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Autore: Astrid__    28/08/2012    2 recensioni
Alla nostra famiglia, quella formata da Zayn e Liam, mancava un faccino vispo e due occhietti all'erta, occhi da folletto.
Mancavano piedini lisci e paffuti, incapaci di mantenersi immobili.
Mancava una ventata di aria fresca: mancavi tu piccola Charlotte.
E tu sei arrivata, scalciando e strepitando, reclamando il diritto che ti era stato assegnato da un angelo.
Guadagnandoti un posto in questa famiglia, nata da poco, cresciuta a sguardi colmi d'amore, segreti e buoni propositi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Oggi è l'anniversario di quello che è sicuramente stato catalogato come "peggior giorno della mia vita" nella mente di come minimo 6 persone.

Tu sicuramente te lo ricorderai Charlotte, perché stamattina appena alzata ti sei avvicinata a Zayn e gli hai stampato un lungo bacio carico d'affetto sulla guancia.

"Ti voglio bene, super papi" gli hai sussurrato poi.

 

D'altronde ripensandoci, come fai a scordare un momento, anzi periodo del genere? Non ci si riesce. 

Il periodo in cui hai temuto per la vita di tuo padre. Il periodo in cui non hai potuto correre e giocare con lui. Il periodo in cui tutte le cose sembravano proibite.

 

**

 

"Papà!"

Charlotte si stropicciò gli occhi madidi di sonno. Dei rumori provenivano dalla cucina. Mormorii sommessi. Gemiti.

Charlotte aveva paura.

"Papà!" 

La bambina pipette cercando ad occhi chiusi il suo lupacchiotto di peluche e scivolando giù dal letto.

Charlotte lo sapeva che qualcosa non andava.

"Papà!"

La piccola corse in cucina, i piedini scalzi a contatto con il gelido pavimento in marmo.

"Charlotte." Le braccia forti dello zio Niall la bloccarono all'ingresso.

Rumori distorti sempre più inquietanti provenivano da quella stanza.

Una ove familiare che piangeva. Era Liam, il suo papà.

"Papà, dov'è papà?" la piccola sbarrò gli occhi e cercò di sfuggire alla presa dello zio che la prese in braccio cullandola dolcemente.

Un piccolo bacio sulla sua fronte. Lo zio Niall aveva gli occhi tristi.

"Vieni piccola, torniamo a nanna." La strinse forte e le accarezzò il capo con delicatezza.

Ma Charlotte non voleva tornare nel lettino.  Non prima di aver visto il suo papà. 

Fu in quel momento che una voce si frappose sulle altre, debole, sommessa.

Ma per Charlotte fu come avvertire il trillare di mille campanelle all'unisono.

Un flebile gemito che sussurrava il suo nome.

"Charlotte?" Zayn la stava chiamando.

"Papà!" la piccola si dimenò fra le braccia dello zio.

"Voglio andare da papà!" 

"Va tutto bene cucciolo." la voce di Zayn raggiunse dalla cucina tremula, ma satura di amore e tenerezza.

Quell'affetto che il papà serbava solo per lei, la sua piccola Charlotte.

"Papà si è fatto un po di male e ora il dottore è venuto a prenderlo."

Sentiva i sospiri di Liam, e la voce sussurrata di Harry, che pronunciava parole senza senso.

Le braccia dello zio Niall la stringevano ancora forte. Il petto tanto forte dello zio a stretto notato con la sua piccola fronte.

"Ti sei fatto tanto male papà?" cercò di scivolare a terra, ma l'uomo la stringeva forte, troppo forte.

"Shh va tutto bene angelo." Niall la avvolse con più delicatezza, pur trattenendola fra le sue braccia.

"Sto bene Charlotte. Tornerò presto te lo prometto." il suo papà non diceva mai le bugie.

Era bloccata nel corridoio. E oltre quella porta il suo papà stava andando via con il dottore. 

"Devo dare un bacino a papà. Così gli passa il male." tentò di spiegare allo zio, con gli occhioni colmi di lacrime.

"Tesoro, non ora." la voce dello zio Niall era triste come i suoi occhi. Lui non sorrideva tanto con le labbra, ma i suoi occhi erano sempre il ritratto dell'allegria. Non quella mattina però. Le porte sbatterono. Il rumore di un elicottero si diffuse con più forza nella stanza.

"Dai torniamo nel letto adesso."

Tirando su con il naso, Niall avvolse le orecchie della bambina con una mano e si avviò lungo il corridoio.

"No!" Charlotte tentò di opporsi aggrappandosi allo stipite della porta con le manine candide.

"Papà!Papà!" 

"Ascolta lo zio amore mio. Tornerò presto. Te lo prometto!" la voce del suo papà era sempre più esile.

D'un tratto altri rumori sovrastarono qualsiasi segnale.

"Papà!" Non voleva che se ne andasse senza il suo bacio. Senza una coccola. Senza il suo lupo di peluche. La porta si aprì di scatto. Il rumore dell'elicottero si fece d'un tratto insopportabile, poi sempre più distante.

"Amore mio" Liam era difronte a lei. I capelli arruffati e la vestaglia stropicciata, gli occhi umidi.

"va tutto bene cucciolo." La piccola Charlotte si arrampicò in grembo e Liam e lo strinse forte, il piccolo cuoricino colmo di paura.

"Dove va' papà? Perché il dottore è venuto in elicottero? Dove va'?!" "Shh…" Cullandola l'uomo di diresse verso la camera da letto, mentre le lacrime scivolavano lente lungo le sue guance.

"Non gli ho dato il bacio papi…" la piccola Charlotte sussurrò singhiozzando con costanza. L'uomo le accarezzò il capo con tenerezza.

"L'ho fatto io per te. Ha detto di dirti che ti vuole bene e che tornerà presto."

Il lettone grande dei genitori di Charlotte era ancora sfatto. Proprio nel mezzo c'era la vestaglia di Zayn, tutta spiegazzata.

Charlotte si buttò a peso morto sulla vestaglia, passandosela sotto il naso per sentire l'odore famigliare e rassicurante.

"Papà tornerà davvero a casa?" tirò su con il naso.

"Certo che tornerà, adesso chiudi gli occhi amore. Ci sono io con te."

Una carezza sul capo. Gli occhietti di Charlotte si chiusero, rilassati.

"Papà guarirà. Guarirà cucciola. Te lo prometto." Liam avvolse la sua piccola in un teporoso e rassicurante abbraccio.

Charlotte tirò su con il naso. Strinse più forte il suo piccolo peluche. Era un regalo di papà per il suo terzo compleanno. Non se ne separava mai, nemmeno durante l'ora di pranzo. Socchiudendo gli occhi, depositò un bacetto sul nasino del lupacchiotto sussurrandogli di portare al suo papà quel bacio. Sapeva infatti, che qualunque cosa fosse successa, solo il suo bacio avrebbe guarito il papà. Era sempre così. Il bacio del papà gli faceva passare ogni dolore. Dal male al pancino al ginocchio sbucciato. 

"Domani glielo dò io il bacio al mio papà" sussurrò prima di crollare addormentata tra le braccia di Liam. 

L'uomo annuì intenerito, mentre una lacrima scivolò silenziosa solcando la guancia pallida.

"Torna a casa amore mio." sussurrò stringendosi più forte alla sua bambina, raccogliendole la mano.

"Fallo per noi." continuò abbandonando il capo sui cuscini. Una mano aggrappata al cellulare, come se aspettasse che avrebbe suonato da un momento all'altro.

 

"Fallo per Charlotte."



**



Voi dovete perdonarmi.....

Ma honeys you have to understand... Ero in vacanza! 
Alla fine anche io ci devo andare no? XD
Beene, questo capitolo si spiega da solo, credo abbiate capito che succede, e sarebbe anche il caso di dirvi che da questo momento in poi sarà tutto un flash-back incentrato sull'incidente di Zayn. 
Che gli sarà successo? Who knows! :)
E, ah si! Vi avviso che si concentrerà molto su Charlotte e Zayn da questo momento, per Liam avremo tempo più avanti al tremine della fase "malattia Zayn".

Vi amo care ammiratrici, e vi spuccerei a vita.
Ora PROVO a scrivere un nuovo capitolo per "La ragazza di Kings Cross"
Cliccateci sopra e andatevela a leggere, ve l'ho pure linkata! >.<
 

 
Vi amo sempre di più. ♥ 
Cia! XD
 
 
Giù. 
  
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