrato la sera prima. (FLAHBACK)
 
Hinata osservava l’uomo alto dai capelli scuri e gli occhi color miele. Era il suo nemico.
Tirò fuori le unghie, letteralmente, e ringhiò. (avete presente quando Jiraya allunga i capelli che usa per difendersi? Più o meno la stessa cosa).
-Che abilità strana che hai, ragazza.- disse lui guardandola nel byakugan.
-Cosa vuoi da me?
-Andiamo, lo sai perfettamente. Voglio i tuoi occhi.
-Non li avrai mai.- disse Hinata, ringhiando di nuovo.
-Oh si invece. – l’uomo corse verso di lei ma quest’ultima lo schivò e gli graffiò il viso. Lui si arrabbiò e attaccò di nuovo, stavolta colpendola allo stomaco.
Lei sputò sangue e si scosto leggermente.
Gridò, caricando i suoi pugni gentili e cominciando a cercare di colpirlo, a volte riuscendoci.
-Adesso basta! Aiutami bastardo!- disse lui, chiamando qualcuno nella penombra.
-Co..?- Hinata ad un tratto fu attaccata da dietro, un colpo in testa. Lei svenne.
(FINE FLASHBACK)
 
E ora mi ritrovo qui.
-Liberami bastardo!- grido dall’interno di quella che doveva essere una scatola di legno.
-Quando saremo arrivati.
-Dove mi state portando bastardi?
-Al nostro nascondiglio.
 
Intanto, la sera prima, Naruto era alla ricerca di Hinata. Ed aveva notato due strani elementi con un grosso scatolo di legno sulle spalle che uscivano dal villaggio nella notte da dietro le montagne.
Si era insospettito e li aveva seguiti. Aveva mandato delle sue copie ad avvisare Tsunade, Sasuke, Sakura e Haru. Quest’ultima, insieme ad Arashi, gli aveva rivelato di sentirsi molto osservata in questi ultimi tempi.
-Tu sei matta da legare, Haru Uzumaki! Come diamine fai a non dire nulla a nessuno?- Naruto era sbottato.
-Io… pensavo fosse mia immaginazione.
-Tsk.- Anche Sasuke era arrabbiato –Immaginazione un corno.
-Smettetela adesso. Sasuke, Naruto, correte verso quegli individui ma non avvicinatevi. Non sappiamo cosa contenga quella scatola, potrebbero essere due semplici mercanti. – disse l’hokage.
-Voglio andare anche io, Tsunade-sama.- rispose Haru.
-Non puoi, sei a rischio.
-Anche Sasuke lo è!
-E’ in grado di difendersi, è uno shinobi.
-Ma io potrei aiutarli con la mia innata.
-Tsunade, lasciatela venire. Potrebbe esserci utile la sua innata e se scorgessimo un grave pericolo, la manderò subito indietro.- disse Naruto, con uno sguardo serio. –Stessa cosa Arashi.
Tsunade lo guardò. Notava e capiva la sua apprensione, la sua ansia, la voglia di avere tutto il villaggio ad aiutarlo a cercare Hinata. Se non fosse che il Naruto originale era già ad inseguire quei due elementi,
ora starebbe gridando o correndo verso di lei, farebbe un putiferio.
-Mi fido di te, Naruto. Non combinare disastri.
-Bene. Ho anche il modo di portarvi dove sono io, dietro ai possibili rapitori.
-Cioè?- chiese Haru, incuriosita.
-Ho applicato un sigillo su dei Kunai speciali, come mio padre. Posso utilizzare la tecnica di dislocazione.
Tsunade sembrò colpita.
-Sei riuscito a padroneggiarla?
-Grazie ai numerosi appunti di mio padre si, anche se mi è ancora difficile tener conto di tutti i luoghi dove sono posizionati. In ogni caso posso trasportare voi quattro anche subito.
-Bene. Vi affido questa missione e, ripeto, non vi vvicinate troppo. Dovete arrivare al loro covo, in caso ci siano altre persone con abilità innate.
-Certo, Tsunade. – disse Naruto. – Mettete le mani sulle mie spalle, ragazzi.
Gli altri si avvicinarono al biondo.
-Naruto…- lo chiamò Tsunade, con una voce preoccupata –Stai attento.
Lui sorrise.
-Certo, nonna. Tornerò e ci sarà anche Hinata. A presto.
Salutò e scomparirono in una nuvola di fumo. In un attimo, Sasuke, Haru, Sakura e Arashi furono dietro al vero Naruto.
-Bene ragazzi, mi sono tenuto a 15 metri da loro.- disse il biondo, saltando di ramo in ramo.
Avevano una squadra completa, anche se un po’ debole a causa dei due “Non ninjia”: un jincurikii, un Uchiha, un ninjia medico, uno con una abilità innata e uno abbastanza forte nel corpo a corpo.
-Pensi davvero che sia li?- chiese Sakura.
-Ho questa sensazione… credo che sia stata catturata.
Inseguirono i rapitori per tutta la notte e la mattina seguente riuscirono a sentire una voce e dei rumori provenire da quello scatolo.
Una voce femminile. Quella di Hinata.
“Kurama, hai sentito anche tu?”
“Si, è la Hyuga”
-Ragazzi, è lei, la sento!
-Come fai a sentirla?- chiese Arashi.
-Grazie all’ipersensibilità che ho acquisito quando io e Kurama abbiamo fatto amicizia.
Naruto strinse i pugni.
-Io ora vado li e li ammazzo!- Naruto era pronto a correre
-Sta fermo, Naruto!- Sasuke gridò, afferrandolo per una spalla.
-Perché mi fermi, Sasuke? Io la amo, devo riberarla!
-E pensi che io non voglia correre lì a salvarla? È la mia famiglia, Naruto. Non lo faccio certo perché è solo la tua ragazza.
-Ma ci potrebbero essere altre persone- li interruppe Sakura. –Prendere gli occhi di una persona è un procedimento molto difficile, e ci vuole un medico e tanto tempo per poterlo fare.
Può darsi che ci siano altre persone rinchiuse.  
-Devi pensare a loro cugino.- disse Arashi.
-Pensa se la dentro ci fosse anche Haru. Cercheresti di salvare entrambe.- disse Sasuke.
-Ok, ok. Mi avete convinto.
-Abbiamo perso tempo, dobbiamo inseguirli.-Rispose Sakura, incamminandosi.
 
Hinata si sentiva terribilmente sola. Sentì i suoi rapitori dirsi che erano arrivati e si divisero. L’uomo che l’aveva tramortita la portò in quella che doveva essere una grande sala per operare ed aprì la scatola.
La Hyuga sgranò gli occhi quando capì chi era uno dei suoi rapitori.
-Buon giorno, Hinata.
-Tu… sei uno sporco servitore di gran bastardi!
-Sicura che io sia solo un servitore e non l’artefice?
-Ma guardati, eri un ottimo ninjia medico un tempo… Kabuto.
-Ah ah, non pronunciare il mio nome invano.- disse con una voce strafottente –Sono un Dio in sotto forma di povero mercante di occhi.
-Sei un bastardo.
-E tu la mia puttanella a cui prenderò gli occhi.- disse lui toccandole i capelli.
Hinata gli sputo in faccia, perché aveva polsi e caviglie legati.
Kabuto gli diede uno schiaffo.
-Ora ti sistemo io.
La afferrò dai capelli e la trascinò su un tavolo a cui la lego con numerose cinture, mentre lei si dimenava.
Quando la legò per bene prese un pezzo di schock con cui le tappò la bocca. Poi le mise gocce di qualcosa simile ad un colluttorio negli occhi.
-Così starai buona e fra un ora potrò cavarti gli occhi!
-Hmmmmm!!!!!-
Hinata fu lasciata da sola con se stessa. Due lacrime abbandonarono i suoi occhi e scesero lente sulle sue guance paonazze. Respirava affannosamente, con il cuore a mille. Aveva paura.
Poi però penso a Naruto e si rilassò.
“Lui mi troverà. Ha promesso di starmi vicino. E lui mantiene sempre le promesse.”
Naruto infatti, era appena entrano nel nascondiglio con i suoi compagni.
-Brutta notizia, Naruto.- disse Sasuke.
-Cosa?
-Questo è uno dei primi rifugi dove sono stato con Orochimaru.
-Orochimaru?- Arashi aveva uno sguardo pieno di terrore.
-Lo conosci?- chiese Sakura. Tutti si voltarono verso di lui.
-No. Ma mio padre si. Ricordo vagamente il suo nome ma è lui che lo ha convinto ad andarsene…
-Questo è un guaio.
Cadde il silenzio. Poi Sasuke intervenne.
-Penso che dovremmo dividerci.
-Giusto.- disse Naruto- Haru, con me. Sakura con Arashi e… Sasuke da solo.
-Bene.- dissero tutti all’unisono, dividendosi ed entrando negli intricati corridoi di quel rifugio. Sasuke si muoveva bene lì, ricordava ogni particolare.
Gli venne in mente di andare nella sua stanza, così, per vedere se era cambiato qualcosa.
La ritrovò esattamente come un tempo. Buia e con pochi oggetti. Si sedette sul materasso.
-Ecco qui, siete arrivati finalmente.
Sasuke si alzò di colpo e sfoderò la sua katana.
-Chi sei?
-E’ importante? Non lo è di più il fatto che so che tu e i tuoi amici siete qui, e che era proprio quello che volevo? Ho attirato due abilità innate in casa mia.
-Due?- Sasuke si stupì.-Come fai a sapere che Haru ha un’abilità innata?
-Se ci pensi lo sai già.
Sasuke guardò bene l’uomo che aveva di fronte. Alto, capelli castani scuro e occhi color miele.
Occhi color miele che aveva già visto spesso.
-Tu… tu sei il padre di Haru e Arashi.
L’uomo di fronte a lui applaudì e rise, una risata sadica.
-Bravo!

Salve a tutti gente! Come promesso, il capitolo è arrivato per martedì. E' pieno di tante tecniche di scrittura e spero si capiscano facilmente.
Spero che vi abbia fatto emozionare come me ha fatto scriverlo.
Un bacione di cuore a tutti i miei fan e un caloroso benvenuto alle nuove persone che mi hanno messo nei preferiti/seguiti/ricordati! Recensite! Un bacio :*
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Tomoko_chan