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Autore: xZivaDavid    24/08/2012    9 recensioni
-si può sapere che vuoi, Louis?- sbottò poi, voltandosi in direzione del ragazzo, irata.
-Io? Niente. Carota?- rispose lui, tranquillo, facendo spallucce e offrendo alla compagna di banco un ortaggio. RECENSITE!
Genere: Comico, Romantico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.

Le parole nell'aria, sono parole a metà.

 

 

Louis bussò alla porta e poi entrò, senza aspettare una risposta.

Sapeva di essere in tremendo ritardo.

Salì le scale e vide la figura di Liam che tentava di forzare la porta dell camera di Niall con qualcosa di piccolo.

Gli parve quasi…una forcina.

Ma non era una cosa che funzionava solo nei film?

Louis trattenne una risata.

-Cucchiaio!- urlò poi, facendo sobbalzare l'amico.

Liam si voltò verso lui, con occhi ancora spalancati dalla sorpresa.

Poi scosse il capo, con un mezzo sorrisino.

-Louis….non lo raccontare a nessuno.-

Rispose Payne poi, alzandosi e nascondendo in una delle tasche dei Jeans l'arma del 'delitto'.

Tomlinson rise. -perché non dovrei?- 

Fece per entrare in cucina, da dove gli era appena giunta la voce di Niall:

-Ragazzi, è arrivato il Tommo-

Poi una voce dal tono imbronciato. 

-L'abbiamo sentito, sempre delicato, lui.-

Liam lo seguì, ed ebbe un istante per sussurrare all'orecchio dell'amico una sola parola:

 

Bull terrier.

Louis rabbrividì, ed uno scambio di sguardi fece capire all'aspirante ladro che aveva vinto.

 

*

 

Harry sorrise, soddisfatto.

Niall sbuffò, era una situazione ridicola.

Zayn teneva il broncio dal lato destro del divano.

April sfogliava il libro di matematica, nel lato sinistro,rossa in volto.

Ed Harry, Harry Edward Styles era comodamente poggiato tra loro.

-Tre, numero perfetto!- continuava a ripetere il riccio.

Ma Niall non capiva, perché Harry era sempre così terribilmente testardo?

-Harry, tu devi venire qui, di fronte al divano, altrimenti non potrai poggiarti al tavolino comodamente e le lezioni di Ap saranno inutili!-

Invece, il ragazzo non voleva cedere, e la ragione era logica:

Zayn doveva tenere a posto le mani, doveva stare lontano dalla  SUA April.

Chiaro?

-E' inutile, sai quanto è testardo!- concluse la ragazza, scostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Vediamo..dimmi un pò, cos'è una derivata?-

Il sorriso di Styles scomparve con dignità.

Cos'è una….cosa?

ma la matematica non era una materia di formule inutili?

A che gli serviva sapere cos'è una derivata?

-beh, deriva dal…-

April sbattè una mano sulla propria fronte: era un caso disperato.

Harry si grattò il capo, sarebbe stata una luuunga serata.

 

*

 

8:30

 

April sbadigliò, sorseggiando il caffè che aveva comprato uscita di casa.

Nonostante quei cinque avessero dormito da lei ed ora le stessero vicini per strada, si sentiva stranamente sola.

Ma non era una solitudine riguardante le amicizie, le mancava qualcuno.

 

Vide da lontano l'edificio scolastico ed alzò gli occhi al cielo:

Le spettavano due ore in Laboratorio di chimica, una nell'aula di psicologia, due in campo.

si maledisse.

Due in campo, con quel ragazzo tremendamente carino, il quarterback di football.

Era il ragazzo più ambito della scuola.

Ad April faceva un certo effetto…come se il cuore le sbalzasse dolcemente dal petto.

Certo, non era come quello che provava quando si trovava nelle vicinanze di Zayn.

Però aveva paura, ogni volta che Malik era nei paraggi si sentiva scombussolata.

Non le piaceva sentirsi in quel modo.

Preferiva la dolcezza del cuore alla vista di Alex Derek, il quarterback.

Oddio, eccolo, era lui.

E…veniva proprio dalla loro parte.

April si sentì arrossire.

Sembrava che gli altri non lo avessero notato.

O forse, stava diventando paranoica.

-Ciao April- quella voce.

la ragazza smise di camminare ed osservò Alex che sorrideva.

Una specie di ruggito la colse di sorpresa. 

Doveva essere qualcuno dietro lei.

-Ciao Alex.- Rispose 'tranquilla'.

Era davvero carino, con quegli occhi neri penetranti.

-Hai sentito del ballo?- April spalancò gli occhi.

Non solo non aveva mai parlato con Alex, non solo non riusciva a capire come avesse fatto lui a conoscere il suo nome,

Ora veniva pure a chiederle del ballo?

-Sì, ne parlavano ieri durante l'ora di storia…-

rispose, tentando di sembrare naturale.

O era naturale?

Ora che ci pensava, il cuore non sembrava aver accelerato.

E riusciva anche a parlare, davanti al ragazzo.

che succedeva?

Resse meglio i libri che teneva sotto il braccio sinistro e incrociò ancora gli occhi dell'atleta.

-hai già un accompagnatore?- 

April credette di svenire.

Fu come se qualcosa le avesse incollato le labbra: non riusciva a rispondere.

Scosse il capo, non curante.

Si accorse solo ora che i suoi amici si erano allontanati.

Una fitta le colpì lo stomaco: era sola con Alex.

-Pensavo…ti andrebbe di andare al ballo con me?-

AVREBBE DETTO Sì, SAREBBE STATO DA STUPIDA RIFIUTARE.

Sì, APRIL, Sì.

Tentò di apparire disinvolta, poi disse sì.

Fu più facile del previsto,

sicuramente sarebbe stato più difficile rispondere a Zayn.

-Allora ci vediamo dopo. Ciao bocciolo.-

Lo guardò allontanarsi, ormai ferma all'ingresso.

Lo vide entrare nella scuola, ma nel suo cuore non c'era traccia di euforia.

 

E  l'aveva pure chiamata bocciolo.

Iniziò a dubitare della sua scelta.

 

*

 

Aula 30.  

Laboratorio di Fisica.

 

-La chiave di Volt sta semplicemente..-

Zayn stava cogli occhi socchiusi ed una mano a puntellargli la gota, stanco.

Due ragazzine, sedute davanti a lui in quella maledetta ora, parlottavano da quando erano entrati nell'aula.

insopportabili.

Per di più,non riusciva a dimenticare il quarterback.

Lui aveva parlato con April all'entrata.

E Zayn non era riuscito a scorgere l'argomento delle loro chiacchiere,

ma sembrava che la sua amica fosse felice, troppo perché fosse una normale conversazione.

C'era qualcosa sotto.

-Hai visto? Fortunata, quella biondina. Credo si chiami April, sta al quinto come noi.-

Zayn si rizzò sulla sedia e allungò leggermente il collo per udire la conversazione delle ragazze.

Biondina; April; Quinto anno.

Doveva essere lei. 

-Sì, dicono che lui gliel'abbia chiesto all'entrata. E che lei abbia detto sì.

Ma, andiamo, chiunque avrebbe detto sì.-

Zayn trattenne il fiato.

Parlavano di quell'odioso modello di quarterback che non riconosceva la palla ?

Zayn Malik…geloso? 

Ecco, non proprio geloso……

No, questa è gelosia allo stato puro.

Le due davanti a lui continuarono a starnazzare come ochette.

-Non vedo l'ora di sabato prossimo: lui sembrerà un principe. Ci scommetto che verranno incoronati re e regina del ballo.-

-Sarei tanto voluta essere io, la sua principessa….-

 

*SBAM*

 

Tutti si erano voltati in direzione del botto dove, a causa dello sbilanciamento in avanti della sua sedia, 

Zayn Malik era caduto sbattendo il suo volto contro il freddo, umido parquet del laboratorio.

-Ancora lei, Signor Malik? FUORI.-

 

'ancora lei..gne gne gne. Ma vaffanculo'.

Aveva completamente dimenticato il ballo.

 

*

 

Harry Styles fumava con eleganza una delle Marlboro rosse offertegli da Niall, seduto sulla panchina nel retro della scuola,

lasciando vagare lo sguardo sui fondoschiena delle ragazze che si intravedevano dal campo di Rugby.

Sorrise leggermente, prima di celare una smorfia.

Il quarterback. 

Aveva visto come posava i suoi occhi da affamato sulla sua April.

E la cosa non gli piaceva per niente.

E aveva notato che tutte le ragazzine sbavavano addosso a quella palla di muscoli.

Quella mattina, poi, tutte seguivano con lo sguardo April, la salutavano,

ma la sua amica non le conosceva.

Harry doveva scoprire che succedeva.

 

*

 

Aula 76b - Francese.

 

Liam Payne lanciò la pallina di carta al ragazzo dall'altra parte dell'aula.

Il biondo si voltò, poi sorrise.

-Niall? 

Il ragazzo chiamato scosse il capo,il suo coinquilino era sempre il solito.

-Che c'è, Liam?- mormorò poi, quasi scocciato.

 

Il francese gli piaceva dannatamente e quei cretini dei suoi amici lo sapevano.

Perché dovevano sempre disturbarlo durante la sua lezione preferita?

Ah,già.

Lui non aveva degli amici normali.

A volte gli capitava di dimenticarlo.

-Hai sentito di April? Con il Quarterback?- 

Niall spalancò le iridi color dell'oceano, mentre il suo cuore accelerava.

Aveva notato, con Harry, che qualcosa non andava.

Che quel mangiatore di ragazze stava fissando April come i leoni fissano la loro preda.

No, non andava bene.

Non andava assolutamente bene.

-Che le è successo?-

Liam corrugò la fronte 

 

-ne parlano tutte. Credo che lui l'abbia invitata al ballo.-

 

OH, NO. NO NO NO NO NO.

 

Regola numero #1:

Mai andare al ballo con il Quarterback della scuola.

 

Con il quarterback casanova della scuola, era meglio sottolinearlo per bene.

Non gli era mai piaciuto quell'Alex.

Doveva sistemare la cosa.

-No, maledizione!- 

Liam rimase stupito dalla reazione di Niall, non era il tipo da urlare.

Non era decisamente il tipo che urlava durante la lezione facendo voltare tutti verso sè.

 

-Bene, signor Horan. Il suo commento è degno di nota.-

 

'Oh, fantastico,ci mancava solo questa'.

Doveva trovare April.

 

*

 

Era strano per lei che il ragazzo più popolare della scuola l'avesse invitata.

Ma la cosa che le faceva più paura era il fatto che lei avesse accettato.

Milioni di domande affioravano nella sua mente, la affollavano.

Quasi le mancava il respiro.

 

Perché diavolo l'aveva fatto?

Cosa l'aveva spinta a dire sì, degli occhi neri e penetranti?

O la fama assoluta di quel ragazzo?

 

Ora che ci pensava, non era sicura di avere una risposta certa a nessuna di quelle domande.

Aveva creduto di essere attratta dal suo fascino ma si era accorta in pochi minuti passati insieme

di non provare assolutamente nulla per quel ragazzo.

E poi, pensandoci bene, sembrava così convinto di sè!

 

Uscì dall'aula e prese a camminare per il corridoio in cerca di uno dei suoi amici,

in cerca di conforto.

Continuava a pensarci: sarebbe stata l'attrazione principale del ballo,

solo ora se ne rendeva conto.

Le sfuggì una risata che di allegro aveva ben poco:

 

Odiava stare sotto i riflettori.

 

Ma che cavolo aveva combinato?

Si maledisse lentamente.

 

Non trovò nessuno dei suoi amici ma, in compenso, 

una dozzina di ragazzine starnazzanti del primo ammutolirono al suo passaggio 

poi ripresero a parlare fitto fitto appena fu abbastanza lontana da non sentire il loro discorso.

Un'altra, più audace, le andò incontro,

ondeggiando, notò April, la folta chioma rossa e spingendo forte sui tacchi a spillo azzurri,

in modo da farli risuonare odiosamente per tutto il tragitto.

Quando fu abbastanza vicina, la bionda poté notare delle lentiggini,

audacemente nascoste sotto un filo di fondotinta troppo scuro per la carnagione lattea della ragazza.

-Ciao, sono Rose.- porse la mano luccicante dai gioielli in attesa che April la stringesse.

Ma la bionda era riluttante e rispose al saluto con un cenno del capo.

-volevo invitarti alla mia festa, domani sera.-

La rossa non smise un secondo di scrutarla, le sfiorò i capelli, osservò le gambe snelle e i suoi occhi,

come se si aspettasse che April si trasformasse in un essere verdognolo con le macchie gialle al primo tocco.

Poi sorrise, la bionda doveva aver passato l'esame.

April annuì rispondendo alla domanda di Rose, era da maleducati rifiutare, vero?

Poi si maledisse ancora, stava peggiorando la situazione.

Odiava le feste.

La rossa scostò con grazia forzata una ciocca di capelli fuori posto per riportarla esattamente nello stesso punto.

La bionda si trattenne dal ridere.

Era una cosa ridicola.

-va bene, allora domani ti darò indicazioni precise. Ciao tesoro.-

 

April si limitò a sorridere falsamente, osservando la figura che si allontanava.

Tesoro?

La ragazza sospirò, quasi senza accorgersi delle cinque figure che si avvicinavano a lei.

Quando furono abbastanza vicini, poterono notare il sorriso in cui era chiusa la ragazza.

un sorriso falso che non le apparteneva. 

 

-chi era quella?- 

furono le prime parole che Niall le rivolse.

-oh, una tizia che mi ha appena invitato alla sua festa- 

rispose lei, scuotendo il capo.

Come se essere invitate alla festa di una sconosciuta fosse la cosa più naturale del mondo.

Con altrettanta naturalezza, ripose nell'armadietto i libri dell'ora precedente e prese quelli di psicologia.

 

-Beh, immagino che avrai detto sì anche a lei, no?-

April si fermò, stupita da quelle parole e dal tono glaciale che le era stato rivolto.

Era stata colpita da quell'affermazione ed ora sentiva il peso della ferita,

era come se tutto il suo mondo le fosse crollato addosso, come se la stesse schiacciando.

Qualcosa nel suo stomaco la colpì, all'improvviso.

 

La voce dell'amico era pungente, maligna.

Zayn. Era l'unico pensiero fisso. Zayn. 

Il cuore della ragazza aveva accelerato la sua corsa contro il nulla e sentiva i respiri farsi quasi affannosi.

D'improvviso si ritrovò ad alzare il capo contro il soffitto e mordere il labbro inferiore fino a sentire il sapore ferroso del sangue tra i denti

per trattenere quelle maledette lacrime che forzavano la sua resistenza.

-Zayn, ma cosa..?- furono le uniche parole di Louis, evidentemente ignaro della faccenda.

 

April prese un respiro profondo, poi sbatté forte l'anta metallica dell'armadietto.

Corse via,quasi, abbandonandosi alle lacrime.

 

L'unica cosa che riuscì a mormorare ai cinque fu la frase che mai avrebbe pensato di rivolgere loro:

 

-Non sono affari vostri.- 

 

*

 

vaaas happenin?

Allora, INNANZITUTTO MI SCUSO DEL CATASTROFICO RITARDO!

Poi volevo dire che rispondo ad ogni recensione subito dopo aver postato questo capitolo.

E terzo… 11 RECENSIONI PER IL PRIMO CAPITOLO ** 

ODDIO MI SENTO IMPORTANTE. JAIFHASUKGSAKSX. Grazie.

 

 

-Lo so, è una schifezzuola,  non è un granché e non sono riuscita a rendere appieno i sentimenti di April, in più mancano i pensieri degli altri One Direction.

Ma ho il capitolo seguente già pronto… quindi spero di farmi perdonare.
(non ho avuto il tempo di caricare l'immagine, sorry)

 

Spero che vi piaccia e che mi lascerete delle recensioni.

Ora vado. Un bacio a tutti, a chi recensirà, a chi leggerà e a chi lascerà delle critiche. XOXO. F.

   
 
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