Dopo un secolo l'ho pubblicato...scusate.

Per sempre insieme

(Billie)

Scendemmo le scale.

Mi sbilanciai e cademmo.

“Cazzo Bill!” urlò.

Gli guardai il braccio.

Una fottuta frattura esposta.

Mi coprii la faccia.

“Oddio Mike, nono, cazzo scusa! Ti prego, perdonami!”

“Invece di stare lì, aiutami ad alzarmi, cazzo!”

Gli presi il braccio sano, lo misi intorno al mio collo e lo tirai su da terra.

“Andiamo all'ospedale” disse.

Uscimmo di casa e ci dirigemmo là.

Spiegammo ai medici a grandi linee quello successo e cercarono una soluzione: dovevano operarlo in giornata!

“Bisogna operare”

“Co-cosa?” chiese Mike.

Mi guardò, lo guardai.

Oh, lì si che mi venne male.

Avevo paura per lui.

Chissà lui.

Il medico si allontanò.

“Nono” disse Mike.

“Cazzo no!” dissi.

Gli andai incontro rapidamente e gli stampai un bacio sulle labbra.

“Ti amo Michael...scusa, è tutta colpa mia”

“No dai Billie, non fare così...andrà tutto bene, vedrai”

“Spero”

Mentre lui andò in sala operatoria, arrivò mia madre tutta preoccupata.

Mi abbracciò.

“Stai bene Billie?”

“Si mamma, tranquilla...ma adesso non si tratta di me...Mike ha una frattura esposta al braccio” dissi sospirando.

“Oh” si portò la mano alla bocca.

“Stavamo scendendo dalle scale. Io gli ero in groppa...mi sono sbilanciato e siamo volati per terra”

“Billie!” urlò rimproverandomi.

“Sei un idiota! Ti ho sempre detto di non fare queste cazzate!”

Continuò a rimproverarmi per un pezzo.

Persi la pazienza.

“Ok basta cazzo! Hai rotto! Fanculo!” dissi, e mi allontanai dalla sala d'attesa dove eravamo seduti.

Avrebbero operato Mike da un momento all'altro.

Uscii dall'ospedale incazzato.

Probabilmente avevo esagerato.

Non avevo mai parlato così a mia madre, però mi stava facendo girare i coglioni.

Ero stufo, non ce la facevo più.

In più mi sentivo in colpa.

Ritornai a casa.

Entrai di fretta.

Difronte alle scale mi fermai.

Ricordai quello successo e poi salii in camera mia.

Mi intrufolai nel letto.

Iniziai a piangere.

Perchè nessuno mi capiva?

Perchè nessuno mi veniva incontro?

E Mike?

Si, lo amavo veramente.

E sapete cosa?!

Proprio nel momento del bisogno l'avevo lasciato da solo, scappando via, pur di evitare mia madre ero andato via e sinceramente non avevo neanche voglia di ritornarci.

Che amico!

Non mi sentivo degno di essere suo amico.

Aveva bisogno di me e io me ne ero andato.

Riflettendo sotto le coperte, mi addormentai.

Erano le 15 circa, alle 16 mi risvegliai.

“Hey, Bill?! Bill!” sussurrò qualcuno.

“Sveglia”

Socchiusi gli occhi, li aprii poco.

Una figura famigliare.

Mike?!

Spalancai gli occhi.

“Hey, come stai?” sussurrai.

“Più o meno...dovrò ritornare in ospedale per esercizi di riabilitazione...tu?”

“Domanda di riserva?!”

Mi venne incontro.

“Che hai Bill?”

Mi nascosi tra le coperte e i cuscini.

“Niente...ho sonno, ciao...”

“Bill!” insistette.

Mi scoprii.

Avevo le lacrime che scendevano su un volto triste.

“Hey Bill...” disse preoccupato.

Scoppiai a piangere.

“Cazzo Bill! Mi vuoi dire che hai?!”

“È finita Mike”

“Come, è finita?! Perchè?”

Ritornai sotto le coperte.

Mi venne a cercare.

Mi diede un bacio sul collo e mi fece il suo effetto...

“Billie, che cazzo dici?! Io e te per sempre...”

“No” dissi con voce strozzata.

Prese le coperte e le buttò giù dal letto, da me irraggiungibili.

Mi spinse contro il muro.

Deglutii.

Cercavo di guardare altrove.

“Cazzo Billie, guardami negli occhi!”

Non ci riuscivo.

Imprecò.

“BILLIE! GUARDAMI NEGLI OCCHI! TE LO CHIEDO PER FAVORE...”

Lo guardai.

Quel blu...figa...quel blu mi stregava.

Non riuscivo a respirare, parlare, muovermi, non riuscivo a fare niente...cazzo.

Il suo azzurro era un mare da dove avevo promesso non ne sarei mai uscito.

Deglutii.

Le lacrime continuavano a scendere dal mio viso, aveva cominciato a piangere anche lui.

“Bill...” disse.

“Dimmi perchè...” continuò.

“Mi sono comportato da stupido...non mi meriti, non ti merito...” dissi, e distolsi lo sguardo.

“Guardami” interruppe.

Ritornai a fissarlo.

“Tu-tu non hai fatto niente...” sussurrò.

“Shhh!” gli misi un dito sulle labbra per zittirlo.

Tremava.

“Sono scappato via nel momento del bisogno. Sono un pessimo amico...scusa...”

Le lacrime aumentarono.

Era come impietrito.

“T-tu mi stai mollando?” disse con le lacrime lungo il viso.

Si alzò dal letto e corse fuori dalla stanza.

Non ce la faceva.

“Mike...”

“Bill, ho chiuso con te!”

“Vaffanculo mondo di merda!” urlai una volta che fu uscito da camera mia.

L'avevo fatta grossa...cazzo.

Stetti nella mia camera a piangere.

Perchè non l'avevo rincorso?!

Scesi le scale.

Era là in soggiorno.

“Vai via”

“Fammi spiegare! Non complicare le cose...” dissi.

“Peggio di così...è tutto fottuto ormai!”

Gli andai vicino.

Gli passai una mano nei capelli.

“Non toccarmi”

“Ok ciao” dissi freddo.

Me ne andai.

Deglutì.

“Bill...”

Mi girai.

“Che c'è?”

Tacque, mi rigirai.

“Bill...”

“Che cazzo vuoi?”

“Spiegami...”

“Con te è inutile”

“No, sul serio...scusa”

Ritornai indietro.

Mi sedetti sul divano dove c'era lui.

“Credimi che è meglio così...non può andare avanti...mi sento impotente, mi sento uno schifo...” dissi.

“Si che può andare avanti, noi ci amiamo”

“Sei sicuro?”

“Non mi ami?”

“Io si, ma tu mi ami?”

Restò un po' sorpreso.

All'improvviso lo presi e lo baciai.

Durò tanto, con abbraccio finale.

“Di nuovo migliori amici?” chiesi.

“Bill...sei uno stronzo!”

Stavolta uscì di casa.

Lo rincorsi, lo presi per il braccio che non gli faceva male e lo trascinai in casa.

Chiusi la porta a chiave.

“Cosa vuoi fare? Spiegami perchè non può funzionare...è andato tutto bene fino adesso...io so che mi ami, tu saresti con me per sempre, no?”

“Tu non hai risposto alla domanda di prima...mi ami si o no?”

“Ovvio”

“Ovvio cosa? Si o no”

“Si Billie, cazzo si, non si vede?”

Accennai un sorriso.

Sorrise anche lui.

“Mi piace quando sorridi...” si lasciò scappare.

Ritornò in se.

“Stavamo dicendo...penso sia una cazzata quella che stiamo facendo...” disse accarezzandomi i capelli.

“Sai che amo i dreads, vero?” disse ridendo.

Risi.

Ci guardammo, fu come la prima volta, uno era ipnotizzato dall'altro.

“Cancelliamo tutto” disse.

Annuii.

“Scusa...”

Sorrise.

“Io&te per sempre?”

“Io&te per sempre” affermai.

Sorrise, sorrisi.

Mi piaceva vederlo felice.

Dopo seguirono baci e abbracci.

Capii di aver fatto una cazzata.

Non voleva mi facessi problemi inesistenti...voleva solo stare insieme a me...quello che volevo anche io...

Would I last forever?
You and I together, hand and hand
We run away,far away
I'm in for nasty weather
But I'll take whatever you can
give that comes my way,far away