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Autore: giulychan    28/08/2012    2 recensioni
Il piccolo Scorpius arriva inaspettatamente nella vita di Harry quando Draco viene rapito da persone sconosciute e rivuole il suo Papà. Riuscirà Harry ad esaudire il suo desiderio? E se non ci riesce, chi si prenderà cura del bambino, mentre Draco non c'è? Futuro HPDM. Traduzione di Scorpius's Request di StarShineDC.
Genere: Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Scorpius Malfoy
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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NDT: Chiedo scusa per il mio mostruoso ritardo, davvero! Purtroppo ci ho messo tantissimo a riprendermi dallo shock maturità, anche se il mio 95 mi ha dato un mare di soddisfazione! :) Questo capitolo mi ha creato un mare di problemi, c’erano un mucchio di locuzioni pressoché impossibili da tradurre... spero comunque di aver fatto un buon lavoro.

I riflettori tornano su Draco!

Cap.5  Assicurazione.


Draco chiuse gli occhi e inspirò profondamente, ignorando il bisogno di lamentarsi. Il suo braccio era appena stato torto, rotto di nuovo solo pochi minuti dopo che l’uomo l’aveva guarito. Un manrovescio lo costrinse ad aprire gli occhi e l’uomo sconosciuto sogghignò. I suoi occhi erano di un marrone simile al fango,  i capelli gli scendevano davanti agli occhi con un colore e una consistenza che gli ricordavano della paglia. “Occhi aperti, Draco.” La voce era rauca, qualcosa in essa era decisamente familiare, ma Draco non riusciva a ricordare, esattamente, dove l’avesse sentita. Chi era questo tipo? Chi erano quest’uomo e il suo compagno sempre silenzioso?

“Cosa vuoi?” scattò, passando uno sguardo sulla stanza. Almeno era fuori dalla sua scatola... anche se, bè, nella sua scatola c’era qualcosa di più di due sedie, uno sgabello e una tavola di metallo. Riuscì a resistere alla tentazione di agitarsi sullo sgabello su cui l’avevano costretto a sedersi.

“C’è qualcosa che vogliamo sapere.”

Come se in quel momento non ci fosse stato del sangue che gocciolava da un labbro spaccato, inclinò la testa in modo altezzoso. “E non potevate semplicemente chiedere?”
Il pugno seguente lo colpì sul mento, spingendogli violentemente la testa all’indietro.

“Perché tuo figlio è con Harry Potter?”

Draco sentì il sangue ghiacciarglisi nelle vene proprio mentre abbandonava del tutto il suo viso, lasciandolo pallido e con gli occhi spalancati. Come facevano queste persone a saperlo? Avevano visto Potter con Scorpius? Il poco sollievo che poteva aver provato sapendo che Scorpius aveva raggiunto Potter fu soffocato dalla paura improvvisa che gli uomini sapessero dove si trovava suo figlio e che potessero prenderlo.

“Non so di cosa tu stia parlando.”

Fu utilizzato un altro pugno: questo lo piegò in due quando entrò con decisione in contatto col suo stomaco. “Perché tuo figlio è con Potter?”
Draco ansimava. “Non lo so” ripeté e fu colpito di nuovo, con il doppio della forza.
“Perché tuo figlio è con Potter?” quello gridò e, con il cuore che galoppava, Draco iniziò a rispondere che non lo sapeva, ma l’altro uomo venne avanti e posò una mano sul braccio di quello che lo stava picchiando. Uscirono, ma Draco non osava rilassarsi. Invece, sedette più dritto e lasciò correre i suoi pensieri.

Scorpius era arrivato da Potter. Era una cosa buona. Era una cosa grandiosa. Era, senza dubbio, la notizia più grandiosa che avesse mai ricevuto in vita sua.

I suoi rapitori sapevano che Scorpius era arrivato da Potter. Questo era preoccupante. Come l’avevano scoperto? Erano vicini a Potter? Facevano parte del Ministero? Erano degli Auror? Per la barba di Merlino, aveva forse a che fare con un paio di Auror arrabbiati e che avevano abbandonato la retta via? Iniziò a sentirsi nauseato, non era del tutto sicuro se a causa dei suoi pensieri o del maltrattamento che aveva subito.

Draco chiuse gli occhi per un momento. Doveva credere che Potter sarebbe stato capace di tenere Scorpius al sicuro. Doveva crederlo. Riaprì gli occhi perché, si disse, tenere gli occhi chiusi in una situazione simile non era saggio. Doveva affrontarla  in modo intelligente.

Ora, insomma, sapevano che Scorpius era con Potter. Non poteva ancora soffermarsi su come l’avessero scoperto perché non aveva un modo di venirlo realmente a sapere. Dubitava che i suoi rapitori gliel’avrebbero detto volontariamente. Doveva concentrarsi su quello che davvero sapeva.

Sapeva che Harry James Potter eccelleva nella magia. Sapeva che Potter aveva combattuto i più oscuri tra i maghi oscuri e che aveva vinto. Sapeva che Potter era un buon Auror, il migliore, in effetti. Draco aveva ancora dei contatti al Ministero e conosceva il curriculum di Potter. Era eccellente nelle operazioni di protezione e... nel trovare persone scomparse. Non che Draco si aspettasse davvero che Potter venisse a salvarlo. Se anche c’era un tenue sentimento di speranza in lui, lo scacciò via in fretta.

Doveva concentrarsi per trovare il modo di uscirne da solo, anche se, probabilmente, sarebbe stato difficile se lo avessero tenuto privo di conoscenza ogni volta che lo portavano da qualche parte. Iniziò ad alzarsi e si ritrovò attaccato. Quando gli avevano messo addosso quel dannato incantesimo di adesione?

Imprecando a bassa voce, Draco riuscì a stabilizzarsi prima che il suo tentativo di alzarsi facesse inclinare lo sgabello tanto da farlo cadere. Chiuse gli occhi di nuovo, pregando di avere pazienza, e li riaprì nel momento in cui sentì una porta sbattere e aprirsi.

Fu scosso nel vedere che la sua ex-moglie veniva gettata nella stanza. La vestaglia verde scuro che aveva addosso strappata, tenuta insieme dalle sue mani. Quando vide Draco,  le sue mani mollarono la presa e lui poté vedere che l’indumento di seta che indossava sotto era abbinato; i suoi capelli scuri erano in disordine e sembravano più lunghi di quanto Draco ricordasse: erano certamente più ricci, anche se ricordava distintamente che, qualche volta, lei andava a letto con i bigodini in testa.

Non appena lo vide, varie emozioni passarono sul suo viso, prima di diventare prudentemente inespressiva. Draco si accigliò. Perché gli avevano portato proprio lei? Se avessero anche solo minimamente saputo qualcosa di lui, avrebbero capito che non c’era niente che Astoria Greengrass avrebbe potuto in alcun modo dire o fare per fargli confessare qualcosa.

“Draco...” gli si avvicinò a piedi nudi, gli occhi spalancati. “Ti hanno preso davvero” mormorò.

Draco la guardò semplicemente per un lungo istante, sentì qualcosa che toccava la sua mente e se ne schermò. La sua abilità in Occlumanzia era nota solo a pochi... Be’... a nessuno. Zia Bella gliel’aveva insegnata quando aveva sedici anni per proteggersi dalle intrusioni, per assisterlo nell’impresa che gli aveva affidato il Signore Oscuro. Ed era morta. I suoi genitori l’avevano guardato e aiutato, quando potevano, durante quelle lezioni. Ed erano morti. Il professor Piton aveva tentato ancora e ancora di entrare nella sua mente e di rompere le sue difese di occlumante. Ed era morto. Effettivamente costituivano una breve, patetica lista.

Ma lo aiutò, in quel momento, contro la sua ex-moglie, una Legilimens molto abile. Non rivelò nulla riguardo a Scorpius tranne una profonda preoccupazione per lui ed una falsa (forse non completamente falsa) ondata di terrore. “Hanno preso Scorpius?” sussurrò e Draco fece una smorfia di disprezzo. Il suo labbro, a causa di quel movimento, pulsò dolorosamente: lo ignorò. 

“Sono toccato dalla tua improvvisa capacità di interessartene, Astoria.”

Lei si erse in tutta la sua altezza, purosangue quanto Draco e, naturalmente, altrettanto orgogliosa. “Io voglio bene a mio figlio” disse in tono irritato.

“Abbastanza da lasciarlo.”

“Io ho lasciato te!” gridò e colpì la guancia di Draco con la mano, provocando ferite brucianti dove le unghie avevano graffiato. Il biondo divenne molto consapevole del suo netto svantaggio. Astoria poteva camminare e muoversi per la stanza; Draco era attaccato dov’era e qualsiasi tentativo di camminare lo avrebbe portato a dondolare come una papera con uno sgabello attaccato al sedere.

Sembrava, però, che sapere di essere in svantaggio non facesse niente per mitigare la sua ira. “Non ti ho mai visto inviare un gufo per chiedere di lui. Non ti ho mai visto chiamare con la polvere volante e non vuoi vederlo. Lui pensa che tu lo odi. Non si ricorda nemmeno il tuo aspetto!” Oh, sì, avevano fatto un errore portando Astoria da lui. Se non altro lo aveva reso più determinato ad andarsene via.  

“Non posso vederlo” gli fece notare lei, con gli occhi che bruciavano di rabbia “Nessuno sa più dove vivi.”

“Un gufo trova la strada” scattò Draco, e fu grato per l’Incanto Fidelius che proteggeva la sua casa. Nessuno sapeva dove vivesse per un motivo.

Lei roteò i capelli, cosa che era molto più impressionante quando non erano annodati e in disordine. “Forse volevo qualcosa di più personale di lettere via gufo”

“Tu non vuoi avere niente a che fare con Scorpius perché è un Malfoy.”

“Perché è tuo” sibilò e, detta la verità, girò sui tacchi e si allontanò. “Tu mi hai mentito, Draco. Sei andato in quel... quel posto e hai-”

“Una volta. Una volta, Astoria, perché ero ubriaco e tu eri la stessa donna frigida che sei sempre stata.”

“E non ci sei mai tornato?”

Il suo tono era dolce, decisamente un avvertimento, e Draco bloccò con ancora più forza le memorie a cui le aveva dato accesso. Ora non avrebbe percepito niente, se non pura rabbia. “Non sono più affari tuoi.”

Astoria si girò di nuovo a guardarlo. “Io voglio bene a mio figlio” gli assicurò e Draco vide l’emozione danzare sul suo viso per un momento, prima di essere mascherata. “Dimmi che è al sicuro.”

Era con Potter... Draco chinò la testa per un attimo. “Scorpius è... in buone mani.” E, che Salazar lo aiutasse, era meglio che non fosse una bugia.

“Come lo sai?” chiese Astoria e c’era un tremito nella sua voce.    

Draco sentì il suo cuore iniziare a battere forte. Doveva dirglielo? Era sicuro che i loro rapitori stessero ascoltando questa conversazione. Probabilmente se la stavano godendo. E se gliel’avesse detto, quanto avrebbe potuto rivelare? Avrebbe dovuto rivelarle solo la verità? Le domande correvano veloci nella sua mente. Pochi secondi passarono prima che Draco guardasse di nuovo su. “Scorpius è con Harry Potter.”

Astoria rimase a bocca aperta, una mano volò a coprirle le labbra. “Stai mentendo.”

“Non è vero.” Draco la guardò a lungo, sentì di nuovo qualcosa che gli toccava la mente e lasciò libera una parte del breve interrogatorio, mischiato con un falso ricordo che mise insieme basandosi sulle ultime fotografie di Potter che aveva visto sul Profeta.

Il falso ricordo fece stringere le mani in un pugno ad Astoria, l’unico segnale che diede di essere penetrata nella mente di Draco. Era davvero abile, pensò Draco impassibilmente. Se non fosse stato così bravo in Occlumanzia, non avrebbe mai sentito il contatto.  D’altra parte, se non fosse stato così bravo, lei avrebbe saputo che le nascondeva delle cose e che si era inventato un’appassionata relazione con il Ragazzo-Che-è-Sopravvissuto o il Salvatore del Mondo Magico o  il Prescelto o qualsiasi stupido soprannome gli avevano dato negli anni passati.

“Quanto conosci Potter?” chiese Astoria in un sussurro.

E Draco fabbricò amore e lasciò che il tocco della sua magia lo sentisse. “Abbastanza.”

“Terrà Scorpius al sicuro?”

Il suo cuore batteva così forte che quasi gli faceva male; la parte della sua mente che era sotto chiave bruciava di timorosa speranza. Niente era rivelato sul suo viso o nella sua mente se non ciò che voleva fosse rivelato.  “Harry” e quasi si bloccò sul nome perché aveva quasi detto ‘Potter’, “proteggerà Scorpius a costo della vita.”

 

NDT:Per chi non avesse capito il titolo del capitolo (io stessa ci ho messo un po’, avendolo prima tradotto con ‘rassicurazioni’) posso azzardare l’ipotesi su cui ho basato la mia traduzione: Harry è “l’assicurazione sulla vita” di Draco e, soprattutto, di Scorpius. Draco lo vede come l’unica possibilità di salvezza per suo figlio e da qui la parola ‘Assurance’ (il titolo in originale di questo capitolo).
Che fantasia il ragazzo, eh? Devo dire che Astoria mi ha fatto quasi pena...  

Come sempre fatemi sapere che ne pensate! Ciao a tutti!  

  
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