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Autore: Darcy Tomlinson    27/08/2012    1 recensioni
Alcool, risate e odio che provocherà amore.
Adrian una ragazza cinica e piuttosto scontrosa con i ragazzi. Una vera disgrazia per loro e una pura frana nel flirtare. Tutto il contrario di Zayn, un vero sciupa femmine ed ottimo ruba cuori.
Non è la tipica Fan Fiction dove c'è colui che si invaghisce della stronza e poi lei se ne accorge dopo e rimpiange di non essersi svegliata prima, anzi.
E' tutta'altro di quello che voi pensate.
Genere: Commedia, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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   Tirai dritto senza girarmi, perché se mi fossi girata si sarebbe fatto un'idea sbagliata di me. Sarei stata la sua preda di quel caldo pomeriggio del 18 settembre. Ma invece, non poteva finire così, perché io non ero come le altre.
Ripresi con velocità le mie cuffie, per poi riattapparmi le orecchie.
Arrivata a casa salutai Connie, la ragazzina ovvero mia sorella di 15 anni e anche mia madre.
Mi feci una doccia e poi telefonai Frankie.
<< Hei scema... Come stai? >>. Le domandai ridendo; non voleva essere chiamata al maschile ed alcune volte insisteva che la chiamassi Michelle.
Le piaceva il nome Michelle e non si sa perché alcune volte non si girava se non la chiamavi in quel modo.
<< Sto bene... Tu? >>. Aveva la voce maschile ed era giù di morale, non sapevo il perché.
<< Dimmi che ti succede? Sputa il rospo, babe.. >>
<< C'è mio padre. >>.
Suo padre non era a conoscenza della sua omosessualità, odiava con tutto il cuore gli omosessuali che lui definiva "Gay di merda" oppure "Checca e finocchio." Se avrebbe scoperto che Frankie era tale, sarebbe andato in tutte le furie. Era figlio unico e se scoprisse che fosse stato così, sarebbe stata la sua disgrazia. Al mio contrario, Frankie aveva una famiglia, ma alcune volte sembrava che non ce l'avesse. Suo padre lo trattava da vero uomo, mentre sua madre che era a conoscenza della sua omosessualità era più che felice. Charlotte, la madre di Frankie, avrebbe voluto avere una femminuccia al posto di un maschietto, ma purtroppo il suo desiderio non era stato esaudito, o quasi.
<< Ah ok, Frankie! >> Gli risposi calcando il suo nome con la mia vocina. << Sai chi ha cercato di attaccare bottone oggi? >>
<< Sentiamo cara...>>
<< Horan! Quel lurido bastardo biondo che... Aaaaaaaaaaaaah! Basta, non voglio pensarci! >>
<< Ok! Dovresti andare in India per trovare la tua pace interiore, così ti calmi.. >>
<< Non mi dire di calmarmi che oggi ho visto quella testa di carciofo... >>
<< Di chi parli? >> Chiese ancora più curiosa.
<< Del tuo sogno erotico proibito... >>
<< Oddio.... Odddioooooo!! MALIK????????????????????????? >>
<< No, guarda il barbone che sta in tangenziale... Sveglia Frankie sembri più accecata di una talpa! >>
<< Scusa ma lui mi fa questo effetto! >>.
Finii la chiamata con la mia migliore amica con un "Ci vediamo domani stronza." Io e lei ci punzecchiavamo sempre, chiamandoci in tutti i modi possibili immaginabili.
Dopo aver cenato ricevetti un messaggio sempre da Michelle.
"Domani ti devo portare da MAC! Devi comprarti un po' di make up, non ti trucchi quasi mai".
In effetti era vero, mi mettevo al massimo un filo di matita, fregata a mia madre, negli eventi più importanti come matrimoni ecc.. Quindi quasi mai. Non ero quelle ragazze che si metteva 4 chili di trucco solo per farsi sembrare più carina per dei coglioni messi in croce.
Mi addormentai presto quella sera, perché sapevo che il giorno stesso sarei andata a fare shopping sfrenato con quella pazza di Michelle.

La sveglia continuava a suonare mentre cercavo di aprire lentamente gli occhi.
Mi catapultai immediatamente in bagno per lavarmi e vestirmi. Mi guardai allo specchio e facevo più schifo di prima. Mi venne una pazzia, presi la matita nera kajal di mia madre e tirai una linea di eye -liner tanto per migliorare il mio aspetto, anche se peggio di così non si poteva stare.
Scesi in fretta e furia e misi qualcosa sotto i denti. Qualcuno suonò il clacson fuori casa ed era Michelle con la sua nuova Bentley rossa fuoco, la rispecchiava molto.
<< Come mai con l' eye-liner oggi? >> Mi chiese stupida e allo stesso tempo scioccata.
<< Lascia stare, che appena siamo a scuola mi strucco immediatamente... >> Le risposi scioccata e ancora addormentata.
Arrivammo a scuola e mi diressi nel mio armadietto per appoggiare le cose, ma la sfiga quel giorno mi perseguitava.
C'era il "favoloso"Malik appoggiato con poca classe sul mio armadietto, mentre accarezzava le ciocche di  una bionda altamente tinta e il viso stra truccato. Mi misi in mezzo alla bionda e al ragazzo e mentre li guardavo, sorridevo ad entrambi come se volessi scacciarli.
<< Ed ecco la Sharps che rompe le ovaie a Melissa e le palle a me! Che bello! >>. Intervenne il moro.
<< Ma non mi chiamo Melissa, mi chiamo Marissa! >>. Ribatté la ragazza con una voce alquanto stridula e sottile.
Zayn le sorrise dolcemente come se volesse scusarsi, ma era patetico. La ragazza ricambiò il sorriso e come una brava scema ci cascò. Il ragazzo le mandò un bacio volante mentre le faceva segno che l'avrebbe richiamata, ma evidentemente non lo avrebbe mai fatto.
Zayn rimase appoggiato sul mio armadietto, mentre mi sorrideva quasi sorpreso.
<< Che minchia ti guardi occhi merda? Sposati è il mio armadietto... >>
<< Scommetto che se ti bacio cadrai ai miei piedi... >>
<< Sì, certo... Come ti è caduto quel preservativo dalla tasca. >>. Gli indicai il quadratino argentato che gli era eppena caduto e lui con imbarazzo si chinò e lo prese. Ma rimase nella stessa posizione per alcuni istanti.
<< Hai delle belle gambe, Sharps. >> Mi congratulò.
<< E sai con queste gambe cosa posso farti? >> Gli chiesi avvicinandomi man mano al suo viso mentre mi mordevo il labbro inferiore.
<< Sì? >>. Domandò con un sorriso malizioso con in mano il profilattico.
Lui cercò di avvicinarsi ancora di più, mentre io guardavo i suoi occhi. Eravamo a pochi millimetri di distanza e sentivo il suo respiro di fragola, probabilmente aveva masticato una Big Babol prima di andare a scuola.
<< Questo! >>. Gli tirai una calcio dritto nei suoi cari gioiellini  ed immediatamente il ragazzo si piegò in due per il dolore, probabilmente troppo doloroso. Mentre lo guardavo soffrire, gli presi il viso con entrambe le mani e lo baciai nel naso.
Lo volevo stuzzicare, ma sapevo che lui voleva di più di un semplice bacio sul naso. E mentre me ne andavo e lasciavo Malik quasi ferito, la ridarola prese il sopravvento che perfino nell'ora di biologia continuavo a ridere e ridere, tanto che la fottutissima professoressa Sprite mi mandò fuori dalla classe, mentre tutti mi guardavano con la bocca aperta.
All'intervallo mi sedetti vicino a Michelle in un tavolo in fondo alla mensa, mentre il pollo di Zayn e i suoi amici  se ne stavano in mezzo a ridere con le oche.
Stavo divorando il mio panino con qualche bevanda gassata e notai che Harry Styles, amico di Niall, mi stava guardando anzi fissando.
<< Il riccio mi sta guardando. >> Dissi a Michelle continuando a mangiare.
<< Mi spaventi così... >>
<< No, in realtà, a me spaventa lui e i suoi amici. Ho dato un calcio nei gioielli a Zayn, lo sapevi? >>
<< Lo sa tutta la scuola... Stai facendo la monellina Adrian eh? >>.
Risi a crepapelle ed per mia sfortuna attirai l'attenzione di tutti i presenti della mensa. << Lui si merita questo ed altro >>.
Ci salutammo, per poi andare nelle nostre rispettive classi. Purtroppo non ero in classe con lei, quindi mi dovevo accontentare dei amici scemi di Zayn, comprese le sue amiche ochette fra cui Marissa. Ebbene sì, quella oca tinta, era più stupida di un cane che si morde la coda. Aveva una famiglia ricchissima, una delle più ricche di Londra, fra cui anche quella di Malik. Passava ogni anno scolastico, non perché aveva cervello, ma solo per i soldi. Marissa e le sue leccaculo, Melanie e Maria la pedinavano ogni singolo secondo.
Io e Michelle le chiamavamo le M di merda. Tutte e tre con la stessa iniziale; assurdo tanto che stupido.
Mi sedetti dopo il lungo incessante suono di quella stupida campanella, che quando volevo che suonasse non suonava mai oppure l'inverso.
Il professore di educazione civica, entrò con uno strano abbigliamento. D'altronde tutti i prof del mondo, si vestono in un modo assurdo. Ma mai quanto quest'ultimo; Era un 45enne se non di più zitello che viveva probabilmente con i suoi. Sapete i pantaloni di Arlecchino? Ecco, invece conoscete la maglia di Superman? Non aggiungo altro, se no qui finiamo domani mattina.
Il prof prese un cappello e ci mise alcuni bigliettini bianchi. Interrogazione a sorpresa ne ero sicura.
<< Buongiorno! Bene, oggi ho preparato un test per voi. In questo cappello ho messo i vostri nomi; io ne estrarrò due e questa coppia dovrà fare un compito ben preciso. I genitori. Vi darò delle bambole telecomandate, che si comportano proprio come dei neonati, quindi vietato perdere.
Avrete due settimane, per accudire e convivere con vostro marito/moglie. Alla fine di queste settimane, dovrete scrivere un tema riguardante il periodo che avete passato ok? Sia chiaro, i genitori sono sposati e quindi dovranno passare tutto il tempo insieme. Intesi? >>.
Tutti gli scolari annuirono e sorrisero, ovviamente non avevano capito una parola di cosa stava parlando, ma pur di farlo stare zitto quel professore, gli davano ragione anche se aveva torto; questo test mi sapeva tanto di "Lizzy Mcguire" tanto che chiesi al mio compagno di banco, Bryan se si fosse ispirato a quella serie e lui ovviamente, come un cretino mi guardò a bocca aperte, come se fossi un marziano appena venuto nella terra.
<< Bene,, ottava coppia... Erm..... Aspettate..... >>. Stavo fissando il professore, che cercava di prendere quel maledettissimo biglietto, mentre pregavo che fossi in coppia con uno che avrei sopportato, una cosa impossibile, ma ci speravo. << Sharps..... >>. Ripeté a voce alta il citrullo; le mie mani si fecero all'improvviso fredde e sudavo freddo non sapevo cosa mi prendeva in quel momento, ma non ci davo tanto peso, finché. << E Malik....>>. Venne una doccia fredda, anzi gelata. Il silenzio in classe piombò all'improvviso, come se fossimo nel far West e delle balle di fieno attraversavano la strada deserta oppure il suono imbarazzante delle cicale.. *Cri cri* o roba simile.
Alle parole del prof mi irrigidì, non sapevo se piangere dalla disperazione oppure ridere maleficamente. L'unica cosa che feci, ovviamente era la cosa più stupida che mi capitasse.
Mi alzai in piedi dal banco, mentre tutti gli occhi erano puntati su di me, tranne quelli color merda di Malik.
<< Mi piacciono i treni. >>. Urlai contro al professore, che si era messo davanti al mio banco.
Figura di merda, improvvisamente diventai paonazza per l'imbarazzo e in quel momento cercavo di sorridere ma volevo morire, sotterrarmi o almeno scomparire. Mentre mi sedevo, il silenzio incessante di alcuni istanti prima, si trasformò in un boato di risate; tutti che ridevano, tranne Malik. Evidentemente, era molto più disperato di me. L'unica cosa che mi salvò in quel momento era la campanella e per fortuna era il momento di andare a casa, finalmente.
Arrivata a casa mangiai subito e finito, andai ad accendere il computer per poi connettermi su Facebook. Ero drogata di quel social network, passavo più ore là che a studiare oppure a dormire. Non aveva niente di interessante, ma mi piaceva farmi i cazzi degli altri, soprattutto di Michelle che condivideva cose assurde, ad esempio di come utilizzare un cucchiaio per il make up ecc... Altra cosa che facevo, era giocare con quei giochi stupidi ma che mi divertivano, tipo "Pet Society" che dovevi curare un cucciolo di alieno; un'imitazione del famoso "Tamagoci".
Ma quel giorno, mi soffermai su una richiesta di amicizia. Cliccai la richiesta rossa e mi ritrovai "Zayn Jawaad Malik".
Rimasi a bocca aperta per più di 5 minuti. Non sapevo se accettarlo o meno. Avevamo più di cento amici in comune, ma volerlo tra quelli non sapevo se era una buona idea. Mi alzai dalla scrivania e mi catapultai a letto e chiusi lentamente gli occhi, finendo per addormentarmi, lasciando il computer acceso.

Mi svegliai a causa dell'incessante vibrazione che faceva il mio cellulare. Qualcuno mi stava chiamando, mi alzai subito di scatto.
Ma poi mi fermai subito, perché mi girava la testa. Dopo alcuni minuti, ripresi il cellulare, con la paura di non perdere la chiamata, ma come sempre sono una sfigata e cosa feci? Ovvio! Persi la chiamata... Era Michelle che dopo 19 chiamate mi aveva svegliato.
Provai a richiamarla subito, ma non rispondeva. Come era possibile che neanche due secondi da quando mi aveva chiamato non rispondeva? Il mistero nella mia vita, non cessa mai.
Mi chiamò una ventesima volta e finalmente riuscì a rispondere. Mi aveva dato appuntamento da Starbucks alle 16 ed ero in estremo ritardo.
Dovevo lavarmi e persino piastrarmi i capelli; avevo i capelli mossi lunghi fino alle spalle, ma ci tenevo ai miei capelli, però non ero al livello delle M di merda.
Arrivata da Starbucks, vidi Michelle vestita, finalmente da donna... Era raggiante e alquanto preoccupante. Mi diede una pacca nel culo per scherzo, come se volesse dirmi che dovevo svegliarmi prima. Andammo da MAC per prendere qualche trucco, non per la mia felicità, ma bensì per la sua, perché evidentemente sembravo uno zombie ambulante fino ai miei 19 anni.
<< Tu c'è l'hai un blush? >>. Mi chiese Michelle porgendomi una scatoletta argentata.
<< Cos'è? Una marca di guanti? >>. Risposi ridendo. La mia migliore amica, tanto pazza, era scatenata in quel momento e metteva tutti i prodotti che trovava in un piccolo cestello nero. << Ma sai quanto costano tutte queste cose scema? Non posso permettermelo! Costano troppo, un rossetto costa 18 sterline?!? >>. Michelle mi porse una mano sulla spalla e disse un "No Problem". Sfilò dalla sua Louis Vuitton una carta, la carta di credito di suo padre... Una American Express d'oro. *Luce dei miei occhi.*
Presi la carta dalle mani di Michelle e la annusai. La toccai ripetutamente che sembravo un cavernicolo che aveva appena preso in mano un accendino. << Ok, Tarzan... Dammi qua che andiamo in cassa... >>.
Ci avviciniamo alla cassa e c'era una lunga fila. Scrutai nella fila una capigliatura famigliare.
Beh, sì.. Ovviamente la sfiga ha giocato di nuovo le sue carte quel giorno! << Sharps? Che ci fai qua? >>.
<< Ma sì... Buongiorno anche a te Malik occhi merda. >>. Risposi sarcasticamente.
Notai Michelle che aveva la bocca abbastanza spalancata, aveva visto per la prima volta il suo sogno erotico da molto vicino. Le diedi una lieve gomitata, perché si era incantata. Non che fosse una persona bellissima oppure un gran figo, ma a lei faceva questo effetto.
<< Parla piano, ricorda che adesso sono tuo marito adesso... >>.
Doccia fredda alla seconda, quel ragazzo mi stava alterando abbastanza. Mi avvicinai a lui scontrosa per dargli una seconda mossa mortale, ma Michelle mi fermò il braccio.  << Come mai tuo marito adesso? Mi sono persa qualcosa? >> Ribatté la mia migliore amica incredula.
<< Wow! C'è anche Williams qui, ciao Frankie, o come ti devo chiamare.... Erm Michelle? >> Rispose ridendo.
Stava istigando sia me che lei e questo era troppo. Mi avvicinai a lui pericolosamente, ma qualcuno si mise davanti a me.
<< Fratellone, il mascara lo dovrei prendere? >>.
Una ragazza mora con occhi verdi scuri, si avvicinò al suo presunto fratello. Quella persona che si chiamava Safaa Malik era sua sorella, il suo opposto in tutto. Era decisamente molto più bella di lui e molto più solare, ma tutti non la pensavano così. Spesso Safaa era vittima di bullismo, ed era costretta a studiare in casa per questo. Poi interveniva sempre il fratello ne che gonfiava di botte, con i suoi 4 deficienti di turno, i bulli e le bulle che tentavano di toccarla. Un gesto molto tenero da parte sua.
<< Erm, sì dai.... Aspettami là.. >> Rispose il moro.
<< I bambini me li hanno portati a casa. Sono due gemelli, uno maschio ed uno femmina. >> Aggiuneìse Malik.
<< Come si chiamano? >>
<< Dovremmo dare noi il nome... Ma il maschio si chiamerà Zayn Junior. >>
<< Patetico! Ahahaha >>.
<< Prova ancora a ridere che ti tolgo il sorriso per 50 anni. >>
<< Malik, provochi eh? >> Risposi facendo un mezzo sorriso.

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SPOILER.

"Il prof mi ha mandato un' e-mail e ha detto che i bimbi dovranno stare una volta da te e una da me. Se staranno con noi due insieme, ci daranno più punti. Quindi, ti conviene venire da me un pomeriggio oppure io da te. Ci ha dato 60 sterline per comprare pannolini e omogenizzati. Non ti preoccupare, pagherò tutto io. Un bacio, tuo marito.
P.S: tratta bene Zayn junior, se no chiederò il divorzio, cioè vuol dire una F per entrambi."

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Salve unicorni miei! Grazie ancora per avere letto questa storia, ho ricevuto un paio di recensioni e sono davvero felice!
Un ringraziamento speciale a:
Jwowwjoshua Marco
Horan_Marry_Me1D Angie
Fairy tale
Vi mando un grosso bacio e spero che seguirete anche i prossimi capitoli.
Grazie ancora unicorni.. Un bacio da un calabrone leopardato! 
  
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