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Autore: jeffer3    26/08/2012    8 recensioni
In collaborazione con charlietno.
Santana e Rachel sono due patite di scommesse. Da qui, si susseguono una serie di vicende, incentrate sulle sfide che le due si rivolgono constantemente.
Dal capitolo I :
“Hobbit! Non ti avevo visto… ti avevo preso per il cestino della palestra.” Iniziò procurando un sonoro sbuffo nell’altra. “Non credi che sia capace di fare quanto detto?”
“Ma per favore, sono sicura che non ce la faresti mai.” Affermò, sicura, la diva, mentre la latina le si avvicinava poco a poco con le braccia incrociate.
“Scommettiamo?” chiese, allora, sollevando le sopracciglia.
“Scommettiamo!”
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Saaaannie, sei pronta?”
“Arrivo paperotta, ero in soffitta” rispose la latina, scendendo le scale e avvicinandosi alla propria ragazza con una busta in mano.
“Perché in soffitta?”
“Dovevo prendere delle cose da dare alla nana…” spiegò velocemente, chinandosi ad allacciarle i lacci di una scarpa, che a quanto pare la biondina aveva dimenticato di sistemare.
“Cioè?” chiese, curiosa.
“Oh, vedrai, mi amor!” rispose subito entusiasta, tirandosi in piedi “Anzi, conoscendo la sua puntualità maniacale, sarà qui tra…” fece guardando l’orologio “3…2…1…”
*Dlin Dlon*
“Appunto.” Concluse, lanciando un’occhiata rassegnata alla biondina e avviarsi ad aprire la porta di casa, non prima, però, di averle lasciato un veloce bacio sulle labbra.


“Nana. Matrigna di Biancaneve” salutò velocemente le sue ospiti l’ispanica, facendole entrare.
“Che accoglienza calorosa, San!” esclamò, ironica, la bionda “Tutto bene, grazie!” continuò, sedendosi sul divano.
“Allora, Santana, cosa volevi dirmi? Evitiamo di perdere tempo che non voglio fare ritardo”
“Oh, nana, farai ritardo invece, sappilo.” Disse l’altra, avvicinandosi alla busta che aveva lasciato poco lontano, per poi fermarsi. “Ma aspetta…” fece, osservando le due “Che ci fai qui, Quinnie? Avete fatto pace??” chiese, sinceramente contenta per le due.
“Certo che hai proprio un intuito fenomenale tu, eh?” fece la bionda, alzando il sopracciglio.
“Sia ringraziato il cielo, finalmente ora smetterò di sentire le lagne della tua ragazza!” esclamò subito, lasciandosi andare ad un teatrale sospiro sollevato. “’La mia Quinnie, mi manca coooosì tanto… non ce la posso fare senza di lei… gnegnegnè’” prese, quindi ad imitarla, mentre la diva parve improvvisamente interessata alla proprie scarpe e la bionda ascoltava con un sorrisetto sulle labbra.
“Tenera...” Commentò quest’ultima, allungando la mano per afferrare quella della propria ragazza e accarezzarla.
“E come avete fatto pace, se posso?” domandò improvvisamente la latina, osservando subito la Fabray girare lo sguardo e la mora farsi tutta rossa.
“Senti Sant-“
“Aaah. Scusate, ho sbagliato domanda, pardon. La riformulo.” Fece sghignazzando “A casa di chi avete fatt-“
“Santana!” la richiamò subito la diva “Per favore, possiamo passare al motivo per cui siamo qui?”
“E va bene. Questa volta passa, ma solo perché non vedo l’ora di vederti all’opera” iniziò, sfregandosi le mani “Prese, quindi, dalla busta degli oggetti che le altre nella stanza non faticarono a riconoscere.
“Rachel, devi andare al mare?” chiese, quindi, incuriosita la ballerina, osservando le pinne e la maschera, con tanto di tubo per respirare, che la latina aveva in mano.
“N-non… che io sappia” fece confusa quella, piegando la testa di lato e osservando Santana “Mi spieghi?”
“Subito!” rispose prontamente l’altra mora “Mi sembra abbastanza chiaro che tu debba indossare questa roba…”
“Devo andare a nuotare in piscina?”
“No, dev-“
“Ti prego dimmi che non mi mandi nelle fogne” la pregò, tutta spaurita, lasciando un attimo interdetta la latina.
“Beh, no… però grazie per l’idea! Sarà sicuramente per la prossima volta. Allora… ascoltami” iniziò, porgendole gli oggetti “Dovrai indossare questa roba, però sbrigati perché dobbiamo arrivare lì un minuto prima che suoni la campanella.”
“Vestita così?!” fece allibita, con una tonalità nasale, a causa della maschera che aveva appena indossato.
“Oh, sì” gongolò “Ora mi devi seguire, però” avvertì, osservandola saltellare per il salotto cercando di mettersi le pinne, per poi, infine, essere aiutata dalla Fabray, che le impedì di cadere a terra.
“Sono tutta orecchi” disse, guardandola seriamente, mentre le altre tre la fissavano cercando di contenere le risate.
“Dovrai fare almeno 100 punti…” iniziò, quindi, lasciando confuse tutte le altre “E i punti si guadagnano…” continuò, creando un po’ di suspance “facendo lo slalom fra le persone.” Concluse quindi soddisfatta “Ogni persona vale 1 punto. Se è un professore vale 5 e, se riesci in una combo, quindi, tipo due professori di fila, vale il doppio… in pratica, da 10, faresti 20.”
“Slalom…” commentò la Fabray, osservando la ragazza al suo fianco, che a stento sarebbe riuscita a fare due passi con quelle pinne. “Il tuo piano è far sfracellare al suolo la mia ragazza nel minor tempo possibile, San?” chiese, quindi, subito dopo.
“All’incirca” le rispose, con un sorriso grande quanto una casa. “Immagina appena suonata la campanella la quantità industriale di persone che si aggireranno per i corridoi” fece, con un luccichio negli occhi.
“Eh. Purtroppo le immagino” concluse la diva, avviandosi, a dir poco goffamente, verso la porta a grandi falcate, cercando di non inciampare.


 
“Pronta Berry?” chiese, tutta euforica, con una videocamera in mano, l’ispanica, ottenendo come risposta solo un borbottio confuso. “Ehm, non ti capisco se non ti levi il boccaglio della maschera”
“Ho detto che non mi sembra corretto che tu filmi la scena.” Disse, indignata, osservando già i primi ragazzi accorgersi dei suoi insoliti accessori.
La latina dal canto suo non si mosse di un passo, prendendo semplicemente il cellulare e andando su youtube. Dopo aver digitato velocemente alcune lettere, glielo porse, facendole vedere un elenco di vari video.
“Questo è il risultato del lavoro di Mortisia qui, versione bionda” fece, indicando la Fabray, che sollevò le sopracciglia disinteressata “Ha creato un canale, con tutti miei video all’interno”
“Oh…”
“Già. Non solo ci sono quelli, in cui è riuscita a filmare le scommesse che mi lanciavi – e tra queste, c’è anche quella in cui mi aggiro nuda per la strada, per inciso – ma ha creato addirittura dei video tributi, con musiche di sottofondo e foto.” Concluse, riponendo nuovamente il cellulare in tasca. “E ora muovi il culo, nana.”
“Vado, vado” fece, scocciata “Ah, Quinnie…” richiamò, poi, la sua ragazza “Sei un genio del male, amore mio!” esclamò, regalandole un sorriso luminoso, per poi rimettere il boccaglio e mettersi in posizione.
“3…2…1…”
*Driiiiiiiiin*
Si sentì chiaramente il suono della campanella, seguito immediatamente dallo scatto ‘felino’ della diva.
Con le movenze di una papera, che sembrava sotto l’effetto di uno shock epilettico, prese a ‘correre’ incontro ai primi ragazzi, che vedendola arrivare, si immobilizzarono di colpo, strabuzzando gli occhi, cosa che diede alla piccola Berry un notevole vantaggio.
“8…9… o mio Dio ma come diavolo fa?!” chiese, esterrefatta la latina, osservandola continuare lo slalom fra le persone, con una certa difficoltà, ovviamente, ma – diciamocelo – la Lopez si aspettava di vederla cadere rovinosamente già dopo i primi 4 passi.
“Vai, Rach!” la spronò la bionda più alta, mentre la ballerina si limitava ad osservare la scena con un sorrisetto divertito, dicendo di tanto in tanto cose come ‘lo avevo detto che era un unicorno’.
“12…CAZZO! 17! Ha schivato un professore!”
“Sì! Grande!” gioì la Fabray, per poi rivolgersi subito dopo alla mora al suo fianco “Combo! Erano due prof di fila quelli, da 12 ora sta a 32!”
“Mmh…”
“3 professori! 42!”
“Che stramaledetta culosa.” Borbottò l’altra, per poi bloccarsi vedendo alla fine del corridoio la Sylvester, che si trovava ad essere sulla traiettoria della diva. “Oh. Ora ci divertiamo…”
“Merda…” imprecò sottovoce la bionda, osservando la propria ragazza rendersi conto di chi aveva di fronte.
“Oh, buon Dio, pagherei oro per vedere la sua faccia in questo momento” sghignazzò la latina, osservando la piccola diva rallentare, per poi sgommare con un rumore molto simile a quello delle ruote di una Ferrari in corsa, girandosi di colpo, mentre la Sylvester da dietro iniziava già ad urlare cercando di capire chi fosse quel folle che si aggirava per i corridoi conciato in quel modo.
Le tre ragazze la videro scattare verso di loro, cercando di togliersi le pinne dai piedi e, una volta riuscita nell’intento, continuare a correre come una forsennata del tutto scalza per il corridoio.
Mano mano che si avvicinava, le risate delle tre ragazze si fecero sempre più forti, finché la ebbero ad un soffio di distanza.
“Via, via, via, via..” urlò la diva, passando giusto in mezzo a loro e prendendo al volo le chiavi della macchina, che l’ispanica aveva ancora in mano.
“EHI!” le urlò dietro questa, contrariata.
“Te le ridò dopo!” sentì dire, ormai in lontananza.
“HAI PERSO!”







 
“Sai,San, stavo riflettendo su una cosa” iniziò la piccola diva, rivolta verso l’ispanica, mentre si incamminavano verso casa Berry.
“Cosa?”
“Sai, ora che siamo vicine al diploma e tutto quello che questo comporta… non potremo più fare sfide che includano Lauren.”
“Mi sento di dire… che culo!” esclamò, ripensando a tutte le botte che aveva preso “Anche perché credo che con tutte le volte, che l’abbiamo coinvolta, lei stia iniziando a sospettare qualcosa”
“Effettivamente… allora dobbiamo solo sperare che non sia ancora così.” Disse, aprendo la porta di casa e incamminandosi verso la propria camera, seguita dall’altra mora.
“Che intendi, nana?” chiese la latina, mentre un brutto presentimento si stava iniziando a far largo dentro di sé.
“Mi è sempre piaciuto Batman, lo sapevi?” fece, tralasciando completamente la domanda che le era stata rivolta e aprendo le ante dell’armadio.
“Ok…” la assecondò confusa, l’altra.
“E dunque…” iniziò prendendo un perfetto costume da batman tra i vestiti “facciamo scommess, San!”

 
“Dio, ma come mi hai fatto vestire?!” si lamentò per l’ennesima volta la latina mentre arrivava, assieme alla piccola Berry, a scuola in macchina.
“Andiamo, su! Rendi onore al cavaliere oscuro.”
“Berry, tu hai qualche problema serio.”
“Ha parlato quella che ha il costume di Gandalf, con tanto di bastone magico, a casa” la provocò, infastidita.
“E quindi? E’ un’icona quell’uomo. Ti rendi conto del suo ruolo nel Signore degli Anelli? Senza di lu-“
“Sì, sì, me l’avrai detto un milione di volte!”
“Appunto! Non capisco tu come faccia a-“
“Siamo arrivate.”
“Eh.”
“Già, andiamo?”
“Senti, nana… non è che potremmo evitare la parte che coinvolge Zizes? Mi aggirerò per la scuola conciata così, lo giuro!”
“E vorresti togliermi la parte più divertente?! Ho anche ingaggiato Quinnie con la videocamera!”
“Mh…”
“Lo sapevi che ogni video ha tipo migliaia di visite su youtube? Sta diventando un canale famoso!”
“Ti prego non ricordarmelo” fece, con voce sofferente.
“Bene! Vai!” esclamò, spingendola fuori dalla macchina.
“Ti odio, Berry, ricordatelo.”


 
La latina proseguì, come previsto dal piano, per tutti i corridoi con il costume indosso, cercando di evitare qualsiasi professore nei paraggi, finché arrivò, finalmente, al campo da wrestling, dove sapeva si stava allenando Lauren.
“O Dio, ti prego, fammi sopravvivere a questa mattinata” bisbigliò a bassissima voce, prima di effettivamente entrare e trovarsi davanti la ragazza, che era intenta a quasi spezzare una gamba ad un’altra ragazza, che cercava di sottrarsi alla morte, piagnucolando.
Era in momento.
“E’ l’uomo pipistreeeeeeeello, è Baaaaatman!” iniziò a cantare l’ispanica, iniziandosi a muovere con agilità nel bel mezzo della stanza, attirando, all’istante, l’attenzione di tutti su di sé.
“Si avvolge nel manteeeeeeeeellooo, è proprio Baaaaatman” continuò, avvicinandosi a Zizes.
“E’ rapidiiiiiissimo…” prese, quindi, dei cartoncini a forma di pipistrello, che portava con sé.
“E’ furbiiiiiiissimoo…” iniziò a lanciarli, subito dopo, contro Lauren, che troppo sconvolta per la scena, non si mosse di un millimetro, mentre veniva colpita ripetutamente sulla faccia.
“E’ giustiiiiissimo…” prese, alla fine, una corda e iniziò a girare attorno alla ragazza, cercando, alla bene e meglio, di arrotolargliela addosso.
“Combatte con leeealtà, con capaaaarbietàà, con abilitààà” riuscì nel suo intento, anche se dopo circa un secondo la corda cadde a terra, visto che la latina non aveva avuto il coraggio di avvicinarsi più di tanto per fissarla meglio, temendo che Zizes si riprendesse dallo shock e la facesse secca.
“E corre, corre Baaaaaatman” si avviò, infine, correndo verso l’uscita, continuando a cantare mentre si richiudeva la porta alle spalle “Baaaatmaaaaan”

 
“Beeeeerryyyy!” la richiamò l’ispanica correndo verso di lei “Ci sono riuscita!”
“Whoa!” esclamò, colpita, rivolgendosi poi a Quinn, che era poco più indietro, ancora con la telecamera in mano “E’ vero, Quinnie?”
“Oh sì, Rach! E’ stato qualcosa di meraviglioso!” fece, mentre ridacchiava ancora pensando alla scena “Povera Lauren, è rimasta completamente pietrificata! Ora vado a caricarlo…” fece, maligna, iniziando ad allontanarsi dalle due.
“Di già!?” chiese, allibita, l’ispanica.
“Avevi qualche dubbio?” sentì dire dall’amica, che ormai si era già avviata verso l’aula di informatica.
“Che megera…” bofonchiò, rivolgendosi poi alla più bassa “Senti, nana, credo sia il caso di allontanarci da qui, perché non appena Zizes si renderà conto della cosa e riacquisterà lucidità, vorrà farmi fuori, senza contare il fatto che voglio levarmi quest’affare di dosso il più in fretta possibile”
“Ok, andiamo!”
“Alla Batmobile!” esclamò l’ispanica, facendo ridere la diva.


“Aaaah, non vedo l’ora di vedere il video” commentò la Berry, entrata nella macchina dell’ispanica.
“Io proprio no, invece. Grazie a Dio questa era l’ultima scommessa che prevedeva Zizes…” sospirò, sollevata “Non credo avrei potuto reggerne altre” fece, allacciandosi la cintura di sicurezza.
“Già! Mi mancherà non poterla includere nelle nostre sfide…”
“Eh insomm-“ si bloccò, improvvisamente, la latina, mentre, come era solita fare, controllava lo specchietto retrovisore prima di accendere la macchina.
“Berry?”
“Sì, San?” fece, confusa, osservandola sbiancare.
“Siamo fottute.”
“Ma cos-“
“Oh, sì che lo siete.” Commentò una voce, proveniente dai sedili posteriori, che la diva non tardò a riconoscere come quella di Lauren.
“Merda.”







 
“Ma dico io, non potevi iniziare a scommettere con quel panzone di Finn?” borbottò, contrariata, la Fabray, rivolgendosi alla latina, entrambe con gli abiti di scena delle nazionali.
“Che intendi, bionda?”
“Non so… avresti potuto sfidarlo a lanciarsi dal tetto della scuola ad esempio, così avrebbe tenuto le sue luride manacce lontane dalla mia ragazza” continuò, socchiudendo gli occhi, osservando da lontano il ragazzo parlare con la piccola diva, per l’esibizione che avrebbero dovuto tenere a momenti.
“Oddio, sei in preda ad un attacco di gelosia Fabray!” ridacchiò la mora, osservandola incupirsi ogni secondo di più.
“Vorrei vedere a te!”
“Ma che dici?!”
“Mettiamo che Brittany dovesse cantare assieme a Puck, anzi ad Artie, visto che è stato il suo ex… sostanzialmente un duetto, ballando assieme… strusciandosi assieme… toccandole il culo…” continuò abbassando sempre di più il tono di voce, fino a che le parole somigliarono più a ringhi che altro.
“…Ok, ammetto che non mi farebbe piacere.” Concordò l’altra, dandole una pacca sulla spalla e portando il suo sguardo sui due ragazzi.
“Santana, per favore. L’ultima volta che un giocatore di hockey toccò inavvertitamente le tette di Brittany - e questo perché era inciampato - prendesti una pompa e gli facesti un bagno con l’acqua gelata.”
“Dettagli.”
“Seh…”
“Dovresti stare tranquilla, però” le disse, poi, seria “Lo sai che a lei non interessa lui.”
“Già… ma-“
“Ma niente, quella nanetta stravede per te, quindi placa i tuoi istinti assassini.” Concluse, vedendo da lontano la diva staccarsi da Finn e guardarsi intorno, come alla ricerca di qualcuno. A quanto pare quel qualcuno era la Fabray, dato il sorrisone che comparve sul volto della piccola Berry appena incrociò il suo sguardo. Le si avvicinò, stampandole un bacio sulle labbra seguito da un flebile ‘ti amo’, per poi allontanarsi lasciandole una carezza sul braccio.
La bionda rimase completamente imbambolata.
Si riprese, poi, a causa dello scappellotto, forte, che la latina le fece arrivare sulla nuca.
“Ahi!”
“Lo vedi che sei un’idiota?!” la rimproverò, iniziandosi ad allontanare, per prendere postazione.
“Ehi, San” la richiamò, all’ultimo momento, l’altra.
“Sì?”
“Non avrete scommesso su qualcosa proprio oggi, vero?” le chiese, con una nota di apprensione nella voce.
“Ooooh, vedrai, Quinnie.” Concluse, prendendo posto al fianco della sua ballerina, che baciò velocemente, prima che iniziasse a partire la musica.

 
“E al primo posto troviamo…” iniziò uno dei giudici, creando un po’ di tensione “Il McKinley High!!” esclamò, facendo scoppiare la folla in un applauso fragoroso, mentre tutto il palco si riempì in pochi secondi di coriandoli.
Tutti i ragazzi erano contentissimi, non potevano credere di essere riusciti a vincere le nazionali di canto corale. Era semplicemente meraviglioso.
Tra questi, però, la latina in particolare sembrava essere al settimo cielo, guardando, improvvisamente, la piccola diva con uno sguardo piuttosto eloquente, al quale questa rispose con un sospiro rassegnato.
Tutti, pubblico, giudici e partecipanti, la videro staccarsi dal gruppo e avvicinarsi all’uomo, che ancora aveva il microfono in mano.
“Oh, ciao!” la salutò questo appena si rese conto di lei “Vuoi dire qualcosa?” chiese, quindi, entusiasta.
La diva si limitò ad annuire, mordendosi un labbro, mentre la latina più indietro ampliava il suo sorriso sempre di più, ogni secondo che passava.
“I-io…” iniziò la piccola Berry, schiarendosi la gola “Io…”
“Su, forza, non essere timida!” la incitò l’uomo, intenerito.
“I-io…” iniziò “porto le mutande della nonna!” esclamò tutto d’un fiato, facendo tacere di colpo, l’intero auditorium.
Persino i musicisti, che stavano intonando una leggere canzoncina, si stopparono, sentendo le sue parole.
Il silenzio durò alcuni interminabili secondi, interrotto, poi, dalle risate sempre più forti dell’ispanica, che si era letteralmente piegata in due, cercando al contempo di applaudire, per alleviare, almeno un po’, la vergogna della compagna di sfide.
“Brava Berry!!” urlò, quindi, alla ragazza, che, ancora tutta rossa in viso, si girò verso di lei, puntandole in dito contro.
“HO VINTO!”
“E io non sono mai stata così felice di aver pers-“
Fu interrotta da uno scappellotto, che questa volta colpì lei.
“Ahi, Fabray!”







 
“Ti sta bene il rosso, San..” commentò la ballerina, rivolta verso l’ispanica, che indossava la tunica per il diploma.
“Sarebbe stata bene anche su di te.” Fece, triste, l’altra, carezzandole una mano.
“Beh, se tutto va bene e le fatine mi aiuteranno, vedremo come mi starà l’anno prossimo”
“Già…”
“Sannie?” la richiamò, vedendola abbassare lo sguardo. “Sannie, guardami.”
“Come posso andare a New York, senza di te?” chiese, allora, alzando lo sguardo e mostrando gli occhi lucidi “Come posso vivere stando lontana da te?!”
“Ce la faremo, San, te lo prometto. Ci vedremo ogni giorno su skype e-“
“Perché non mi hai chiesto aiuto?!” chiese, invece, quella, cacciando fuori quello che si era tenuta dentro fino ad allora. “Perché non mi hai permess-“
“Non sarebbe cambiato niente…” commentò la biondina, abbassando lo sguardo “Non… io ti avrei solo rallentato e non volevo questo e-”
“Resterò qui con te per un altro anno, io-“
“Non voglio questo.” Fece, ora, seria la ballerina guardandola negli occhi “Tu andrai all’università e io non ti terrò bloccata qui!”
“Ma io ho bisogno di te.” Disse, con la voce incrinata, voltando lo sguardo, mentre cercava ancora, invano, di trattenere le lacrime.
“Anch’io, San…” addolcì la voce la ballerina, prendendole il viso fra le mani “M-ma, tu ora ti diplomerai e poi andrai a New York” continuò, mentre le lacrime della latina si facevano sempre più numerose “Però, ti prometto, ti giuro su tutte le fatine e i folletti che conosco, che ti raggiungerò l’anno prossimo e staremo assieme lì. Dobbiamo solo resistere un anno… ma ci sentiremo e vedremo ogni giorno con skype, ci incontreremo a Natale oltre a tutte le altre feste e anche in qualche week-end.” Concluse, con una lucidità incredibile, mentre continuava ad accarezzare incessantemente il volto della propria ragazza, lasciandovi qualche bacio di tanto in tanto “Mi aspetterai?”
“Anche tutta la vita, Brit-Brit” rispose, abbracciandola forte.
Rimasero così per qualche minuto, mentre le ultime lacrime lasciavano il loro volto.
“Ehi ragazze!” a richiamarle fu la voce della Fabray, seguita dalla diva, che le fece staccare, mostrando alle amiche i loro occhi rossi e provati.
“Tutto bene?” chiese preoccupata la diva, avvicinandosi alle due, accarezzando le braccia di entrambe.
“Sì…” rispose, flebile, l’ispanica, allungando la mano per spazzare via l’ultima lacrima, che ancora scorreva sul volto della propria ragazza, per poi girarsi verso la piccola Berry, rivolgendole un sorriso.
“Siete pronte, Nanèss e compara?” le chiese, quindi, riacquistando il suo solito tono alla Lopez, facendo ridere le due.
“Prontissime! Britt hai preso gli alcolici per stasera?” fece la Fabray, rivolta all’amica.
“Ho dato l’incarico a Puck! Non potevo tenere le bottiglie a casa perché temevo che gli orchetti se le scolassero tutte… a quanto pare sono degli alcolismi.” Commentò, sollevando le spalle.
“Alcolisti, Britt” la corresse la diva, ridendo.
“Quello che è!” rispose contrariata, mentre la latina le lasciava una bacio sulla guancia, sorridendo intenerita. “Ora vado a trovare un posto in prima fila, devo farvi un sacco di foto!” esclamò, contenta, dimenticandosi completamente del discorso precedente e avviandosi, non prima di aver abbracciato tutte e tre e, in modo particolare, la sua latina.
“Andiamo?” chiese, quindi, la Fabray alle altre due rimaste.
“Andiamo!” dissero in coro, lanciandosi una strana occhiata, che non passò inosservata alla bionda. “Aspettate un attimo!” tuonò, quindi, facendole bloccare “Ditemi, IMMEDIATAMENTE, cosa avete scommesso!”
“Niente!” risposero subito assieme.
“San, se Rachel si avvicinerà al microfon-“
“No, no! Te l’assicuro! Non pronuncerà nemmeno una parola, fidati!” esclamò.
“Lo spero.”

 
“Santana Lopez!” Figgins chiamò la latina sul palco, per consegnarle il diploma, mentre tutti battevano le mani.
L’ispanica si avvicinò, quindi, al palco con un sorriso un po’ tirato, esortata dal preside.
“Grazie…” disse flebile, afferrando la pergamena “Posso… dire una cosa?” chiese, mentre la diva si affacciò in sala, dato che ancora doveva essere chiamata.
“Certo!”
“Ehm… i-io…” iniziò, indecisa, per poi prendere un respiro profondo “ti voglio bene, Rachel Berry!” esclamò, subito, indicandola trionfante, mentre quella la guardava gongolando.
“Ho vinto ancora, nana!” fece, mentre tutti, in particolar modo quelli del glee ridevano, allegri.
Dopo che Santana si fu fatta da parte,  avvicinandosi agli altri diplomandi, fu la volta della piccola diva.
“Rachel Berry!”
Ed eccola lì, che saliva, anche lei con una certa agitazione sul palco.
“San, ti prego dimmi che almeno lei non ha scommesso” la implorò la Fabray vedendola ricevere il diploma da Figgins.
“Oh, Quinnie, guarda tu stessa.” La esortò a spostare lo sguardo.
Non appena si fu girata, la bionda vide chiaramente la propria ragazza alzare la tunica, per mettere in bella mostra le proprie mutande, davanti a tutta la sala.
“Wohooo, questa volta la Berry è passata ai fatti!” si sentì urlare, mentre la bionda si voltava con uno sguardo di fuoco verso l’ispanica.
“Che c’è?! Non è colpa mia se ho le idee più brillanti per le scommesse da fare in pubblico!”


 
“E’ stata una bella festa, eh, San?” chiese la diva, accarezzando i capelli della propria ragazza, che le si era addormentata sulle gambe, in maniera del tutto identica a quanto stava facendo l’amica al suo fianco con la ballerina.
“Decisamente.” Rispose, sorridendo. “La casa di Puck, ormai, sembra più un campo da battaglia che altro, ma ne è valsa la pena.”
“Direi proprio di sì!” fece, subito, allegra, per poi cambiare argomento poco dopo. “Ora non potremo più fare le nostre scommesse giornaliere, ci pensi?”
“Beh… magari non giornaliere, però, saremo entrambe a New York, insomma ci vedremo comunque!”
“Davvero?” chiese, colpita.
“Che ti credevi, Berry? Guarda che non sei solo una compagna di scommesse e basta…” iniziò osservando la diva illuminarsi. “C-cioè, aspetta, non montarti la testa! Devo pur sempre controllarti per conto della serial killer qui” fece, indicando la Fabray.
“Sì, eh?” ridacchiò, consapevole che non era proprio tipico della latina esternare il suo affetto più di tanto. “Grazie, anch’io ti voglio bene, San!”
“Seh… Ad ogni modo hai trovato la casa dove stare?”
“Beh, sì, è vicina Central Park, anche se ora non potrò più starci con Kurt… e tu?”
“In realtà io ancora no, anzi, dovrei sbrigarmi a cercare una camera, perché non intendo stare nel dormitorio del college.”
“Oh, beh, io ho il problema opposto! Devo cercare una coinquilina, sperando che non sia qualche pazz…” si interruppe, però, rendendosi un attimo conto di cosa entrambe avessero appena detto. “Cioè, aspetta, tu cerchi casa?” chiese, quindi, allibita.
“E tu cerchi una coinquilina?!” fece, sgranando gli occhi, l’ispanica.
Si guardarono per alcuni secondi, prima di scoppiare entrambe in una fragorosa risata.
“Sarà divertente!” Esclamò, quindi, la diva, sorridendo e dandole delle pacche sulla spalla.





Tetraedro dell'Autrice.

Ordunque, bella gente, ecco la fine della prima parte della fanfic.
Secondo il mio piano ce ne saranno altre due, una per il periodo del college (e le due saranno coinquiline pure, quindi figurarsi!) e una per il periodo diciamo post-matrimonio, se così lo vogliamo definire... e credo che farò 5 capitoli per ognuna.
Mi scuso sia per l'attesa (è tipo una settimana che non aggiorno? boh... anche se diciamo che sarà più o meno sempre questo il periodo di aggiornamento da qui in poi) sia per la schifezzuola di capitolo, tra umore sotto le scarpe e sonno arretrato, non so cosa ne sia uscito in effetti...

La sigla di Batman che san canta nel capitolo è questa qui
http://www.youtube.com/watch?v=I381vUqunn0

Come sempre ringrazio tutti, siete fantastici! c:

E, niente, credo sia tutto.
A presto, bella gente! :D

  
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