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Autore: Je suis Tina    27/08/2012    1 recensioni
Tra Scorpius ed Albus le cose sembravano andare a gonfie vele, niente e nessuno avrebbe mai potuto dividerli. O almeno così sembrava, finché Lily non decise di entrare in azione.
[Scorpius/Albus] [Scorpius/Lily]
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Una volta tornato al Malfoy Manor, il biondo butta tutti i suoi regali da un lato, come se non vedesse l'ora di liberarsene ed ignora deliberatamente le costanti domande di sua madre. Narcissa aveva ancora la forchetta -con cui aveva infilzato un gambero- sollevata a mezz'aria e la bocca aperta, mentre suo padre lo stava osservando in silenzio. Anche se il messaggio nei suoi occhi era chiaro. Te lo avevo detto che non avresti dovuto andarci.
Ecco cosa gli stavano dicendo. E, per una volta, avevano anche ragione. Scorpius non sarebbe dovuto andarci.
Suo nonno aveva aperto la bocca per dire qualcosa, ma il ragazzo, allontanando gentilmente sua madre, lo precede.
-Continuate pure con la cena, io andrò in camera mia.- Detto ciò, non li degna neanche di un sorriso, dirigendosi a passo svelto verso la sua stanza, senza aspettare una risposta.
Altri cinque minuti lì e sarebbe esploso, non riuscendo più a nascondere l'evidenza dei fatti. Aveva già dato, in casa Potter, la dimostrazione non poter più resistere ed ormai non era più tanto sicuro di poter continuare a mentire anche alla sua famiglia. Non era più sicuro di niente, e per uno come lui queste erano sensazioni del tutto nuove e sgradevoli. Sentiva un nodo in gola ed una morsa allo stomaco, come se due mani invisibili stessero tentando di strozzarlo o fargli tornare su tutto quello che aveva mangiato.
Il giorno seguente, oppure anche la sera stessa, avrebbe dovuto fornire una spiegazione per quanto riguardavano il naso rotto ed i lividi, ma non era un grande problema. Suo padre lo avrebbe come minimo premiato, sapendo che suo figlio aveva finalmente picchiato un Potter. Il reale problema era spiegare il motivo della rissa. 'Sai, papà, mi sto innamorando di Lily e James lo ha capito, così ha provato ad accoltellarmi a cena!' Non poteva uscirsene con una spiegazione simile, a meno che non desiderava essere preso per un folle.
La sua reale fonte di preoccupazione, però, restava Albus. Il biondo dava per scontato che il suo ragazzo - ancora per poco. Pensa tra sé e sé- fosse andato da James per chiedergli il motivo della loro rissa. Ed il ragazzo non aveva peli sulla lingua neanche con suo fratello, era inutile sperare che avrebbe potuto mentirgli. Specialmente se si trattava di questioni... delicate.
Il tempo di aprire la porta della sua stanza che già si butta di peso sul letto da una piazza e mezzo, rimbalzando per un attimo. Ma neanche quello sembrava un giaciglio abbastanza comodo per lui, in quel momento. Mille pensieri che giravano attorno ad Albus e Lily gli vorticano nella mente, mentre si concede di pensare a ciò che aveva fatto meno di dieci minuti fa. Sentiva ancora sulle labbra il sapore dolce del lucidalabbra alla fragola di Lily, aveva ancora il suo profumo delicato che gli annebbiava i polmoni e la mente. E non gli sembrava affatto una cosa normale. Si sentiva come uno stalker, in quel momento, oppure una stupida ragazzina alle prese con il primo amore.
Reprime giusto in tempo l'istinto di sfiorarsi le labbra, tanto per non sentirsi ulteriormente cretino e si massaggia le tempie, sbuffando varie volte.
-Perché non c'è un maledetto giorno in cui posso stare tranquillo?- Borbotta passando a massaggiarsi anche gli occhi, con l'indice ed il pollice.
Era ancora vestito, ma non gliene importava un fico secco, così si limita a scalciare per lanciare via le scarpe e poggia la testa sul cuscino, sperando di cadere al più presto tra le braccia di Morfeo.

Tick.
Tick.
Tick, tick, tick.
-Ma che ca... ?- Mormora il biondo, con la bocca ancora impostata per il sonno.
Oh Merlino, chi diavolo aveva voglia di lanciare sassolini alla sua finestra alle tre del mattino? Per di più lui stava morendo di sonno, visto che era riuscito ad addormentarsi soltanto un'ora prima. Ed era tornato al Manor alle undici.
-Bah, fanculo...- Borbotta ancora mezzo assonnato e fa per tornare a dormire.
Tick.
-Ancora?!- Sbuffa sonoramente, decidendosi ad alzarsi dal letto per spaccare la faccia a colui che aveva osato disturbare il suo sonno prezioso.
Ma quando, una volta aperta la finestra ed affacciatosi, scorge la figura di Albus, cambia idea. Lo avrebbe già distrutto dicendogli di essersi innamorato di sua sorella, era meglio non infierire anche fisicamente. Anche se... Per Merlino, non poteva andare a trovarlo di giorno o almeno in un orario decente?!
Sospira, esasperato, facendogli cenno con la mano di andare all'entrata. Non sapeva ancora né come né quando lasciarlo, l'unica certezza che aveva era che doveva farlo. Non poteva continuare a prenderlo in giro, né a fingere di amarlo.
Sgattaiola silenziosamente fino all'entrata, sperando di non essere sentito da nessuno. I suoi genitori lo avrebbero ucciso, specialmente suo padre, se lo avessero beccato con Albus a quell'ora. In casa sua.
-Che diavolo stai facendo qui?- Mormora in un filo di voce dopo aver fatto entrare il ragazzo, richiudendo con cautela la grande porta d'entrata alle loro spalle.
-Volevo stare un po' con te.- Sussurra il moro, sorridendogli timidamente.
Ed ecco che i sensi di colpa tornano a farsi sentire, frustranti come non mai. Il ragazzo aveva rischiato di farsi punire dai suoi genitori oppure farsi beccare da quelli di Scorpius soltanto per vederlo e passare un po' di tempo da solo con lui. Mentre il biondo baciava sua sorella.
Incredibile, era sicuro che non sarebbe mai riuscito a sentirsi peggio di come stava prima, ma a quanto pare poteva eccome.
Ricambia flebilmente il suo sorriso, prendendolo per un polso e guidandolo nel buio, verso la sua stanza. Non potevano restare lì, altrimenti i suoi tentativi di non farsi beccare sarebbero andati a farsi friggere.
Hai ancora qualche secondo, Scorp. Bisbiglia la voce della sua “coscienza”. Pensa bene alle parole che dovrai usare.
Ora che ci pensava, il biondo trovava molto strano il fatto che Albus fosse lì. Non doveva essere incazzato nero con lui? Possibile che James avesse fatto l'impensabile? Merlino, perché quando quel maledetto ragazzo doveva parlare non lo faceva e viceversa?
-Devo dirti una co...-
Quando erano entrati in camera, Scorpius aveva incominciato a parlare, ma dopo qualche secondo aveva sentito le labbra del moro unirsi alle proprie. No, questo non andava bene per niente. Non voleva respingerlo mentre lo baciava, conoscendolo ci sarebbe rimasto malissimo, ma non poteva neanche andare avanti così. Era stanco di fingere. Non voleva più mentirgli.
-Ssh.- Il mormorio di Albus era ulteriormente ovattato grazie al contatto delle loro labbra.
Merlino... E adesso? Il giovane Potter voleva semplicemente essere amato, ma il biondo non poteva più “esaudire” questo suo desiderio. Non avrebbe più potuto amarlo, non mentre desiderava un'altra persona.
Fa per parlare di nuovo, ma Albus lo spinge subito sul letto, armeggiando con i bottoni della sua camicia -alla fine si era addormentato con i vestiti addosso- e baciandogli con una dolcezza disarmante le guance ed il mento. Merda, respingendolo lo avrebbe doppiamente ferito, fingendo invece lo avrebbe distrutto. Che doveva fare? Perché Albus e Lily volevano complicargli a tutti i costi la vita?
Le dita lunghe ed affusolate del ragazzo sul suo petto lo riportano alla realtà, una realtà non molto diversa dai suoi pensieri. Così lo blocca per i polsi, con delicatezza, e mostra un sorrisetto di scuse mentre sposta il moro da sopra di sé.
-Cosa...- Mormora quest'ultimo, confuso e deluso da quell'insolito rifiuto. Ma non completa la sua domanda, affievolendo sempre di più il tono di voce. Con la stessa espressione di uno che aveva capito tutto. - Aveva ragione Jay.- Decreta alla fine, parlando più tra sé e sé che con Scorpius. -Come ho fatto ad essere così stupido?- Il suo volto era arrossato da rabbia e vergogna, gli occhi bassi ed i pugni stretti.
-Albus, era quello che ho cercato di dirti fino a questo momento.- Conferma il biondo, con un sospiro. -Non significa che non ti ho amato.- Aggiunge, come se potesse bastare a consolare il Potter, che sembrava sul punto di piangere. -Ma io così non posso andare avanti. Non prendertela con Lily, lei non ha colpe.- O almeno non gravi. Non era stata di certo lei a baciarlo.
-Da quanto tempo mi stai prendendo in giro così?- Chiede freddamente il moro, senza degnare di particolari attenzioni le spiegazioni del giovane Malfoy.
-Non ti ho preso in giro.- Ribatte lui, prontamente, così da far sbuffare Albus. Sembrava spazientito.
-Okay, rettifico la domanda.- Si comportava come se stesse tentando di non prenderlo a pugni, ma se avesse dovuto farlo, il biondo non avrebbe reagito. In fondo se lo meritava, da una parte. -Da quanto tempo sei innamorato di mia sorella ?- Il modo in cui aveva marcato quel 'Mia sorella', non gli piaceva affatto. Faceva risuonare quelle parole come se fossero bestemmie.
-Diciamo... un mese, o poco più.- Ammette Scorpius, ormai deciso a non mentirgli più. Anche se aveva compreso di provare una certa attrazione per la rossa già da qualche mese, ma decide di non dire nulla.
-Fantastico. Davvero fantastico.- Mormora l'altro. La sua rabbia aveva lasciato spazio solo ad una grande tristezza, era palese, glielo si poteva leggere negli occhi, che guardavano insistentemente i loro piedi.
-Mi dispiace.- Scusarsi era banale, insulso, da cretini e quant'altro, ma il biondo non sapeva in che altro modo rispondergli. Più di questo, non poteva dire nulla. Ed entrambi erano in attesa della fatidica frase che avrebbe spezzato per sempre quello che c'era tra di loro.
-Quindi... - Nella voce di Albus c'era un filo di esitazione, che però scompare quasi subito. -Beh, è finita, no?- Alza lo sguardo sul biondo, così da trafiggerlo con tutta la sofferenza che li inondava.
Scorpius è in grado solo di annuire. Cinque anni, cinque anni d'amore erano appena andati in fumo insieme a sei anni di amicizia. Il Serpeverde aveva la certezza di aver perso anche il suo migliore amico, l'unico in grado di capirlo sul serio, con cui poteva essere se stesso. Ma ormai era tardi per tentare di riallacciare qualche rapporto. Aveva aspettato troppo per dire la verità, ed ora ne avrebbe dovuto pagare le conseguenze. Perché la vigliaccheria dei Malfoy era come una maledizione, e lo sguardo spento di Albus mentre usciva dalla sua stanza -senza degnarlo neanche di un saluto- ne era la dimostrazione.
-Scorpius, sei un coglione.- Mormora il biondo, tra sé e sé, prima di scendere dal letto ed afferrare la bacchetta.
Ormai aveva detto tutta la verità, quindi sarebbe andato avanti così. Avrebbe finalmente dimostrato che lui, a differenza di suo padre, non era un vigliacco. Che sapeva imparare dai propri errori. Voleva andare avanti con la verità? Perfetto, era quello che avrebbe fatto.
-Lumos.- Il suo sussurro rompe il silenzio della notte, mentre la fioca luce della bacchetta illuminava la stanza.
Prende posto sulla sedia della sua scrivania nera e lucida, poi con la mano libera prende un foglio di pergamena ed una piuma, incominciando a scrivere in bella grafia.

' Ehi Lily,
Vediamoci davanti Fortebraccio, domani. Ho bisogno di parlarti.
Scorpius.
'

Scrive solo queste semplici parole, perché non gli sarebbero bastate mille pergamene per esprimere per iscritto ciò che stava provando da ormai troppo tempo.
Lega la pergamena alla zampa della sua civetta e accarezza delicatamente il capo del volatile con l'indice.
-Mi raccomando, non perderla e portala a Lily Potter.- Le sussurra, poi apre la finestra e la osserva volare via, verso casa Potter.



L'angolo di Tina:
Salve! :3 Ed anche questo capitolo è andato! Spero che vi piaccia e... sì, lo ammetto, Albus mi sta facendo pena T_T Mi sto sentendo cattiva >_>
Cosa succederà tra Scorpius e Lily? Ci sarà una rissa tra il biondo ed Albus? Potrò finalmente pranzare?!
Lo scoprirete nella prossima puntata! (?) :3
Tina.
  
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