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Autore: Nimueh    26/08/2012    3 recensioni
Questa non è una storia come le altre. Sasuke non è indifferente, Naruto non è il solito “ingenuo”, Hinata non è più un’ombra dietro un albero. Pagina dopo pagina loro cresceranno, diventeranno quello che sono destinati ad essere.
Hanno sempre vissuto insieme, formando una famiglia che non erano mai riusciti ad ottenere, ma mai si erano veramente compresi. Voltando pagina finalmente troveranno la retta via.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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9.       Un Passo Verso la Verità

Ritornai a casa traballante. I miei piedi, o meglio, la mia mente non sapeva che direzione prendere. Avrei voluto raggiungere Naruto, stargli accanto, ma avevo paura di peggiorare le cose. Lui non era un tipo a cui piaceva essere compatito.
-Hinata, io devo partire. Devo andare in missione e con me verrà anche tua sorella. Il villaggio ha bisogno di noi- mi disse mio padre con uno zaino tra le mani, appena misi piede in casa. Era da molto tempo che non gli venivano affidate delle missioni, quindi se avevano incaricato luidoveva essere per una questione molto importante.
-Mentre noi saremo via, tu dovrai fare gli onori di casa al posto mio- continuò, preparando la sua sacca, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. Se non fossi stata una persona mite e paziente, forse avrei sbraitato istericamente contro di lui. Io, Chunin da non ricordo quanti anni, ero stata surclassata da mia sorella, Genin, nelle missioni e ridotta quasi a casalinga?! Roba da non credere...
Prima che potesse anche solo salutarmi, stizzita, andai via. Qui tutti stavano oltrepassando il mio limite di sopportazione! Ero totalmente stufa di essere trattata come una minorata incapace d’intendere e di volere!
Incominciai a rigirarmi nervosamente tra le mani quella famigerata calendula di cristallo, che mi aveva dato così tanto da pensare nei giorni scorsi.
Già il solo pensare a Naruto mi tranquillizzava, anche se ero ancora in tensione a causa del suo lutto.
Ricordai i significati di quel fiore così enigmatico per me in quel momento e le parole di Naruto dell’altro giorno. Di sicuro avevo percepito il dispiacere, probabilmente misto a dolore a causa della crudeltà di Sasuke che ci aveva giocato quel brutto scherzo, ma non ero sicura né della gelosia né dalla pena d’amore. Spettava a lui chiarire quello, anche se ero molto ottimista in proposito.
-Hinata, vado anche io in missione!- mi disse Neji comparendo all’improvviso davanti a me, dopo nemmeno un’ora dalla partenza di mio padre.
-Vai con mio padre?- gli domandai pungente. Si erano per caso messi d’accordo a lasciarmi da sola con il nonno? Mondo crudele.
-No. Vado con il mio team... A presto, Hinata!- disse prima di correre via.
Completamente irritata, calpestando i piedi sul terreno con una foga del tutto inutile, uscii di casa per recarmi al palazzo dell’Hokage, alla ricerca di un piccolo incarico da svolgere, tanto per non sentirmi inutile.
Quello che mi faceva più male era che persino Hanabi era partita per chi sa quale fantastica missione insieme a mio padre. A rigor di logica sarei dovuta andare io: ero più grande, più esperta. Evidentemente o mio padre o Tsunade-sama non la pensavano così.
Una volta arrivata, scoprii con amarezza che non era presente e nessun ninja aveva saputo dirmi dove fosse andata o se avesse fatto ritorno presto.
Cominciavo veramente a credere che tutto quello fosse un complotto, o addirittura una congiura, contro di me. Probabilmente avevano capito che una volta divenuta il capo del mio clan sarei diventata un personaggio scomodo. Bene, avrebbero avuto un bel po’ da fare per eliminarmi dalla scena.
-Tsunade-sama sta accompagnando Naruto alle porte del villaggio- mi disse Kakashi-sensei, sbucando all’improvviso davanti a me e interrompendo, fortunatamente, i miei sproloqui mentali.
-Perché?- gli chiesi stupefatta e leggermente intimorita. Naruto stava andando via, di nuovo?
-Naruto sta per partire per un allenamento molto importante- mi rispose tranquillo, mentre i suoi occhi analizzavano tutto quello che incontravano. Già da molto avevo avuto la sensazione che il maestro Kakashi sapesse qualcosa sulle mie inclinazioni affettive... Il mio sospetto era più che giustificato: aveva persino scoperto la relazione tra Asuma e Kurenai, benché loro avessero fatto di tutto per oscurarsi alla vista degli altri.
Comunque sia, senza perdere tempo, lo salutai e incominciai ad affrettarmi. Se stava per partire, allora non lo avrei rivisto per molto tempo e volevo salutarlo.
Correvo il più velocemente possibile, se fosse stato necessario lo avrei rincorso anche fuori dalle mura di Konoha.
Ricordai gli occhi velati di tristezza di questa mattina. Non lo avevo mai visto così giù di corda, così male. Dovevo accertarmi che stesse bene, o perlomeno in un modo abbastanza accettabile.
Ma siccome la sfortuna sembrava non abbandonarmi mai, non arrivai in tempo. Lo avevo persino cercato con il mio Byakugan, ma niente. Sembrava fosse sparito.
-Stai cercando Naruto?-. Oggi era un’abitudine sbucare fuori all’improvviso.
Annuii adombrata quando riconobbi quella voce. Sakura mi scrutava attenta e i suoi occhi sembravano stranamente contenti.
-E’ partito. Uno dei vecchi rospi eremitici, Fukasaku-sama, l’ha portato con sé sul monte Myoboku-.
-Perché proprio su quel monte?- le chiesi interessata. Si sarebbe potuto benissimo allenare da qualche parte a Konoha... perché era andato così lontano?
-Non so... Probabilmente è per aiutarlo a imparare il senjutsu- rispose non curante, ma sapevo che stava analizzando ogni mia reazione, ogni mio battito di ciglia, anche se non capivo il perché. Cosa stava cercando? Cosa voleva?
-Quando tornerà?-.
-Non saprei. Naruto è sempre stato molto veloce ad imparare, ma questa potrebbe rilevarsi una sfida ardua anche per lui- disse seria, puntando i suoi occhi verdi nei miei lilla.
-Ha lasciato un messaggio per me?-.
-No- rispose sorridendo in un modo contortamente perverso.
 
Il senjustu, detto anche “arte eremitica”, è riferito a quell’insieme di tecniche tramite l’uso dell’energia della natura: il chakra eremitico. Se nella normale tecnica magica il chakra si forma con l’energia spirituale e l’energia fisica, la tecnica eremitica aggiunge a questi due componenti un terzo: l’energia naturale. In questo modo le tecniche vengono create da tre tipi di energie: il chakra creato aumenta di molto la potenza delle tecniche, che si tratti di arti magiche, di arti illusorie o di arti marziali. Tuttavia per funzionare, le tre energie devono essere equilibrate fra loro, altrimenti si rischiano seri danni. Equilibrate le energie all’interno del corpo si raggiunge lo stato di eremita, conosciuto come “Modalità eremitica”. Lo svantaggio di questa modalità è che non può essere usata per più di cinque minuti, e che per raccogliere l’energia naturale bisogna restare completamenti immobili, cosa in battaglia assai difficile.
I ninja che cercano di imparare le arti eremitiche devono avere grande talento e un enorme quantità di chakra per poter equilibrare le energie al loro interno.

 
Questo era il trafiletto che trovai in uno dei tanti libri della biblioteca comune di Konoha. Non spiegava molto bene i particolari di questa tecnica, secondo il mio parere, quasi impossibile, ma comunque sia mi dava un’idea.
Temevo che Naruto non riuscisse nell’impresa che si era prefissato. Anche per uno come lui, pieno di voglia d’imparare e possessore di un chakra molto invidiabile, sarebbe stata una sfida fin molto ardua. Ma forse lo stavo sottovalutando troppo.
Comunque sia sotto c’era qualcosa che non mi quadrava. Che bisogno e che fretta c’era di imparare questa nuova tecnica? Cosa stava accadendo?
Naruto non si stava mica preparando per un incontro con qualcuno? E se lo stava facendo, non osavo immaginare quanto doveva essere forte, per convincerlo ad imparare una tecnica così complessa. Dovevo parlarne con qualcuno.
-Salve dolcezza... ho bisogno di un libro sui veleni, ma non so nemmeno da dove cominciare a cercare... potresti aiutarmi?-.
Sentendo quella voce squallidamente e illegalmente languida, lasciai cadere bruscamente il libro che tenevo tra le mani, producendo un tonfo che non sfuggì purtroppo alle sue orecchie. Non volevo che si accorgesse di me: Kaito era una persona da dichiarare illegale.
Mi era sempre sembrato un mix, troppo ben riuscito, in certo senso, di Naruto e Sasuke. Aveva gli stessi capelli neri come la notte di Sasuke e gli occhi azzurro cielo di Naruto, un fisico veramente invidiabile che avrebbe fatto impallidire e svenire ogni donna, per non parlare della voce calda, languida. Una voce da infarto.
Ma dentro era una persona come un’altra, molto banale: non possedeva la sensibilità né i valori di Naruto, e nemmeno l’intelligenza e l’astuzia di Sasuke.
Una delle qualità che più odiavo di lui era il suo essere costantemente un dongiovanni. Ogni occasione per lui era buona per provarci con una qualsiasi persona con una sessualità diversa dalla sua. E con me non si era di certo risparmiato: ogni volta che guardava il mio seno fin troppo insistentemente era un buon motivo per maturare la sua morte.
Così corsi a nascondermi, ma purtroppo aveva avvertito la presenza di qualcuno. Forse aveva una strana capacità che gli permetteva di cogliere l’odore di una donna. Era inquietante.
Cercai di evitarlo in tutti i modi possibili e immaginari, ma la mia salvezza fu la bibliotecaria. Lo richiamò a sé a causa del libro e potei scommetterci, dal modo in cui lo guardava, che lei era un’altra delle ragazzine che morivano dietro di lui. Come biasimarla...
Finalmente al sicuro da qualsiasi molestia psicologica di quel buffo quanto sensualissimo corteggiatore, mi resi conto di aver fatto cadere un libro dallo scaffale, che mi proteggeva dalle grinfie dello sguardo fin troppo penetrante di Kaito. Velocemente lo rimisi a posto, quando i miei occhi catturarono il mio cognome inciso sul dorso di un volume.
Non sapevo che esistessero dei libri sulla mia famiglia! Anche se quella era sicuramente la fonte meno redditizia per trovare delle risposte veritiere...
Lo sfogliai distrattamente finché non trovai per caso una pagina dedicata a mia madre.
 

Un alone di mistero circonda la ragazzina protetta dagli Hyuuga

Harumi Sato: appartenente al ricco e potente clan del villaggio del Vortice, secondo solo al clan Uzumaki; unica figlia di Hideki Sato e Anko Hachimitsu. Harumi discende dalla nobile famiglia degli Uzumaki da parte di madre: infatti Anko Hachimitsu era figlia di Akane Uzumaki e Yuuma Hachimitsu.
Perse i genitori all’età di sei anni, a causa di un attentato. Dopo la suddetta perdita la bambina si trasferì nel villaggio della Foglia, dove venne presa sotto l’ala protettiva del potente Clan Hyuuga, allora sotto la guida di Elder Hyuuga. Le motivazioni ci sono tuttora sconosciute, anche se in tutto il paese girasse voce che Elder considerasse la bambina come propria figlia.
Il clan affidatario curò ogni minimo particolare della sua istruzione e della sua educazione, e forse dipese da questo la sua nomina a Jonin alla giovanissima età di diciotto anni. Furono infatti numerose le missioni a cui partecipò.
Della sua vita sentimentale si sa ben poco. L’unica notizia certa è il matrimonio tra lei e Hiashi Hyuuga, figlio di Elder e futuro capoclan. Voci di corridoio chiacchieravano sulla possibilità di un matrimonio combinato tra i due sposi, a causa della sofferenza mostrata da Harumi durante i primi anni di matrimonio. Da questa unione nacque Hinata Hyuuga, una bambina dalle potenzialità piuttosto insoddisfacenti, a sentire le parole di Hizashi Hyuuga, fratello gemello di Hiashi, orgoglioso del suo primogenito, Neji.
Queste sono le poche notizie riuscite a trapelare dalla sua figura, ma questo non è tutto e noi lo sappiamo. Cosa si nasconde dietro questa ragazza?

 
La storia narrata in questo piccolo trafiletto non aveva riscontri nella mia memoria. Non sapevo che mia madre avesse perso i suoi genitori così presto, ne ero a conoscenza del suo legame con il clan Uzumaki.
C’erano molte indiscrezioni negative sul nostro conto, cosa che mi dava da pensare. Nessuno capoclan avrebbe permesso che si parlasse male della propria famiglia, soprattutto se il capoclan era Hiashi Hyuuga. Avevo la vaga idea che questo libro non fosse per niente conosciuto da mio padre...
Un altro particolare raccapricciante era il modo magnanimo con cui mio nonno si era preso cura di mia madre. Se c’era una cosa certa nel mio clan era che nulla era fatto senza un preciso motivo.
Ma la cosa che mi stupì di più era che non conoscevo per niente mia madre. Chi era veramente Harumi Sato? E qual’era il mistero che la collegava al clan Hyuuga?
 
 
_*_*_*_*_*_*_
Salve a tutti :*
In nome di Beatrice oggi pubblico il mio nuovo capitolo :D Spero mi porti fortuna XD
Siccome l’altra volta non ho fatto i miei usuali ringraziamenti, li faccio oggi. Ringrazio: il mio carissimo e pazientissimo beta Ayumu_, tutti coloro che commentano, che inseriscono la mia ff nelle loro preferite, nelle ricordate e nelle seguite e anche a chi semplicemente legge :D
Che dire... c’è un mistero che aleggia nella vita di Hinata... riuscirà mai a risolverlo?
Alla prossima! ;D

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-Fight, Resist, Wait for this Love - Narutohttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=840084&i=1
-L'Amore si Odia, Angel's Friendshttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=542534&i=1
-Les Facettes dell'Amour, Romanticohttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1460513&i=1
 
 
 
@ Ayumu_: Salve mio caro liar! Ho molto apprezzato la tua ultima recensione! E’ molto diversa da quelle che sei solito fare e questo mi ha lasciata a bocca aperta. A proposito dell’introduzione hai perfettamente ragione... ma non sono brava a scriverne! Mi sembrano tutte molto banali!
P.S.:  non sono una starshippiana!! :Z  Io sono A! :P
Alla prossima, Ciao! ;D
 
@ stezietta w: Ciao! :D Grazie mille per i complimenti! Spero di esser stata abbastanza veloce a postare! :D
Condivido in pieno la tua passione! Anche io adoro Naruto e Hinata *-* quindi ti assicuro che questa fic sarà NaruHina! Spero continuerai a commentare! Alla prossima, ciao! ;D
 
@ arcx: Ancor prima di salutarti ti dico “Grazie”! :D La tua recensione mi ha tirata su di morale, perché credevo che stessi diventando un po’ banale...  Ho apprezzato ogni singola frase del tuo commento! :D
“Questo capitolo l'ho trovato davvero bello, il modo in cui la protagonista si relaziona alla sua sensei e alla vita che ha scelto (?)di seguire, per poi rivedere e rivisitare il dialogo tra Naruto e Shikamaru, geniale!!”  C’è qualcosa che non ti è chiaro?? Perché in effetti quella è stata una parte che non ho descritto bene, anche perché non è una situazione in cui mi sia mai trovata XD
Devi scusarmi se trovi degli errori qua e là, ma purtroppo sono famosa per gli errori d’ortografia XD
P.S.: sì, grazie! Ho trascorso una settimana veramente rilassante, mi ci voleva proprio! Spero che le tue siano state altrettanto :D
Alla prossima, Ciao! ;D


Con Affetto Nimueh

   
 
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