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Autore: Melabanana_    21/08/2012    3 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa facessero i bambini della Alius durante i loro giorni all'orfanotrofio?
Bhè io si!
Tra sfide di nascondino, giocattoli scomparsi, cadute divertenti e litigi assurdi, vi presento Daily Life!
Tendo a precisare che questa è una raccolta, ma alcuni capitoli potrebbero essere collegati direttamente.
Spero che la fic vi piaccia >uuu< e spero la leggiate :D
[scritta da Camy]
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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L’omino Frank e i suoi tanti lavori ~

 
Una domanda odiosa. I grandi la fanno per anni e anni, sempre la stessa, a tutti i bambini. Una domanda a cui dare una risposta è troppo difficile.
Qualsiasi bambino avrebbe risposto i lavori più strani: l’astronauta, la star e tantissime altre cose.
Ma gli orfani del Sun Garden erano particolari. Loro erano diversi dagli altri.
Le risposte che avrebbero potuto dare  nessuno le avrebbe mai immaginate.
Peccato che loro non avessero una persona che avrebbe potuto rivolgergli quella domanda.
 
 
- Facciamo un gioco. – la voce di Maki ruppe il silenzio che c’era nella stanza.
Fuusuke inarcò un sopracciglio – Sono indeciso sul chiederti di cosa si tratta.
- Sarà una cavolata delle sue! – esclamò Nagumo, per poco una scarpa non lo prese in faccia.
Hiroto sorrise – Maki parla. – Reina annuì, anche lei era curiosa di sapere in cosa consistesse quel gioco.
- Ognuno avrà un foglio su cui disegnerà un omino che fa il lavoro scritto sul bigliettino che vi darò. – la bambina fece un sorriso e mostrò delle striscioline bianche che poi distribuì.
Gli altri si guardarono tra loro, chi sorrideva, chi sembrava sconsolato, chi era già pronto a ridere.
- Secondo me è un’idea divertente. – mormorò Saginuma alzandosi dal letto. Anche Midorikawa e Diam sembravano d’accordo. L’unico che sembrava un po’ scettico fu Gazel, che però alla fine venne convinto.
Dopo una decina di minuti i bambini avevano finito  i disegni ed erano pronti ad iniziare il gioco.
Si sarebbero divertiti sicuramente.
- Chi inizia? – chiese Reina, teneva il suo foglio girato al contrario, così che nessuno potesse guardare in anticipo quello che aveva disegnato.
Maki alzò la mano – Ioooooo!
Girò il foglio, c’era uno strano omino con un qualcosa di rosso in testa, probabilmente era un cappello, e  aveva in mano un filo, rosso anch’esso.
Da quel filo fuoriusciva qualcosa di azzurro.
- Che razza di disegno è? – urlò Nagumo prendendo il foglio e osservandolo da vicino.
I ragazzi risero, mentre Maki sembrò essersi offesa un po’.
- Sono sicura che neanche voi sappiate disegnate, quindi non rompete.
Midorikawa si fermò a riflettere, con lui anche gli altri.
Cosa diamine poteva essere quel coso?
- Ci sono! – esclamò Saginuma – E’ un pompiere!
Maki sorrise – Indovinato! -.
Nagumo si rotolò a terra per le risate, quel filo doveva essere la pompa dell’acqua?
La bambina gli si sedette sullo stomaco.
- Saginuma facci vedere il tuo ora. – mormorò mentre Nagumo si lamentava e le chiedeva di togliersi.
Il bambino con i capelli neri fece vedere il suo disegno: un omino era intento nella lettura, davanti a lui si intravedevano dei piccoli banchi vuoti, alcuni erano pieni di libri e quaderni, mentre altri erano sporchi di briciole e fogli incollati fra loro.
I bambini si congratularono con lui per il bel disegno.
Ovviamente non era difficile capire di cosa si trattasse, il più veloce a rispondere fu Diam. L’omino era sicuramente un insegnante.
La risposta era esatta.
Il castano girò il foglio. Fuusuke fece una smorfia strana e anche Hiroto. Midorikawa guardava perplesso il disegno, invece Nagumo e Reina lo presero per vederlo meglio.
Se Diam avesse saputo disegnare si sarebbe capito subito di cosa si trattava, anche perché l’omino era chiuso dentro una specie di scatola enorme e aveva un cerchio nero in mano.
- E’ un povero tipo che è stato chiuso in  una scatola. – commentò Burn.
- Ha in mano una bomba. – aggiunse Gazel. Hiroto rise.
- Chissà che ha fatto di male. – mormorò Reina.
Diam li guardò scuotendo la testa sconsolato – Dai ragazzi!
- Dai, è un autista. – mormorò Midorikawa prima che gli altri potessero dire altre cose assurde e infierire sullo scarso talento di Diam nel disegnare.
L’amico annuì e lo guardò grato.
Midorikawa esitò prima di girare il suo foglio. Avrebbero riso tutti. Sospirò e lo lasciò vedere agli altri.
- Oddio, un tipo che pulisce i ces…- Nagumo venne preso in pieno da una scarpa simile a quella che era volata prima.
L’omino nel disegno aveva una spazzola per il pavimento e uno scopino per pulire i gabinetti in mano.
Gazel guardò Midorikawa – Non ti attira come lavoro, vero? – chiese.
Il verde scosse la testa – Per niente.
- E’ un bidello secondo me. – rispose Reina – Di quelli che puliscono le scuole, credo.
- Esatto. Pulisce i pavimenti e le classi mi ha detto papà.
- E i cessi. – aggiunse Burn ridendo.
- Non essere volgare! – lo riprese Maki.
- Dai andiamo avanti che è meglio! – suggerì Saginuma mentre prendeva i fogli già visti e li posava su una scrivania.
- Reina, tocca a te. – Hiroto si girò verso di lei e le sorrise.
La bambina con i capelli blu girò il suo foglio e lo porse ad Hiroto.
Tutti si misero vicino al rosso a vedere cosa facesse stavolta il famoso omino.
- L’omino si chiama Frank comunque! – esclamò d’un tratto Maki.
Gazel la guardò sconvolto e  sconsolato allo stesso tempo.
- Frank è un poliziotto qui. – disse Hiroto. Infatti l’omino aveva una pistola in mano e delle manette.
Reina gli sorrise – Bravo Hiroto! Ora vediamo il tuo Frank!
- Il mio Frank li batte tutti! – esclamò.
L’omino era intento ad aprire lo stomaco a qualcuno.
- Hiroto se è un medico, sappi che è un lavoro che salva la gente, non aprono lo stomaco ai pazienti con un sorriso in faccia. – commentò Gazel.
In effetti era un medico, e Hiroto rimase deluso quando venne a sapere che i medici non si divertono ad operare.
- Non è normale. – aggiunse Nagumo – E’ proprio sadico.
- Gazel vai! Il tuo Frank cosa farà mai?
L’omino se ne stava dentro un camioncino, aveva due gelati in mano. Un altro, che si supponeva essere al cioccolato, era spiaccicato sulla faccia di un bambino.
- Un gelataio sadico. – rise Nagumo – Il lavoro perfetto per Gazel.
L’azzurro lo guardò male e lo minacciò con lo sguardo – Se vuoi ti faccio diventare un gelato. Però non credo che qualcuno ti mangerebbe.
Burn scosse la testa – No grazie.
- Tulipanoooooo – lo chiamò Maki – Facci vedere cosa fa il tuo Frank.
- Il mio Frank non lo vedrete. – mormorò – Non è per niente figo.
- Fra niente! Neanche quello di Diam era figo!
Il moro guardò offeso la bambina – Ehi! Neanche il tuo lo era!
Mentre discutevano Midorikawa si avvicinò lentamente al foglio del loro amico piromane e lo prese.
Lo portò sulla sua testa per farlo vedere a tutti.
Frank aveva un fiore in testa e se lo stava annaffiando.
Tutti scoppiarono a ridere, mentre Nagumo impallidì, poi si fece rosso come i suoi capelli, imbarazzato.
- Sai che i giardinieri non si innaffiano la testa? – rise Maki.
- Le piante crescono a terra – aggiunse Saginuma. I bambini trattenevano a stento le lacrime.
- Burn da grande sarà un giardiniere! – esclamò Maki – E innaffierà anche il suo tulipano!
- E’ una fiamma! – ribatté lui.
Gazel tossì – Cavolfiore.
- SMETTETELA DI RIDERE!! – esclamò Burn nervoso – Non ridete di me e Frank!
I litigi e le risate sarebbero andati avanti per molto altro tempo.
Sicuramente non avrebbero rifatto più quel gioco, e le striscioline di carta con sopra i nomi dei lavori vennero perse:  alcune portate dal vento, altre bruciate, e altre invece sparirono in circostante sconosciute.
 
 
Quel gioco era stato divertente, ma comunque loro aspettavano qualcuno che gli chiedesse davvero cosa pensavano per il loro futuro.
Anche perché Gazel non voleva diventare un gelataio sadico e Nagumo un giardiniere. Midorikawa non voleva pulire i gabinetti e gli altri non avevano intenzione di seguire gli esempi di Frank, proprio no.
Avrebbero aspettato sempre qualcuno disposto ad ascoltarli seriamente.
Ma quella semplice e consueta domanda  non gli fu posta mai. Così decisero che sarebbero stati così bravi che chiunque li avrebbe conosciuti, chiunque avrebbe saputo chi erano quei ragazzi che erano arrivati così in alto.



*Angolo dell'autrice matta*
Premettiamo che questo capitolo è fatto di idiozia pura, inizierò con il dire BUONGIORNO :D
Mi siete mancati tantissimo, tuuuuuuuuuuuuuuuutti quanti :3
Quindi ho deciso - per vostra sfortuna - di postare un nuovo capitolo di DL :3
E anche il prossimo credo lo vedrete presto :D Vorrei finire la raccolta prima che inizi Settembre o almeno verso il 5/6 - visto che la scuola da me dovrebbe ricominciare il 10 .-.
Grazie alle tante persone che seguono la fic e che l'hanno messa tra i preferiti  <3
Ora vi lascio, vado a leggere un bellissimo libro - il prigioniero del cielo -
Passate una buona serata e recensite ;)
Camy
 

   
 
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