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Autore: smarties89    25/08/2012    1 recensioni
“Nella vita puoi avere un numero illimitato di seconde possibilità. Alla fine però le esaurisci. Con il senno di poi, sono stato molto fortunato, così ho deciso di non sfidare più la sorte. (…) Ogni giorno sono contento di aver trovato la forza di prendere la strada giusta.” (Slash)
CONTINUAZIONE DI 'SAVE ME'
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Contraband venne pubblicato l'8 giugno del 2004. Ottenne subito un ottimo riscontro, anche grazie alle numerose conferenze stampa fatte dai ragazzi in giro per il mondo. Il disco andò in vetta alle vendite nelle prime due settimane.

E poi arrivò la parte che più di tutte avevo temuto: il tour.

Due settimane dopo la pubblicazione dell'album, partirono con il primo concerto in Kansas e da lì toccarono ogni città di quasi ogni stato.

Slash tornava a casa abbastanza frequentemente, in particolare durante il tour americano, anche perchè la mia pancia stava crescendo sempre di più; avevamo scoperto che sarebbe stato un maschietto e che il tempo mi scadeva il 12 ottobre. I concerti furono così organizzati seguendo questa fatidica data.

Il bambino era podalico, ma fortunatamente non sorsero complicazioni fino a poche settimane dal parto; mia madre e la mia cara amica Priscilla mi aiutavano tantissimo, soprattutto con Joy.

Il 10 ottobre cominciai a non stare bene e ad avere contrazioni e venni portata in ospedale. Chiamai subito mio marito.

 

Sophia, amore mio! Come stai?”

 

Saul sono in ospedale!”

 

COSA?????”

 

Ho cominciato ad avere delle contrazioni, ma è ancora presto...”

 

Lo sentii tirare un sospiro di sollievo. “Ok, amore, io stasera ho il concerto ad Atlantic City e ho già prenotato il volo notturno per essere da te il prima possibile. Mi raccomando aspettami!”

 

Devi dirlo a tuo figlio, questo...”

 

Cash, aspetta che arrivi papà prima di uscire da lì dentro, ok???”

 

Scoppiai a ridere e lo salutai.

Sì, avevamo deciso di chiamare nostro figlio Cash; so bene che non è un nome molto...come dire...comune. Il consiglio ci venne dato da un nostro caro amico, il boss del cinema Robert Evans che, quando aspettavo Joy e ancora non sapevamo che sarebbe stata femmina, ci disse: “Se è maschio, dategli il nome più bello che un uomo possa mai avere! Chiamatelo Cash!”

La prima volta non avevamo potuto sfruttare il nome dato che nacque una bimba, ma questa volta...decidemmo di seguire il consiglio di Robert.

Era quasi l'alba quando mi si ruppero le acque...e Slash non era ancora arrivato.

Cominciai ad andare nel panico perchè non volevo partorire senza di lui; riuscimmo a posticipare un po' il cesareo, giusto in tempo perchè lui arrivasse.

 

Finalmente arrivò. “Sophia, amore mio...sono in orario?”

 

Tuo figlio ha provato ad uscire prima ma siamo riusciti a convincerlo ad attenderti!”

 

Ci portarono in sala parto, dove venne effettuato il cesareo; in confronto al primo parto durante il quale mi sono ritrovata ad affrontare 18 ore di travaglio, questo fu una vera passeggiata.

L'11 ottobre 2004 nacque il nostro perfetto secondogenito di tre kg e mezzo.

Venimmo raggiunti subito dalle nostre famiglie e soprattutto da Joy, che cominciò a guardare con curiosità quel nuovo pupazzetto che era entrato nelle nostre vite. Non la interessò più di tanto comunque, dato che poi si buttò tra le braccia del suo papà che non vedeva da 10 giorni.

Alla sera Slash ripartì, scatenando le lacrime di Joy...e un po' anche le mie: vederlo andarsene mi faceva male al cuore. Priscilla portò fuori dalla stanza Joy così io e mio marito riuscimmo a salutarci tranquilli.

Mi diede un bacio, profondo, sensuale, facendomi rendere conto quanto davvero avevo sentito la sua mancanza in quei mesi...e quanta ancora ne avrei sentita.

 

Mi dispiace...” mi sussurrò “Potessi rimarrei, ma domani sera c'è un altro concerto...”

 

Lo so amore...stai tranquillo, ok?”

 

Guarda che vita ti tocca fare...vi tocca fare...”

 

Saul, smettila. Finirà anche questo tour, no? E poi avremo tutto il tempo che vogliamo per recuperare.”

 

Ti amo, Sophia, ti amo con tutto me stesso.”

 

Anche io ti amo, da morire...”

 

Ci abbracciammo stretti e per l'ennesima volta rimasi lì a guardarlo andarsene.




Salve a tutti!! Volevo solo avvisarvi che mancano solo due capitoli alla fine di questa storia!!!! Grazie come sempre a tutti coloro che seguono, leggono e recensiscono! Un bacione :)
 

  
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