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Autore: michiyo1age    23/08/2012    7 recensioni
Era distesa sul letto, immobile, a guardare il soffitto illuminato dai raggi della luna provenienti da una finestra che era stata troppo pigra per chiudere.
Era così patetico.
Rimanere ad occhi aperti nel cuore della notte senza riuscire a riprendere sonno perché il desiderio sordo e fastidioso le prendeva mente, corpo e anima. L'inappagato desiderio che può essere assolto se non in due.
Participante all'iniziativa indetta dalla Black Parade -The Troublesome Woman'd Birthday-
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Se fosse...sarebbe...

Era distesa sul letto, immobile, a guardare il soffitto illuminato dai raggi della luna provenienti da una finestra che era stata troppo pigra per chiudere.

Era così patetico.

Rimanere ad occhi aperti nel cuore della notte senza riuscire a riprendere sonno perché il desiderio sordo e fastidioso le prendeva mente, corpo e anima. L'inappagato desiderio che può essere assolto se non in due. La singola unità può fare ben poco: può far terminare il ciclo continuo e folle degli ormoni scaricando quel potenziale sopito, ma non non può riuscire ad arrivare alla vera pace dei sensi.

Temari girò lievemente il capo sul cuscino, esponendo la pelle sotto l'orecchio.


Vorrei che mi baciasse sul collo, proprio per tutta la sua lunghezza partendo dalla clavicola e piano piano, quasi facendomi il solletico, vorrei che arrivasse alla mandibola. Sempre con estrema tranquillità vorrei che percorresse tutti i lineamenti del mio viso con la punta del naso o con quelle sue labbra sottili. Una volta arrivato alla bocca, non riuscirei più stare buona. Gli prenderei il viso con entrambe le mani per avvicinarmi ancora di più, il più possibile, a lui. Scioglierei quel maledetto codino, perché solo con me lui è diverso. Solo con me non si comporta come con gli altri, perché con me i capelli sono sciolti, la maschera è tolta, la facciata è distrutta.

Solo mio.

Ed io solo sua.

Questa stupida camicia da notte sarebbe sparita in un secondo, a lui non piacerebbe che qualcosa si frapponesse tra lui e la sua preda. E come poi, non si potrebbe adorare il mio seno? È una cosa di cui io stessa vado fiera in un mare di cose che non mi vanno a genio, ma le mie tette sono perfette. Lui la penserebbe come me, anche se fa tanto l'indifferente, anche se non sembra accorgersi di nulla e la mia presenza sembra non provocargli niente. Io so che le sue mani andrebbero subito a stringerne uno in mano, prima con gentilezza e stupore e poi sempre più con desiderio crescente, crescente, come piace a me. La sua maglietta dannata, tanto odiata prima, sarebbe eliminata da me stessa come un cavaliere sconfigge il suo peggior nemico in un torneo.

Dicono che solo gli uomini godano effettivamente alla vista di un corpo ben fatto. Stupidaggini. Solo perché noi donne badiamo ai sentimenti non significa che la pura contemplazione estetica ci sia preclusa.

Anzi.

A me piace vedere i muscoli delle sue braccia non troppo accentuati contrarsi in un vero spasmo di energia e forza. Mi piace vedere come tutto il corpo stesso si armonizzi per compiere un movimento semplice come quello di stringermi a sé, come il calore sprigionato da tutto questo possa percepirlo io stessa. Io lo sento. Alcuni dicono che è troppo magrolino per una come me. Avrei bisogno di un uomo più possente, forte, robusto. Ma loro che ne sanno?

Forse non rientra in quel che avevo immaginato, ma è tutto quello che mi serve. Tutto.

Lui continuerebbe a giocare con me, a baciare ogni centimetro di pelle del mio corpo. Non riuscirei a trattenere un sorriso. Adoro essere il suo regalo, la sua conquista. Mi piace pensare di essere qualcosa di bello, di piacevole per lui, come lui lo è per me.

Una volta stufi di questi giochi diventati sempre più intesi, forti e anelanti, si inizierebbe con la parte migliore. E prima di diventare una sola cosa con me, mi guarderebbe in faccia per cercare nei miei occhi i suoi stessi sentimenti. Perché per poco saremo un unico corpo e unica anima.


Temari cercò di distogliere nuovamente l'attenzione da queste fantasie nella sua testa. Non l'avrebbero di certo aiutata a dormire. La stavano corrodendo dall'interno. Non poteva continuare ad andare avanti così, con questi “forse” e condizionali, con questo suo mondo di sogno perfetto dove accade tutto secondo il suo preciso volere. Anche se sarebbe stato magnifico.

Però quelle immagini erano così vivide, così accattivanti!

Sospirò sconfitta.

Girò il capo vero la sua destra e osservò il cumulo di coperte che gli respirava accanto.

Dormiva.

Ma era mai possibile che Shikamaru Nara dormisse sempre!?

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Si, lo so

Sono cattiva. Non è proprio il miglioro regalo per la nostra cara Temari questa fanfiction dove lei rimane digiuna e frustrata, ma è stato divertente, almeno per me. Il titolo è la traduzione di un gioco francese Si c'était...ce serait...

Naturalmente questa fic partecipa all'iniziativa indetta della Black Parade! 

   
 
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