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Autore: Vis    27/08/2012    5 recensioni
-Ora sarà meglio che vada, sta facendo giorno- disse lei, sistemandosi i capelli.
-Devi proprio? Abbiamo ancora un po’ di tempo per divertici…- cercò di trattenerla prendendole una mano.
-No, meglio essere prudenti- lei si mise sulle punte e gli diede un ultimo bacio. Lui la bloccò poggiandole una mano sulla nuca, poi le baciò il collo.
-Sai di mandarino- le sussurrò.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Eustass Kidd, Nami
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Passione al mandarino
 


-Tirate giù l’ancora!- Nami si sporse dal parapetto, guardando verso Usop e Chopper.
-Agli ordini!- esclamarono i due.
-Allora approdiamo?- chiese l’archeologa, guardando la figura dell’isola stagliata nel cielo rosato.
-Sì, ma ci fermeremo solo fino a domani mattina, il tempo di fare provviste- la rossa si scostò una ciocca dal viso e si avvicinò a Robin.
-E dimmi…- la mora fece un sorrisino -qual è il motivo?-
-Te l’ho detto- rispose distogliendo lo sguardo -per le provviste-
-Ma sai bene anche tu che la stiva è piena-
La rossa arrossì di colpo e prese a torturare una ciocca di capelli:-Beh, siamo anche stanchi dopo giorni di viaggio, una pausa sulla terra ferma non può farci che bene…-
-E dimmi- a quel punto Robin non nascondeva neanche il divertimento -è un caso che anche la ciurma di Eustass Kidd sia qui?-
Nami sospirò, alzando gli occhi al cielo e disse, sorridendo:-Non posso proprio nasconderti niente, eh Robin?-
La mora sorrise e le disse:-Andiamo ora, Rufy è impaziente-
 
I pirati si diressero verso il centro della città, in cerca di una locanda. La navigatrice camminava vicino all’archeologa, e si guardava intorno.
-Ragazzi, entriamo qua dentro! Sento un profumino…- Rufy spalancò la porta di una locanda e ci entrò come un uragano, seguito a ruota dal cecchino e dalla renna. Più lentamente ci entrarono Zoro e Sanji, battibeccando, seguiti da Brook e Franky ed infine dalle due ragazze. Nami entrò per ultima, ma il suo sguardo, fu catturato da una luce metallica. Si fermò un attimo, e in un vicolo vide quegli occhi felini posati su di lei. Distolse velocemente lo sguardo, poi seguì i compagni.
Per tutta la cena la rossa fu distratta; giocava con il cibo nel piatto ed il fatto che non mangiasse preoccupò moltissimo il cuoco:-Nami-Swan, perché non mangi? Stai male? Non ti piace quello che ci hanno portato? Per te, luce dei miei occhi, preparo anche un banchetto!-
-No Sanji, sto bene, tranquillo… sono solo un po’ stanca…- rispose lei, bevendo un sorso di birra.
 
Dopo ore di baldoria, finalmente i pirati andarono a dormire. Tutti, tranne una. Due occhi castani si spalancarono e Nami si mise a sedere sul letto. Non aveva bisogno di spiegare a Robin, lei aveva già capito tutto.
Si alzò e tenendo i sandali in mano uscì dalla stanza. Guardò verso la vedetta e sperò con tutto il cuore che anche quella sera Zoro stesse ronfando.
In punta di piedi iniziò ad attraversare il ponte, i sensi all’erta. Ad un certo punto sentì dei passi provenire dalla camera dei ragazzi. Si nascose nell’ombra, appiattendosi contro il muro di legno. Vide Rufy correre verso la cucina. Sospirando silenziosamente constatò con anche quella notte il loro capitano stava tentando di sgraffignare il frigo. Lo vide chiudersi la porta dietro di sé e agì in quel momento. Attraversò il ponte e con un agile salto balzò fuori dalla nave. Il contatto della sabbia con i suoi piedi nudi non emise nessun rumore. Si rinfilò i sandali, lanciando qualche volta degli sguardi dietro di sé, poi prese a correre, dirigendosi verso la città.
 
-Avanti, fatemi divertire!- esclamò Kidd, alzando un boccale in’aria, rivolto ai suoi compagni.
Uno di esso, un po’ brillo, si voltò verso una cameriera che passava lì vicino e con un movimento veloce del braccio le fece cadere il vassoio, facendo infrangere i boccali di birra a terra. Quella fece per raccoglierli, ma il pirata, prendendola per un braccio, le disse:-Vieni qui!-
Il capitano guardava divertito, poi gettò uno sguardo alla finestra e vide dei capelli arancioni allontanarsi.
-Lasciala- disse freddamente, alzandosi.
-Ma capitano, proprio ora che veniva il bello…- si lamentò il pirata, trattenendo la donna.
-Non farmi ripetere quello che ho detto- lanciò uno sguardo gelido al suo sottoposto che senza farselo ripetere lasciò andare la cameriera, che scappò via.
Il rosso fece cadere sul tavolo delle monete e poi, seguito dalla sua ciurma, uscì dalla locanda.
-Fatevi un giro, ma non tornate alla nave- disse, prendendo una strada buia.
I pirati senza dire niente fecero come aveva detto loro il capitano.
Kidd percorse la strada in silenzio, si sentiva solo il rumore delle sue scarpe sul selciato.
Girò l’angolo e appoggiata al muro, vide Nami che gli disse:-Se non create casini voi non siete mai contenti, eh Kidd?-
-Era per passare il tempo- disse il capitano, guardandola -e poi, quella cameriera non era niente male…-
-Più di me?- la ragazza lo guardò, sorridendo.
Lui le si avvicinò e abbracciandola le disse:-No, non più di te. Tu sarai sempre la prima-
-E anche l’unica, vero?- disse lei, pizzicandogli con forza le guance.
-Certo… l’unica- e la baciò. Nami gli circondò il collo con le braccia e si strinse a lui.
-Andiamo- Kidd prese una delle sue piccole mani e la guidò per le vie della città, fino alla sua nave. Lì, entrando nella stanza del capitano, si abbandonarono alla passione; era da mesi che non si vedevano ed entrambi erano affamati dell’altro.
Ogni volta era così: per mesi non si vedevano, e quando si incontravano in una camera di una locanda o sulla nave di Kidd, entrambi non riuscivano a smettere di toccarsi, baciarsi, stringersi… e quando si riposavano, stavano in silenzio, volendo godere di quei momenti.
In quel momento il rosso stringeva fra le braccia Nami, appoggiata sul suo petto. Erano stesi nel letto del capitano ed il silenzio regnava.
-Quando… quando credi che ci rivedremo?- chiese ad un tratto la navigatrice, stringendo fra le dita il lenzuolo.
-Non lo so-
Lei abbassò lo sguardo, sconfortata.
-Ma sono sicuro che sarà presto; capito, piccola?- il capitano le alzò il viso verso l’alto.
Lei annuì, piano. Kidd sapeva essere davvero dolce, a volte. Ogni tanto stentava anche lei a credere che Eustass Kidd, il crudele Eustass Kidd, la baciasse e l’accarezzasse con una dolcezza unica.
-Spero che un giorno non dovremmo più vederci solo di notte, e a distanza di mesi- disse lei, alzandosi ed iniziando a prendere i propri vestiti.
Lui stette in silenzio. Nami stava di spalle mentre si rivestiva ed aspettava una sua risposta.
-Anch’io- disse alla fine il rosso, con una nota divertita -ma il farlo di nascosto rende il tutto più eccitante, non credi?-
Nami accennò ad un sorriso, divertita. In fondo aveva ragione.
Lei non chiedeva troppo, sapeva bene che Kidd non le avrebbe mai detto “ti amo” o parole simili, non l’orgoglioso Kidd. Si accontentava dei suoi baci.
D’un tratto lui le si avvicinò e l’abbracciò da dietro; lei si voltò un poco e sentì le bollenti labbra del rosso premere sulle sue. Le dischiuse appena, ma bastò ad intensificare il bacio.
-Ora sarà meglio che vada, sta facendo giorno- disse lei, sistemandosi i capelli.
-Devi proprio? Abbiamo ancora un po’ di tempo per divertici…- cercò di trattenerla prendendole una mano.
-No, meglio essere prudenti- lei si mise sulle punte e gli diede un ultimo bacio. Lui la bloccò poggiandole una mano sulla nuca, poi le baciò il collo.
-Sai di mandarino- le sussurrò.
 
 
 
 
 
Nda:
Ehm… ciao. Non so bene come mi sia venuta in mente questa coppia, però mi piacciono insieme :)
Va beh, spero vi sia piaciuta :D
Baci, Tem.
   
 
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