'Allora, Annie?'

Sento qualcuno chiamarmi, una voce molto lontana, eppure un dito di questa persona continua a toccarmi la spalla per richiamare la mia attenzione.

'Non so chi tu sia, però io sto dormendo, quindi fuori dalle palle.' Dico rigirandomi tra le lenzuola.

'vabbe' allora non ti dirò cosa ho appena scoperto, su Haner'

'James, tu adesso mi svegli e mi dici tutto, parola per parola, virgola per virgola.' ribatto girandomi e rivolgendogli un'occhiataccia.

'No, io adesso mi levo dalle palle.' Dice guardandomi dispettoso.

'Sei perfido, davvero perfido.'

Mi alzo e faccio finta di ignorare Jimmy.

'Non farai mica l'offesa per tutta la giornata?'

Non gli rispondo, guardo a terra nella mia camera molto ordinata e infilo le prime cose che mi sembrano pulite. Non provo disagio a cambiarmi davanti a Jimmy. Siamo come fratelli.

'No, non è pulito quello che hai addosso.'

'Eh?' Rispondo portandomi un angolo della maglietta al naso e annusandola. In effetti non è la cosa più pulita di questo mondo. Jimmy nota la mia faccia e si fa scappare una risatina. 'Bene, purtroppo hai ragione, quindi,sotto tuo stesso consiglio, levati dalle palle e lasciami vestire in pace.'  lui alza le mani e si dirige verso la porta. 'E poi' dico puntando il dito alla sua schiena e si ferma per un attimo. 'Mi dici tutto quello che sai, TUTTO' mi guarda, poi ride ed esce. 'che cazzo c'avrà da ridere.' dico tra me e me.

Mi vesto in fretta inciampando più volte nei pantaloni,devo assolutamente sapere al più preso cosa Jimmy ha scoperto su Brian, e giuro che se quella montagna non mi dice tutto per filo e per segno lo castro.

Dopo essermi vestita corro frettolosamente nel bagno a lavarmi faccia e denti, poi scendo al piano di sotto, in cerca del Sullivan. Scendendo l'ultimo grandino, sbatto contro qualcosa. O qualcuno.

'Annie,Dio, mi hai travolta!'

'Scusa,piccola Hayley, non volevo.'

'Vai di fretta?' dice alzando un sopracciglio.

'Un po'. Hai visto Jimmy?'

'No, ma ho visto Brian, se può interessarti.' dice sorridendo.

'Hai solo 17 anni e sei già così stronza. Brava, così mi piaci!' dico arruffandole i capelli e sorridendo. 'Ci vediamo dopo, mini-Baker.'

'Ciao,Annie!'

Giro quasi per tutta quell'enorme villa senza vedere neanche l'ombra di James. Adesso mi incazzo, dove diavolo è andato a finire?

'Jimmy! JIMMYYYYYY! Dove cazzo sei, Sullivan dei miei stivali?'  non lo vedo e sento e inizio a girare di nuovo per tutta la casa. 'JAMES OWEN SULLIVAN'

'Ah, sei tu. Mi sembrava di sentire una voce sgradevole chiamarmi.'

'Stronzo. Tu devi dirmi una cosa.'

'Mh,davvero?'

'JAMES.'

'Okay,okay. Vieni' dice trascinandomi in giardino. Una volta arrivati lì, mi afferra per le spalle e mi guarda negli occhi.

'Attenta a tutte le mosse che fa Brian, non posso dirti altro, ma tieni gli occhi bene aperti.'

'Mi confondi solo le idee, così. Dimmi che succede e basta.'

'No, questo basta e avanza. E poi è l'ora della mia bevuta, ciao Annie.'

'Ma sono le dieci del mattino!' gli urlo contro, ma non accenna a girarsi. 'Fanculo.' dico a mezza voce.

Che fare? Non ho capito una parola di quello che ha detto Jimmy, ho bisogno dell'aiuto di qualcuno,qualcuno che sappia darmi un buon consiglio.

Matt? Nah. 

Johnny? Figuriamoci, il nano a quest'ora starà scopando in giro per il mondo.

Baker? Sì,Baker. Ma la piccola, non quello ciccioso.

Corro per la terza volta attraverso la casa fino alle scale che portano al piano superiore. 'Hayley!' chiamo dal primo gradino. Niente. Sarà nella sua stanza con le cuffie. 

Arrivo alla porta dipinta di rosso e busso forte. 'Hayley! Apri, devo parlarti!' alzo la mano per bussare di nuovo, quando la porta si apre e colpisco la piccola Baker in pieno viso.

'MA SEI MATTA?!' urla. 

'Oddio,piccola,scusa! Stavo bussando e hai aperto la porta all'improvviso.'

'Va bene, ma mi hai fatto male. Comunque, cosa c'è di tanto importante, poiché stavi bussando come una matta?'

'Fammi entrare, devo chiederti una cosa.'

'No, non ti dico dove tengono la riserva segreta di birra.'

'Eh? No,non volev... un attimo, sai dove tengono la birra?'

'...No.'

'Non sei un po' piccola per bere?'

'Io non ho detto nulla.' dice tossendo e guardando altrove.

'Okay, faccio finta di niente.' dico. Lei sorride e si sposta per farmi entrare nella stanza. Si siede sul letto e mi fissa,curiosa.

'Allora?'

'Per caso capisci qualcosa di quello che dice Jimmy?' domando sedendomi accanto a lei.

'Perché? Cosa ha detto?'

'Dice che Brian gli ha detto delle cose, ma non vuole dirmi cosa di preciso, mi ha solo detto di stare attenta.'

'Se conosco bene Brian, sta architettando qualcosa.'

'Qualcosa tipo?'

'Andiamo, ho solo 17 anni, io che ne posso sapere?'

'Tu sai più di tutti qui dentro. Parla.'

'Ho solo ipotesi.'

'Sono qui per questo.'

'Okay,uhm. Magari ha capito che c'è qualcosa tra te e Matt e vuole fare qualcosa per impedire che nasca qualcosa di più.'

'Tu dici?'

'Io penso. Comunque su una cosa concordo con Jimmy: tieni gli occhi aperti.'

'Sì, magari è meglio. Sai,piccoletta, sei una buona ascoltatrice.'

'Oh,ti ringrazio.'

'Dovremmo parlare più spesso.'

'Concordo. Tu sei hai bisogno di qualcosa, fammi sapere.'

'Magari se avrò bisogno di una birra chiedo a te. Adesso vado a vedere se Brian sta già combinando qualcosa. Ciao piccola e grazie. Ti adoro.'

'Figurati, a dopo.' dice dandomi un abbraccio, che ricambio volentieri.

Scendo giù in cucina per prendermi qualcosa di fresco da bere prima di mettermi in cerca del Gates, ma mi blocco sulla soglia. In cucina c'è lui mezzo nudo, impegnato a cucinare quello che dall'odore sembra bacon. Okay, non c'ho messo poi così tanto per trovarlo.

Però, devo dire che ha un bel sedere. OH NO, ANNIE, NO. Meglio alzare i tacchi prima che si accorga di me.

'Ehi,Annie.'

Merda,troppo tardi.

Mi giro e lo guardo, facendo finta di niente. 

'Tu non mi stavi ignorando?'

'Nah, è un lavoro troppo sporco per me.'

'Bene, allora sarò io a ignorare te.' dico e mi giro per andarmene di sopra, ma lui mi affera per i fianchi e mi bacia.

'Vuoi ancora ignorarmi?' sbatto le palpebre un paio di volte e mi accorgo di essere avvinghiata a lui e il fatto che sia in mutande non fa che peggiorare le cose. Lo spingo via e mi allontano.

'Sì.' sbotto. Dopodiché corro fuori dalla cucina e vado dritta nella mia stanza, chiudendomi dentro e accasciandomi contro la porta.

Stupido sexy Haner.

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allora, inzio col ringraziare la mia piccola pota, che praticamente mi ha dato un GROSSA mano a scrivere il tutto.
Ti Ammmo Tonnah. <3

Sunny.