Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: Londoner    24/08/2012    4 recensioni
Erano come due pezzi di un puzzle persi per sempre, ma certe volte perdersi serve solo a ritrovarsi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rachel tornava a casa dall’università quel venerdì pomeriggio. Aprì la porta di casa e un odore di trucco, schiuma e profumi le invase i polmoni.
“ Rachel, finalmente!”
Una ragazza riccia fasciata in un vestitino che sarebbe potuto essere benissimo una maglia, uscì da una delle stanze che affacciavano sul corridoio. 
“ Abby, che state facendo?” chiese Rachel confusa.
“ Ma come non ti ricordi? Stasera c’è quella festa al Cube, il locale vicino Oxford Street!”
Rachel si passò una mano sul viso. Non voleva andare a quella festa, troppa gente, troppa musica, troppo.
“ Dai non fare quella faccia, Rachel, ci sarà anche Ed!” esclamò una ragazza bionda appena uscita dal bagno. Era l’altra coinquilina di Rachel, Diana.
“Chi?!!”
Abby emise un gridolino. “Ed Sheeran!”
“ Da quando lo chiamate per nome?”
“ Da quando è anche un nostro conoscente.”
Che cosa trovavano in quel ragazzo, Rachel non lo capiva.
Era un cantante come un altro, e neanche tanto talentuoso, pensava Rachel, la gente è attirata da lui solo perché ha quei fottuti capelli rossi, e scrive delle canzoni sdolcinate.
“ Penso che dovrò chiamare un esorcista.” Sospirò Rachel rassegnata, mentre le sue coinquiline iniziavano a intonare una di quelle pseudo canzoni di quel rosso.
“ Rachel, muoviti a preparati!”
“ Io non vengo!” esclamò decisa Rachel.
Diana la prese per un braccio. “ Eh no, cara mia, tu vieni; non puoi vivere tra università e casa, con questo fisico che hai. Sai quanti ragazzi potresti incontrare! E poi  chi ci aiuta a tornare a casa quando saremo ubriache fradice?”
Le ragazze scoppiarono a ridere.
“ Mmmm ma non saprei neanche cosa mettermi…” Prima che Rachel potesse finire la frase Abby e Diana la presero sottobraccio e la trascinarono in camera sua.
“ Questo andrà benissimo, e mettiti quei tacchi lì, che mi piacciono tanto.” Le ordinò Abby.
In mezz’ora Rachel era pronta; uscì timidamente dalla stanza quasi barcollando sui tacchi.
Il suo corpo era stretto in un vestino blu, di raso, con una cintura bianca e dei tacchi di camoscio bianchi; aveva un trucco leggero, che le faceva spiccare gli occhi color nocciola e i suoi capelli castani erano raccolti in uno chignon.
“ Allora come sto?”
Le amiche si portarono le mani alla bocca in segno di stupore. “ Sei una bomba sexy, cara mia!”
“ Ma sei tu?!Non ti riconosco quasi!” esclamò Diana facendola girare su se stessa.
“ Non è che è troppo eccessivo?”
“ Ma no! Stai benissimo. E adesso andiamo.”

Le tre amiche presero la metro e in pochi minuti arrivarono ad Oxford Street. Il locale era ad un tiro di schioppo dalla stazione metropolitana.
Era un locale non troppo grande, con delle grandi vetrate e arredato in stile moderno; traboccava di gente, e con quelle luci soffuse si vedeva poco e niente. Al centro del locale c’era un palchetto, che era adibito alle esibizioni.
Rachel, Abby e Diana presero da bere e iniziarono a guardare in giro.
“Non ci sono tanti bei ragazzi.” Affermò rassegnata Abby.
“ Forse devono ancora arrivare.” Rispose Diana cercando di non demoralizzarsi.
Rachel sperava con tutto il cuore che le sue due amiche si stufassero presto della festa così sarebbe potuta tornare a casa.
“ Chissà Ed dov’è…” disse una delle due mentre il palco si illuminava e il locale si animava.
Sul palco era salito un ragazzo dai capelli rossi, robusto e con una chitarra in mano. Ed Sheeran.
Rachel fu trascinata dalle sue due amiche sotto il palco, in mezzo a una folla urlante, le tre ragazze si piazzarono proprio di fronte al cantante.
Ed iniziò a suonare, e un’atmosfera speciale invase tutta la stanza; la gente cantava insieme a lui e agitava le mani a ritmo, i grandi occhi azzurri  di Ed scrutavano Rachel, perché in fondo qualcosa quella ragazza glielo ricordava.
Rachel ricambiava quegli sguardi quasi infastidita, che cosa voleva adesso questo cantante da strapazzo?!
In fondo però anche lei ricordava qualcosa, quei capelli rossi e quella voce… in un angolino del suo cervello qualcosa si era risvegliato, ma non era abbastanza per farle capire chi veramente era.
Rachel infastidita dagli sguardi di Ed, decise di andare a prendere da bere, e si fermò al bar.
La musica continuava, e tutti sembravano incantati da quella voce. Rachel bevve qualche cocktails senza sballarsi, doveva ammettere però che la musica che questo ED SHEERAN faceva era proprio bella.
Non sapeva che era stata proprio lei a far nascere quella musica; o meglio non se lo ricordava.

Dopo un po’ la musica cessò e Ed scese dal palco evitando tutti i fans che cercavano di abbracciarlo, Abby e Diana raggiunsero Rachel al bar e poi uscirono fuori.
Il freddo serale londinese, colpì Rachel come un pugno, il locale era caldo come un ventre materno e poi lei aveva addosso solo quella specie di vestitino; Rachel si strofinò le mani sulle braccia.
“ Brr che freddo.”
“ Non c’era nessuno di carino a questa festa, stasera. Che palla.” Si lamentò Diana togliendosi i tacchi.
“ Ma infatti. Vorrei tanto parlare con Ed, lui almeno era carino.” Replico Abby vicino a lei.
Rachel alzò gli occhi al cielo. “ Non dovete per forza trovare un ragazzo ad ogni festa che andate.” Disse ostentando una freddezza quasi come il clima di quella notte.
“ Ma è più divertente!”
“ Mmmm  dipende.  E poi il vostro Ed, non è mica così tanto bello.” Constatò Rachel aggiustandosi il vestitino.
“Cos’è che non sono?” chiese una voce estranea alle spalle di Rachel.
Forse per casualità, o forse per destino, l’oggetto o meglio il soggetto della loro discussione, dai capelli rossi e lo sguardo buono, era di fronte a Rachel, che lo guardava non sapendo che per diciassette anni lui era stato l’unico suo più caro amico.
Si scrutavano come se non si conoscessero, come due estranei in metropolitana; i loro cuori però si riconobbero, perciò iniziarono a battere all’impazzata.
Abby e Diana, corsero subito ad abbracciare Ed. “ Ed! Finalmente abbiamo il piacere di vederti!”
“ Ehi ragazze, lo so ma il concerto è stato molto lungo, vi è piaciuto?” chiese Ed continuando a guardare Rachel.
“ Meraviglioso.” Dissero all’unisono le due ragazze.
Rachel  incrociò le braccia sul petto, e scostò lo sguardo nascondendo il lieve rossore sul suo viso.
Il ragazzo si avvicinò a lei le tese la mano. “ Ciao, io sono Ed.”
Si presentò come se non si conoscessero già, come se non avessero passato metà della loro vita insieme.
Lei gli strinse la mano, quasi con sguardo sprezzante. “ Io sono Rachel.” Lo disse con quel solito tono freddo e distaccato che si usa con gli estranei che non ci stanno simpatici.
Si strinsero la mano e si scrutarono, facendo inconsciamente finta che tutto quello che era successo qualche anno prima non fosse mai esistito, che tutti quegli abbracci, lacrime e sorrisi erano stati solo un sogno.
“ Ed, lei è la nostra coinquilina Rachel, te ne abbiamo parlato!” esclamò Diana.
“ Ah è vero, la famosissima Rachel che studia medicina o sbaglio?” chiese sorridente il rosso.
Come faceva a ricordarsi che studiava medicina, ma non ricordava che lei era stata la sua migliore amica?
“ Già, sono io.” Rachel si sciolse un po’.
“ Sai Rachel hai un viso conosciuto.” Qualcosa si stava accendendo.
“Oh davvero,  io non sto su tutti i giornali e tv, scrivendo canzonette.” Sputò acida Rachel. Non gli stava proprio a genio quel suo comportamento confidenziale, in fondo si erano appena conosciuti( o quasi)e lei lo detestava.
Ed rise. Abby e Diana le lanciarono uno sguardo omicida.
“ Hai un bel caratterino, Rachel.” Disse il rosso sorridendole.
Rachel non rispose, in quel momento una guardia del corpo di Ed li raggiunse comunicandogli che il pubblico lo voleva.
“ Mi dispiace lasciare questa interessante conversazione, ma il dovere chiama.” Disse Ed salutando le ragazze.
Rachel guardò con gratitudine la guardia del corpo, non aspettava altro.
“ Ci rincontreremo, Rachel.” Disse piano il rosso guardando Rachel.
Lui pronunciò quella frase non sapendo  che si erano incontrati un milione di volte ma non  se lo ricordava, la sua memoria era offuscata da tutto il successo che aveva avuto negli ultimi anni.
Lei meno che meno ricordava; quella parte del suo cervello che cercava di ricordare era offuscata dal fastidio della presenza di quel pel di carota.
Volevano ricordarsi, per ritrovarsi finalmente, ma non era ancora arrivato il momento.


Salve! :3
Volevo prima di tutto ringraziarvi per le recesioni ricevute nel prologo. E' questo che mi ha motivato a scrivere il capitolo 1.
Ci ho impiegato un pò di tempo, lo so, ma sono stata in vacanza per parecchio tempo.
E quindi ecco a voi il primo capitolo di questa storia, è da qui che veramente inizia il tutto. 
Fatemi sapere cosa ne pensate! :)

Londoner.
  
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