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Autore: Punkeise    25/08/2012    4 recensioni
Lei e Lui.
Un'amore che sfida l'impossibile.
Una lotta tra il bene e il male.
Genere: Fantasy, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Ma salve lettori!
Lo so...sono in mega ritardo ma c'è un buon motivo!
Aspettavo di avere tante recensioni T.T!

Coro:'' Povera illusa!''

Il fatto è che ricevo poche recensioni e mi piacerebbe aumentarle un pochetto...
Non sono particolarmente soddisfatta di questo capitolo ma fatemi sapere che ne pensate eh ;)!

Ciao e alla prossima :D!


Irritata per essere stata sbattuta da quel cretino, corsi in camera mia ignorando i richiami dei miei che pretendevano un aiuto con gli scatoloni e il resto.
Entrai velocemente in quella che doveva essere la mia camera ma capii che non era così.
''Che ci fai qui?'' sussurrai sbalordita.
Nessuna risposta.
Ripetei la stessa domanda alzando la voce.
Di nuovo nessuna risposta.
Non so neanche io perchè continuavo a rifare la domanda sapendo che non avrei mai ricevuto una risposta.
Mi avvicinai lentamente al lettino, cercando di non fare rumori e di evitare quindi lamentele. La vidi e d'istinto le accarezzai la nuca ma accorgendomi di quello strano contatto ritirai la mano inorridita e sorpresa.
Perchè lo stavo facendo!? Lei non merita le mie attenzioni! Lei non merita di essere amata, lei non merita niente!
Velocemente postai il lettino nella stanza accanto, per allontanare la fonte delle mie paranoie.
Mi sedei sul letto rosato e mi massaggiai le tempie doloranti per i troppi pensieri, quando ad un tratto sentii una ventata di aria calda arrivarmi sulla schiena.
''Duncan...'' bisbigliai.
''Oh, mi hai sentito!'' disse il devil, entrato senza permesso nella stanza, rischiando di prendersi un calcio nei gioielli.
''Cosa vuoi Duncan?'' dissi alquanto irritata.
''Niente'' sorrise il devil.
''E allora perchè sei entrato per di più senza il mio permesso?!'' urlai girandomi di colpo e fissandolo come peggio potevo.
''Perchè cara Courtney'' disse con la sua aria strafottente ma fottutamente irresistibile ''Io faccio quello che mi pare quando mi pare!'' Intanto lui si era avvicinato e ormai i nostri nasi si toccavano ma, anche se imbarazzata,non riuscii a staccare gli occhi dal suo sguardo glaciale che mi fissava desideroso.
Ma se pensava che sarebbe successo qualcosa si sbagliava di grosso!
Non ebbi neanche il tempo di protestare che lui mi buttò sul letto e si tolse la maglietta bianco sporco piena di buchi.
Arrossii violentemente vedendolo lì mezzo nudo, con un fisico da urlo.
''Sei un'idiota'' sussurrai.
Lui si stese, si avvicinò alle mie labbra ma io prontamente mi scostai!
Senza perdere una piega lui si alzò, prese la maglia e si avviò verso la finestra e prima di spiccare il volo mi disse:'' A presto, principessa!'' ''Questo cretino mi darà più problemi del previsto'' sbottai sperando che mi sentisse ma non fu così.
Nervosa ed irritata dalla giornata particolarmente pesante mi cambiai e mi misi a letto e di colpo mi addormentai.


La mattina dopo la ragazza si svegliò di buon umore e, dopo aver fatto una sostanziosa colazione, si avviò verso il capanno.
''Permesso...'' sussurò Courtney entrando nella casetta.
''Che vuoi Courtney...?'' disse lui con tono stanco ed annoiato.
''Vieni con me?'' sorrise la ragazza stranamente allegra.
''E dove dovrei venire?''
''In bicicletta, andiamo a farci un giro...ti va?!'' disse lei un po' dubbiosa di essere sembrata ridicola.
Lui la fissò stranito e poi sbottò:'' Io non ho una bicicletta!''
''Bè, ti do quella di mio padre!'' sorrise la mora.
Lui borbottò qualcosa che assomigliava a ''la bici è da neonati''
''Non sai andare in bici!'' scherzò lei.
Ma il devil si girò verso la ragazza e fece la faccia di un bambino che era stato preso a rubar marmellata dalla dispensa.
''Non sai andare in bici?!''
Lei era sconvolta.
''Sai, sono passati tanti anni dall'ultima volta...'' provò a giustificarsi lui.
Lei non disse niente e scoppiò una fragorosa risata che fece irritare Duncan; notandolo Courtney si fermò e lo spronò a provare con lei e dopo tanto insistere accettò e i due si avviarono in un strada isolata per non essere disturbati.

                                                                                                                       ***

''Parti'' ripetè scocciata la ragazza.
''Devi darmi tempo!'' urlò Duncan esasperato.
''E' la quarta volta che sali su quella maledetta bici e stai fermo per un'ora!''
Ancora dopo un'ora i due erano rimasti fermi senza neanche fare qualche metro.
Il forte Duncan aveva letteralmente il terrore di salire sul quell'aggeggio per lui pericolante e la mora cominciava a perdere la poca pazienza che aveva.
''Giuro che se non parti giro i tacchi e me ne vado!'' disse lei suonando nervosamente il campanello della sua bici color oro.
''Ok, ora parto!'' sbottò il devil convinto.
''E stato un piacere conoscermi!'' fece il segno di croce, per poi mettere le mani sul manubrio e, con un'espressione terrorizzata sul volto, cominciare a pedalare.
Aumentò la velocità sempre più sicuro di se stesso e Courtney dovette metterci tutta la sua forza per raggiungerlo.
''Vuoi rallentare cretino?!'' gli urlò la mora col fiatone.
''Eh no! Ora che ci ho preso la mano chi mi ferma più Principessa!''
E invece Duncan avrebbe dovuto fermarsi, tutto successe in un secondo!
Lui si girò un'ultima volta per vedere la faccia stanca e supplicante di Courtney e per rivolgerle uno sguardo pieno di soddisfazione, per poi rigirarsi e trasformare la sua espressione da felice a terrorizzato notando che a pochi metri da lui la strada finiva e veniva chiusa da un grande muro di mattoni.
Cercò di frenare coi piedi ma lo schianto era inevitabile!
Ci fu soltanto un grosso tonfo poi il silenzio più totale.
Nessun urlo, nessuna richiesta d'aiuto...Duncan era sparito!
Courtney sconvolta si buttò giù dalla bici, lasciando che cadesse rovinosamente e si rigasse il telaio colo oro, precipitandosi a vedere più da vicino.
Notò la bici col telaio piegato in due e qualche schizzo di sangue sulla parete ma di Duncan neanche l'ombra.
 ''Duncan dove sei?!'' provò ad urlare un paio di volte ma senza risposta.
Si rannicchiò su se stessa in preda al panico stringendosi la testa come fosse una pallina anti-stress, incapace di calmarsi.
''Perchè gliel'ho fatto fare!?'' continuava a ripetersi amareggiata.
Piena di sensi di colpa si alzò, raccattò la sua bici e si avviò verso casa con un'espressione triste.

Chissà ora dov'era Duncan, se era vivo o se era semplicemente in un altro posto a fare chissà cosa...

 Nessuno lo sa tranne il sottoscritto...


Lo so che è più corto del solito ma ditemi se fa proprio proprio schifo...
Il prossimo sarà più lungo e ricco di novità!
Scoprirete dov'è finito quel pervertito di Duncan e vedrete molte novità nella vita di Courtney ;)!


Adioss!
  
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