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Autore: stylessmurf    25/08/2012    11 recensioni
Le presi il viso tra le mani, asciugandole le lacrime sulle guance, poi le accarezzai i capelli e le posai un bacio sulla fronte.
Solo dopo qualche minuto, dopo essersi calmata, riuscì a parlare, e preferì con tutto il cuore che non l'avesse mai fatto.
«Tu sei il mio migliore amico, Harry»
Se qualche giorno prima, quella era l'unica frase che riusciva a darmi stabilità mentale e fisica, ora mi distruggeva.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Centimeters •

 

 Detestavo stare in quella situazione, lo detestavo proprio tanto. Detestavo dover vivere con mia cugina, che non ne voleva sapere di staccarsi da Harry solo e unicamente per farmi rodere, come aveva sempre fatto. Detestavo non riuscire a trovare il coraggio di parlare con Louis, di spiegargli ciò che provavo (o almeno, tentare di spiegarglielo) per paura di ferirlo, ma dovevo riuscire a parlargli, in qualche modo, no? Dovevo farlo per lui e per me, e sapevo di doverlo fare, ma ogni volta che me ne convincevo, arrivava lui e mi mostrava il ragazzo perfetto che era.

Perché lui non si era arrabbiato quando gli avevo detto di aver passato un’intera giornata con Harry, mi aveva sorriso per poi chiedermi “Ti sei divertita?”;
Tante piccole cose mi facevano pensare e ripensare a quanto quel ragazzo fosse adorabile e perfetto, e non sarei stata una completa idiota a perderlo?

 Forse è proprio perché è così adorabile e perfetto che merita una ragazza che lo ami, no?

 Fanculo, ok?
In quel momento mi ritrovavo buttata in malo modo su una poltrona a giocare col cellulare, in attesa Niall, Liam, Harry e Louis scendessero per vedere un film tutti insieme. Intanto Zayn guardava il soffitto con aria annoiata, pensando a mille cose diverse, quando d’un tratto parve illuminarsi come una lampadina.
«Mars, ma quando scoperete tu e Louis?»
Io per poco non trasalì, e il telefono mi saltò tra le mani «Che.. perché fai queste domande, che ti frega?!» gli ringhiai contro, mettendo poi su un broncio; sapevo di essere arrossita fino alla punta dei piedi.
«Boh, curiosità.. Ma detto fra di noi, non lo capisco proprio» Io lo guardai accigliata, e lui continuò «È un ragazzo, insomma. Ormai è passato parecchio tempo da quando lui ed Hannah si sono lasciati, e non fa sesso da un’eternità! Se continui a farlo aspettare, ho paura che passerà all’altra sponda.. o si cercherà una prostituta»
Ridacchiai insieme a lui ma poi portai lo sguardo in basso, crucciata.
«Sarebbe la mia prima volta, Zayn. È importante e non so se mi sento pronta..»
«Ed è davvero questo il motivo?» Mi rivolse un’occhiata seria, ma non ebbi il tempo di riflettere sulla sua domanda che i ragazzi scesero tutti insieme, pronti con patatine e popcorn per vedere il film. Harry fregò un pacchetto di patatine a Niall, che li teneva tutti tra le braccia, e Liam prese a sua volta le patatine conquistate da Harry, sedendosi accanto a Zayn. Louis, intanto, si avvicinò sorridente a me per poi baciarmi a lungo.
«Mh, e tutta questa dolcezza?» Sorrisi dolcemente, lasciando che prendesse la mia mano.
«Sei particolarmente bella oggi» Sorrise a trentadue denti per poi baciarmi di nuovo, con maggior trasporto. Inizialmente mi lasciai trasportare a mia volta, ma ricordai che il resto del gruppo era lì, Harry era lì, e mi bloccai. Strinsi i pugni, diventando rigida.
«Tutto bene?» Chiese Lou, con le sopracciglia aggrottate; annuì fingendo un sorriso.
«Sì, certo, non preoccuparti» Dissi, e lui sorrise tranquillo. Harry intanto si passava nervosamente una mano tra i capelli, più e più volte. Gli rivolsi un’occhiata confusa e mi liquidò con un gesto della mano.

 Quel giorno, tutti e cinque i ragazzi erano particolarmente strani.

A partire dalle domande di Zayn, che arrivavano vaghe e inaspettate come quella che aveva fatto mentre eravamo soli, al comportamento di Lou – che non riusciva a staccarsi da me – a quello di Harry, che invece pareva aver dimenticato anche il mio nome. Liam, invece, continuava a mangiare nervosamente le patatine di Niall mentre lanciava occhiate malefiche ad Harry e Lou.
E ciò che era più preoccupante, era che Niall lasciava che Liam gli rubasse le patatine. Non avevo mai assistito ad un fenomeno del genere da quando li conoscevo, ed era letteralmente sconvolgente.
«Mi spiegate che diamine vi succede oggi?» Chiesi, mettendo in pausa Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo. Ci fu un susseguirsi di “Cosa? Noi? Perché? No, niente!” da tutti tranne Harry, che non mi guardava nemmeno.
«Bene, io me ne vado.» Esclamai, alzandomi di scatto per poi salire in camera mia e chiudermi la porta alle spalle.
Sbuffai, buttandomi sul letto. Mi osservai intorno e presi le cuffie dal comodino, per poi attaccarle all’iPod. Iniziai a fissare insistentemente il soffitto, cercando di capire cosa diamine fosse preso a tutti, specialmente era il comportamento di Harry e Louis a preoccuparmi: sembrava quasi che i loro caratteri si fossero ribaltati, dandogli personalità opposte alle loro.
Sbuffai e mi sistemai di pancia sul letto, facendo partire qualche canzone random. Nemmeno il tempo di arrivare alla fine del primo ritornello che sentì delle labbra poggiarsi sul mio collo e delle mani prendermi i fianchi. Mi staccai le cuffiette e mi girai, fissando Louis con occhi sgranati.
«Mi spiegheresti, per cortesia, che cosa cavolo è successo a tutti?» Gli allontanai la mano, intenta a giocare col bordo della mia maglietta.
«Niente, che deve succedere?» Tentò di distrarmi accarezzandomi i capelli, ma non ci riuscì.
«Louis! finiscila-»
«Martina, non ce la faccio più. Zayn non ti ha detto niente? Non hai intuito nulla? È vero, io ho un fottuto bisogno di fare sesso. L’ho detto! Il dolce e timido Louis ha bisogno di farsi una scopata, perché sta con una ragazza stupenda che però non se lo fila di striscio e lo tratta come un qualsiasi amico. Che non è per niente presa da questa relazione e crede che io sia uno stupido, che non mi accorga di nulla. Beh, non lo sono. Capisco anche meglio di te come stanno andando le cose, e non mi venire a dire che non sai di cosa sto parlando. Non sono perfetto, ho un miliardo di difetti, e fidati: ne hai anche tu. Ma sai una cosa? Io ero pronto a sorvolare su tutti i tuoi difetti, per concentrarci su di noi. Ero pronto a farmi conoscere per davvero, ma non hai idea di quante barriere hai messo tra me e te, e non sto parlando del sesso. Tengo davvero tanto a te, voglio capirti a fondo, voglio infrangere le barriere e starti vicino. Voglio frequentarti da capo e  voglio essere considerato come.. come..»

Stava per dire “come Harry”, ma non ci riuscì.

Ed io non capì che si riferiva a lui.

Sospirò, guardando verso la finestra della mia stanza. Probabilmente si aspettava una risposta, una risposta che proprio non riuscivo a dargli. Così cercai di spiegargli ciò che mi confondeva, ciò che rendeva la mia mente un vero e proprio caos.
E lui uscì amareggiato dalla mia stanza, senza dire niente.
Spezzato.
E vederlo in quello stato, spezzò anche me.

 

Come se ciò non bastasse, quella sera sarei dovuta uscire con i ragazzi e Dominique. Avevo tentato di coinvolgere Drew e Niki, ma la prima doveva andare al compleanno della sorella, e la seconda doveva essere presente ad una cena di famiglia con dei parenti venuti direttamente dall’Italia.
Che ironia, dei parenti Italiani venivano in Inghilterra, quando ciò che avrei voluto fare io era proprio tornarmene in Italia. Sospirai, rotolando per l’ennesima volta sul letto. Nessuno dei ragazzi era più salito dopo la discussione avuta con Louis, e mi chiedevo se stessero parlando di questo.
Sperai fortemente di no, perché temevo che ciò avrebbe dato origine a delle liti tra Harry e Louis ed io non me lo sarei mai perdonato..
Sentì bussare alla porta, e successivamente aprire senza nemmeno aspettare il mio consenso.
«Sei un maleducato, lo sai? Non si fa così» Dissi, con la faccia ancora rivolta al materasso e non alla persona che era entrata.
«Sì, lo so, me lo dicono in molti!»  Disse, per poi concludere con una risata cristallina; «Stai bene, Mars?»
Mi voltai verso di lui, osservandolo (e pensando bene ad una risposta).
Stavo bene?
«Credo di sì, Harry. Anche se non riesco ancora a capirlo, non ancora. Come sta Louis?» Chiesi, non molto convinta della domanda. Lui in risposta fece spallucce,
«Non ne ho idea, dopo essere sceso da qua è uscito senza dir nulla.. avete litigato, per caso?»
«Qualcosa del genere.. comunque, io non credo che sarò dei vostri stasera, non me la sento di vedere Louis, o Dominique, o i suoi amichetti..»
«Ma tu devi esserci! Vedrai che ci divertiremo, non andiamo in qualche club tutti insieme da secoli, scommetto che non ti ricordi nemmeno com’è fatto!»
«Un ammasso di gente sudaticcia e per nulla sobria che si agita sotto luci psichedeliche. Rende l’idea?»
«Per nulla, hai dimenticato noi che ci divertiamo da matti! Immagina: una serata dove tutto può accadere. E in più è in maschera
«In maschera?» lo guardai con gli occhi illuminati da un intenso bagliore. Io amavo le feste in maschera. E lui lo sapeva benissimo, infatti mi rispose dandomi un bacio sulla fronte.. non è che quel bacio avesse molto senso, a dire il vero, ma era stato.. particolarmente gradito.
Sì, diciamo pure che il mio cuore aveva fatto un tonfo, per qualche strana ragione. Ragione che non conoscevo, che continuavo a non conoscere e che, probabilmente, non avrei mai conosciuto. Ero stanca dei miei film mentali, e per una sera, volevo lasciare il cervello a casa e divertirmi.
«Se è in maschera, ok. Anche se dovrò andare a comprare una maschera.. ed un vestito»
«Per la maschera non preoccuparti, te la daranno lì. Ed il vestito..» Mi mostrò un sorrisone a trentadue denti, prima di uscire dalla mia stanza e tornare una manciata di secondi dopo con una scatola rettangolare (abbastanza larga) tra le mani. Me la poggiò sul bordo del letto, incitandomi ad aprirla. La scatola conteneva il vestito bianco che avevamo visto al negozio il giorno prima.
«Vaffanculo, Harry!» Gli urlai contro, incrociando le braccia al petto.
«Di solito si risponde “grazie” oppure “Oddio, Harry, sei il mio eroe! Sei assolutamente stupendo in tutto e per tutto, ed anche incredibilmente sexy!”» Mi rimproverò imitando in malo modo la voce di una ragazza che, secondo lui (e solo secondo lui!), era somigliante alla mia.
«No, non ti ringrazio! Odio quando mi fai regali senza motivo, e lo sai!»
«Ma ce l’ho un motivo!»
«E quale sarebbe?!»
«Ti stava benissimo, diamine! Sarebbe stato uno spreco non prenderlo!»
«Sei una testa di cazzo!»
«Evidentemente ti somiglio!»
«CREPA!» Gli tirai un cuscino in faccia, con tutta la forza che avevo in corpo, tanto che lui ondeggiò e cadde a terra.
«Sei una stronza!»
«Ripetilo se hai coraggio!» Mi munì di altri cuscini e lo minacciai di continuare a picchiarlo.
«STRONZA!»

 

E da quel punto, ricordo solo un sacco di cuscinate e solletico, e mentre io davo tutta me stessa per colpirlo, lui cercava sempre di non farmi troppo male. E alla fine, mi trovai buttata sopra la sua pancia a ridere come una deficente.
«Ti odio, Mars! Giuro che ti odio!»
«Io ti odio di più, brutto gay che non sei altro!»
«Ma quale ‘brutto’, sono stupendo!»
«Quindi sei gay?»
«Anche se fosse?!»
«Scusami, signorina Harolda, non volevo colpirti nell’orgoglio»
«Non ti sei fatta scrupoli a darmi cuscinate sui testicoli, però!»
«Quindi i tuoi testicoli sono il tuo orgoglio?»
«Sono testimoni del mio essere prettamente etero, quindi sì!»
«Cazzo, mi sa che dovremo castrarti.»
«Vaffanculo!» Scoppiai a ridere, e lui con me. Mi spostò leggermente in modo da potermi cingere i fianchi.
«Mi è mancato urlarti contro, non lo facevamo da tantissimo tempo!»
«Hai ragione, stupida Marsupia!» esclamò, spostandomi definitivamente dalla sua pancia per poggiare i palmi delle mani ai lati della mia testa e smollarmi un bacio con tanto di schiocco sulla guancia. Io risi e gli diedi un bacio sulla guancia a mia volta, afferrandogli il volto con entrambe le mani. A quel punto lui smise di ridere, e mi guardò intensamente.
Avevo qualche ciocca di capelli fuori posto? Mi si era sbavato il trucco? Mi era spuntato qualche schifosissimo brufolo nel bel mezzo della fronte? Forse la mia faccia era diventata gialla/verde/blu a causa di qualche strana malattia.
Sì, doveva essere così, perché quella malattia sembrava avesse fatto accelerare anche il mio battito cardiaco.
Sembrava anche che mi facesse bruciare le guancie, e sentire lo stomaco sottosopra.
E.. che mi facesse venir voglia di baciare il mio migliore amico?
Anche quello faceva parte della malattia?

 

 

 

 

 

 

 

 

Non immagini nemmeno quanto sei bella quando ridi.
Non immagini nemmeno l’effetto che mi fai.
Non immagini nemmeno quanto provi la voglia di baciarti, in questo momento e sempre.
Non immagini nemmeno cosa passi nella mia mente, mentre mi ripeto “non puoi farlo”

 

Continuai a fissarla negli occhi, con le labbra ad una manciata di centimetri dalle sue. “Diamine, sono un ragazzo, non posso resistere ancora a lungo senza baciarla
Mentre il mio cervello elabora quel pensiero, le distanze si accorciano, e nella mia testa parte una sorta di conto alla rovescia.

 

15. Sì, saranno più o meno quindici, i centimetri che ci dividono. I suoi occhi sembrano luccicare di un bagliore particolare, ed il color cioccolato che ho sempre visto sembra sciogliersi e diventare cioccolata liquida, spumosa ed invitante. 

10. Ormai sono circa dieci centimetri, sento il suo respiro caldo su di me e sento le sue dita percorrermi le guancie con dolcezza, e si fa sempre più vicina. Avevo quasi dimenticato quanto potesse essere perfetta, sotto ogni piccolo e minuzioso dettaglio. 

5. Manca davvero poco, ormai sento la punta del suo naso sfiorare quasi la mia. Mi manca il respiro, perché tutto ciò che ho sempre voluto è proprio lì, tra le mie braccia, e non mi sta respingendo. 

Questo è il bacio che potrebbe cambiare tutto, questo è il bacio che potrebbe farla diventare la mia ragazza.

Questo è il bacio che potrebbe allontanarla da me di nuovo, e forse per sempre. Questo è il bacio con il quale potrei perderla una volta e per tutte.





Lo so che mi odiate, lo so. Davvero, lo so.
Non aggiorno da mesi, è praticamente inaccettabile. 
LO. SO.
Ma io vi amo davvero, davvero tanto,
e spero che riuscirete ad accogliermi con un dolce abbraccio,
e non con un calcio sulle noccioline che non ho.
E so anche che questo è un capitolo più corto dei precedenti,
MA, la cosa positiva è che è una sorta di 'prima parte' del capitolo che verrà
dopo, interamente dal POV di Harry. E, udite udite, la seconda parte dovrebbe
arrivare tra qualche giorno, devo giusto finirla <3
(Perché, in realtà, questo era un capitolo solo, ma visto che è uscito fuori qualcosa
come undici pagine di capitolo, ho pensato bene di dividerlo e rendere tutti felici, 
dandovi due capitoli in tempi flash.
Oh, and guess what? Ci sono novità nell'aria.
Quindi, mi perdonate? eh? çç
COOOMUNQUE, voi che pensate della fine di questo capitolo?
Si sono baciati? Non l'hanno fatto? Harry ha confessato di essere innamorato di una
Louis Vuitton? Fatemelo sapere, vi amo tanto ♥
Mars. 
   
 
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