Fanfic su artisti musicali > B.A.P
Segui la storia  |       
Autore: SongMiSun    27/08/2012    2 recensioni
Bang è davvero confuso ultimamente.. Si risveglia con Zelo nel suo letto.. cos'è successo? E perché inizia a preoccuparsi anche per il suo migliore amico, Himchan? Chissà se troverà facilmente le risposte a questi pensieri che lo torturano giorno e notte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Apri! Apri questa cazzo di porta!»

Bussò ripetutamente, senza ricevere risposta. Urlò più forte, battendo il pugno sul legno scuro della porta. Non gli importava se avrebbe svegliato tutto il condominio, voleva che Himchan gli aprisse a tutti i costi. Continuò per dei buoni dieci minuti, finché non si arrese. Gli sembrava impossibile che il suo amico non fosse in casa in quel momento. E allora perché non apriva? Era stato in pensiero tutta la notte per lui.

Sospirò  e fece per andarsene, quando la porta si aprì e si trovò davanti il ragazzo moro, con i capelli spettinati, un’aria assonnata e una lieve puzza di alcool.

«Buongiorno anche a te, Bang… Non c’era bisogno di spaccare la mia porta»

«Ah no? E allora che cosa avrei dovuto fare?»

Bang era su tutte le furie. Non riusciva a immaginare che l’altro potesse rimanere cosi calmo, limitandosi a guardarlo e a sbadigliare. Volendo evitare di prendere a pugni anche il suo amico, oltre che alla sua porta, fece un lungo sospiro per poi guardare l’altro e parlare con un tono di voce normale.

«Posso sapere per quale motivo ieri sera non rispondevi al telefono?»

Himchan a quella domanda rimase impassibile, passandosi una mano tra i capelli.

«Ieri sera? … mh, sono andato in un locale e ho bevuto un po’, niente di che, giusto per stare con degli amici. Probabilmente non ho sentito il telefono e da ieri ancora non l’ho visto, sarà in una delle tasche..» Fece un altro sbadiglio per poi rimanere a fissare il più grande, con gli occhi socchiusi.

Bang strinse i pugni, cercando di non esplodere da un momento all’altro. Poi sospirando guardò il moro, pensando a qualcosa da dire.

«Hyung, non preoccuparti, mh? Vai dal tuo amato e lasciami dormire dato che è il mio giorno libero. Ci sentiamo più tardi» Himchan si sporse verso di lui per baciargli una guancia, poi accennando un sorriso fece un passo indietro e chiuse la porta.

Bang rimase quasi impietrito, immobile per una buona decina di minuti davanti la porta chiusa dell’altro. Infine rendendosi conto di essere rimasto troppo tempo cosi, si avviò lentamente a testa bassa verso il portone del palazzo, ancora stordito dal gesto dell’altro, portandosi istintivamente una mano sulla guancia.

Decise di passare a prendere Zelo nella scuola di danza dove lavorava come insegnante, poco distante da li. Entrò nell’atrio della scuola e si mise alla ricerca del suo ragazzo, quando lo intravide scendere dalle scale con il suo amico e collega Jong Up.

Aspettò che si accorgesse di lui, rimanendo ad aspettarlo con un piccolo sorriso. Come previsto, Zelo corse da lui abbracciandolo e rubandogli un piccolo bacio.

«Come mai da queste parti?»

«Sono venuto a prenderti per andare a pranzo insieme»

Bang voleva passare del tempo con lui, visto che il giorno precedente non era stato molto presente. Però notando il viso triste dell’altro, capì che qualcosa non andava.

«Ora? Scusami.. Oggi abbiamo degli straordinari da fare, stiamo preparando uno spettacolo..» Il piccolo sospirò più volte guardando i suoi hyung, mentre JongUp si limitava ad annuire, rimanendo in silenzio come suo solito.

Rassegnato, Bang fece un cenno col capo e dopo aver salutato a dovere il suo ragazzo, uscì dalla scuola per recarsi in una tavola calda vicino casa sua.

 

Invaso dal profumo di pizza e pollo arrosto, inspirò profondamente prima di entrare in quel luogo cosi familiare. Ci era stato molte volte, cosi tanto da sapere quasi tutti i posti a memoria.

Si sedette al tavolo lontano dalla finestra, come al solito. Ordinò del pollo con patate e iniziò a giocherellare con la tovaglia, aspettando il suo ordine.

Sentì una mano poggiarsi appena sulla sua spalla, girandosi in quella direzione e trovò un ragazzo chinato poco su di lui che gli sorrideva.

«Bang Yong Guk? Ti ricordi di me? Sono Yoo Young Jae!»

Il ragazzo continuava a sorridergli, ma solo dopo quelle parole Bang iniziò a ricordare.

Quello are Young Jae, il fratello del suo migliore amico delle medie. Ricordava che prendevano tutti i giorni l’autobus insieme, anche se era più piccolo e frequentava un’altra classe. Bang andava spesso nella loro casa per fare i compiti o semplicemente per passare il tempo con il fratello. Ma si ricordava Jae molto diverso. Prima era poco più basso, con i capelli lunghi e biondi e indossava sempre vestiti larghi e comodi. Ora invece era molto dimagrito, capelli castani all’insù e abiti alla moda, anche se il viso dolce e le guance morbide erano sempre gli stessi.

«Jae! Certo che mi ricordo. Sei davvero cambiato.. Siediti pure qui con me» gli indicò il posto vuoto davanti a se e l’altro, senza smettere di sorridere, annuì obbedendo.

 

 

 

«Sono un coglione!»

Poco dopo si sentì il rumore del vetro della bottiglia appena lanciata contro il muro andare in mille pezzi.

E poi silenzio. Un silenzio che venne ben presto sostituito dai lunghi singhiozzi di Himchan, seduto a terra con le gambe piegate al petto e la testa su di esse.

«Hyung…che succede?»

Il suo coinquilino Daehyun, era intento a studiare per l’università quando sentì tutto quel rumore. Allarmato si precipitò da lui, ritrovandosi davanti quella scena: Himchan seduto a terra in un angolo del salone, alcune birre vicino a lui e tanti pezzettini di vetro sparsi per il pavimento. Daehyun gli si avvicinò, mettendosi al suo fianco e lo osservò preoccupato. La sera prima, andando in camera sua, lo aveva visto molto triste e stava bevendo qualche birra. Sapeva benissimo che in momenti come quelli doveva lasciarlo solo altrimenti sarebbe diventato una iena, ma in quel momento la situazione stava degenerando, non poteva lasciarlo così.

«Che ti succede?»

«Ho sbagliato tutto.. Dovevo dirglielo prima.. Ormai è tardi..»

Himchan parlava con un filo di voce e tirò la testa all’indietro per poggiarla al muro, rivelando il suo viso rigato da lacrime che non accennavano a fermarsi.

«Tardi.. Tardi per dire cosa? A chi?» Daehyun si era abbastanza  agitato, non aveva mai visto il suo amico in quello stato.

Il più grande fece un lungo sospiro, chiudendo gli occhi.

«A Bang… Dovevo dirglielo.. Dovevo dirgli che lo amo»

 

 

 

~ Ohohoh che finale! Povero Himchannie che si ritrova a lanciare bottiglie al muro..Aish, l’amore è proprio duro! In tutti i sensi.. XD

Beh a parte questo, Bang sta diventando sempre più confuso! Chissà se con l’aiuto dell’amico incontrato dopo tanto tempo ritroverà la retta via..
Al prossimo episodio, gente! ^^
~

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B.A.P / Vai alla pagina dell'autore: SongMiSun