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Autore: Dark K Sly    25/08/2012    2 recensioni
Essere morso da un lupo non era mai stato sulla sua lista di cose da fare, ma poteva anche gestirlo. Aiutare Derek a diventare un Alpha competente, tuttavia, non faceva parte del suo curriculum. Stiles/Derek, STEREK.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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[1]Something Ends





La cosa davvero brutta fu che Stiles gli diede ascolto.

Non avrebbe voluto – cavolo, se avesse avuto voce in capitolo, la sua personalità iperattiva l’avrebbe supplicato di non permettere al suo migliore amico di scendere a patti con il loro peggior nemico. Perché questo era Gerard: un nemico e il peggiore di tutti, peggio di Chris o di Derek, a questo punto persino peggio di Matt.

E Scott stava lavorando per lui.


Dopo essere riuscito ad uscire dalla centrale – suo padre, grazie a Dio, vivo e tutto intero e apparentemente tornato ad essere di nuovo lo sceriffo, essendo l’unico sopravvissuto alla notte più lunga di tutti i tempi – Stiles non riusciva a ricordare molto di come le cose fossero peggiorate: Matt era morto, Jackson era di nuovo assente ingiustificato, Lydia era data per dispersa da dopo la sua festa e la madre di Scott era a conoscenza della “situazione pelliccia” del figlio. Ma la cosa più importante di tutte era che Scott stava lavorando per il nemico, con l’uomo che voleva fregarli tutti.
Stiles aveva quasi raggiunto il suo punto di rottura – se Scott l’aveva cercato solo per risolvere un problema riguardo Allison, lui giurò su Dio che non avrebbe mai più aiutato l’amico di nuovo. C’erano limiti a ciò che un ragazzo era disposto a fare per aiutare il proprio migliore amico. E allearsi con un nemico che fa venire la pelle d’oca, era uno di questi.

Diciamo che questa era la ragione per cui Stiles si stava muovendo furtivamente attraverso la città, rischiando di essere fatto a pezzi, o ucciso, o arrestato, o una combinazione di tutte e tre le cose; per trovare Scott e provare a dargli l’opportunità di redimersi.
Comunque, perché è stato un tale idiota? Forse Scott non ha per niente un cervello? Pensava forse di essere Edward Cullen? Perché Allison non aveva nulla di Bella Swan in lei, per quanto gli riguardava. La ragazza aveva tentato di uccidere Derek e ci era quasi riuscita.
E Derek non era esattamente il ragazzo d’oro là fuori, ma era sempre accorso in loro aiuto quando ne avevano avuto bisogno, che avesse poi bisogno di loro o no. Non era gentile abbandonarlo alla sua sorte nel modo in cui Scott invece aveva fatto – quello, e il modo in cui Scott semplicemente si era dimenticato del tutto di lui alla centrale.

E se la sua paralisi non fosse svanita? C’era stata una sparatoria, tanti e troppi spari, erano successe cose terribili e mai una volta Scott era accorso in suo aiuto; non che Derek fosse una damigella in pericolo, ma andiamo.

Scott a volte sembrava dimenticare che cosa Matt gli avesse fatto notare quella notte: al di fuori di loro, l’unico senza un’inquietante abilità di uccidere o un potere soprannaturale, era lui. Stiles era il cervello, quello che pensava, ma non c’è molto che un cervello possa fare quando non puoi muoverti, quando tuo padre ha perso i sensi ed è accasciato al suolo, quando c’è un fottuto Kanima a piede libero, quando c’è uno psicopatico con una pistola che tenta di uccidere chiunque e quando ci sono cacciatori da tutte le parti.

Non il miglior posto per uno al 100% umano in cui trovarsi.

Così, sì, suo padre era tornato alla centrale per cercare di risolvere la cosa, di giustificare tutte quelle morti e quel casino, e tutte le prove riconducevano a Matt che avevano trovato affogato in un lago.
Matt era un bastardo, un verme e uno psicopatico, ma Stiles sentiva che c’era qualcosa che non tornava riguardo a tutta la storia del suo suicidio, soprattutto perché nessuno può effettivamente uccidersi affogandosi senza un qualcosa che ti tenga sott’acqua – e Matt non aveva nulla sul suo corpo.

Le cose continuavano a diventare sempre più senza senso e Stiles aveva solo bisogno di un po’ di normalità: un pezzetto della sua vecchia vita.

Aveva bisogno di sentire Scott spiegare che diavolo avesse intenzione di fare, passando informazioni su chiunque a Gerard Argent.


Non era ancora mattina, il giorno era in quello strano momento in cui la luce sta tentando di prendere il sopravvento, ma la notte non vuole permetterglielo e ogni cosa si tinge di una tonalità rossastra di blu, se mai questo sia possibile – e lui sta cercando Scott, che evidentemente ha pensato che nascondersi nella vecchia casa Hale fosse una buona idea, dato che la chiacchierata con sua madre non è stata esattamente una delle migliori, da quanto ha dedotto dal loro breve scambio di messaggi sul cellulare. Scott sembrava non essere in sé; forse, era davvero andata male con la signora McCall.

Non doveva essere piacevole per una madre vedere il proprio figlio cambiare, trasformarsi e diventare un lupo davanti ai propri occhi. Ma nonostante questo, casa Hale? Seriamente? Il nascondiglio di Derek, che gli era stato sottratto dagli inquietanti Argent? Davvero, Scott?

In ogni caso, aveva bisogno di sistemare le cose; lì è dove Scott ha detto di trovarsi e lì è dove Stiles ha intenzione di andare, perché ha bisogno di credere che ci sia una spiegazione plausibile per il fatto che Scott stia tradendo il branco che, presumibilmente, dovrebbe aiutare.

Stiles non vuole pensarla così, perché il tradimento di un intero branco, piuttosto che l’aver fatto la scelta sbagliata, sembra troppo difficile da perdonare.

Si avvicina quanto riesce con la sua jeep, dopodiché scende, restando ad osservare quell’inquietante casa a distanza. Stiles non ha alcun genere di ultra-senso da lupo che lo aiuta a capire che cosa potrebbe esserci ad aspettarlo, così si incammina – cos’altro può fare?

«Scott?» chiama, e la risposta è proprio ciò che non si aspettava.

Un ringhio.

«Scott?» chiama di nuovo, guardandosi attorno in quel luogo buio e sentendo dei brividi corrergli lungo la spina dorsale – e non di quelli piacevoli.

Qualcosa si muove nell’angolo e Stiles si avvicina cautamente, pensando che forse il suo amico ha ancora le sembianze di lupo a causa della luna piena o dell’essere sconvolto.

«Ehi, amico, magari venire un po’ alla luce? Sai, non ho intenzione di venire nell’angolo buio di un film horror per parlarti, quindi…» la butta sullo scherzare, restando con i piedi fissi a terra, osservando la sagoma muoversi un poco.
Non è definitivamente umana; se non è Scott, è piuttosto fottuto.

Stiles cerca di fare un passo indietro, ma neanche il tempo che si muove e già sa che è troppo tardi; infatti si ritrova disteso sul pavimento con un fottuto lupo gigante su di lui.

E quello non è affatto Scott.

Non è nemmeno Derek.

E’ il fottuto Peter Hale.






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