«Apri!
Apri questa cazzo di porta!»
Bussò
ripetutamente, senza ricevere risposta. Urlò
più forte, battendo il pugno sul legno scuro della porta.
Non gli importava se
avrebbe svegliato tutto il condominio, voleva che Himchan gli aprisse a
tutti i
costi. Continuò per dei buoni dieci minuti,
finché non si arrese. Gli sembrava
impossibile che il suo amico non fosse in casa in quel momento. E
allora perché
non apriva? Era stato in pensiero tutta la notte per lui.
Sospirò e
fece per andarsene, quando la porta si aprì e si
trovò davanti il ragazzo moro,
con i capelli spettinati, un’aria assonnata e una lieve puzza
di alcool.
«Buongiorno
anche a te, Bang… Non c’era bisogno di
spaccare la mia porta»
«Ah
no? E allora che cosa avrei dovuto fare?»
Bang
era su tutte le furie. Non riusciva a
immaginare che l’altro potesse rimanere cosi calmo,
limitandosi a guardarlo e a
sbadigliare. Volendo evitare di prendere a pugni anche il suo amico,
oltre che
alla sua porta, fece un lungo sospiro per poi guardare
l’altro e parlare con un
tono di voce normale.
«Posso
sapere per quale motivo ieri sera non
rispondevi al telefono?»
Himchan
a quella domanda rimase impassibile,
passandosi una mano tra i capelli.
«Ieri
sera? … mh, sono andato in un locale e ho
bevuto un po’, niente di che, giusto per stare con degli
amici. Probabilmente
non ho sentito il telefono e da ieri ancora non l’ho visto,
sarà in una delle
tasche..» Fece un altro sbadiglio per poi rimanere a fissare
il più grande, con
gli occhi socchiusi.
Bang
strinse i pugni, cercando di non esplodere da
un momento all’altro. Poi sospirando guardò il
moro, pensando a qualcosa da
dire.
«Hyung,
non preoccuparti, mh? Vai dal tuo amato e
lasciami dormire dato che è il mio giorno libero. Ci
sentiamo più tardi»
Himchan si sporse verso di lui per baciargli una guancia, poi
accennando un
sorriso fece un passo indietro e chiuse la porta.
Bang
rimase quasi impietrito, immobile per una
buona decina di minuti davanti la porta chiusa dell’altro.
Infine rendendosi
conto di essere rimasto troppo tempo cosi, si avviò
lentamente a testa bassa
verso il portone del palazzo, ancora stordito dal gesto
dell’altro, portandosi
istintivamente una mano sulla guancia.
Decise
di passare a prendere Zelo nella scuola di
danza dove lavorava come insegnante, poco distante da li.
Entrò nell’atrio
della scuola e si mise alla ricerca del suo ragazzo, quando lo
intravide
scendere dalle scale con il suo amico e collega Jong Up.
Aspettò
che si accorgesse di lui, rimanendo ad
aspettarlo con un piccolo sorriso. Come previsto, Zelo corse da lui
abbracciandolo e rubandogli un piccolo bacio.
«Come
mai da queste parti?»
«Sono
venuto a prenderti per andare a pranzo
insieme»
Bang
voleva passare del tempo con lui, visto che il
giorno precedente non era stato molto presente. Però notando
il viso triste
dell’altro, capì che qualcosa non andava.
«Ora?
Scusami.. Oggi abbiamo degli straordinari da
fare, stiamo preparando uno spettacolo..» Il piccolo
sospirò più volte guardando
i suoi hyung, mentre JongUp si limitava ad annuire, rimanendo in
silenzio come
suo solito.
Rassegnato,
Bang fece un cenno col capo e dopo aver
salutato a dovere il suo ragazzo, uscì dalla scuola per
recarsi in una tavola
calda vicino casa sua.
Invaso
dal profumo di pizza e pollo arrosto,
inspirò profondamente prima di entrare in quel luogo cosi
familiare. Ci era
stato molte volte, cosi tanto da sapere quasi tutti i posti a memoria.
Si
sedette al tavolo lontano dalla finestra, come
al solito. Ordinò del pollo con patate e iniziò a
giocherellare con la
tovaglia, aspettando il suo ordine.
Sentì
una mano poggiarsi appena sulla sua spalla,
girandosi in quella direzione e trovò un ragazzo chinato
poco su di lui che gli
sorrideva.
«Bang
Yong Guk? Ti ricordi di me? Sono Yoo Young
Jae!»
Il
ragazzo continuava a sorridergli, ma solo dopo
quelle parole Bang iniziò a ricordare.
Quello
are Young Jae, il fratello del suo migliore
amico delle medie. Ricordava che prendevano tutti i giorni
l’autobus insieme, anche
se era più piccolo e frequentava un’altra classe.
Bang andava spesso nella loro
casa per fare i compiti o semplicemente per passare il tempo con il
fratello.
Ma si ricordava Jae molto diverso. Prima era poco più basso,
con i capelli
lunghi e biondi e indossava sempre vestiti larghi e comodi. Ora invece
era
molto dimagrito, capelli castani all’insù e abiti
alla moda, anche se il viso
dolce e le guance morbide erano sempre gli stessi.
«Jae!
Certo che mi ricordo. Sei davvero cambiato..
Siediti pure qui con me» gli indicò il posto vuoto
davanti a se e l’altro,
senza smettere di sorridere, annuì obbedendo.
«Sono
un coglione!»
Poco
dopo si sentì il rumore del vetro della
bottiglia appena lanciata contro il muro andare in mille pezzi.
E
poi silenzio. Un silenzio che venne ben presto
sostituito dai lunghi singhiozzi di Himchan, seduto a terra con le
gambe
piegate al petto e la testa su di esse.
«Hyung…che
succede?»
Il
suo coinquilino Daehyun, era intento a studiare
per l’università quando sentì tutto
quel rumore. Allarmato si precipitò da lui,
ritrovandosi davanti quella scena: Himchan seduto a terra in un angolo
del salone,
alcune birre vicino a lui e tanti pezzettini di vetro sparsi per il
pavimento. Daehyun
gli si avvicinò, mettendosi al suo fianco e lo
osservò preoccupato. La sera
prima, andando in camera sua, lo aveva visto molto triste e stava
bevendo
qualche birra. Sapeva benissimo che in momenti come quelli doveva
lasciarlo
solo altrimenti sarebbe diventato una iena, ma in quel momento la
situazione
stava degenerando, non poteva lasciarlo così.
«Che
ti succede?»
«Ho
sbagliato tutto.. Dovevo dirglielo prima.. Ormai
è tardi..»
Himchan
parlava con un filo di voce e tirò la testa
all’indietro per poggiarla al muro, rivelando il suo viso
rigato da lacrime che
non accennavano a fermarsi.
«Tardi..
Tardi per dire cosa? A chi?» Daehyun si
era abbastanza agitato,
non aveva mai
visto il suo amico in quello stato.
Il
più grande fece un lungo sospiro, chiudendo gli
occhi.
«A
Bang… Dovevo dirglielo.. Dovevo dirgli che lo
amo»
~
Ohohoh che finale! Povero Himchannie che si
ritrova a lanciare bottiglie al muro..Aish, l’amore
è proprio duro! In tutti i
sensi.. XD
Beh
a parte questo, Bang sta diventando sempre più
confuso! Chissà se con l’aiuto
dell’amico incontrato dopo tanto tempo ritroverà
la retta via..
Al prossimo episodio, gente! ^^ ~