«Grazie
a lei e
arrivederci» sorrise al cliente che partì
velocemente dopo aver fatto benzina.
Era
un mercoledì
pomeriggio abbastanza piacevole al posto di lavoro di Bang. Si
guadagnava da
vivere lavorando come benzinaio, anche se non era il massimo, ma questo
era uno
dei pochi lavori che poteva fare, dato che alla scuola non aveva mai
dato molta
importanza.Erano passati tre giorni da quel risveglio che gli aveva
“incasinato
la vita”.Non faceva altro che pensarci, quasi fosse
un’ossessione.
Dopo
poco il suo
turno finì e salì in macchina per tornare a casa.
Sulla via del ritorno
incontrò Himchan, il suo migliore amico, che gli chiese di
andare a fare un
giro insieme, dato che non si vedevano da quella –maledetta-
festa. Parcheggiò
dove possibile e si precipitò da lui salutandolo con un
abbraccio e una pacca
sulla spalla.
«Come
stai
ChanChan?»
«Io
bene…Aspetta,
non parliamo di me! Devi raccontarmi qualcosa
o sbaglio?»
Himchan
fu
l’ultimo a lasciare la festa quella sera e aveva notato
alcuni strani
atteggiamenti da parte dei due ragazzi. Inoltre conosceva bene il
più grande
–di un mese- e sapeva che sarebbe successo qualcosa, una
volta rimasti soli
I
due si
incamminarono per le strade della periferia, svoltando infine in un
parco li
vicino.
«Beh
ecco.. l’ho
fatto con Zelo»
A
quelle parole
Himchan rimase quasi a bocca aperta, per poi deglutire e riprendersi.
«Oh..
Quindi
avevo visto bene che ti piace, eh?» fece un occhiolino al
più grande, dandogli
una spintarella con il gomito.
«No..ehm..cioè
si, ma non volevo accadesse cosi. Almeno non da ubriaco..»
sospirò alzando lo
sguardo al cielo. “Non volevo che accadesse, ecco”.
Camminarono
per
un po’ in silenzio, fino ad arrivare ad una panchina vuota,
dove si sedettero
l’uno al fianco dell’altro.
Prima
che uno dei
due potesse proferire parola, si sentì una voce urlare
“Bang” più volte e poco
dopo videro Zelo che correva verso di loro per andare a sedersi sulle
gambe del
maggiore, circondandogli il collo con le braccia e baciargli
ripetutamente la
guancia.
«Ti
ho visto da
lontano e ti avevo chiamato, ma non mi hai visto! Cosi ho pensato di
seguirti»
ridacchiò il piccolo per poi stampare un lungo bacio sulle
labbra del ragazzo.
Invece
lui non
sembrava cosi entusiasta. Anzi, si sentiva quasi a disagio. Anche se
Himchan
era il suo migliore amico, non aveva mai passato del tempo con lui e i
suoi
precedenti ragazzi o ragazze insieme. Non gli sembrava una cosa molto
carina. Infatti
Chan se ne stava con le mani poggiate sulle gambe ad osservarli in
silenzio.
Bang lo notò, così guardando entrambi
cercò qualcosa da dire in fretta per
smorzare la tensione.
«Prendiamo
un
gelato insieme?»
«Siii!
Possiamo
andare qui vicino, c’è la gelateria che ti piace
tanto»
Zelo
lo abbracciò
più forte senza smettere di sorridere, ignorando
l’altro ragazzo.
Himchan
che
continuava a rimanere in silenzio, si alzò e facendo un
segno col capo a Bang,
si diresse verso l’uscita del parco per tornare a casa sua
sospirando.
Bang
rimase a
fissarlo da lontano, dietro le spalle del più piccolo. Con
quel “prendiamo un
gelato insieme” intendeva TUTTI insieme, non solo loro due.
Quasi gli si
strinse il cuore vederlo andar via cosi, ma non sapeva cosa fare. Non
poteva
fare niente.
«Andiamo!
Cosa
aspetti?»
Zelo
si alzò in
piedi scattando e prese la mano dell’altro, trascinandolo in
gelateria.
Per
tutto il
pomeriggio, pur rispondendo alle mille domande del più
piccolo, Bang era quasi
assente. Non prestava molta attenzione a quello che succedeva intorno a
lui.
«Hey?
Sei ancora
con me? Ho detto che si sta facendo tardi, dobbiamo andare!»
lo scrollò piano
per le spalle. Solo a quel punto Bang si accorse che Zelo gli stava
parlando.
Alzò lo sguardo al cielo e notò che il sole stava
calando. Erano tornati al
parco a fare una passeggiata, così si girarono e fecero lo
stesso percorso che
avevano fatto all’andata.
Bang
accompagnò
Zelo, il quale lo baciò più volte prima di
separarsi da lui e entrare nella
propria casa.
Finalmente
nel
suo appartamento, Bang si fece
una lunga
doccia, cenò con un panino davanti la tv e infine si mise in
balcone ad
ammirare il panorama che il suo edificio offriva. Prese il cellulare
dalla
tasca e compose il numero di Himchan, che non rispose.
Chiamò varie volte, ma
squillava a vuoto, fino a far scattare la segreteria. Rimase in
silenzio per
una buona parte del messaggio e alla fine riuscì a dire
solamente: “chiamami
appena puoi”.
Ripose
il
cellulare in tasca e si poggiò alla ringhiera sbuffando.
Cosa era successo al
suo amico? Perché non rispondeva?
Piano
piano però,
strani pensieri s’insinuarono nella sua mente. Cosa stava
accadendo a se
stesso? Era rimasto così male vedendo il suo amico sentirsi
costretto ad andare
via per non disturbarli, che poi non lo disturbava affatto, e si
distrasse
tutto il pomeriggio per colpa di quel fatto.
In
passato non
aveva sentito Himchan per molti giorni, eppure non aveva dato molta
importanza
alla cosa. Invece ora si. E non era passato poi così tanto
tempo..
Perché
si stava
preoccupando tanto per Himchan?
~
Eccoci al secondo capitolo!
Secondo voi cosa sta succedendo al nostro amato Bang? Poverino, si
preoccupa
così tanto per il suo migliore amico.. o forse sotto
c’è qualcosa?
E poi Zelo è cosi dolce.. Beh basta così, al
prossimo capitolo! ^_^ ~