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Autore: JulietAndRomeo    24/08/2012    4 recensioni
Questo è il prequel di 'Niente è più dolce della vendetta'.
Dalla storia:
Li percepii sedersi e, infatti, poco dopo attaccarono bottone: -Hey, bambola, da dove vieni?- chiese quello che sembrava il più grande dei tre.
Tutti gli occhi delle persone del locale erano puntate su di me e potevo sentirli perforarmi il collo con lo sguardo, ma non me ne curai più di tanto e, chiudendo lentamente il menù, alzai gli occhi per posarli sui tre tipi seduti di fronte a me: -Chiamami ancora 'bambola' e per venirti a prendere a calci dovrò farmi un viaggetto nell'aldilà. Tra l'altro, non sono cavoli tuoi le mie origini, bambolo- risposi con un sorrisetto sulle labbra.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Sapore di sale, sapore di mare, sapore di Alto Tradimento... povero Malfoy! -Parte 1

-Andiamo, Granger, apri subito questa maledetta... oh, accidenti e va bene! Alohomora!-.
Solo una piccola parte della mia mente, registrò queste parole, quella mattina. Nel dormiveglia, non avevo ancora intuito che un Furetto platinato, aveva deciso di buttare giù a suon di pugni la porta della mia stanza d'albergo.
Convincendomi di stare ancora sognando, mi girai dall'altra parte del letto mugugnando.
-Ancora cinque minuti, Ginny, poi mi alzo... forse- borbottai.
-Ginny? Mi hai preso per la Weasley? Mezzosangue, ti sei bevuta il cervello? Paragonare me alla Weasley?!-.
-Ginny, hai cambiato voce ultimamente- aprii un occhio per vedere l'espressione di quella che credevo fosse la mia migliore amica: -E anche aspetto, sei più... bionda- conclusi girandomi e accoccolandomi sul cuscino.
...
...
...
-Aspetta! Bionda?!- esclamai scattando a sedere come una molla: -Ginny, non è bionda! Malfoy?!- continuai notandolo.
-Si, Mezzosangue, mi hai scambiato per la Weasley, in situazioni normali, ti avrei uccisa, ma oggi sono di buon umore, quindi ti risparmierò. Allora? Non sei ancora pronta?- disse lui indignato.
-Pronta? Pronta per cosa?- risposi ancora insonnolita.
-Oh, Porca Morgana... te ne sei dimenticata sul serio?-.
-Io non dimentico mai niente, di che stai parlando?-.
Senza dire una parola, lui mi mostrò le infradito, i pantaloni al ginocchio che indossava e la maglietta a maniche corte.
Lo guardai senza capire.
-Oggi, dovevamo andare al mare, ti avevi detto che mi avresti fatto vedere un posto che avevi scoperto mentre eri all'esplorazione dell'Australia!-.
-Oh, per le mutande di Melino, me ne sono completamente dimenticata!-.
-Lo vedo...- mormorò lui.
-Dammi cinque minuti- dissi alzandomi di scatto dal letto e fiondandomi in bagno sbattendo la porta.

-Granger sono passati venti minuti, sei stata inghiottita dalla vasca da bagno?!- disse Malfoy attraverso la porta.
-No, esco- dissi di rimando.
Aprii la porta e presi la borsa, lanciata sul letto.
-Andiamo-.
Uscimmo dall'hotel e velocemente chiamammo un taxi per farci accompagnare alla spiaggia di Blackburne Cove.
Quando arrivammo in spiaggia erano circa le dieci del mattino e tutto il litorale era già occupato da parecchi bagnanti: alcuni prendevano il sole, altri sguazzavano in acqua, altri leggevano e altri chiaccheravano.
-Sembra una bolgia infernale, Granger, dove caspita mi hai portato?-.
-Una bolgia infernale? Conosci Dante? Non ti facevo così acculturato, Malfoy, e comunque non è qui che dobbiamo fermarci, seguimi- risposi dopo che ebbi pagato il taxi.
-Ci sono tante cose che non sai di me- disse lui assumendo un'espressione, a suo dire, misteriosa.
-Ti trasformi anche in un cagnolino ubbidiente, oltre che in un furetto mannaro, è questo che non so, giusto?- dissi.
-Davvero molto divertente, Granger, ma no. Intendevo dire che i Babbani fanno anche cose accettabili oltre che ripugnanti e una di queste cose accettabili è sfornare autori per come si deve. Quindi chiudi il becco e portami in questo posto. Sicura che ci sarà poca gente?-.
-Si, sicura-.
-E che ci sarà dell'ombra? Sai, ho la pelle chiara, non vorrei bruciarmi-.
-Ti sbagli, Malfoy, hai la pelle semi-trasparente, non chiara. È diverso e comunque si...- risposi: -Credo- borbottai accellerando il passo in modo che non potesse sentirmi.
Camminammo per cinque minuti buoni e Malfoy cominciò a lamentarsi dopo circa uno.
Ma quando arriviamo? E quanto ci vuole, ancora? Granger, sono delicato, mi fanno male i piedi! Sei sicura sia questa la strada? Merlino, mi stai portando in un posto dimenticato da tutti per scannarmi!
Dopo questa sua ultima affermazione sbottai: -Si, è vero, lo confesso! Sto portando un furetto platinato dove Morgana ha lasciato le sottane perché devo ucciderlo senza che nessuno mi senta! Contento adesso? E adesso, smettila di lamentarti, mi stai facendo girare le pluffe!-.
-Ok, ok, calma-.
-Siamo arrivati, rilassati Malfoy, per questa volta non morirai!-.
Scosai le fronde di un albero che mi impedivano la visuale e quel posto, come la prima volta che lo vidi, mi lasciò senza fiato.
Era una piccola radura, circondata da tre lati da alberi e dal mare sul restante lato, alla mia destra, in mezzo agli alberi, si poteva scorgere una piccola passerella che conduceva alla spiaggia vicina, ma che la gente non usava perché piuttosto scivolosa. Alla mia sinistra, in acqua, si potevano vedere due sedie da spiaggia, su cui erano seduti un uomo ed una donna ce conversavano. Nonostante gli alberi, io e Malfoy, non trovammo uno spazio all'ombra, essendo stati già tutti occupati. Ci sistemammo quindi al sole, ma molto vicini all'acqua.
Per un po', nessuno dei due parlò e dopo pochi minuti mi appisolai sul bangnasciuga, mentre l'acqua mi lambiva le gambe e, traditrice, mi spingeva tra le braccia di Morfeo.
Quando mi svegliai, dopo un periodo di tempo che sembrò un eternità, lo feci perché sentivo il rumore di macchine fotografiche che scattavano foto.
Mi chiesi il perché e aprii gli occhi lentamente.
Pessima mossa.
Il flash di una fotocamera mi abbagliò e tantai di rimettermi dritta, ma mi sentii stranamente pesante. Alzai allora la testa per vedere cosa mi faceva sentire così pesante e mi dava quel senso di soffocamento che sentivo al petto... e anche quella fu una pessima mossa.
Il mio corpo, dal collo in giù era ricoperto di sabbia e avevo anche scolpite addosso le forme di una donna nuda...
-Malfoy- sibillai: -Che cosa diavolo hai combinato?!-.
-'Che cosa diavolo abbiamo combinato', Granger. Mi sono fatto aiutare- disse indicando due bambini di non più di sei anni ciascuno, posizionati ai suoi lati.
-Ok: che cosa diavolo avete combinato?!-.
-Draco, ha detto 'Diavolo'... la mamma dice che è una brutta parola!- disse il bambino alla sua destra.
-Anche la mia!- disse il bambino alla sua sinistra.
'La mia no!' disse la voce dentro la mia testa.
-La Granger è un po' maleducata, bambini, che ne dite di tornare dai vostri genitori e di portare con voi il cartello?- disse accennando ad un foglio di carta infilato in un rametto di legno.
-Ok! Ciao Draco, ciao Granger!- dissero allegri i bambini.
Draco li salutò con la mano mentre io tentavo di tenerle lungo i fianchi le mani per evitare di strozzare il Furetto.
-Di che cartello stavano parlando?- dissi tremando di rabbia.
-Quello che fino a due minuti era infilzato vicino la tua testa e su cui vi era scritto: 'Venite signori: ammirate e fotografate miss Granger in tutta la sua nudità!'... con tanto di punto esclamativo alla fine della frase- disse compiaciuto.
-Fammi capire bene- dissi scrollandomi tutta la sabbia di dosso e tentando di togliermi i residui: -Tu ti sei fatto aiutare da due bambini di sei anni a ricoprirmi di sabbia, a disegnarmi cose oscene addosso e a scrivere un cartello che parla di una donna nuda?! Ma sei per caso impazzito?-.
-In realtà, Sam e Jack ti hanno solo ricoperta di sabbia, poi io ti ho disegnata e 'scolpita' e ho scritto il cartello senza dire loro che c'era scritto- affermò soddisfatto della sua 'astuzia'.
-Tu. Sei. Un. Coglione- sillabai in modo che potesse capire più facilmente.
-E perché mai?-.
-La gente mi ha fotografata, sai quanto tempo ci vorrà prima che quelle foto finiscano su Internet? Te lo dico io: meno di un attimo!-.
-Premettendo che non ho idea di cosa sia Internet, sta tranquilla, so disegnare bene!-.
-Io ti ammazzo!!-urlai scattando in piedi.
-Prima devi prendermi- rispose alzandosi a sua volta e buttandosi a mare.
Cominciò a dare bracciate potenti in acqua e in poco tempo era arrivato davvero lontano e io ero ancora a riva.
Rinunciai e meditai una vendetta più sottile.
'Gli farò rimpiangere di essere nato!' pensai.
Tonai a riva e cominciai a frugare nella mia borsa, allargata con la magia... non si sa mai.
Pescai un orologio da polso parecchio vecchio e guardai l'orario: le undici e quindici.
Perfetto!
Ripresi a frugare nella borsa e, dopo aver messo via l'orologio, andai alla ricerca della boccetta trasparente che tenevo sempre nello sportello del mobile, nascosto dentro la borsa.
'Beccata!... povero Malfoy, mi fa quasi pena! Quasi...' pensai soddisfatta.
Presi il portafoglio e mi allontanai verso il chiosco della spiaggia.
Attraversai la passerella scivolosa attraverso gli alberi e spuntai sul retro del chioschetto sulla spiaggia.
-Una bottiglietta d'acqua, per favore- dissi al ragazzo al bancone.
-Un dollaro- disse l'impiegato.
-Ecco, arrivederci-.
Mi allontanai velocemente verso la passerella e prima di imboccarla, aprii la bottiglietta e ne bevvi un sorso generoso.
Quando finii, vi versai dentro il contenuto della fialetta trasparente e tornai alla spiagetta.
-Dove sei stata?- mi disse Malfoy quando mi vide tornare.
-Al chiosco, ho preso dell'acqua, ne vuoi?- dissi mostrandogli la bottiglia mezza piena
-Si, dammi-.
Gli passai la bottiglia, nascondendo un piccolo ghigno sotto i baffi, e aspettai.
Dopo aver bevuto quasi tutta l'acqua, lui chiuse la bottiglia e me la passò.
La presi e rovesciai la poca acqua che era rimasta sulla sabbia, davanti ai suoi occhi increduli.
-Perché lo hai fa...- disse prima di svenire.
-Perché non voglio addormentarmi, Malfoy... buon sonnellino-.
Presi i lembi dell'asciugamano su cui era disteso e lo trascinai nel posto più soleggiato della spiaggia. Poi frugai di nuovo nella borsa in cerca dell'orologio da polso e quando lo ebbi trovato, contollai l'orario: le undici e mezza.
Ottimo.
-Ci vediamo tra... circa tre quarti d'ora, Malfoy, quando sarò sicura che sarai cotto a puntino. Verrò a girarti come un hamburger sulla piastra tra un pochino, buon riposo... Dracucciolo!- dissi con un ghigno soddisfatto, mentre entravo in acqua per ripulirmi dalla sabbia.


So che è corto come capitolo, ma ho preferito dividerlo che farlo venire chilometrico, quindi la prossima volta avrete la seconda parte, spero il capitolo vi sia piaciuto e a presto, JulietAndRomeo :)
   
 
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