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Autore: Frency94    27/08/2012    1 recensioni
Dal primo capitolo: Rimangono abbracciate per un tempo indefinito, fino a quando Brittany, guardando negli occhi la ragazza distesa sopra di se chiede “Hey San, avevi bisogno di qualcosa?”
A quelle parole la mora sembra ridestarsi “Guarda cosa ho trovato!” dice mostrandole un album tutto impolverato “è il nostro album! Quello che abbiamo iniziato il primo giorno che ci siamo incontrate, ricordi?”
Brittany fa un cenno d’assenso, incantata dal sorriso di Santana, che dopo tanti anni le fa ancora quell’effetto.
“Ti va di guardarlo?” chiede una Santana euforica come una bambina che ritrova un giocattolo che pensava di aver perso.
Viaggio fra i ricordi di Santana e Brittany, il loro primo incontro, il primo bacio, il matrimonio...
Spero vi piaccia :)
Buona lettura
Frency94
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dreams Sometimes Come True
 
 
 
La pagina successiva è impostata diversamente da quelle precedenti, le foto sono due e altrettante sono le date.
 
Nella foto in alto, datata 15 giugno 2002, la protagonista è Brittany, un po’ più alta rispetto alle foto precedenti.
I capelli biondissimi sono legati in uno chignon tiratissimo, mentre il corpo è fasciato in un tutù bianco.
La piccola si trova su un palco, circondata da altre ballerine, tutte più grandi di lei, vestite allo stesso modo.
 
 
 
Fin dall’asilo Brittany aveva sempre dimostrato un grande interesse per la danza. Ogni qual volta sentiva della musica, di qualsiasi genere ed in ogni luogo, cominciava a ballare, cercando di trascinare nella sua danza chi era con lei.
Proprio per questo, ancora prima che iniziassero le elementari, Grace la iscrisse ad un corso di danza.
 
Nonostante fosse la più piccola dimostrò immediatamente di essere la migliore del suo corso, perciò venne spostata in quello successivo. Anche qui riuscì a distinguersi, attirando su di se le attenzioni di tutti gli insegnanti della scuola che la ritenevano un talento naturale, una vera promessa della danza.
Ben presto, con il consenso della madre, iniziò a seguire dei corsi singolarmente, diventando, nonostante fosse appena ai primi anni di danza, la beniamina della preside della scuola, ex ballerina professionista.
 
Il primo ruolo in uno spettacolo le venne assegnato nel 2002, quando aveva solo otto anni. Non era un ruolo da protagonista, ma per una bambina così piccola era più di quanto si potesse desiderare.
Da quando le avevano annunciato che avrebbe preso parte allo spettacolo aveva iniziato ad impegnarsi, se possibile, ancora di più. Ogni mattina, prima di andare a scuola, ripassava i passi, ed ogni pomeriggio si esibiva davanti a Santana che non smetteva mai di ripeterle quanto fosse brava e quanto fosse bello guardarla ballare.
 
Continuando ad allenarsi ogni giorno fino allo sfinimento, ben presto arrivò il giorno dello spettacolo.
Brittany non era mai stata così tesa in vita sua, Grace dovette costringerla con la forza a mangiare qualcosa prima di andare al teatro.
Una volta arrivate furono subito raggiunte da una delle insegnanti che strappò la biondina dalle braccia della madre per portarla dietro le quinte a cambiarsi e riscaldarsi.
 
Mancavano pochi minuti all’inizio, era agitatissima, le gambe le tremavano e le mani continuavano a sudarle, si sentiva come se dovesse morire da un momento all’altro. Voleva andarsene, scappare dal teatro, andare a casa sua a vedere qualche film.
Il filo dei suoi pensieri però si interroppe quando oltre la tenda del sipario, leggermente aperta, vide Santana, la sua migliore amica, che, incrociando il suo sguardo le sorrise, cercando di infonderle coraggio e, mimando le parole, le disse “Sei grande Britt! Spacca tutto!”
A quelle parole ogni paura, ogni ansia scivolò via dal corpo di Brittany. Prese un profondo respiro “Si va in scena!” pensò quando il sipario si aprì di fronte a lei, mostrando il pubblico che le acclamava.
Cominciò a ballare, lasciandosi trasportare dalla musica, senza pensare, cercando di trasmettere al pubblico, a sua madre, a Santana, la felicità che provava in quel momento.
La musica finì e la piccola si inchinò di fronte al pubblico, godendosi i meritati applausi che rimbombavano nel piccolo teatro.
Fu in quel momento che Brittany capì ciò che avrebbe fatto da grande. “Voglio diventare una ballerina, voglio essere la migliore di tutte!” penso mentre tornava dietro alle quinte, dove le sue compagne l’abbracciarono, congratulandosi con lei.
 
Finito lo spettacolo uscì dal teatro dove ad aspettarla c’erano i suoi genitori e Santana, che teneva in mano una foto.
Appena li raggiunse la latina le saltò addosso abbracciandola “Bravissima Britt! Sei stata mitica, la migliore!” disse sorridendo “Guarda!” riprese poi porgendole la foto.
Brittany la guardò e sorrise “Grazie San, è bellissima!” guardò la foto per qualche secondo, pensando a quanto fosse stato bello e gratificante ricevere tutti quegli applausi.
 
 
 
“Eri stata mitica!” dice Santana sorridendo alla sua amata.
La bionda sorride di rimando “È successo tutto grazie a te!” dice lasciando la latina confusa “Sai… prima dello spettacolo ero agitatissima, volevo tornare a casa, pensavo che sarei morta da un momento all’altro… ma poi ho visto te! Tu mi hai dato il coraggio salire sul palco e far vedere a tutti di che pasta ero fatta, mi hai fatto capire che il mio desiderio più grande era quello di diventare una ballerina! Non te l’avevo mai detto, Grazie San!”
Questa la guarda stupita, non sapeva che poche semplici parole avessero avuto quell’effetto “Ce l’avresti fatta comunque, Britt… Io non ho fatto niente” risponde poi sorridendo.
“Tu hai fatto tutto!” risponde Brittany stringendosi a lei “Ti sarò debitrice a vita!”
 
Si coccolano per qualche minuto e poi la loro attenzione cade sull’altra foto presente nella pagina.
In questa, datata 22 giugno 2002, una, sempre minuscola, Santana, con indosso un vestitino bianco e i capelli tirati indietro da un cerchietto dello stesso colore, è seduta davanti ad un pianoforte a coda, su un palco.
 
 
 
Santana era sempre stata una bambina, come si può dire, particolare. Era diversa dagli altri bambini, la sua camera non era colma di giocattoli o pupazzi, non aveva gli scaffali pieni di libri per bambini o cartoni della Disney.
Ovviamente le piaceva giocare e guardare i cartoni, ma solo quando era in compagnia. Quando era da sola si chiudeva in camera con il suo stereo e ascoltava la musica, ma non musica per bambini.
I suoi scaffali erano ricchi di CD che spaziavano per genere ed epoca, dalla musica classica alla dance anni ottanta, fino ad arrivare al rock degli anni sessanta e alle colonne sonore.
 
Questa sua passione per la musica aveva sempre incuriosito i genitori che da parte loro non erano dei grandi intenditori.
Ogni volta che andavano a fare shopping la piccola Santana al posto che guardare i giocattoli spendeva ore nel reparto musica. Si perdeva ad ammirare gli scaffali colmissimi di CD e le scatole in cui venivano custoditi i vecchi vinili.
Grazie alla musica riusciva ad estraniarsi dal mondo, era il modo in cui si distraeva quando i suoi genitori litigavano, entrava in un mondo tutto suo in cui le parole non servivano, un mondo in cui era la musica a regnare.
 
Fu la madre ad accorgersi una volta, che quando Santana ascoltava qualcosa muoveva le dita, come a tenere il tempo.
Così come regalo di natale nel 1999 le regalò una tastiera.
Non aveva mai visto la figlia così felice, si mise subito a provarla e, nonostante non ne avesse mai suonata una, le sue dita si muovevano agilmente fra i tasti, componendo le melodie delle canzoni che era solita ascoltare.
 
Pochi giorni dopo era già in grado di accompagnare la melodia con la mano sinistra, Maribel era veramente sorpresa così chiese ad un collega di lavoro, ex concertista di andare ad ascoltarla.
Questo rimase sconcertato dalle capacità strabilianti della piccola latina e disse alla madre che gli avrebbe dato delle lezioni lui stesso.
 
In pochi mesi, con l’aiuto dell’insegnante la bambina divenne bravissima, prima di iniziare le elementari aveva già imparato alcuni dei brani di repertorio più complicati. Il suo solo limite era la grandezza delle sue mani che le imponevano di raggirare alcuni passaggi in modo tale che le sua dita arrivassero alle note.
Nonostante fosse bravissima non si era mai esibita in pubblico, per lei suonare era qualcosa di intimo, personale. Quando si metteva al pianoforte si sentiva bene, ogni altro pensiero veniva scacciato.
 
La prima volta che si esibì fu perché glielo avevano imposto la madre e il professore.
Lima aveva organizzato un concerto per artisti emergenti, l’iscrizione era gratuita e così la sera del 22 giugno del 2002 si ritrovò su quel palco da sola, con in mano i suoi spartiti.
Non aveva paura, l’unico suo timore era quello di deludere la madre sbagliando e facendo una figuraccia davanti a tutti.
Guardò il pubblico davanti a lei e fece un inchino, vide Brittany fra la folla; nonostante fossero migliori amiche non l’aveva mai sentita suonare ed era curiosissima.
Si avvicinò al pianoforte e saltò sullo sgabello, alto per lei, che non le permetteva di toccare terra con i piedi. Il pubblico era incuriosito, non sapeva cosa aspettarsi da quello scricciolo alto un metro.
Dopo essersi seduta Santana posizionò per bene le pagine della lunga partitura sul leggio e, dopo aver preso un respiro profondo, cominciò a suonare.
Gli spettatori rimasero a bocca aperta nell’assistere alla straordinaria performance di Santana che eseguì uno dei suoi pezzi preferit:i The Heart Asks Pleasure First, colonna sonora del film Lezioni Di Piano.
Le sue dita si muovevano agilmente fra i tasti bianchi e neri del bellissimo pianoforte a coda,  mentre sul volto della bambina si apriva uno splendido sorriso che dimostrava quanto profondamente amasse la musica.
 
Non l’aveva mai detto ad alta voce per paura che non si avverasse, ma il suo più grande desiderio era quello di diventare una musicista e non le importava di diventare famosa, di suonare per dieci persone oppure per dieci mila, purché quelle dieci persone si emozionassero a sentirla quanto si emozionava lei a suonare.
 
Non appena staccò le sue manine dal pianoforte un boato partì dalla folla che si era alzata in una Standing Ovation. Trovò immediatamente lo sguardo di Brittany che piangeva commossa mentre le applaudiva, fiera di lei.
Scese dal palco per raggiungere la sua amica che, non appena la vide le corse in contro e l’abbracciò “San, non lo sapevo che eri così… wooow!” disse facendo ridere la moretta.
 
Quella sera le famiglie Lopez e Pierce al completo andarono a cena fuori insieme.
Appena furono serviti i genitori, insieme, si alzarono e fecero un brindisi “A Brittany e Santana, le nostre piccole, grandi artiste!”
Le bambine arrossirono e sorrisero, leggermente imbarazzate da tutte quelle attenzioni.
 
Ad entrambe si era spalancata la porta del mondo dello spettacolo, erano disposte a tutto per avverare i loro sogni che, con tantissimo impegno, molte rinunce  e forse un briciolo di fortuna, riuscirono a raggiungere.
 
 
 
Sono entrambe commosse da quei ricordi.
“Guardaci in queste foto e guardaci ora, avresti mai pensato che saremmo riuscite ad avverare i nostri sogni?” chiede Brittany guardando Santana negli occhi.
Questa risponde dopo un momento “Sì, ero sicura che ci saremmo riuscite… nonostante abbiamo incontrato molti ostacoli non ci siamo mai arrese, siamo sempre andate avanti a testa alta verso la nostra meta. Ce lo siamo meritate, Britt!” conclude visibilmente commossa.
“Già…” dice Brittany annuendo e permettendo a Santana di appoggiare la testa sulla sua spalla “Ce l’abbiamo fatta insieme!” sorride alla latina, che si alza guardandola negli occhi.
“Mamma mia… siamo due miti!” esclama ridendo “Batti il cinque sorella!”
La bionda ride esasperata dandole il cinque “Ma tu dieci secondi seria riesci a stare?!” dice attirandola a se e baciandola con trasporto.
Santana sorride nel bacio stringendosi a lei.
 
Brittany sorride, intenerita dalla scena “Amore, se continuiamo così però l’album finiamo di vederlo fra sei mesi!”
La mora sorride a sua volta “Ok, nessun problema, posso prendermi sei mesi di vacanza!” dice aspettando di ricevere la solita sberla da Brittany, che però non arriva.
La bionda ride ed esclama “Santo cielo amore, sei completamente fuori di testa!”
“È tua la colpa, sei tu che mi fai andare fuori di testa!” risponde l’altra per poi fiondarsi sulle sue labbra imprimendole un bacio dolce e colmo d’amore.
 
 
 
Continua…
 
 
 
Angolo dell’autrice: ecco un altro capitolo! Che ve ne pare?
Vi consiglio vivamente di ascoltare, se non la conoscete già The Heart Asks Pleasure First di Michael Nyman, colonna sonora di Lezioni Di Piano (Film che vi consiglio :D ). È un pezzo veramente magnifico ed è un piacere sia da ascoltare che da suonare! :D
Aspetto le vostre recensioni!
Baci :*
Frency94
 
  
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