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Autore: bambola_e_bibola    24/08/2012    4 recensioni
Storia arrivata seconda al contest  ''Come nelle favole'' indetto da Volaterrae.Degie sul forum di EFP
Un ipotetico incontro tra un Edward chiuso e solitario ed una Bella incuriosita da quest'ultimo. Perchè Edward non parla con nessuno? Perchè si nasconde dietro un aspetto trasandato quando potrebbe avere ed essere tutto ciò che vuole? Queste sono le domande che si pone Bella. Se vi ho incuriositi leggete pure e lasciate un segno del vostro passaggio. Buona lettura.
NdA: La storia, essendo già conclusa, sarà aggiornata nel giro di due settimane, con un totale di tre capitoli.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Allora, Salve a tutti per cominciare!
Vorrei ringraziare prima di dire altre cose tutti quelli che hanno apprezzato la storia dividendola nelle categorie, recensendo o semplicemente leggendo. Siete stati molto gentili tutti a farmi sapere cosa ne pensavate di questa mia piccola creatura! Ed ora, sinceramente un po' a malincuore, posto l'ultimo capitolo chiedendomi: ma perchè l'ho scritta di solo tre capitoli? Beh diciamo solo che se avessi voluto sarebbe stata più lunga, ma per me è giusta così come deve essere perchè l'ho immaginata così ed è uscita come volevo.
Parlo troppo e chi mi conosce lo sa già ora vi faccio vedere il laboratorio teatrale, l'Actor Studio, il famoso edifico rosso di cui Bella parla sempre:

 


Ora vi auguro una buona lettura, fatemi sapere, se vi va, cosa ne avete pensato, ed alla prossima storia!

____

3

Oggi sono stranamente in anticipo. Sarà che oggi ho un obbiettivo in più? Sono le otto meno un quarto e sono già davanti al laboratorio. Pronta per le prove e per vedere Edward. Mio Dio! Lui in così poco tempo è riuscito in quello in cui tanti si sono cimentati, ma mai sono riusciti a portare a termine. Entrarmi nella testa e nel cuore. L’altro giorno quando fantasticavo su che persona fosse in realtà Edward, mai mi sarei aspettata che fosse un ragazzo così bello, dolce, educato e semplice. Riesco a parlare con lui ma ancora non ho visto com’è davvero fisicamente. Chissà com’è. Sono sincera, in questi giorni ho avuto l’opportunità di vederlo da vicino e di passare con lui del tempo ed ho notato che deve essere proprio un bel ragazzo, se poi anche Renata l’ha notato, sicuramente a breve lo vedremo per com’è davvero.
Sorseggio il mio caffè seduta sugli scalini dell’Actors Studio, ormai questo piccolo edificio rosso è un po’ come una seconda casa.
Passano altri cinque minuti e comincio a vedere i miei compagni di corso che si avvicinano alle porte. Mi salutano, entrano ed io rimango ancora lì sullo scalino.
Arrivano Rose e Alice che vorrebbero farmi il terzo grado, ma la ragione del mio “essere in orario” scende dalla sua scintillante Volvo con eleganza. Appena incontra il mio sguardo, sorride, ed io di rimando.
Le ragazze ci guardano a bocca aperta, mi dovrò far perdonare, non sanno nulla di ciò che sta succedendo.
Edward si avvicina e dopo aver salutato educatamente le ragazze si china alla mia altezza e mi da un bacio sulla fronte, così, in modo naturale e senza imbarazzarsi perché ci stanno guardando. Prendendo forza dalla sua sicurezza, mi alzo in punta di piedi e gli lascio un bacio sulla guancia.

-Ciao Bella- mi dice.

-Ciao a te Edward!- gli rispondo felice. Non mi sono mai sentita così, con lui sono naturale e spontanea, e mi piace.

Mi lancia un ultimo dolcissimo sguardo ed entra. Dopo poco lo seguo anch’io, accompagnata dagli sguardi ghiotti di novità delle mie amiche.
Che la giornata cominci!

______

Renata oggi si è sfogata con Mike e l’ha usato quasi come uno zerbino, povero ragazzo, ma se le va a cercare, si addormenta ovunque! A volte mi chiedo perché sia venuto qui, tanto non fa nulla per dimostrare di valere qualcosa.
Mi avvicino alla mia bici e la porto vicino all’auto di Edward.
Lui arriva sorridente e dopo avermi salutato con il suo consueto bacio sulla fronte cerca di prendere la bici per metterla in macchina.

-No caro! Oggi guido io!

-Cosa?

-Sì sì! Mio principe mi permette di accompagnarla in un giro per il parco con il mio umile mezzo?

Sorride divertito.

-Ma mia signora, lo sanno tutti che i principi viaggiano solo nelle loro carrozze scintillanti- dice indicando la Volvo.

-Ma mio signore, dobbiamo ricordare che lei è anche un ranocchio! Quando mai si è sentito dire che un ranocchio viaggia in carrozza?

-Mai è vero …

Sale dietro alla mia bici ed un po’ con difficoltà comincio a pedalare.

-Oh Poveri ranocchi, che vita triste fanno! Ai principi toccano le carrozze scintillanti e a loro rimane … questa!- dice indicando la mia bicicletta con fare melodrammatico.

-E sì mio signore, non ci possiamo far nulla, così va la vita!

E continuiamo a scherzare finché non arriviamo a Central Park e come il giorno prima chiacchieriamo e passeggiamo, a volte a piedi altre sulla bici, conoscendoci meglio, e scoprendo di aver molte più cose in comune di quanto ci aspettassimo.
Siamo ora seduti in mezzo al prato a chiacchierare del più e del meno, a gambe incrociate e l’una di fronte all’altro. Non posso far a meno di pensare che voglio vedere com’è davvero. Quindi mi avvicino e gli chiedo, alzando delicatamente la mano:

-Posso?- ed indico con gli occhi i suoi capelli.

Lui mi guarda dubbioso per un attimo ma poi annuisce ed io tuffo la mia mano nella sua chioma ramata. Ha tantissimi, folti e morbidi capelli. Sono soffici e piacevoli al tatto. Una vera goduria passarci le mani dentro. Prendo il folto ciuffo che ha posato davanti agli occhi e con una mossa studiata, non togliendo gli occhi dai suoi, tiro i capelli verso dietro e li smuovo per renderli più naturali uniti agli altri. Ha la fronte alta e molto maschile, bella.
Le sopracciglia sono folte e rifinite, di un colore più scuro di quello dei capelli.
Li faccio un gesto per fargli capire le mie intenzioni e lui annuisce. Lentamente poso le mani ai lati della sua testa, prendo le astine degli occhiali e glieli sfilo dal viso. Mi allontano impercettibilmente per guardarlo e rimango folgorata, è bellissimo!
Già prima mi piaceva, per quanto per molti potesse sembrare strano, ma ora, ora che vedo il vero lui sono scioccata, questo è il principe che si nascondeva sotto le spoglie di un ranocchio?
Si passa nervosamente una mano tra i capelli portandoli più in dietro ed io da questo capisco che per lui è un gesto naturale.
Mi guarda imbarazzato e leggermente intimorito, come se avesse paura della mia reazione.

-Allora …?

-Sei bellissimo Edward.- sincera e diretta, perché dovrei nascondergli quello che penso realmente?

Si rabbuia e dice:

-Quindi … prima …

Subito capisco che linea stanno prendendo i suoi pensieri e mi muovo per cambiarla:

-No no no Ed! Mi piacevi anche prima, solo che ora …- mi ferma prendendomi il viso tra le mano e lo stringe forte sorridendomi.

-Davvero ti piacevo anche prima?- dice colmo di felicità.

-Certo Edward! Tu mi piaci dentro e fuori- mi guarda sognante ed avvicinandosi a me mi dice:

-Anche per me è lo stesso Bella, dentro e fuori.

E posa le sue labbra sulle mie in un bacio casto e delicato, il nostro primo bacio, ed io mi sento a casa, amata, desiderata dal mio principe ranocchio.


______

-Silenzio dietro le quinte! – Dice Renata.

Siamo tutti schiacciati dietro il palco per vedere l’ultima scena de “il principe ranocchio”.
Sono passati ben nove mesi da quando Renata ci ha riuniti tutti qui per farci sapere quale sarebbe stato il tema di questo spettacolo. Sono cambiate così tante cose da allora.
Ormai io ed Edward stiamo insieme e lo sanno tutti, ci amiamo alla follia ed è una cosa stupenda. Edward dal giorno dopo il nostro primo bacio, si è presentato al laboratorio così com’è veramente. Pulito, sbarbato, senza occhiali e con i suoi meravigliosi capelli sempre ribelli. Tutto questo per la gioia mia e di Renata, e per lo sgomento dei nostri compagni di corso. Quel giorno non ci siamo potuti vedere perché ho dovuto subire l’interrogatorio delle mie amiche che ormai fremevano di sapere e non mi avrebbero più lasciato scampo.
Dopo quel pomeriggio siamo diventati inseparabili. Ho conosciuto la sua famiglia e lui ha conosciuto la mia. Adoro il suo fratellino Alec e mi è capitato spesso di fargli da baby-sitter. In poche parole stiamo benissimo insieme e siamo innamorati come mai avrei pensato fosse possibile.
Ora lui è sul palco e Ben nel ruolo di Enrico recita l’ultima battuta dell’opera:

-No, padrone, non è il cocchio,

bensì un cerchio del mio cuore,

ch'era immerso in gran dolore,

quando dentro alla fontana

tramutato foste in rana.

Il principe da dentro la sua carrozza da un bacio sulle labbra alla principessa e mentre il sipario si chiude e gli applause cominciano a sentirsi, il mio principe viene da me e mi da un bacio mozzafiato, perchè il mio principe rimarrà sempre un ranocchio, il mio principe ranocchio, ed io rimarrò sempre la sua unica principessa, l’unica che potrà mai dargli un bacio capace di spezzare qualunque magia.

FINE
   
 
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