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Autore: Hischocolateeyes    22/08/2012    4 recensioni
Ok, non sono per niente brava con le introduzioni, quindi... spero di non fare un colossale fiasco xD. Evelyn, è la protagonista di questa storia. Una ragazza come me e voi, che vive nel 2012, ha i suoi problemi, la sua vita e una colossale ammirazione per Titanic, anzi, un'ossessione per quel film. Questa è lei, con i suoi momenti no, i suoi pianti e le sue gioie. Questa è lei, italiana fino al midollo. Questa è lei che sogna. Questa è lei, che ama. Questa è lei che, a sedici anni suonati, piange ancora per Titanic. Questa è lei, capelli lisci come spaghetti e di un castano chiarissimo, che diventa biondo durante l'estate. Questa è lei, con i suoi occhi nocciola. Questa è lei, nelle sue molteplici imperfezioni. Questa è lei, e credo di aver detto tutto.Oh, dimenticavo: è innamorata di Jack Dawson.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Dawson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'It was only just a dream'
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Capitolo 3: Si può essere così idioti da salvare da un suicidio certo la ragazza di cui l’uomo che ami si è innamorato? Si. Io l’ho fatto.
 
Tu e Jack la vedete avvicinarsi alla ringhiera, esitante. Rose poggia le mani sulla rigida barra di ferro, poi scavalca, guardando che non arrivi nessuno.
-Ma che fa? Si vuole buttare?- Il biondo ha gli occhi sgranati e, lentamente, si avvicina a Rose, piano, per non spaventarla. Lei però se ne accorge.
-Stia lontano! Non si avvicini, o mi butto!- Esci anche tu dall’ombra, e le parli piano, come ha fatto Jack nel film.
-Non lo farà.-
-Cosa?- Si vede che è disorientata, non sa che replicare. –Siete addirittura in due? State indietro, o mi butto!-
-No, non lo farà.- Jack ha ribadito la tua precedente affermazione, ma detta da lui sembra molto più convincente. La sua voce è dolce, e delicata, e vedi Rose che tentenna un’istante, prima di volgersi di nuovo. Hai visto i suoi occhi, per un’istante, ma ti è bastato. Hai capito, in quel secondo, che lei non si sarebbe mai buttata. Hai capito tutta la disperazione di quella giovanissima donna, e hai riconosciuto quella che ha visto Jack nei suoi occhi, nel film. Senti un nodo, in fondo allo stomaco, mentre il tuo compagno di viaggio si avvicina ancora un po’, totalmente dimentico di te, e sai che finché Rose se ne starà lì, sulla ringhiera, non se ne andrà. Inconsciamente, lasci che sia Jack a tentare di riportarla dal lato giusto della balaustra, mentre non puoi fare a meno di paragonare la tua vita con la sua. Sai che lei ha sofferto molto di più, costretta in un matrimonio con un uomo che non ama, e che non amerà mai.  Da un lato, non vorresti mai passare quello che lei ha vissuto, ma dall’altra pensi che, forse, se fossi stata bella e ricca come Rose, allora, magari, non avresti avuto la metà dei problemi che effettivamente possiedi. Le battute che i due futuri innamorati si scambiano stanno arrivando alla fine, e sono identiche a quella del film. Ti riscuoti in tempo per vedere Rose che, finalmente convinta a non fare una simile sciocchezza, afferra la mano che Jack le porge.
-Jack Dawson.-
-Rose Dewitt Bukater.-
-Devo chiederle di scrivermelo, il suo.- Con questa battuta, Jack riesce a strappare un sorriso a Rose, ed entrambi si guardano negli occhi. È in momenti come questo, come quelli passati, che ti senti l’ultima ruota del carro. E ti dai dell’idiota per quello che stai facendo, perché sei stata stupida, infantile, e assolutamente idiota. Svegliata dai tuoi insulti mentali, ti accorgi che Rose e Jack stanno guardando verso di te e capisci che, forse, è il caso di presentarti. Ma solo forse, eh. Ecco. La vocina è tornata a farti visita.
-Evelyn Bianchi.- Guardi Rose che sta per salire e anche tu ti avvicini, tendendole una mano, dispensando un consiglio che, sul momento, ricordato come va a finire nel film, ti pare saggio. –Attenta al vestito, miss Dewitt Bukater.- Impegnata com’era a osservare gli occhi di Jack, Rose si volta verso di te e sorride, sembra sincera, mentre solleva il lembo del vestito che nel film l’ha quasi uccisa. Jack la tira sulla nave, passandole un braccio intorno alla vita e tu senti una morsa intorno allo stomaco. Lo stesso nodo di prima, che avevi scambiato, anzi, voluto scambiare, per pura e semplice preoccupazione. La morsa, che quasi ti impedisce di respirare, la conosci molto bene. Gelosia. Gelosia perché le mani perfette di Jack sono intorno alla vita di Rose, e tu sai che non stringeranno mai te nello stesso modo. Jack e Rose, dopotutto, sono una coppia famosissima, passata alla storia grazie a un film, oseresti dire. Jack e Rose, ti sembra, sono le due metà di un intero. E tu non vuoi metterti in mezzo. Sei sempre stata una codarda, Evelyn. Dici tanto che una persona deve lottare per i suoi ideali, deve lottare per rendere una cosa da impossibile a possibile. Dici che se qualcuno trova l’amore, deve lottare per tenerselo, perché non si può sperare che qualcuno combatta le tue battaglie al posto tuo. Perché la vita è questo. Un’enorme battaglia, dove non ci sono vittorie. Perché per una cosa che vinci, un’altra tre volte più importante la perdi. E tu, tu sei un’ipocrita di dimensioni colossali. Perché se il massimo che puoi sperare è trovare qualcuno che stia con te, che combatta al tuo fianco, te lo devi tenere stretto, e provare a fare qualunque cosa perché lui non si allontani. E tu, che predichi tanto queste cose, sei la prima che abbandona.
Sei la prima che si aspetta che qualcuno risolva i tuoi problemi per te.
Sei la prima che sta da un lato, e osserva la vita scorrerle accanto.
Sei la prima che prega di non dover mai prendere decisioni importanti, perché sai che non riuscirai mai a scegliere davvero; sai che qualunque scelta farai, il rimpianto di quello che sarebbe potuto essere ti perseguiterà.
Sei la prima che ha rinunciato all’amore per paura di perdere un’amicizia.
Sei la prima che alla grande domanda: amicizia o amore?, ha scelto la prima, decidendo di non essere egoista, decidendo volontariamente di dare un calcio nei denti alla propria felicità, per quella di un’amica. E facendo il più grande errore della tua vita.
E sei la prima che ha deciso di non combattere per tenerti stretto l’amore. Quindi cosa vai dicendo? Come puoi essere gelosa di Jack se sai che, tanto, non importa quello che tu deciderai di fare, lui starà con Rose? Ecco, questo è quello che non devi assolutamente fare. Evelyn, tu ti arrendi ancor prima di cominciare. Sei una debole, e lo sai. È in quel momento che decidi che, no, non sarai debole mai più.
Adesso sai che dovrai combattere per Jack, per quel ragazzo che, in un giorno, ti ha fatto provare cose mai sentite né lontanamente immaginate.
Adesso sai che no, non ti arrenderai. E che proverai a conquistarlo, con tutte le tue forze.
Adesso, era il momento che, dopo  sedici anni, la vecchia Evelyn smammasse e lasciasse il posto alla nuova.
                                                        *°*°*°*°*°*
 
Dopo avervi entrambi ringraziato, Rose se ne va, tornando alla prima classe, e Jack la segue con lo sguardo, fino a che non scompare dalla sua vista nel buio della notte. Chiudi gli occhi, e, quando li riapri alzi il viso verso il cielo, scoprendolo puntellato di stelle che tu non hai mai visto e un verso di sorpresa ti sfugge dalle labbra. Immediatamente, Jack si volta verso di te: -Che c’è? Che succede? Stai bene?-
Sorridi, lusingata dalla sua premura. Il fatto che sembri essersi completamente dimenticato di Rose non aiuta a farti sentire così felice, giusto?
-Niente. Sto benissimo, Jack. Stavo solo osservando quante stelle ci sono stanotte. Sai, non ne ho mai viste così tante tutte insieme.-
Solo in quel momento lui alza il viso e sorride, guardando il cielo.
-Hai ragione, sono bellissime.-
Si siede su una panchina li vicino, e ti invita a sistemarti di fianco a lui. Lo vedi osservarti, mentre ti stringi nella maglia troppo leggera per una notte sull’Atlantico, lui, ovviamente, lo nota. Si sfila la giacca e te la porge, sorridendo.
-Grazie, Jack.-
-Scherzi? Sono un gentiluomo.-
-Ah, ma davvero? E tutti quei commenti poco carini sui dolci e la crema, rientrano in ciò che un gentiluomo dovrebbe dire?- Stavi scherzando, dopotutto, vivendo nel 2012, ai commenti osceni ci sei abituata. Peccato che Jack non la pensi come te.
-Ti sei offesa? Giuro, l’ho detto per scherzare, non lo pensavo davvero!-
Non sai se essere contenta perché lui ha pensato che potrebbe averti ferita e si è scusato, o se essere triste perché ti ha appena detto che non ti vede come una possibile fidanzata o, almeno, amante. Opti per la prima, decidendo che farai cambiare idea al biondino molto presto.
-No, scherzi? Io non me la prendo per queste cose! Piuttosto, mi chiedevo se un gentiluomo per bene potesse dirle.-
-Oh, meno male. Francamente, Evelyn- e qui avvicina la bocca al tuo orecchio, come se avesse un importantissimo segreto da dirti – ti ho mentito. Non sono un gentiluomo.-
A quel punto, tu ridi. Forse per come te lo ha detto, o forse per dissimulare l’imbarazzo che la sua vicinanza ti ha procurato. Jack torna al suo posto osservandoti con un mezzo ghigno sulla faccia, poi nota che tu sei rigida, seduta a distanza di sicurezza da lui. Fa un mezzo sbuffo, poi afferra la vita, sporgendosi, e ti tira di fianco a lui. Istintivamente, la tua testa si poggia sull’incavo del suo collo e senti il suo profumo vicinissimo, Jack appoggia il suo mento sulla tua testa e ti circonda con le braccia. Senti il suo petto alzarsi a abbassarsi ritmicamente, e poggi una mano sul suo cuore, chiudendo gli occhi e rilassandoti.
Per quell’istante, accantoni l’idea della nuova Evelyn.
Per quell’istante, ti senti in pace con il mondo, con tutti.
Per quell’istante, ti senti al sicuro.
Per quell’istante, ti senti amata.


Angolino autrice.

Lo so. Manco da un mese. Spero che i lettori di questa storia non si siano stancati nell'attesa. Che dire sul capitolo? Mah... Evelyn ha deciso di tirare fuori gli artigli e impedire che succeddesse come le è accaduto da poco. Spero che le sue riflessioni non vi abbiano stancati, ma avevo bisogno che lei riflettesse su tutto questo. Guardate il lato positivo, dai... entra in scena Rose!
Ora, io adoro il suo personaggio, lei e Jack mi piacciono da morire. Spero che come l'ho ritratta sia all'altezza di tutto. Nient'altro da dire. Se non scusarmi di nuovo a anticipatamente per il ritardo sicuro del prossimo capitolo. Non so seriamente nè quando scrivere, nè come andare avanti, quindi... spero abbiate la pazienza di aspettarmi.
bacioni,
Marty. 
  
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