Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: YallaYalla    27/08/2012    3 recensioni
... lui le scostò una ciocca di capelli rossi dalla faccia e piano le sussurrò: "Sei bellissima."
Lei tentò di spostare lo sguardo, ma gli occhi di Scorpius erano una calamita per i suoi. Lei lo vide avvicinarsi, avvicinarsi sempre di più alla sua faccia, ormai le punte dei nasi si toccavano, chiuse gli occhi aspettando quello che sarebbe successo e...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo colazione tutti i ragazzi tornarono nelle loro camere per vestirsi. Roxane, per sbaglio, si era infilata nella stanza dei ragazzi e non voleva uscire per permettere ai maschi di vestirsi in pace. Anche se alcuni, tipo Teddy che la conosceva da quando si faceva il bagnetto nuda nella piscinetta gonfiabile, non si fecero nessuno scrupolo a spogliarsi davanti a lei.
«Rose, per pietà, vai a prendere Roxi dalla stanza dei ragazzi!»
«Va bene, Molly» e così a Rose toccò il compito di andare a recuperare la fuggiasca nella stanza degli uomini.
Sperava solo di non trovare nessun ragazzo nudo.
Mise la mano sul pomello, lo girò, aprì la porta dicendo: «Roxi, esci, forza!» e si ritrovò, proprio in faccia, i pettorali di Scorpius che si stava cambiando maglia.
Strabuzzò gli occhi, si bloccò all'istante e si era completamente dimenticata di come si respirasse.
Salazar, aveva dei pettorali così scolpiti che sembravano finti! Sembrava una specie di tatuaggio. E la parte migliore era che aveva le braccia dietro la testa, gli occhi chiusi e faceva ginnastica, proprio davanti alla sua faccia. Rose stava attenta a non fare un respiro, per paura che, se l'avesse sentita, lui avrebbe aperto gli occhi e si sarebbe fermato. Era molto tentata da toccare quella massa di muscoli ma si tratteneva.
«Rose, stai sbavando!» disse James.
Ed era vero. Ma, cavolo, davanti a quello spettacolo era impossibile non avere una reazione del genere.
«Oh, Rose, scusa, passa!»
Scorpius divenne tutto rosso e, in fretta, si spostò da davanti a Rose che si diresse verso Roxi, rossa anche lei.
«A dopo, amore!» fu l'ultima cosa che i ragazzi sentirono dalla bocca di Roxane prima che Rose la tirasse a forza fuori dalla porta.
«Rose, il tuo ragazzo ha dei pettorali davvero niente male!»
«Uh, grazie».
Rose era ancora sconvolta e non si accorse nemmeno che Roxane avesse chiamato Scorpius "il suo ragazzo".
Dopo circa un'ora tutte le ragazze si erano vestite ed erano usciti tutti fuori casa con le scope e cominciarono a volare un po' per sgranchirsi le gambe.
«Hugo, ho saputo che sei entrato in squadra, congratulazioni!»
«Grazie, Teddy».
«Perché non ci facciamo una partitella?» propose James.
«Sì, dai! Ma cosa facciamo con queste due Serpi?» rispose Fred indicando Rose e Scorpius. Loro erano i soli Serpeverde che avessero mai messo piede in quella casa.
«Che c'è? Hai paura di noi, Fred?» disse all'improvviso Scorpius, avvicinandosi in volo a Rose.
«Assolutamente no, Scorp!»
Era bello quando chiamavano Scorpius per nome, a scuola solo lei e Leeck lo chiamavano così, il resto della scuola lo chiamava solo Malfoy, quelle rare volte che qualcuno gli parlava.
«Bene, allora facciamo una bella partita! Io, Rose, Teddy, Vic, Casper e Christa contro te, James, Albus, Dominique, Roxane e il nostro novellino!»
E così le squadre si formarono, zio Bill prese le palle e si candidò per fare l'arbitro e la partita cominciò. Scorpius si mise vicino ai pali che zio Fred e zio George avevano costruito da giovani pronto a fare il portiere, Teddy e Vic erano i battitori, Casper e Christa erano i cacciatori e Rose era la cercatrice. Quindi doveva scontrarsi direttamente con sua cugina Dominique che era la cercatrice della sua squadra.
«Forza, ragazzi, ai vostri posti!» disse zio Bill mentre si avvicinava al centro del campo. «E niente falli!» aggiunse guardando Fred e James.
Liberò il boccino, i bolidi, lanciò la pluffa e partita finalmente cominciò. Albus prese la pluffa ma sbagliò a passarla a Roxane e Christa la intercettò. Fece per andare verso James e la porta, ma Fred lanciò un bolide verso di lei e per schivarla le cadde la pluffa, direttamente nelle mani di Roxane che volò velocemente verso Scorpius, tirò, ma Scorpius, senza nemmeno muoversi, la parò e la lanciò verso Casper che la infilò in uno degli anelli accanto a James.
«Grande passaggio, Scorp!»
«Grande punto, Casper!»
«Forza, ragazzi, datevi una mossa, siamo sotto di dieci punti!»
E la partita andò avanti per un'ora così. Il risultato era di 40 a 70 per la squadra di Scorpius e Rose. Erano in vantaggio all'inizio, ma Casper era stato colpito da un bolide ed era stato costretto a scendere dalla scopa perché non si sentiva affatto bene.
«L'unica speranza è che tu prenda il boccino, scimmietta!»
«È il mio lavoro, Scorp».
«Brava ragazza! Forza, vai!» e le diede una pacca sulla schiena per spingerla verso il centro del campo.
«Non ti sforzare, tesoro. Il boccino è mio».
«Te lo sogni, Domi!» e le ragazze si lanciarono all'inseguimento del boccino per tutto il campo. Ormai era proprio sotto il loro naso, Rose si fece più avanti sulla scopa per prenderlo. Stavano volteggiando sugli anelli di Scorpius quando Rose si sporse un po' troppo sulla scopa, perse l'equilibrio e cadde... dritta tra le braccia di Scorpius, che, avendola vista svolazzare pericolosamente sulla sua testa, si era preparato a prenderla se fosse caduta.
«Ehi, scimmietta! Hai preso il boccino?»
«Sì, eccolo qui» disse Rose aprendo la mano per mostrare il suo contenuto dorato.
«Bene. La partita è finita. Vince la squadra di Scorpius e Rose per 190 a 70».
«Yeah!»
«Grande, Rose!»
«Fa niente ragazzi, era solo una partitella in famiglia!» disse James scendendo dalla scopa.
«Piccioncini, volete tornare sulla terra ferma insieme a noi?»
Scorpius e Rose non si erano mossi di un millimetro da quando la ragazza era piombata giù dalla sua scopa, che ancora era sospesa a mezz'aria sopra di loro. Si guardavano negli occhi, erano tutti rossi per lo sforzo della partita e anche per l'imbarazzo.
«Forza, ragazzi, venite giù!»
«Eh? Oh, sì, arriviamo!» disse Scorpius mentre scendeva lentamente, dopo aver recuperato anche la scopa di Rose.
Intanto tutti gli altri ragazzi erano già entrati in cucina, dove nonna Weasley aveva preparato latte e biscotti per tutti.
"Il riposo del guerriero", così lei chiamava lo spuntino dopo le partite di Quidditch, ma questo nome le faceva sempre venire i lucciconi... lo aveva inventato Fred. Le mancava terribilmente suo figlio. Ron la vide piangere, di nascosto, mentre guardava se i biscotti che aveva messo nel forno fossero pronti. Lui sapeva perché lei piangesse, lui era presente il giorno che Augustus Rookwook aveva ucciso suo fratello.  E non potendolo vendicare uccidendo il suo assassino, perché era già stato ucciso da suo fratello Percy, cominciò a ritenere responsabile della morte di Fred Draco Malfoy, che aveva fatto entrare i Mangiamorte a Hogwarts.
E così uscì fuori, nel cortile, dove sua figlia era ancora mezza avvinghiata al figlio di quell'assassino. Questa visione gli fece salire il sangue alla testa.
«Lascia immediatamente mia figlia!»
Scorpius si spaventò, lasciò andare Rose e mise le mani in alto come se avesse commesso un reato e Ron lo stesse arrestando.
«Papà, ma sei pazzo? Scorpius mi ha salvato la vita!»
«Dovrebbe salvare la vita a tutti e non riuscirebbe a sanare il debito che ha con noi, con tua nonna, per la morte di zio Fred!»
Ron era livido in viso mentre urlava queste cose a un ragazzo che, nonostante fosse alto quasi due metri, sembrava un bimbo spaventato.
«Ma di cosa parli? Lui non era neanche nato quando zio è morto!»
«Non ti preoccupare, Rose, ci sono abituato» disse Scorpius a testa bassa e, facendo cadere la scopa per terra, entrò dentro casa e se ne andò di sopra, senza prendere neanche un biscotto della vittoria.
«Scusami, Rose, la nonna stava piangendo per zio Fred e tu eri abbracciata a lui e non ci ho visto più... mi dispiace!»
Ora anche Ron aveva la testa bassa, era sinceramente dispiaciuto di aver trattato così male quel povero ragazzo che, come sua figlia gli aveva detto, non era nemmeno nato a quel tempo.
«Non devi scusarti con me, papà, ma con lui!» disse Rose lasciando cadere anche la sua scopa per terra e precipitandosi dentro casa per andare a scusarsi con Scorpius di quello che suo padre gli aveva detto.
«Ron, cos'hai detto a quel ragazzo?»
Hermione aveva capito immediatamente che qualcosa non andava quando Scorpius era passato per la cucina, in silenzio, a testa bassa.
«Ronald Weasley! Mi vuoi rispondere?» chiese ancora Hermione uscendo anche lei fuori al cortile.
«L'ho accusato della morte di Fred» rispose Ron a voce bassissima per non farsi sentire da sua madre e da tutti gli altri che si erano affacciati alla porta-finestra per ascoltare la conversazione.
«Cosa? Lo hai fatto davvero? Ron, sei imperdonabile!»
«Mamma stava piangendo ed io...»
«E tu ti sei comportato da perfetto cretino, come sempre! È soltanto un ragazzo, poco più che un bambino! Come hai potuto accusarlo di una cosa così terribile?»
«Mi dispiace, mi dispiace molto!»
Ron stava quasi per piangere, ma lui era un uomo, non poteva piangere. Doveva andare a chiedere scusa a Scorpius. E lo avrebbe fatto.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: YallaYalla