CHAPTER THREE.
Entrai in camera.
Entrai in camera.
Presi i libri poggiati sul letto,aprii un quaderno cosi',a caso.
Vidi dentro un foglio posato all'estremità della copertina.
Lo lessi,era una nota presa all'elementari..firmata da mia madre e mio padre.
E ora?Se a scuola succedeva qualcosa a scuola non c'erano loro,ma quella troia di Jessica.Come odiavo pronunciare quel nome,come odiavo vederla davanti ai miei occhi,come odiavo sentir dire da mio padre quel nome,odiavo tutto di lei.
-E' pronta la cena.
Riconobbi quella voce,era quella di Cece,la tipa di prima.
Uscii dalla camera a viso basso e mi avviai verso la cucina.
-Siediti qui'.
Mary,quell'altra specie di troia mi fece segno di sedermi accanto a lei,volevo risponderle con un 'no' deciso,ma sapevo che se lo facevo mio padre cominciava a farmi una delle sue prediche,percio' senza fare baldorie mi sedetti accanto a lei.
Guardai il piatto,alzai lo sguardo e lo guardai mio padre.
-Mag,il tuo piatto preferito.
Mi limitai a risponderlo facendogli cenno con il viso per rispondergli di si.
-Il gatto ti ha mangiato la lingua?
Ricordavo quella frase,la diceva sempre quando ero bambina,gia' da piccola non mi andava di genio.
-Credi di far ridere?
Abbassò il viso,le altre in silenzio.
-Vado in camera.
Mi alzai allontanando la sedia dal tavolo.
Entrai in quello che definivo ormai una specie di rifugio da quella casa orribile.
Giravo la chiave e mi immergevo nei pensieri,ricordi,tutto ciò che non potevo pensare in presenza degli altri.
Poggiai la testa sul cuscino,decisi di dormire,infondo non c'era nient'altro da fare,ma un rumore me lo impedii.
Bussarono la porta,aprii e vidi davanti a me mio padre.
-E ora che c'è?
-Posso entrare?
-Perchè dovresti?
-Sarà pure casa mia.
-Ah gia' dimenticavo,qui' tu sei il padrone.
Sforzai una risata e spalancai la porta per farlo entrare.
-Posali i libri.
-Andiamo al punto,che vuoi?
-Bhe,sarà l'ennesima volta che te lo dico,ma a me non piace il comportamento che hai con Jessica.
Portai la mani al viso.
-Lo vuoi capire che la odio?
-Non puoi dire cosi',lei è tua madre.
Alzai di colpo il viso,no,questo non doveva dirlo,lei non era mia madre,lei non era nessuno,era solo un'estranea venuta a rompere il cazzo a casa di mio padre.
-Lei non è mia madre!Lei non è nessuno.
-Scusa,volevo dire 'la mia compagna'.
-Per me questo neanche va bene,odio tutto quello che dici di lei,e soprattutto quello che dice lei,ora esci da qui'.
Non rispose,se ne andò in silenzio in cucina,finalmente.
Ritornai a stendermi sul letto e caddi in un meraviglioso sonno profondo.
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ye.(?)
lo ammetto che quando stavo scrivendo questo capitolo ero un po' nervosa.):
comunque,volevo chiedervi un piccolo favore,una recensione?anche corta,non fa nulla.):
non prendetemi per cattiva,non lo sono,desidererei solo un mini parere da parte vostra,grazie se lo fate,kiaau:3
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ye.(?)
lo ammetto che quando stavo scrivendo questo capitolo ero un po' nervosa.):
comunque,volevo chiedervi un piccolo favore,una recensione?anche corta,non fa nulla.):
non prendetemi per cattiva,non lo sono,desidererei solo un mini parere da parte vostra,grazie se lo fate,kiaau:3