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Autore: Eleonoracake    28/08/2012    1 recensioni
USA, 2011. Jason, un giovane con un tormentato passato, s'innamora di Kathy, una bellissima ragazza con una vita tranquilla. Ma Kathy non è la ragazza che dice di essere...e il suo è un Amore per Vendetta.
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore per Vendetta

24 Febbraio 2011
 
Il bar “Breakfast” era un edificio vecchio ma ristrutturato e curato nei minimi dettagli: l’esterno dell’edificio era di legno laccato bianco con grandi finestre, stile francese retrò; all’interno tutte le decorazioni erano concordanti con l’ambiente, il parquet di frassino non aveva una minima imperfezione, i tavoli bianchi risplendevano e il sole penetrava dagli infissi dando l’aria di essere in un’altra città, meno caotica di Boston.
Una ragazza seduta a un tavolino stava leggendo un libro e sorseggiando un cappuccino.
- Ciao Daniel- fece un cameriere a un ragazzo moro appena entrato nel bar.
Daniel, con un abito grigio e una valigetta da lavoro, scambiò il saluto e stava per sorpassare il tavolino dov’era seduta quella ragazza, quando si accorse del libro che stava leggendo.
-          “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo”- disse. La ragazza alzò i suoi profondi occhi blu e lo guardò con aria interrogativa.
-          E’ davvero un ottimo libro.
-          In realtà l’ho appena iniziato, però sembra molto carino, anche se conosco già la storia.
-          Ha già visto il film?- disse l’uomo sedendosi.
-          No. In realtà.. me l’hanno consigliato e raccontato.- disse la donna, con fare un po’ infastidito.
-          Le spiace se mi sono seduto?
-          No, non c’è nessun problema, tanto fra poco devo andare-
-          Mi sento molto desiderato allora- disse sorridendo.
Anche lei sorrise e disse: - No, scusi, non volevo essere scortese.. è che devo andare a lavorare-
la ragazza scostò una ciocca di capelli castani e cercò il portafoglio per appoggiare 3 dollari sul tavolo, dopodiché si alzo.
-          Lei è nuova di Boston, vero?
-          Perché dice così?
-          Non l’ho mai vista prima, e ha i modi di fare…un po’ europei.- anche lui si alzò e le strinse la mano dicendo – Daniel Hope, piacere.-
-          E’ un piacere conoscerla, signor Hope - disse abbottonando il cappotto grigio scuro.
-          E il suo nome?
-          Deve guadagnarselo il mio nome. Arrivederci- disse in maniera maliziosa, osservando gli occhi azzurri sorpresi del ragazzo.
-          A presto, signorina-
Daniel non riuscì a staccare gli occhi da lei e fu rapito dalla sua bellezza, dai suoi scuri capelli lunghi che le scendevano sul seno in morbidi boccoli, dal suo visino dolce, dagli occhi stupendi, da quelle labbra perfette, e dal modo sinuoso di camminare di quella splendida ragazza.
 
 
-          Eric Hotfoold. C’è una lettera per lei- disse un poliziotto, infilando una lettera nella cella dell’uomo.
Eric era un uomo di 55 anni che ne dimostrava almeno dieci in più. Il viso smagrito e i mille lividi inflitti dal compagno di cella, un tossico-assassino, lo invecchiavano e lo rendevano un uomo inerme.
Da 13 anni era in prigione e nessuno gli aveva né mai scritto né mai fatto una visita. L’unica persona che aveva mai visto era un poliziotto che l’aveva informato della morte della moglie.
Dal 1998 aspettava una visita, una lettera, una qualunque cosa di suo figlio. Quindi, la lettera appena ricevuta voleva dire solo una cosa. Suo figlio.
Agitato ed emozionato con la lettera in mano, volle prolungare il momento della lettura, perché un momento così aspettato non dovesse passare in fretta.
Osservò la busta, era bianca e senza indirizzo. Non lasciava intravedere nulla e l’unica cosa scritta era: “Eric Hotfoold, cella 78”.
La scritta non era sulla busta, ma su un sottile foglio stampato e incollato sopra.
Mentre stava per aprirla, il suo compagno si alzò e gli strappo la busta di mano.
-          Cos’è?
-          E’ una lettera, mia. Dammela.
Il compagno rise, la strappo in tanti pezzi e glieli lanciò addosso:
-          Tienila ora.
  
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