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Autore: Satyros_    24/08/2012    0 recensioni
I suoi occhi sono proibiti,i suoi capelli sono come la morte. Li chiamano "mostri" quelli come lui. Forse Kath fa bene a sospettare.
Di giorno,l'aspetto di avvenente trentenne forse può ingannare,ma di notte non inganna più nessuno. L'era del mattatoio umano è forse ricominciata?
Genere: Fantasy, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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II.



« chi era quel gran figo Kath?»
Chiese Amy,la sua migliore amica dai capelli rossi,l’unica ragazza capace di accettare Kath,per quello che era.
«un tipo stano..»
«e chi non è strano,qui?»
Ironizzò La rossa.
Kath si limitò a sorridere,lei era la prima nella città ad essere ‘strana’ forse era sbagliato giudicare l’individuo,senza conoscerlo.
Shain rientrò in casa. Quella ragazza le ricordava tanto una persona,che cent’anni fa aveva amato come non mai. Un gatto dal pelo bianco si era seduto davanti all’uomo,lo fissava;
era Tom,il gatto che l’altra notte era impazzito; pareva posseduto da satana! Shain fece uno scatto,per spaventare la bestiola,che scappò via terrorizzata. L’uomo se la rise per un po’ e poi disse tra se e se
«stupidi gatti!».
Il ragazzo rientrò in casa,doveva soltanto aspettare la notte,per potersi nutrire.
Kath era convinta che lui avesse un “fascino malvagio” si notava,dai suoi occhi,che aveva sofferto,nella sua vita. La ragazza era uscita da scuola,e anche oggi,era passato un giorno.
Kath sentiva dentro di se,che le sarebbe successo qualcosa di orribile,lo sentiva da quando era nata, e l’arrivo di quello Shain misterioso,sembrava non premettere nulla di buono. La ragazza era quasi arrivata a casa,quando nel piccolo boschetto che divideva la scuola da casa sua,non vide un ombra; La ragazza si spaventò,e si nascose dietro ad un albero. Lamenti laceranti si potevano udire da quell’ammasso di alberi da dove Kath poteva notare l’ombra. L’a belva si fece vedere,il volto era azzurro,e smorto,delle occhiaie nere solcavano il viso dell’uomo,sembrava dannato. Ma la cosa che fece rabbrividire Kath fu notare che all’altezza dello stomaco,si poteva intravedere un foro,sembrava lacerato. Allora la ragazza capì che non doveva avere paura,era solo un fantasma.
Katherine Bookman prese tutto il coraggio che poteva avere in corpo,ed uscì dal suo nascondiglio.
«Hey,Hey tu!»
L’uomo si guardò in giro,non notando nessuno
«sì dico a te! Stai tranquillo,non ti voglio fare del male! Mi chiamo Kath»
« tu..tu puoi vedermi?»
«hem sì..sono nata così...riesco a vedere le anime in pena dei morti,condannati all’eterno esilio sulla terra. Io ti posso aiutare,a vedere la luce!»
«vuoi dire..il paradiso?»
«in un certo senso...sì..»
«devi stare attenta,c’è un uomo,l’artefice di questo..»
Disse indicando il foro sullo stomaco,Kath sentiva che stava per vomitare
« Lui non è un uomo,di giorno è una cosa,di notte un’altra,devi stare attenta Katherine Lui vuole te,non ti ucciderà,non può,lui vuole che lo salvi!»
«hey! Fermati,frena un attimo! Di chi stai parlando?»
Lo spettro indicò con il braccio tra gli alberi; si poteva notare un uomo che stava pulendo la sua macchina rossa. Era Shain,il nuovo vicino.
« Lui,è lui che ti ha ucciso?»
«ti prego di alla mia famiglia,che ora sto bene,ma tu devi avvertire la gente del villaggio ci saranno dei morti,l’era del mattatoio umano è ricominciata!»
Disse il ragazzo dal volto pallido,per poi sparire in una folta nebbia dall’odore acidulo. Alcuni di loro non sanno di essere “morti”. Vedono solo quello che vogliono vedere,altri invece vagano nell’infinito per risolvere le cosiddette “questioni in sospeso”. Questioni come far sapere ai familiari l’artefice della loro morte,o lasciare un messaggio. Molti si presentavano a seconda di ciò che ricordavano il giorno prima della loro morte.
Finite queste lunghe riflessioni personali Kath tornò a casa. Ad aspettarla c’erano suo fratello minore Jacke assieme ad..il vicino?!?
Che ci facevano i due assieme? Si erano per caso conosciuti??
«hey Kath! Vieni qui!»
Gridò Jacob. Con timore la ragazza si avvicinò ai due. «ciao,Katherine »
Salutò Shain,cortesemente.
«ma allora vi conoscete già?»
Esclamò il fratello.
«hem..sì..»
« va bene Shain,è stato un piacere,adesso io e Kath dobbiamo andare a casa,comunque ci si sente!»
Saltò già dal muretto di pietre,ed entrò in casa. Lei cercò di seguire suo fratello,ma qualcosa glielo impedì:Il polso era bloccato.
« Hey,sai,sei carina! Che ne diresti di fermarti a cena da Noi,questa sera?»
« N-Noi?»
« Sì! Io e Buck!»
Dalla schiena dell’uomo spuntò un grandissimo Husky da gli occhi disambigui uno era castano,l’altro azzurro.
Somigliava proprio al cane del libro “il richiamo della foresta”,portava anche lo stesso nome! Kath si fermò ad accarezzarlo e a giocare con lui.
«Non credo sia una buona idea,anche se Buck è un cane fantastico..il fatto è che ho soltanto 17 anni!»
«Non si è mai troppo vecchi per una cena! Ti aspetto!»
Disse andandosene,lasciando la povera Katherine senza parole.





N.d.A. Salve a tutti.
ho alcune cose da chiarire in merito alla storia :)
la foto,so che è un attore famoso,e chiedo scusa di aver usufruito di quest'immagine.
Ma rispecchia alla perfezione come io mi sono immaginata Shain,
per cui spero vada bene lo stesso.
per il resto spero semplicemente di ricevere qualche commento in più :) p.s. posterò la storia nella sezione 'romantico'

Whit L.O.V.E.
From Hell,



Roweena.
   
 
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