Capitolo 3
Avené' s point of view
Stavo scherzando un po' con Cairi giusto per sciogliere un po' la tensione . Arrivate a casa presi le chiavi di casa che avevo nel passante dei pantaloni . Aprii la porta e davanti a me vidi la fine dei miei giorni . Era messo tutto sotto-sopra . Cosa avrei detto ai miei zii ? Mi avrebbero fucilato se avrebbero visto quel massacro ! Anche se non era quella la mia prima preoccupazione . Mi girai verso Cairi con uno sguardo scoinvolto , nel vedere la mia faccia quasi si spaventò . << A-a-avené stai bene ? >> mi chiese con voce tremante . Mi spostai per farle vedere cos' era successo . Lei entrò e io la seguii supplicandola di uscire perché avevo una fifa tremenda . Sentivo il sangue pompare nelle vene , trattenevo perfino il fiato per paura che se qualcuno fosse in casa non mi sentisse e mi sembrava che il battito del mio cuore fossero come cannonate che facevano un casino pazzesco . Cairi avanzava decisa per le stanze con fare furtivo per vedere se c' era qualcuno . Io ero terrorizzata , non riuscivo a staccarmi dalla mia amica che sembrava sul punto di prendermi a schiaffi . Cairi stava perlustrando stanza per stanza : salotto , sala da pranzo , cucina ... Io cercavo di distrarmi per non morire di paura ... pensavo : "dove sono rimasta a guardare 'Sakura Cardcaptor' ? Ah ... sì ! ero rimasta a quando era arrivata quell' antipatica di Meiling ... "
<< Piiiùùùù !!! >> quel verso mi fece tornare alla realtà facendomi urlare dallo spavento . Cairi fece qualche gesto per farmi capire che dovevo stare zitta .
<< Quel verso proveniva dalla tua camera ... Dobbiamo andare lì ... >> mi sussurrò .
<< Sei impazz ... >> mi bloccò
<< Abbassa la voce ! >> mi disse
<< Sei impazzita per caso ?? Io non ci vado neanche per sogno lì dentro ! >> dissi abbassando un po ' la voce .
Lo schiaffo arrivò veloce , al contrario del dolore alla guancia che ci mise un po' ad arrivare . Proprio come la fitta al cuore quando sentì la pianta d' orchidee rompersi contro il muro del bagno in camera mia . Girai la faccia in direzione della porta ma la mia amica mi costrinse a guardarla in faccia . << Avené , ma che ti prende ? Ti rendi conto che lì dentro ci potrebbero essere persone pericolose che potrebbero farci del male ? >> Avevo una paura tremenda , ma Cairi aveva ragione ... Dovevo fare qualcosa ! Non potevo permettere che le succedesse qualcosa a causa della mia insicurezza . Cercai di calmarmi , quindi presi un bel respiro . Pensai a cosa potei fare e la soluzione mi sembrò un po' folle e anche un po' azzardata ... Ma era l' unica . Corsi in camera mia e dopo essermi accertata che non c' era nessuno andai davanti al mio armadio e lo spalancai . Presi la scatola che era in fonfo a destra nascosta tra i vestiti . L' aprii e ci infilai la mano dentro prendendo dall' infito la mia spada chiamata Ama no Murakumo , ovvero la Spada del Paradiso . L'elsa era dorata e lungo la lama c' erano delle scritte dello stesso colore . Notai che sia l' elsa che le scritte erano illuminate da una strana luce ... E poi mi ricordai del biglietto che era allegato alla spada :
Quando gli Incanteliani arriveranno
luce sarà e allor sì che sarà tua .
P.S.
A quel punto tutto fu chiaro . In bagno ci dovevano essere quelli incante-cosi ma ... P.S. ? Che voleva dire ? Non poteva essere un post scriptum perché dopo non c' era scritto niente ... Forse erano le iniziali di un nome ... Forse di sua madre o suo padre che mai aveva conosciuto ... Lei aveva sempre vissuto con i suoi zii da quando era un bebé ... Comunque sia si fece forza ed andò davanti la porta del bagno . Impugnava la spada con la mano destra con una comodità che non aveva mai provato prima . Sembrava quasi che le appartenesse . Con la mano sinistra strinse la maniglia della porta e prese un bel respiro profondo . Quando fui pronta aprii la porta spalancandola . Avanzai piano , ma più avanzavo più mi accorgevo che non c' era nulla . Ero sbalordita ! Com' era possibile che non c' era nessuno ?! Non potevano essersi buttati dalla finestra , altrimenti si sarebbero rotti qualcosa e poi la spada continuava a emanare quella strana luce che infondeva calore a tutto il mio corpo ... Avanzai al centro della stanza andando a finire sotto il lampadario . Sentii che qualcosa si muoveva sopra di me . Alzai lo sguardo ma non riuscii a vedere perché qualcosa si catapultò su di me . Sentii un buon odore . Sapeva di casa , ma non come quella in qui poggiavo i piedi ... Era un odore che non sentivo da molto , troppo tempo . Cercai di capire cos' era che si era attaccato al mio petto , come se volesse abbracciarmi . Era una strana creatura . Aveva le ali di una farfalla , fragili ma al tempo stesso possenti e aggraziate . Il corpo era quello di un uccello , ma di un uccello più grande del solito . Il corpo era di un rosso fuoco molto acceso che andava a sbiadire al petto , alle ali e alla punta della coda . Il suo profumo piano piano mi riportò alla mia mente ricordi che il mio cervello aveva completamente rimosso . Così mollai la spada facendola cadere per terra e l' abbracciai con tutto la forza che avevo in corpo e cominciai a piangere . Ma non era un pianto come quello a cui ero abituata , era un pianto di gioia . Anche Flyli cominciò a singhiozzare .
Cairi' s point of view
Avené stringeva Flyli come se volesse soffocarla , la teneva stretta a se' in un modo che con me non aveva mai fatto . Quella scena mi comosse a tal punto da strapparmi una lacrima . Quel momento , però , durò ben poco perché una folata proveniente dalla porta ci investì in pieno e costrinse Avené a girarsi dalla parte opposta per evitare che qualche detrito facesse male alla piccola Flyli . Il vento spalancò le finestre e poco dopo si alleviò su di me come se intorno a me ci fosse una barriera e ciò mi permettè di riprendere fiato . Di colpo la porta si chiuse e da dietro uscì lui in tutta la sua bellezza facendomi perdere di nuovo il respiro . Si avvicinò a me con sicurezza e mi prese la mano baciandola . << Come ti avevo promesso , ci siamo riincontrati >> mi disse . << Cairiii !!! >> mi urlò Avené nel tentativo di girarsi per vedere se stavo bene . Sora vide che la mia amica era in difficoltà così si alzò e si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi delle dolci parole << Flyli vi spiegherà tutto , io non posso rimanere qui ... Devo andare ma ti prometto che tornerò da te >> . Detto ciò mi stampò un bacio sulla fronte e mi sorrise ancora con quei suoi bellissimi occhi verdi , quindi si mise a correre in direzione della finestra e a pochi passi dalla ringhiera del balcone saltò facendo una capriola nell' aria prendendo con le mani il bordo della ringhiera facendo la verticale . Mi fece un ultimo sorriso e fece un salto indietro finendo di sotto . Io corsi a vedere preoccupata se si era fatto qualcosa ma quando guardai di sotto era sparito . Mi girai verso Avené che mi guardava ansimante con una faccia stravolta . Flyli , al suo contrario , scese tutta tranquilla dalle sue braccia dicendo << Penso che vi vogliate sapere cos' è successo ... vero ? >> .