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Autore: Hikari93    24/08/2012    5 recensioni
A Crì.
Cinque flashfic NaruIno.
[1. Sapevi com’era];
[2. E’ la tua ragazza, dobe!];
[3. Futuri suoceri: istruzioni per l’uso];
[4. Il primo appuntamento non si scorda mai];
[5. Sorridi. Basta così];
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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A Crì.
Improvvisata, scritta coi piedi, ma per te.
Sei una bella persona, per me è un piacere averti conosciuto.

 
 


Just smile

 
 

 
 

[1. Sapevi com’era]
Non era un buon segno che bussassero al portone di casa sua all’alba. La situazione peggiorava se, al suddetto ingresso, si presentava un tale Naruto Uzumaki.
«Dobe.»
Un tale Naruto Uzumaki spaventato e bianco più di Sai – un consueto e normalissimo cencio non avrebbe retto il confronto.
«Teme, mi serve una mano!»
Sasuke corrugò la fronte. «Di certo non mi aspettavo che fossi venuto a farmi visita così presto senza un valido motivo.»
Naruto non diede segno di averlo ascoltato. Guardava in casa allo stesso modo cui un topo agogna alla tana, al di sopra del braccio di Sasuke, appoggiato allo stipite.   «Ti darò tutte le spiegazioni che vuoi, ma fammi entrare! Se Ino mi becca, stavolta finisce male!»
Capitava spesso che Ino si incavolasse con Naruto e che il suo migliore amico venisse a domandargli scortesemente ristoro, introducendosi in casa sua. Forse era giunta l’ora di sfatare la tradizione.
«Mi spiace dobe, ma sapevi anche prima com’era la Yamanaka. Non posso più aiutarti. Risolvitela da solo.»
Naruto aprì bocca, ma qualunque parola avesse voluto dire non si sarebbe udita comunque. Si avvicinava sempre più il polverone sollevato dall’irruente Yamanaka, che col suo vocione possente e acuto aveva risvegliato minimo mezza Konoha. E quel vocione urlava un solo nome: «Naruto!»
Sasuke osservò il suo sfortunato amico correre lontano, nella speranza di seminare la sua inseguitrice. Sospirò, chiudendo la porta alla confusione che quei due pazzi portavano costantemente al villaggio.   
 
 
 
[2. E’ la tua ragazza, dobe!]
«Ti avevo detto che in questa storia non mi ci volev-»
Naruto soffiò contro il dito appoggiato alle labbra. «Sta’ zitto, teme, che ci scoprono!»
Dannazione. «Ma che hai combinato stavolta?» domandò Sasuke, in un impeto di stizza. Non che gli interessasse veramente.
Naruto si grattò la testa, a disagio. Sentendo dei passi dall’esterno, si spinse maggiormente sotto la scrivania dello studio dell’Hokage, pressando Sasuke, che si lamentava, contro il legno. Intimò di nuovo silenzio. «Le ho detto solo che il bianco ingrassava!» si difese.
Sasuke lo avrebbe afferrato volentieri per i capelli, poi avrebbe permesso alla sua pelle di instaurare un contatto ravvicinato con la scrivania. Molto ravvicinato. «E’ una sciocchezza, dobe» proclamò.
«Non per Ino, purtroppo.»
Seguirono intensi secondi di silenzio. Poi Sasuke parlò: «E io? Che cosa diamine c’entro io?»
«Se ti lasciassi andare adesso, Sakura ti obbligherebbe a parlare…»
«Nessuno potrebbe mai obbligarmi a fare qualcosa che non voglio.»
Naruto lo ignorò volutamente, troppo abituato ai discorsi da io io io di Sasuke. «… e ti farebbe confessare dove mi trovo, sai che ce la farebbe.» Sasuke sbuffò. «Inoltre» continuò Naruto, «voglio solo insegnarti come ci si comporta con questo tipo di donna, visto che presto o tardi anche Sakura-chan comincerà ad adottare un simile metodo.»
«Preoccupati per te, piuttosto. E ricorda che questa è la tua ragazza, dobe. E, sia come sia, non voglio averci niente a che fare.»
 
 
 
[3. Futuri suoceri: istruzioni per l’uso]
Non si rabbuiò quando Ino gli comunicò che i suoi genitori, che già lo conoscevano di fama – e Inoichi di persona –, volevano avere l’onore di invitarlo a cena a casa loro per la prima volta. Temette – unica paura – che la mamma di Ino potesse somigliarle più del dovuto.
Avrebbe resistito a una fidanzata e a una suocera simili, eventualmente?
Entrò in casa Yamanaka festoso, e salutò i presenti agitando le braccia in aria come se stesse tornando vittorioso e sano e salvo da una missione di grado S. Ino tossicchiò fintamente, alludendo al braccio proteso in avanti dell’egregio Sig. Inoichi Yamanaka. Il ragazzo sorrise – l’arma più potente, ricordando Sai – e strinse con forza la mano.
I problemi vennero dopo.
Naruto non aveva potuto godere della presenza di una mamma e di un papà al suo fianco, per cui nessuno aveva potuto insegnargli quanto fosse pericoloso fidanzarsi con una figlia unica. Se Naruto, in qualità di fidanzato, poteva mostrarsi geloso verso chi assumeva comportamenti troppo confidenziali con Ino, Inoichi non scherzava affatto. Ogni volta che parlava, infatti, a Naruto sembrava che il messaggio da capire fosse un altro, e non quello espresso a voce. Certe volte, rischiò di sputare qualunque cosa avesse avuto in bocca quel momento, dall’acqua alla cena.
«Avete intenzione di andare a convivere?» Ma dormirete in letti separati almeno per un annetto, giusto?
«Pensateci bene prima di sposarvi, è qualcosa di importante.» Se sposerai mia figlia per poi lasciarla prima che siate diventati bisnonni sarà peggio per te.
«Mi raccomando, Naruto, so che sei un bravo ragazzoE che continuerai a esserlo, e che quindi non sfiorerai con l’unghia neanche un centimetro di pelle nuda di mia figlia fino all’età di trent’anni e mezzo.
Naruto cominciò persino a pensare che le sue fossero solo paranoie, e che in realtà il Sig. Yamanaka non volesse intendere ciò che lui captava.
Anche se quando lo guardò storto – aveva solamente poggiato, per sbaglio, la mano sul fianco di Ino – non si sentì sicuro che fosse nient’altro che un’allucinazione.
 
 
 
[4. Il primo appuntamento non si scorda mai]
Il primo appuntamento non si scorda mai.
Per Naruto Uzumaki, mai citazione fu più vera.
Ino aspettava da solo due minuti – era in anticipo, in realtà la notizia sarebbe bastata a sconvolgere la maggior parte delle sue amicizie –, quando lo vide spuntare da dietro l’angolo. Avevano deciso di vedersi da Ichiraku.
«Ho fatto tardi?» si accertò subito lui. Aveva le guance rosse e un po’ di fiatone. Non occorreva, ma Naruto aveva corso.
«No, tranquillo» gli sorrise. Abbassando lo sguardo, notò un mazzo di fiori molto belli, inconsueti. Lei aveva un negozio del genere, ma non aveva notato quei prodotti.
Naruto si accorse della sua espressione. Le alzò il bouquet davanti al naso. «Sono per te!» esclamò, teso.
E’ stata sicuramente un’idea di Frontespaziosa, anche se…
Ino li accettò, ringraziando, e li scrutò meglio. No, non provenivano dal suo negozio. «Scusa Naruto, dove li hai presi?» domandò, più per curiosità che per accusarlo.
La bocca spalancata e gli occhi strabuzzati furono chiari segnali. «Oh Kamisama…»
Poi, oltre che acquistarli dalla concorrenza, Naruto aveva regalato dei fiori alla figlia del proprietario di un negozio di fiori.
La prossima volta opterò per dei cioccolatini… e se poi dice che la fanno ingrassare? Mmm… ma perché è così complicato fare un regalo a Ino Yamanaka?
 
 
 
[5. Sorridi. Basta così]
Le domandavano perché avesse lasciato perdere Sasuke proprio quando aveva avuto la possibilità di stargli più vicino. All’improvviso, poi.
Si era riappacificata con Sakura, trascorreva più tempo con tuttoil Team 7.
Ino sorrideva. Ingannava tutti, persino se stessa. «Ho capito che non è il tipo adatto a me.»
A differenza di lui.
Di Naruto Uzumaki. Perché sì. Incredibile ma vero. Si era innamorata niente di meno che di Naruto Uzumaki. Del suo modo di fare, del suo sorriso soprattutto.
Un giorno lo scorse mogio, che puntava gli occhi alla tomba di Jiraiya. Ne ricorreva l’anniversario di morte. Spinta da quel nuovo e inatteso sentimento, gli si avvicinò e, senza dire nulla, si accomodò al suo fianco.
A terra, con la pioggia che le batteva addosso, senza preoccuparsi che i vestiti si sporcassero. Perché non era la persona frivola che tutti credevano.
Si accorse di avere addosso lo sguardo di Naruto e avvampò. Respirò profondamente, si lasciò guidare dall’istinto e dall’odio verso quella lacrima che imbruttiva il viso del suo amico: «Non piangere più. Sorridi» gli consigliò, sentendosi anche stupida, «ti aiuterà. Capisco il tuo dolore. Anch’io ho perso il mio maestro, ma dobbiamo andare avanti. Vogliamo…» deglutì, in imbarazzo. Proprio lei, Ino Yamanaka. «Proviamoci insieme.»
E lui la guardò stranita per un istante; poi le sorrise.
Bellissimo.

 
 
 
 






 
 

Salve! *O*
Come detto, questa cosa la dedico al mio amico Crì! ^_____^
E’ la prima volta che mi cimento col NaruIno, anche se mi piacciono molto come coppia. Perciò, non so come me la sono cavata con l’IC e roba varia. Spero discretamente. E niente, sono cinque flashfic senza sequenza logica, che riportano cinque momenti a caso di Naruto e Ino. <3
Semplice semplice.
Un bacio!

   
 
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