Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift
Segui la storia  |       
Autore: fearless13k    27/08/2012    5 recensioni
Un crossover fra Taylor Swift e Liam Payne. Come sarebbe stato se fossero cresciuti insieme, coetanei e nella stessa città, Nashville. Una storia di amore, amicizia e musica.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The other side of the door
 
- Lucy cosa?! – esclamo con un tono di voce decisamente troppo acuto. Liam mi guarda spazientito.
- Tay, non avevi detto che saresti stata attenta? – mi domanda Liam, come se la mia domanda fosse stata formulata perché non avevo capito e non perché mi sembra assurdo.
Inizio a scuotere la testa. “È solo un brutto sogno. È solo un brutto sogno” continuo a ripetere nella mia mente. All’improvviso due grandi mani mi incorniciano il volto.
- Taylor, stai bene? – "Stavo meglio prima" pensoSento la voce di Liam, ma ho come un martello che picchia nella testa e non mi sento di rispondergli gentilmente. Avvampo, ma non per l’emozione del tocco di Liam, avvampo per la rabbia.
- Ma sei completamente andato? – gli grido contro. Sembra non capire. È così vicino che se volessi potrei baciarlo. O strozzarlo.
- Lucy potrebbe essere quella giusta? – continuo, domandandogli esterrefatta, - Quella giusta per fare cosa? – gli urlo. Lui ha l’aria spaesata, boccheggia cercando una risposta. Si è staccato e sta come indietreggiando. Devo proprio avere l'aria incazzata.
- Non lo so, cioè, per starci insieme, nel senso di una storia seria. . . – cerca di giustificarsi. Lo fisso con gli occhi spalancati e le sopracciglia alzate.
- Tu sei completamente andato – gli dico con tono deciso, ma lento, scandendo bene le parole così che possa capirle esattamente.
- Tay, ma la smetti? Perché sei così gelosa? – mi domanda, iniziando ad alzare anche lui la voce. Siamo nel mio giardino e scorgo le facce dei vicini che ci spiano dalle finestre.
- Gelosa! Io? Liam, tu pensi che Lucy sia la “ragazza giusta” dopo neanche tre settimane che ci esci! Io non sono gelosa, io ho buon senso! Non la conosci neanche! E sapere come bacia non vuol dire niente! – continuo, sempre gridando. Sto per iniziare a piangere, non era proprio questo il discorso che volevo fare.
- E non chiamarmi Tay! – esclamo, sbattendo il piede per terra. Come se fossi proprio una psicopatica.
- Taylor, io ti chiamo come mi pare e poi non è vero che non la conosco, - dice, iniziando un discorso che non voglio decisamente stare a sentire. Lo lascio a parlare da solo prima di tirargli un pugno o qualcosa di simile. Sono sicura che se lo facessi quella a farsi male sarei io, ma il messaggio sarebbe chiaro.
- Taylor, non te ne andare mentre ti parlo! – mi grida dietro Liam, rimanendo immobile sul vialetto. Invece di fare l’uomo e corrermi dietro, lui sta fermo là, impalato. Non mi giro neanche, per rispondergli, ormai sono già sulle scale del portico, pronta ad aprire la porta. – Liam, ne ho davvero abbastanza – dico a mezza voce, cercando di calmarmi.
- Ma di cosa ne hai abbastanza? – mi chiede, e sembra davvero che non capisca. Come fa ad essere così cieco? Come mai non ha ancora capito che sono innamorata persa di lui? Come mai non capisce che ne ho abbastanza delle storie su Lucy, che ne ho abbastanza di perdermi dietro a lui invano?
- Lasciamo stare, d’accordo? Vattene. – gli dico poco decisa, sapendo benissimo che non voglio che se ne vada, ma voglio che mi venga incontro e mi abbracci.
- Stai scherzando?- mi domanda incredulo, non mi giro, ma sono sicura che i suoi occhioni color nocciola mi fissando e ha sul volto un’espressione addolorata. Sento che non resisterò ancora per molto e che presto mi metterò a piangere.
- Non ho proprio bisogno di te adesso – dico, sentendo le lacrime pungere gli occhi.
- Tay, aspetta, ti prego, parliamone per bene! – mi prega, ma sono già entrata in casa, facendo sbattere la porta alle mie spalle.
- Vi ammazzo tutti se fate entrare Liam! – urlo dalle scale, ancora arrabbiata e con il cuore a pezzi.
Come mai Liam non si rende conto che vorrei averlo con me sempre, anche quando gli dico di andarsene? Tutto ciò che desidero è che stia fuori dalla mia finestra e urli: - Taylor, sono un idiota e sono follemente innamorato di te!-, magari sotto la pioggia, attirando la mia attenzione lanciando sassolini alla finestra. Sarebbe romantico al massimo. Mi viene da piangere.
Vado in bagno, dalla piccola finestra vedo Liam ancora immobile sul vialetto. Perché non entra in casa all’improvviso per scusarsi, per abbracciarmi?
Mi mordo le unghie nervosamente, è una cattiva abitudine ereditata da mia madre. Sono distesa sul letto e fisso lo scaffale dove poste in bella mostra ci sono varie foto mie e di Liam.
Guardandole in ordine si può seguire la nostra crescita e vedere nel mio sguardo nascere l’amore. Questa cosa me la dice sempre Abigail.
- Dovrei andare a scusarmi – dico a me stessa, ancora immobile sul letto. Non riesco a mandare giù questa faccenda anche se so che in fondo in fondo non sarei dovuta sbottare in quella maniera.
Ma sono troppo orgogliosa per andare da lui e fare il primo passo.
Chiamo Abbie e ci pensa lei a consolarmi al telefono, facendo uno strappo alla sua regola. È super entusiasta della mia scenata, completamente dalla mia parte, anche se sperava che aprissi gli occhi di Liam sui miei sentimenti. – Abigail, - le ho detto al telefono, - un passo alla volta, ok?- e lei mi ha risposto: - Come vuoi, baby!
 *
Sono al mio armadietto , la campanella è suonata già da un sacco, ma mi sono dilungata in aula di musica. Sto finendo di riordinare quaderni e libri, quando sento una mano battermi sulla spalla.
Non ho parlato con Liam neanche una volta oggi, nemmeno dopo le 17 chiamate di ieri sera a cui non ho nemmeno risposto. A pranzo non l’ho visto e a lezione non l’ho guardato nemmeno per sbaglio. Abbie dice che è la tattica giusta. Tattica giusta per cosa? Mi domando.
Mi volto lentamente e vedo il suo volto a pochi centimetri dal mio. Sento il suo dolce fiato sul viso e arrossisco come al solito. Lui sorride e sorrido anche io, è inevitabile.
- Tay, stiamo insieme? – mi chiede sottovoce, anche se per il corridoio non passa nessuno. Strabuzzo gli occhi e la saliva mi va di traverso. Per un attimo smetto di respirare.
- C come, scusa? – chiedo giusto per conferma, non può avermelo chiesto così a caso.
- Passiamo insieme il pomeriggio? – mi chiede di nuovo.
Ah, ecco. Mi sembrava troppo bello. Lo guardo negli occhi, ho paura di quello che potrebbe dire.
- Mi piacerebbe, ma Lucy che cosa dirà? – gli domando in un sussurro. Non posso resistere ai suoi occhi, al suo naso, alle sue labbra. Lui distoglie un attimo lo sguardo dal mio, sospirando. Noto che ha i lucciconi agli occhi.
- A questo punto niente. Ci siamo lasciati. – mi confessa. Lo abbraccio, non sapendo bene cosa dire. “Ah! Ah!” vorrei esclamare, mentre mando un messaggio a Abbie, o meglio la chiamo, così da informarla che i nostri (suoi) pronostici erano giusti! Anche se per ora solo la prima parte del nostro piano è andata in porto. “Ah! Ah!” esclamo nella mia testa, facendomi scappare un sorriso. Anche se mi dispiace per Liamuccio.
Rimaniamo abbracciati così per un po’, poi lui mi scosta e un grandioso sorriso-sciogli-ghiaccio compare sul suo viso.
- Ti racconto tutto, vieni che facciamo un giro in macchina – dice, prendendomi per mano.
- Hai un bel vestito, a proposito! – aggiunge, mentre chiudo l’armadietto e prendo la giacca.
È il vestito più semplice che abbia: nero con le spalline e giusto un po’ arricciato sull’orlo della gonna. Da oggi è il mio vestito preferito.
Passiamo un pomeriggio fantastico fra i campi, ascoltando Tim McGraw dalla radio del suo pick-up sdraiati sul retro. Ridiamo e scherziamo come se non fosse accaduto nulla la sera prima. Una volta davanti a casa, ci sediamo nel portico e non riesco ad evitare la domanda: - Come ti ha lasciato?-
Lui si guarda un po’ in giro, prende fiato e mi risponde:- Avevi ragione tu, non la conoscevo per niente e a lei non fregava niente di conoscere me. Oggi quando ci siamo visti a pranzo le ho chiesto se le andava un po’ di parlare per conoscerci meglio, ma niente. Il suo unico desiderio era baciarci per un’ora e giù di lì! – mi dice tutto triste e amareggiato allo stesso tempo. Anche io vorrei baciarlo per un’ora o giù di lì.
- È una cretina e. . . – mi trema la voce, le lacrime e l’emozione hanno la meglio sulla mia forza di volontà, scoppio a piangere. – Liam, sono così dispiaciuta per . . . tutto. Non avrei dovuto fare una scenata e poi tenerti il muso . . . mi sei mancato così tanto in così poco tempo! – gli dico cercando di rendere comprensibili le mie parole.
Lui mi guarda intensamente e le mie lacrime cessano di scendere. Mi posa una mano sulla guancia e lentamente le asciuga una per una.
- Tay, è tutto ok, non è colpa tua se abbiamo litigato. . . avevi ragione, te l’ho già detto. Mi sei mancata tanto anche tu. – dice abbracciandomi e accarezzandomi i capelli.
- Tay, i tuoi occhi brillano più delle stelle.- sussurra, scostandosi e fissandomi intensamente. Sembra uno di quei momenti che nei film precedono i baci. Desidero che quest’attimo non finisca mai.
Lo guardo di rimando.
- Che bugiardo che sei! Ovvio che mi “brillano” gli occhi, cinque secondi fa stavo piangendo!- esclamo di punto in bianco. Facendolo scoppiare in una risata. Poi lo riabbraccio. - Ho bisogno di te, sempre- gli dico, seriamente questa volta.
Lui scioglie l’abbraccio, mi guarda facendo finta di essere arrabbiato. – Perché hai pensato subito che mi avesse lasciato lei? – mi chiede interdetto. E scoppiamo entrambi a ridere.

***Piccola nota da me emedesima :) Spero che le canzoni con cui sono intitolati i capitoli vengano descritte al meglio da quello che scrivo, nel senso che cerco di dare una spiegazione al perché sono state scritte nella storia... ok, non sembra avere senso questo discorso. Ah! Piccola novità per chi segue la FF, mi è stato chiesto di postare più spesso, che ne pensate? Perché il mio piano era lasciarvi con un capitolo a settimana, ma se ve la sentite potrei postarne due... così però la storia finisce prima! Quindi fatemi sapere la vostra decisione, a vostro rischio e pericolo ;)
Altra cosetta, il soprannome "Liamuccio" è una gentile concessione della mia amica Cory, spero gradisca il coinvolgimento :)
Attendo nuovi commenti e recensioni! Fatemi sapere soprattutto per la faccenda del postare più capitoli! BACI,

L
 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift / Vai alla pagina dell'autore: fearless13k