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Autore: sopra_al_rumore    22/08/2012    1 recensioni
Sapevo bene ciò che volevo.
Liam era da sempre il mio grande amore,il mio desiderio vedendo una stella cadente,il mio tutto.
Poi la scuola mi propose una vacanza studio,incontrai Louis tutto sfumò,non avevo più nessuna certezza.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chi mi conosceva sapeva bene di Liam.
La cosa buffa o forse dovrei dire deprimente è che tutto il mondo sapeva quanto lo amassi tranne lui,o probabilmente fingeva di non saperlo per evitare di stroncare la nostra 'amicizia'.
M'innamorai di Liam quand'ero ancora bambina,non che ora sia adulta,ma allora avevo 11 anni e diciamo che di tempo nè è passato,sono cresciuta ed ho capito come vanno certe cose.

Con Liam iniziò tutto per colpa di una professoressa,il primo anno di scuole medie per me era inesistente anche se condividevamo la classe,l'anno dopo diventò il mio compagno di banco per colpa della spietata insegnante di matematica.
Dal primo giorno,o meglio,dalle prime ore passare accanto a lui,capì che sarei rimasta intrappolata per molto tempo.
E così,giorno dopo giorno,anno dopo anno,ho stravolto tutta la mia vita in cerca di quelle sue attenzioni che non sono mai arrivate o che se arrivavano,gelavano doppi fini.

Il punto è che non ho mai amato nessun altro da allora ed ogni volta sono sempre più sicura che ormai io ami il suo ricordo,e che mi voglia semplicemente auto-convincere che anch'io ho qualcuno da amare là fuori.Probabilmente non amo nessuno,ma l'idea di non aver nessuno da amare mi terrorizza,per questo mi rifugio nel nome di Liam ogni volta che qualcuno mi chiede chi mi piace.

Puntualmente a settembre mi riscopro innamorata di lui e ogni anno a giugno soffro per le vacanze che ci terranno lontani 3 interi mesi,perché noi come mezzo di contatto abbiamo solo la scuola,non per mio volere certo,ma se lui non mi cerca,non mi va di rompergli le scatole quando magari se la sta spassando con qualcun'altra o quelle persone che definisce suoi intimi amici quando a priori mi stanno sullo stomaco con i loro volti da Scarface,il cuore di ghiaccio e la bocca piena di fesserie.

Liam è un ragazzo comune,una bellezza nella norma,occhi marroni,capelli castani,alto ed esile al punto da vedere le ossa.
Dotato di una senso dell'umorismo spesso non compreso,amichevole e socievole sotto tutti i punti di vista ma spietato quando qualcosa non gli va per il verso giusto,Liam un paio d'anni fa era il mio migliore amico,con questa storia m'innamorai di lui.
Oggi frequentiamo la stessa scuola ma con due indirizzi diversi.
Lui ha una bella famiglia,economicamente sta bene,non sa cosa significhi la parola sacrificio o divorzio.
E' sempre tranquillo e spensierato,sa godersi la vita sotto ogni punto di vista e non gli sfiorano per la mentre preoccupazioni riguardanti l'umanità o la gente che lo circonda.
Ha la mia stessa età ed il suo cervello gira intorno a quel numero.
Credo sia giusto,dopo tutto.

Io invece sono il suo opposto sotto tutti i punti di vista,caratterialmente,fisicamente,moralmente,psicologicamente,insomma,non c'è nulla che mi accomuni a lui.
Delle volte mi chiedo anche come io,piena di valori,ambizioni e idee che vanno fuori la mia fascia d'età,abbia potuto perdere la testa dietro un ragazzo del genere,uno che la testa non cel'ha sulle spalle,per niente.

Ma c'è un detto che dice: ''Gli opposti si attraggono...''  
Io so che lui è il mio opposto,ma lui non lo ha ancora capito.Che peccato.

Ora Liam è come al solito in campeggio,dove trascorre i 3 mesi estivi di vacanza,mentre io ho iniziato quest'avventura in Irlanda.

La settimana a Galway passò in fretta e il mio legame con quella classe e quel gruppo di studenti diventava sempre più forte,mai avute esperienze simili.
Ho davvero voluto bene a tutti cosa che non ho mai fatto in vita mia dopo aver donato tutta me stessa a  Liam, per paura di prendere grosse delusioni.

Con le ragazze non ho mai avuto grandi rapporti,mi trovo meglio con i ragazzi,meno smancerie,più fatti,si può dialogare di tutto o meglio,delle cose serie della vita,dicono le cose senza pensarci e senza doppi fini,almeno finché ti sono semplici amici e lì finisce.
Infatti,ero sempre circondata da ragazzi,ero la mascotte,piccola d'età in confronto a loro,ma piena di qualità che hanno da subito apprezzato.
Il mio amore per il calcio,il mio poco interesse per le cose futili come trucchi,smalti o vestiti,e le mie doti da perfetta casalinga.
Perché quando hai 3 sorelle minori,una mamma sbarazzina e una famiglia sotto sopra,qualcuno deve pure prendere il comando in casa.
Per cui mi offrivo molto volentiri di aiutarli a piegare la roba,lavarla o stirarla perché in fondo i ragazzi sono così,bambini cresciuti da accudire.

A Dublino il college era diverso quanto migliore,mi ritrovai in un mini appartamento con una ragazza tranquillissima,una prof che non c'era mai e quando rientrava passava tutto il tempo nella sua camera e tre ragazzi.
Uno era un ex di una mia ex compagna di classe,ragazzo educatissimo e invisibile,nel senso che usciva e non dava fastidio rientrando.
Un altro che pensavo fosse un grandissimo rompi palle,si è dimostrato col tempo un ottimo coinquilino e c'era sempre da ridere in sua presenza.
L'altro era Louis.

Ognuno aveva le sue stanze,in comune c'era solo la cucina e un piccolo salotto.
Ognuno aveva la sua privacy a meno che una sera non volesse condividersi con il resto e così ci si ritrovava in salotto.

I ragazzi uscivano ogni sera sul tardi mentre io e la ragazza tranquilla che di nome fa Kris restavamo in casa.
Anche lì,la prima settimana sembrò volare,poi io e i miei 'auto-imposti' compagni dovevamo finire il progetto e così la terzultima settimana iniziammo il nostro cartellone sui celebri personaggi Irlandesi.

Dei pomeriggi io e Louis restavamo da soli in cucina o in salotto e lì tra una frecciatina e l'altra iniziò un gioco al quanto pericoloso destinato a finire male.
Lui fumava beato le sue sigarette mentre io finivo i miei compiti prima di fare qualsiasi altra cosa.
Ogni tanto osservavo i suoi movimenti attenta a non farmi scoprire,poi ritornavo con la testa sui quaderni e continuavo quello per cui ero approdata in Irlanda,un livello che mi avrebbe permesso di frequentare l'Universita a cui tanto ambivo.
Scienze Internazionali e Diplomatiche,anche se per frequentarla avrei dovuto trasferirmi al nord.
Poco mi importava,non avevo affetti nella mia terra e sapevo che alla fine dei superiori avrei dovuto fare i conti con gli anni sprecati inutilmente dietro Liam.
Avevo tre scelte,andare all'Università possibilmente lontano da casa,entrare nell'esercito o trovare lavoro al nord o in qualche posto lontano dalla mia città natale.
Il punto è che per il lavoro che desideravo fare avevo bisogno di quell'università quindi le tre scelte si riducevano a due:
-Se vuoi fare il lavoro che desideri devi andare all'Università.
-Se vuoi finire la tua vita 'forever young' vai nell'esecito.

Di tutto questo Louis ne era al corrente dal primo giorno quando mi consolò chiedendomi perché fossi così giù per il livello d'inglese raggiunto.
Nell'esercito diceva di non vedermi,forse era maschilismo,non lo so ancora.
Ma quando gli parlavo delle mie ambizioni,ecco è da li che probabilmente,ho iniziato a colpirlo a mia insaputa,non volendo.
Le nostre chiacchiere erano sempre troppo poche ma in quel poco c'era tutto l'essenziale.
Parlavo sempre io però,di lui sapevo poco.
Chiamava me asociale quando per fargli dire quelle poche cose su se stesso ho dovuto usare tutto le forze in mio possesso.

Avrebbe compiuto 21 anni a Novembre,aveva finito il quinto anno scontando un anno di bocciatura e un anno sabbatico.
Aveva un volto semplice segnato da qualche cicatrice e un fisico mozzafiato.
La prima volta che lo vidi senza maglia quasi ebbi uno shok,in confronto all'ammasso di ossa di Liam,Louis senza maglia era tutta un'altra storia.
Ebbi difficoltà a guardarlo negli occhi dopo aver notato che gironzolava tranquillamente per casa senza t-shirt.
Col tempo però,mi ci abituai e guardarlo era diventato facile anche quando distrattamente non indossava la maglietta.

Tutto però ha una spiegazione.
Per quanto statuario fosse il suo fisico,gelava 11 anni di allenamento in una disciplina psico-fisica.
Complimenti al campione di Judo.

Una sera,dopo le mille volte in cui mi aveva fatto avance anche pubbliche,come frasi inerenti alla mia situazione sentimentale.
Al fatto che a suo parere ero una pazza ad aver sprecato tutto quel tempo dietro un ragazzo della mia età per giunta,e che dovevo essere attratta da uno più grande.
Ero al buio con il mio cellulare in mano che leggevo notizie sulla mia squadra quando entrò in salotto per mi strattonò vicino a lui,si stemò al mio fianco sul divano e mi tenne compagnia 
facendomi vedere qualche video strano e comico,quella sera mi diede anche un nuovo nomignolo,'la ragazza morta',solo perché ero in pace con me stessa e il mio mondo prima che arrivasse.
Sparì poco dopo avermi mostrato le sue nipotine.
Perché tra l'altro,lui era fidanzato.Una seria relazione che andava avanti da un paio di anni.
Andò a lavarsi e sistemarsi e decise di rimanere in casa a far compagnia a me,Kris e un ragazzo silenzioso quanto strano che aveva bisogno dell'aiuto di Kris per finire i suoi compiti.
Eravamo tutti il salotto quando giunse e si unì a noi.
Io ero in pigiama.
Il suo profumo intasò l'aria di quella stanza,si accomodò vicino a me senza alcuna grazia,e mentre io ero seduta composta,il suo corpo era volutamente poggiato al mio mentre decise di sdraiarsi per avere ogni comodità.
Quella sera accadde qualcosa di importante che segnò il resto del tempo che avrei passato in sua compagnia.




  
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