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Autore: malandrina4ever    22/08/2012    8 recensioni
Frank si rende conto che non è giusto.
È semplicemente inammissibile che un Grifondoro del sesto anno non sia nemmeno un po’ sconcertato dalla marmellata che durante la notte è stata spalmata su tutto il suo corpo.
Per questo quando solleva le palpebre pesanti ed appiccicose, mentre un pezzo particolarmente grosso di albicocca gli entra in un occhio ed un altro gli ostruisce una narice, decide che le cose devono cambiare.
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Quando Sirius tenta di rialzarsi e Piton, sporgendosi nuovamente da dietro la colonna, gli lancia un altro incantesimo non labiale per trattenerlo a terra, Frank sente una strana sensazione dalle parti della pancia.
Senso di colpa, con tutta probabilità. Oppure i fagioli che ha mangiato a pranzo.
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-Levicorpus – sibila Piton e Frank immediatamente sa che il demonio deve avere proprio quella voce.
E quello sguardo.
Forse non quel naso.
Genere: Azione, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Mary MacDonald, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 CAPITOLO 2.

 


 

Sirius sta correndo.

In realtà tutti i Grifondoro che erano presenti in Sala Comune quando quella biondina del secondo anno ha dato la notizia stanno correndo.

Solo che Sirius ritiene di avere più diritto di loro di vedere con i propri occhi quello che sta succedendo al campo da Quidditch.

Innanzitutto perché è Sirius Black, cosa che lo rende automaticamente più in diritto di chiunque altro di fare qualunque cosa lo aggradi.

In secondo luogo perché quello che sta svolazzando in preda ad una crisi isterica per il campo, con appiccicate alla schiena delle sottili, ma perfettamente funzionanti ali da boccino e con un colorito estremamente dorato è il suo migliore amico, non di Robert Miller, che si permette comunque di essere di fronte a lui di diversi metri.

Vorrebbe farglielo presente, ma ha il sospetto che se provasse ad articolare qualche parola, non sarebbe più in grado di continuare a respirare. Lui non è James: ad una corsa preferisce decisamente il comodo divanetto della Sala Comune.

Ormai è quasi arrivato al portone d’Ingresso, le gambe gli fanno male e se avessero la bocca lo starebbero insultando pesantemente, così come ogni altra parte del suo corpo, ma quello è senz’altro il giorno più bello della sua vita.

E quando qualcosa si frappone improvvisamente tra il suo piede ed il pavimento di pietra, facendolo finire a terra e facendogli battere dolorosamente le ginocchia, Sirius Black sta ancora pensando al fatto che potrà sfottere il suo migliore amico a vita.

Ammesso che la folla non lo travolga prima, certo.

*****

Quando Sirius tenta di rialzarsi e Piton, sporgendosi nuovamente da dietro la colonna, gli lancia un altro incantesimo non labiale per trattenerlo a terra, Frank inizia a sentire una strana sensazione dalle parti della pancia.

Senso di colpa, con tutta probabilità. Oppure i fagioli che ha mangiato a pranzo.

Ma il ricordo di aver starnutito marmellata in faccia ad Alice solo poche ore prima è sufficiente a mettere a tacere suddetta sensazione.Evidentemente non si trattava dei fagioli, o non sarebbe bastato così poco.

-Levicorpus – sibila Piton e Frank immediatamente sa che il demonio deve avere proprio quella voce. E quello sguardo. Forse non quel naso.

*****

Sirius pensa che qualcuno dovrebbe aiutarlo.

Certo, è naturale che tutti vogliano correre al campo il più in fretta possibile per non perdersi lo spettacolo, è quello che voleva fare anche lui dopotuttoma crede proprio che qualcuno dovrebbe aiutarlo.

Perché quello che non è per niente naturale è il fatto che lui sia appeso a testa in giù e stia galleggiando nella direzione opposta a quella della folla. Non è naturale ed è molto doloroso, perché la folla non si dà la pena di evitarlo, oltre che di aiutarlo.

Se gli verrà un pesto, qualcuno dovrà rendergliene conto.

In realtà qualcuno deve già rendergli conto di qualcosa. Le sue gambe per aria, per la precisione.

*****

Non appena il corpo galleggiante di Sirius sparisce dentro un’aula deserta e Mary ci si infila dentro per poi chiudersi la porta alle spalle, Frank pensa che Piton debba odiare davvero tanto il Grifondoro per lavarsene così bellamente le mani.

Non è una cosa che un essere umano dovrebbe essere in grado di fare, questa.

Chiudere un proprio compagno in una stanza con Mary MacDonald, senza concedergli vie di fuga né tappi per le orecchie, è già di per sé un atto disumano.

Ma se quel compagno è Sirius Black, che Mary odia e a cui probabilmente deve avere milioni di cose da dire, bè...si tratta di qualcosa che solo Severus Piton potrebbe fare con così tanta tranquillità, per poi andarsene baldanzoso al campo ad osservare il proprio peggior nemico trasformato in un boccino gigante. Evans è già là, ovviamente. Del resto è stata lei ad avere l’idea e ad applicare l’incantesimo.

Frank si chiede come debba essere trasformarsi improvvisamente e senza apparente motivo in un Boccino. Suppone che debba essere un’esperienza che lascia un qualche tipo di segno; probabilmente James non giocherà a Qu...probabilmente una persona normale non giocherebbe a Quidditch per diverso tempo, dopo una cosa del genere. James si limiterà ad aspettare di riavere il suo corpo, cosa che a detta di Evans dovrebbe avvenire al massimo entro questa sera.

Fortunatamente gli allenamenti erano già terminati quando è successo. Perché James è quel tipo di persona che non reputa indispensabile avere un corpo per allenarsi. Frank dubita, in verità, che ci sia qualcosa di così fondamentale la cui assenza possa impedire gli allenamenti di Quidditch, per James.

Nemmeno quando Sirius aveva la febbre a quaranta James ha rimandato gli allenamenti e Sirius è il suo migliore amico.

Sirius.

Sirius, legato e imbavagliato, chiuso in un’aula deserta con Mary.

Pensa alla marmellata, Frank: se lo merita.

Nessun essere umano merita questo.

Marmellata. Alla pesca.

Frank spera solo che Mary non lo violenti.

*****

A Sirius non piace il buio.

Non gli piace non poter vedere le cose e soprattutto non gli piace che gli altri non possano vedere lui.

È un crimine nascondere una tale bellezza al mondo.

Ma quello che gli piace ancor meno è il bavaglio che è improvvisamente apparso sulle sue labbra perfette.

Gli impedisce di parlare e Sirius ha sempre qualcosa da dire.

Ma Sirius non è l’unico ad avere sempre qualcosa da dire e se lo ricorda nel momento in cui una fioca luce illumina improvvisamente il viso di Mary MacDonald.

E mentre le labbra della ragazza si schiudono ed un fiume di parole lo investe, Sirius si chiede se tra le sue tante doti ci sia anche quella di riuscire a strozzarsi con quel bavaglio.

 

 


 

   
 
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