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Autore: Soul of the Crow    24/08/2012    10 recensioni
Ci troviamo nella serie GO, il Quinto Settore domina il calcio e come sappiano, i SEED sono stati mandati con lo scopo di controllare le varie scuole; un'altra organizzazione ha avuto la stessa idea, ma invece di mandare dei giocatori per controllare le scuole, lo fa per liberarle.
Chi sono questi giocatori? I vostri OC! Ho bisogno di voi.
Se volete partecipare, vi aspetto dentro coi dettagli.
(Riscrittura completata)
Genere: Fantasy, Generale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Alla God Eden… nella struttura di allenamento del Quinto Settore…
- Inizio a pensare che l’unico posto in cui potremo vederci sia questo. - disse una voce alle spalle di Hakuryuu, facendolo voltare e vide Amy.
- Chi può mai dirlo, ma se non devo più stare qui è anche merito tuo. Alla fine, quello che non era abbastanza forte… ero io. - ammise l’albino, ma la ragazza non aveva ancora capito a cosa si riferiva.
- Mentre ero nel tuo Incubo, ho capito una cosa: nonostante ciò che ti è successo, non hai ceduto al Quinto Settore. Ti ammiro per questo. - aggiunse Hakuryuu.
- E io non capisco come mai prima eri freddo e severo con tutti, e adesso mi fai questi complimenti. - ammise a sua volta la ragazza.
- Sono uno che cambia spesso il gioco; non posso farci niente. Senti, visto che siamo qui, che ne dici di una sfida uno contro uno? Ma stavolta non mi lascerò battere come quella volta al campo sotterraneo dell’isola. - le propose ad un certo punto lui.
- Non credere che ci andrò piano con te. Aspettami, stò arrivando. - disse lei raggiungendolo a centrocampo.
Anche per loro due, era il momento di ricominciare da capo.
 
Alla God Eden… nella foresta…
Shuu si trovava davanti alla tomba di sua sorella, ma non era da solo come credeva di essere:
- Ciao Shuu. - lo salutò una voce femminile alle sue spalle. Il corvino si girò, e come aveva pensato, si trattava di Ayla.
- Ciao Ayla. - disse lui rispondendo al saluto, per poi voltarsi di nuovo. Solo allora, l’ex Emissaria vide una tomba su cui erano appena stati portati dei fiori bianchi.
- è la tomba di tua sorella vero? - gli domandò lei, ma appena si rese conto di ciò che aveva detto si coprì la bocca.
Il corvino si girò di nuovo e annuì, per poi rabbuiarsi. La ragazza allora lo abbracciò:
- Scusami, non dovevo farti questa domanda. - cercò di scusarsi lei.
- Immagino che tu mi abbia sentito quando ti ho detto di mia sorella: tempo fa, quando entrambi ci stavamo allenando per diventare Emissari del Sole Nero, ti avevo detto che era morta e tu mi avevi aiutato a superare quella storia e andare avanti. Era stata sacrificata per un rituale qui alla God Eden, ma è passato parecchio tempo da allora. - le spiegò Shuu.
- Io ti avrò aiutato con la storia di tua sorella, ma tu mi hai aiutata ad uscire da un Incubo che sarebbe potuto durare molto tempo. Sono io a doverti ringraziare. -
Quei due erano amici, e come tali si sono aiutati a vicenda nel momento del bisogno.
 
A Tokyo… nel cimitero…
Rika era ritornata là, doveva raccontare alcune cose a suo fratello:
- Ciao Kyo. Ormai il Quinto Settore e la Confraternita sono solo un ricordo, ma vorrei che non ti fosse accaduto niente. Spero che tu mi abbia guardata da lassù. - disse lei, guardando la foto del fratello.
Dopo aver posato delle rose bianche sulla tomba, uscì dal cimitero, ma con suo stupore, trovò qualcuno ad attenderla:
- Possibile che appena le cose si risolvono, dobbiamo rincontrarci qui? - si chiese l’ex Emissaria.
- Potrei sapere che cos’altro vuoi da me Kyousuke? Credo che sai tutto di me. - gli domandò lei.
- Infatti, ma solo ora mi accorgo di ciò che hai dovuto passare e ho capito perché tempo fa hai detto che io ero fortunato ad avere ancora mio fratello. - le disse lui.
- L’hai capito guardando i miei ricordi, ma la parte peggiore è stata la morte di mio fratello. Mi alleai con la Confraternita per lottare contro il Quinto Settore, praticamente per vendicarmi. - ammise lei.
- Ma se ben ricordi ti ho detto qualcosa alla fine dell’Incubo: tu e anche le parole di mio fratello mi avete riportato sul campo da calcio senza paure, io ti sarei rimasto accanto con la storia di tuo fratello. - le ricordò lui.
- Ormai l’Incubo è diventato un ricordo insieme al Quinto Settore e alla Confraternita, non devi sentirti in debito. - gli fece notare lei.
- Nel periodo in cui giocavi anche tu nella Raimon, ho sempre ascoltato ciò che avevi da dirmi, ma stavolta farò di testa mia e non potrai convincermi di fare il contrario Riri. - affermò lui.
Rika continuava a pensare che non doveva sentirsi in debito, ma che quella volta non la avesse ascoltata… sotto sotto non le dispiaceva. Le bastava che gli fosse rimasto accanto.
 
Al parco della città…
Ilary stava facendo una passeggiata, quando si imbattè in Kirino, ma c’era qualcosa che non le piaceva di lui: il fatto che ogni volta che parlava con gli altri ragazzi, lui le rivolgesse delle occhiate gelose; c’era stata quella scenata con suo cugino Hikaru qualche tempo prima, ma per quella avevano chiarito da tempo.
Non si immaginava che il ragazzo dai capelli rosa era comparso dietro di lei:
- Ila, ti dovevo parlare di una cosa. - cominciò a dire Kirino, ma la ragazza lo interruppe subito:
- Se devo continuamente sorbirmi le tue occhiatacce e le tue scenate di gelosia, preferirei che mi lasciassi stare. - gli disse lei visibilmente irritata.
- Invece ti devo parlare di questo: ho visto come hai reagito quando ti vedevo parlare con gli altri ragazzi e le conseguenti occhiate di gelosia. E mi sono reso conto di una cosa: visto che ti dà fastidio che mi comporti così, cercherò di non essere geloso, ma non ti garantisco niente. - le spiegò lui.
- Davvero!? - le domandò lei: era la cosa migliore che le aveva detto in quella settimana.
- Ti ho detto che non posso garantirti niente, ma… farò del mio meglio. - le ripetè lui.
Ilary lo abbracciò:
- Non te ne sarai accorto subito, ma almeno l’hai capito. Grazie Ranmaru. -
La gelosia capita a chiunque di provarla, ma bisogna essere in grado di essere grati per ciò che si ha.
 
Al Sun Garden…
- Ciao Kariya. - lo salutò Hiroae.
- Ciao Hiroae, non ti ho vista molto in giro ultimamente. - aggiunse lui, dopo aver risposto al saluto.
- Non guardare me: mio fratello, quando ha saputo che avevamo ricominciato a frequentarci, mi tiene sotto sorveglianza. Per venire qui oggi sono dovuta uscire di nascosto, grazie anche all’aiuto delle ragazze. - spiegò lei.
- Sei fortunata ad avere amiche come loro. - ammise il turchese.
- Dimmi la verità: pensi ancora che quelli della Raimon non si fidino di te? Certo che sei proprio diffidente Masaki. Ma considerando ciò che hai passato, ti posso capire. -
- Ho idea che questo dubbio continuerà a perseguitarmi. - disse Kariya.
- Vorrà dire che io ti aiuterò a farlo sparire. - aggiunse la ragazza.
- Hiroae… - la chiamò una voce, ma non ci voleva un genio per capire a chi appartenesse: Midorikawa Ryuuji.
- Fratellone, potrei sapere cosa ci fai qui? Se è per farmi ancora prediche sulle compagnie che devo scegliere, puoi anche andartene. - gli disse fredda Hiroae, stanca delle continue prediche del fratello adottivo.
- Sono qui per parlare con lui; quando avrò finito, ti lascerò dire quello che vuoi - dopo quella frase gli si avvicinò al turchese.
- Masaki, sono venuto a sapere dell’Incubo in cui era stata imprigionata mia sorella, e il fatto che tu la abbia aiutata, mi ha stupito. Credevo che di lei non ti importasse molto, ma dopo quella storia mi sono reso conto del contrario. Quindi, se volete frequentarvi, vi lascio via libera. - aggiunse il verde, per poi andarsene.
- Come fa a sapere dell’Incubo? - domandò Kariya alla sua amica.
- Conta che per il tempo in cui vi sono rimasta imprigionata, sono rimasta a casa mia e Midorikawa avrà sicuramente notato che qualcosa non andava. Ma non importa: adesso possiamo frequentarci senza che ci sia lui in mezzo! - esclamò lei, dopo aver risposto all’amico.
Le sembrava un sogno, ma per fortuna non era così.
 
A casa di Kuromi e Nikora…
- Kuromi, Tenma è venuto a farti visita. - la informò la viola.
- Grazie Nikora, puoi farlo entrare. - disse lei.
- Ciao Kuro-chan. - la salutò il castano.
Lei rispose timidamente al saluto.
Non sapeva che le stava succedendo ultimamente, ma dover rivivere il suo passato non le era piaciuto. Non si sentiva molto bene, e da un paio di giorni mancava agli allenamenti. Strano: farsi abbattere per così poco non era da lei.
- Che cosa ti succede? - le domandò preoccupato Tenma.
- è strano che mi senta così, ma a quanto pare dover rivivere quel ricordo mi ha fatto un certo effetto. - gli spiegò lei.
- Kuro-chan! Tu mi hai aiutato in molte occasioni, e anche quando volevo lasciar perdere con la storia della Rivoluzione, mi sei rimasta accanto! Ora sono io a dirtelo: devi andare avanti, non permettere che le prime difficoltà ti fermino! - la rimproverò Tenma, aveva reagito così anche quando aveva saputo della storia del Quinto Settore, ma sentire di nuovo quel tono la sorprendeva. Anche Nikora, che era rimasta ad ascoltare tutto rimanendo abbastanza lontana dai due, era rimasta stupita dal tono del centrocampista.
- A quanto pare non cambierai mai, Tenma. E di questo sono felice: sembrerà strano da parte mia, ma quel rivivere quel ricordo mi aveva demoralizzata, non come quando ho vissuto quell’esperienza nella realtà, ma siamo lì. Ma tu non devi pensare che mollerò. - disse lei, alzandosi dal divano su cui era seduta poco prima.
- Che ne dici di uscire? Fuori è una bella giornata e non mi va di restare ancora in casa. - gli propose Kuromi.
Il centrocampista annuì, e la prese per mano, portandola fuori da casa sua.
Lei non era disposta ad arrendersi, soprattutto finchè Tenma sarebbe rimasto al suo fianco.
 
Al campo del fiume…
Haily si trovava là ad allenarsi, ma molto probabilmente era uno sfogo più che un allenamento. Le sue amiche si trovavano sicuramente con i ragazzi che piacevano loro in quel momento, e non se la sentiva di andare a disturbarle, così l’unico metodo che le rimaneva era calciare un pallone e sperare la rabbia le passasse.
Ad un tratto, lei usò il suo Tiro della Cometa, ma davanti alla porta, ormai mezza distrutta a causa della potenza dei colpi dell’ex Emissaria, comparve il keshin Goseishin Titanias e bloccò il tiro di Haily.
- Shinsuke. - disse la ragazza, e infatti si trattava del neo portiere della Raimon.
- Ciao Hai-chan. Posso allenarmi con te? - le domandò il ragazzino, e ovviamente l’ex Emissaria accettò.
Dopo qualche ora, si sedettero su una panchina vicino al campo.
- Come mai sei così arrabbiata? - le chiese lui.
- Secondo te!? Lo sono per quello che è successo nel mio Incubo e per quello che ho dovuto sopportare prima durante il periodo del Sole Nero! - gli rispose la ragazza, ma dal suo tono, era evidente non era riuscita a sbollire la rabbia.
- è perché ho saputo delle cose che non avresti mai voluto dire? - le domandò Shinsuke.
- No, non sono arrabbiata con te, anzi ti ringrazio per avermi aiutata ad uscire da quell’Incubo, ma devi sapere che ero molto legata a Tenma prima di essere arruolata tra gli Emissari del Sole Nero, e non ci credo che è bastato un incantesimo perché si dimenticasse di me! - disse lei ancora arrabbiata.
- Senti, Tenma col tempo ti dirà tutto, io ne sono convinto, ma se devi sfogare la tua rabbia, è meglio se provi a parlare con qualcuno, invece di usare questi metodi. - disse il neo portiere, indicando la porta mezza distrutta.
- Forse hai ragione… grazie Shinsuke. - gli disse la ragazza con un sorriso.
Portare rancore non sarebbe servito a niente: suo fratello prima o poi le avrebbe parlato, fino ad allora avrebbe atteso con pazienza.
 
A casa di Kaori…
- Shindou. Ci rincontriamo. - lo salutò Hiroto.
- Infatti. Kaori è in casa? - gli domandò il capitano della Raimon.
- No, sarà uscita a fare un giro con le altre. Ma tra poco è ora di cena, quindi dovrebbe tornare. Puoi rimanere ad aspettarla se vuoi. - gli propose il rosso.
Il pianista annuì, mentre il rosso si scostava dalla porta per farlo entrare. Shindou si diresse nel salotto, per poi avvicinarsi al pianoforte:
- Mmm… “Ode al Cielo”… - lesse il titolo della melodia scritta sullo spartito: non sapeva perché, ma gli pareva di aver già sentito quella canzone, così si sedette sullo sgabello e si mise a suonare. Dopo un po’, parve capire.
- Lo sapevo! Questa melodia l’ho già sentita! Possibile che… - pensò Shindou, ma il filo dei suoi pensieri venne interrotto quando sentì una voce femminile pronunciare un “Sono tornata”. Capì subito di chi si trattava: Kaori.
- Ciao Takuto. Come mai sei qui? - gli domandò l’ex Emissaria.
- Ti cercavo, volevo chiederti se ti andava di uscire. - le propose il capitano della Raimon, anche se sembrava leggermente imbarazzato.
- Mi piacerebbe, ma non credo sia il caso. Fuori diluvia. - lo informò Kaori, e solo in quel momento, Shindou notò che la sua compagna era fradicia dalla testa ai piedi.
- Senti, visto che è ora di cena, che ne dici di fermarti qui da noi? -
- Per me va bene, lasciami solo informare i miei. - disse lui tirando fuori il cellulare dalla borsa, mentre la sua compagna saliva le scale per andare a cambiarsi, e infatti pochi minuti dopo, la ragazza tornò con degli abiti nuovi.
- Senti Kaori, ti devo chiedere una cosa, riguardo a quella melodia. -
- Sarebbe? -
- Il fatto è che mi pare di averla sentita una volta a casa mia, ma potrei sbagliarmi. Non è che per caso tu sai qualcosa? - le domandò il capitano della Raimon.
Kaori sapeva che non sarebbe riuscita a mentirgli, tanto valeva dirgli la verità:
- E va bene, poco dopo l’esame d’ingresso nella squadra, ero andata a casa tua perché pensavo che avessi a che fare col Quinto Settore e mi sono resa invisibile per non farmi scoprire. Avevo visto uno pianoforte nella tua stanza e dato che era molto tempo che non mi mettevo a suonare il pianoforte, mi sono messa a suonare l’Ode al Cielo, ma a quanto pare su di te ha avuto l’effetto di addormentarti. E devo dirlo, sei molto carino anche quando dormi. - spiegò la ragazza, ma il compagno disse in tono scherzoso:
- Potrei sapere da dove hai preso “l’hobby dello stalking”? -
- Prenditela con mio fratello, non con me. - rispose lei.
- Potrei sapere che ho a che fare io con tutta questa storia!? - il chiamato in causa si diresse nel salotto.
- Evidentemente passare molto tempo con te, ha avuto come effetto anche quello di trasmettermi l’hobby dello stalking. - disse l’ex Emissaria al rosso.
- Ma io non ho mai avuto quest’hobby! - protestò Hiroto.
- Hiro-chan, Hiro-chan, Hiro-chan. Non è bello dire le bugie. - lo riprese Kaori, ma era evidente che si stava prendendo gioco del fratello.
Quella “discussione” andò avanti per un bel po’, e mentre i fratelli Kira “litigavano”, Shindou non riuscì a non farsi scappare qualche risata.
- Senti, finiamola, e poi abbiamo un ospite. - disse la ragazza. Non aveva voglia di continuare quella discussione.
- Sì, infatti. Queste discussioni sono inopportune. - aggiunse il rosso, per poi sparire in cucina.
- Scusa per la “discussione” di poco fa. - si scusò Kaori col numero nove della Raimon.
- Non preoccuparti. Tuo fratello mi sembra una brava persona, lo devo ammettere. - rispose Shindou.
- Infatti: una delle più importanti da quando i miei genitori sono morti in un incidente. - quella frase però, scatenò uno strano moto di curiosità nel pianista.
- E chi sarebbero le altre? - le chiese.
- Ovviamente ci sono i miei amici ex Emissari, ma ce ne è uno in particolare. - ammise lei.
- E chi è? -
- Non lo immagini proprio. - disse lei, abbracciandolo forte per poi posargli un bacio sulla guancia.
Shindou aveva capito: quella ragazza gli piaceva, ma non sapeva se dirglielo o no. Forse un giorno lo avrebbe fatto. Per il momento gli bastavano anche quei momenti con lei, non chiedeva altro.
 
Angolo di Emy
Siamo arrivati alla fine della long.
Voglio ringraziare i seguenti autori e autrici per avermi fornito gli OC:
- Summer38 (Rika Ryuu)
- The Gladiators_ (Amy Black)
- Ila Payne (Ilary White)
- Fubukyna (Hakucho Fubuki)
- Debby_chan (Kaori Kira)
- Purple_Rose (Kuromi Tsukikage)
- Dark_Hiro (Hiroae Kamekage)
- H i b i k i (Aoiri Ryudekazi)
- Light Blue (Rinako Suzuki)
- Guardian of Dragons (Erika Dance)
- Mahoro_Nakamura 8D (Aka Matsuri)
- 1D the stars (Ally Fubuki)
- Francy_chan forever (Luna Frozen)
- IceWind_Zael (Aster Kazetsuki)
- The End (Haily Shan)
- Meme_chan Boo Bear (Hayley Brown)
E ovviamente anche tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite.
Ancora stavolta però mi piacerebbe sapere quale è stata la vicenda che vi è piaciuta di più.
Ma state tranquilli: non sarà l’ultima fic che vedrete scritta da me.
Grazie a chi ha recensito e seguito.
Baci e abbracci
Emy_chan 4ever
  
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