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Autore: Piccolanessie    22/08/2012    2 recensioni
Un Jacob insicuro ma deciso nello stesso tempo.
Una Piccola Nessie che sarà molto indecisa.
Il continuo di Breaking Dawn come lo penso io.
Da un capitolo:
E un bacio. Il nostro bacio… ci baciavamo con passione, io premevo le mie labbra sulle sue e lei mi accarezzava i capelli. Finito lo scorrere delle immagini Nessie scoppiò in lacrime. Non capivo… perchè piangeva?Lei era tutto ciò che desideravo e adesso anche lei desiderava me, aspettavo questo momento da quando i suoi occhi si erano incrociati coi miei. E adesso cosa la preoccupava?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Pov Nessie.
Mi ritrovavo nel cortile del liceo di Forks, dove otto anni fa i miei genitori studiavano.
Era strano essere in mezzo a tutta quella gente, qui da qualche parte ci sarebbero state le mie nuove amiche, magari anche una migliore amica.. Era tutto così.. così fantastico!
Salutai papà che mi aveva accompagnato e scesi dall’auto, sentivo gli sguardi puntati su di me, qualche ragazzo aveva pure fischiato ad un tratto una ragazza dai capelli biondi mi si piomba davanti.
“Non farci caso! Sono dei cafoni,sei nuova?” Disse velocemente, mi ricordava vagamente qualcuno..
“Ho notato –risi- comunque si sono nuova!” Risposi..
“Piacere io sono Serena” Si presentò porgendomi la mano
“Renesmeè, piacere mio!” ricambiai..
“Sai per caso dov’è la segreteria?” Chiesi
“Si infondo a destra, ci vediamo ciao Smè!” Mi salutò velocemente. Smè? Nessuno mi aveva mai chiamata così. Mi piaceva.
Smè.
Andai in segreteria a prendere gli orari.
1° ora : Biologia
Ero un asso in biologia,era stato papà a darmi lezioni..
Entrai nell’aula che m’indicarono e felicemente notai che Serena era lì seduta in uno di quei banchi, mi avvicinai, era l’unica persona “viva” che avevo conosciuto fino ad adesso..
“Ehi Serena” la chiamai, la ragazza si girò
“Ehi ragazzina ,ti sembro quella svitata di mia sorella?” Da dietro sembrava, ma mi ero sbagliata. Che figuraccia Renesmeè.
“Ehm scusa da dietro..”non mi fece finire la frase ..
“Ehi scherzavo, io sono Jenny, la sorella di Serena..Tu sei?” Chiese
“Piacere Renesmeè” Non fece in tempo a rispondere che tutti ci sedemmo perché il professore era arrivato.
Mi misi a sedere vicino a Jenny.
Non facemmo altro che ridere per tutta la lezione,f ino a quando la campanella suonò
“Sei davvero simpatica, Renesmeè.. oh ma insomma ma non hai un soprannome?” Stavo per sputar fuori Nessie, ma mi si strinse forte il cuore,tanto da non poterlo pronunciare, Nessie.. Nessie mi chiamava Jake da quando sono nata.
Jacob.
Chissà se aveva già saputo..
“Ci sei?” Una mano mi passò velocemente davanti agli occhi.
“Si si,scusa stavo pensando. Comunque puoi chiamarmi come vuoi” Dissi velocemente
“M’inventerò qualcosa! Vieni a pranzo con noi?” Chiese
“Volentieri”
Al tavolo erano stati tutti socievoli,le lezioni per me erano facili, sin da piccola il mio cervello sviluppava velocemente ciò che c’era da sapere. Era arrivato il momento di tornare a casa.
“Allora ci vediamo domani,ciao Smè” Serena e Jenny mi salutarono, poi vidi Jenny correre indietro verso di me
“Scambiamoci i numeri di telefono,così possiamo sentirci. Ecco il mio, chiama se hai bisogno” E mi diede un fogliettino,mi stampò un bacio sulla guancia e poi scappò via. Poi il colpo al cuore.
Jacob era appoggiato alla sua motocicletta,braccia conserte,labbra carnose e muscolatura per fetta. Quant’eri bello Jacob Black?
Mi avvicinai,sapevo che sapeva già tutto.
“Jacob io..” Non riuscii a terminare la frase..
“Non avvicinarti. Sono venuto solo a dirti addio. Non ne posso più, mi dispiace. L’imprinting è una gran vera fregatura. Tu sei una gran vera fregatura. Mi fidavo di te,ma mi sbagliavo. Credevo che tra di noi ci fosse qualcosa di vero, ma avevo ragione. Le mie gelosie, i miei sospetti, avevo ragione su tutto.Ho bisogno di farmi una vita, di dimenticare il più possibile quindi..Addio Nessie.” Stava per salire sulla moto ma non glielo permisi.
Lo abbracciai, lo abbracciai come non avevo mai fatto. Ma lui mi spostò via delicatamente, mi guardò negli occhi e poi se ne andò.
Rimasi così,rimasi distrutta. Dicevano che si spezzasse il cuore,ma io mi sento tutta a pezzi.        
 
 
Pov Jacob
Ero a scuola, nel parcheggio.
Doveva sapere quello che pensavo e dovevo salutarla per sempre.
Ho bisogno di dimenticare,di farmi una vita e di starle lontano.
La vedo, mi sta venendo incontro.
Parla..
“Jacob io…” La interrompo..
“Non avvicinarti. Sono venuto solo a dirti addio. Non ne posso più, mi dispiace. L’imprinting è una gran vera fregatura. Tu sei una gran vera fregatura. Mi fidavo di te,ma mi sbagliavo. Credevo che tra di noi ci fosse qualcosa di vero, ma avevo ragione. Le mie gelosie, i miei sospetti, avevo ragione su tutto.Ho bisogno di farmi una vita, di dimenticare il più possibile quindi..Addio Nessie.” Così le avevo detto.
Mi abbracciò, no Jacob resisti.
Ti ha ferito.
La spostai e me ne andai.
Addio Piccola.
 
Angolo autrice:
Non volevo continuare,nessuno mi segue. Ma questa storia la sento dentro,e metterla qui su nero e bianco mi fa stare bene . Spero che vi piaccia,come a me piace scriverla.

  
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