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Autore: furbacchina     28/08/2012    1 recensioni
sequel di "tra nuvole e lenzuola"!
Tre anni dopo la fine della sua storia con Draco, Hermione non è più la stessa: è sfuggente, riservata, silenziosa. I suoi amici hanno fatto l' abitudine ormai a quello sguardo perennemente perso nel vuoto.
Harry e Ginny si sono ufficialmente fidanzati ed aspettano un figlio, Ron produce fuochi d'artificio e si frequenta con una parrucchiera babbana.
Solo Hermione sembra essere rimasta ancorata ai tempi di Hogwarts.
Un litigio feroce con Ginny pone Hermione davanti ad un bivio: dimenticare il passato è veramente l' unico modo per essere felice? Possibile che il pensiero di Draco sia solo un ricordo destinato a sbiadirsi??
hermione decide di partire. Lontana da lavoro, amici, pensieri.
L' incontro con draco in un cafè è sconvolgente.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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6
 
Dopo una doccia calda Hermione e Draco si erano spaparanzati sul divano letto a guardare la tv. Una stronzata, uno stupido documentario sugli animali australiani più pericolosi.
 
Draco conosceva da poco quell’ invenzione, ma ci aveva preso confidenza velocemente. Ne possedeva una nel suo appartamento ed era solito guardare qualche programma della BBC o qualcosa del genere, quando poteva.
 
In quel momento non la stavano guardando affatto. Erano troppo intenti a parlare. O per lo meno a provarci.
 
Hermione si schiarì la voce. Sarebbe toccato a lei introdurre l’ argomento, ma Draco non le diede il tempo: voleva arrivare dritto al dunque, in poco tempo.
Non gli andavano decisamente tremila giri di parole e vari convenevoli.

·         Due domande. Solo due. Dimmi se è vero che hai scopato con Weasley e se è vero spiegamene il motivo –

Hermione arrossì. L’ espressione contrariata sul viso di Draco non prometteva niente di buono. Erano sul divano, un po’ distanti. Draco non la stava neanche guardando.

Da qualche parte dentro di sè sapeva che non doveva rendere spiegazioni a nessuno della sua vita privata. D’ altro canto si sentiva un po’ intimorita da lui.

·         È successo circa 5 o 6 mesi dopo la tua partenza. Mi sentivo un po’ confusa, triste. Lui mi faceva una corte spietata. Ad una festa alla Tana tra una Burrobirra e un succo stregato abbiamo passato la serata a ridere e scherzare. Poi mi ha invitato a ballare e… è stata una cosa più sulla scia degli eventi… dopo quella sera lui era convinto che ci saremmo fidanzati, ma io gli ho detto che era tutto un errore, che io non me la sentivo –
·         Come tre anni fa… -
·         Gia –
·         Perché sei stata con lui? E soprattutto perché non me l’hai detto due giorni fa? –
·         Non mi sembrava il caso di parlarne in quel momento… e poi te l’ ho detto: è stata solo lo sbaglio di una sera, non sarebbe mai dovuto succedere – Hermione guardò Draco dritto negli occhi – tu non sei stato con altre donne da quando…? –
·         Ho licenziato la mia ex segretaria per questo… e anche quella prima di lei, a dire il vero –

Hermione alzò un sopracciglio.

·         E ora? –
·         Non ho una segretaria, attualmente. Pensa a tutto il mio avvocato Phil –
 
Un pesante silenzio cadde nella stanza.
 
·         Credimi… da quella volta di tre anni fa, in cui ti salutai con un bacio e una lettera, non mi sono mai, neanche per un istante, illuso che avresti aspettato il mio ritorno. Sapevo che prima o poi sarei diventato per te un ricordo sbiadito e avresti fatto spazio nella tua vita ad un altro uomo –
·         Lo stesso sarebbe valso per te – ribattè Hermione in sua difesa, si sentiva quasi come se avesse, in qualche modo, tradito un patto stipulato tanti anni fa.

Draco ignorò tale asserzione, non era questo il punto della questione. Lui non aveva nulla di cui lamentarsi. Lungi da lui avanzare qualsiasi pretesa su di lei. Non ne aveva alcun diritto.

·         Io sapevo che avresti amato di nuovo, fatto l’ amore di nuovo. E non con me – un respiro scandì una breve pausa tra quelle parole – però cazzo, con Weasley speravo di no –

Hermione sapeva cosa pensava Draco di Ron. E cosa pensava di Ginny. E di Harry.
Si poteva dire che l’ antipatia dei suoi amici per Draco era ben ricambiata. I suoi amici temevano che Draco potesse farle del male, dato la piega che aveva preso la loro situazione. La percepivano come pericolosa. Sbagliata.
Seppur a torto Ginny, Harry, Ron odiavano Draco solo perché avrebbe potuto mettere la loro amica nei pasticci, oltre che per altri motivi, facilmente riconducibili alla casata Serpeverde, mal vista dai Grifondoro.

Hermione però non si era mai spiegata completamente quell’ accanimento così cieco di Draco nei loro confronti.

·         Perché li odi tanto, i miei amici? –
·         Non parlerei di odio, per lo più è un’ antipatia molto forte. Sono patetici, ipocriti. Fanno la parte dei buoni, bravi ragazzi. Di quelli che ti aiutano a risolvere i problemi. Ma non è così – la guardò dritto negli occhi - Dì un po’, chi di loro s’è sforzato di capirti davvero quando ne avresti avuto bisogno? E quando me ne sono andato chi c’era con te ad ascoltarti? –
 
 
Hermione ripercorse quei ricordi così amari. Durante la relazione con Draco aveva litigato con Ron, lui le aveva dato della puttana. In quel periodo né Harry, né Ginny si erano fatti vedere in giro.
Hermione al tempo aveva avuto l’ impressione che loro la evitassero di proposito.
Poi le cose con Ron si sistemarono e a quel punto il trio si compattò per un po’ di tempo. Si sentiva comunque un po’ distaccata da loro e l’ argomento Draco era assolutamente tabù.
Poi Draco andò via. Lasciò la scuola.
Il cuore di Hermione andò in mille pezzi. I suoi amici piano piano si riavvicinarono a lei.
Ora potevano, finita quella brutta storia. Negli anni, nessuno aveva più ritoccato l’ argomento.
Per i suoi amici quella era stata solo una storia su cui mettere una pietra sopra. Una brutta storia di cui non parlare più.
 
·         Non sei cambiato affatto. L’ hai sempre detto: con tutti, ma non con Weasley -
·         Non è questione di cambiare o meno… credo avresti potuto puntare a qualcosa di meglio – replicò Draco. L’ affermazione della ragazza lo aveva preso alla sprovvista.
 
In realtà, nonostante considerasse Weasley un grandissimo idiota era l’ unico che poteva temere ai tempi di Hogwarts. I sentimenti che provava quel ragazzo per lei erano profondi e degni di far cadere qualsiasi ragazza.

Quale ragazza avrebbe preferito uno che ti offre solo del buon sesso ad uno che ti porta il suo cuore su di un piatto d’argento, che ti promette amore eterno e sincero, che di sicuro un giorno ti porterà all’ altare?
Nessuna forse. Quasi nessuna.

La scelta di Hermione al tempo, tra lui e Weasley, l’ aveva lasciato del tutto senza fiato.

Draco prima di incontrare Hermione aveva poca stima delle donne. Le considerava troppo legate alle parole vuote, ai sentimenti che si provano da un giorno all’ altro.

Draco non era quel tipo di persona capace di legarsi stabilmente ad altre. Amava i suoi spazi, era un tipo autonomo.
E per lui i legami erano quasi sempre costituiti da limitazioni insopportabili.
E detestava quell’ ipocrita idea dell’ amore, come un rapporto statico tra due persone. Al quel punto molto meglio il matrimonio combinato.

Poi era arrivata lei, a scombinargli le idee.
 Gli aveva dimostrato che non tutte vogliono, e cercano, la scelta facile.  Che non tutte le donne sono dipendenti dalle false promesse.
Hermione s’era dimostrata quella fusione irresistibile di forza e fragilità che molto spesso diveniva la massa portante del suo stesso animo.
Forse era per questo che con lei qualcosa aveva iniziato a funzionare.

·         Non ci siamo fidanzati, è stato un singolo episodio. Se vuoi saperlo, da quella volta mi ha persino lasciata perdere –
·         Ci sono stati altri uomini? –
·         Un’ avvocato e un tipo che lavora in biblioteca. Ma sono state solo delle brevi parentesi, le definirei avventure

Draco ammiccò in maniera maliziosa.

·         Ci sei andata a letto? –
Le gote di Hermione si colorarono leggermene. Tergiversò per diversi minuti, poi rispose timidamente.
·         Si, con entrambi –

A quel punto la curiosità di Draco divenne vorace. Voleva sapere tutto.  
·         E come se la sono cavata? Ti sono piaciuti? –
·         Mark ci sapeva fare con le donne, sapeva come muoversi nella situazione. Paul, il tizio che lavorava in biblioteca, un po’ meno, ma era comunque molto delicato. Non lo boccerei del tutto –

L’ espressione sul viso di Draco si fece seria. I suoi occhi grigi divenne penetranti e indagatori.

·         E tra tutti gli uomini con cui sei stata, quale giudicheresti il migliore? –

Hermione rimase senza fiato per la domanda. Voleva sapere se era stato la sua migliore scopata?
Temporeggiò.
 Era una domanda senza alcun senso.

·         Non saprei. Tra i due ho preferito Mark, sotto il profilo sessuale. Paul, per il comportamento. Tra te e loro non si può fare un paragone. Sono passati tre anni. Era una situazione diversa. Io ero diversa. Più piccola e meno capace di giudicare –
·         Dì un po’, dovrei darti una rinfrescata alla memoria? –

Hermione rimase senza parole. Draco intanto sfoggiava un sorriso sicuro e uno sguardo decisamente malizioso. Hermione sentì che s’erano addentrati in una situazione pericolosa da cui non sarebbero usciti intatti.

Erano sdraiati su quel divano letto. Da poco l’ orologio aveva segnato le tre. Il tempo sembrava fermo.

Hermione si sentì lo sguardò di lui addossò, impresso sulla pelle. Si perse in quegli occhi, come ogni volta, quando ad Hogwarts si vedevano.

Si baciarono. Draco impresse su di lei il suo marchio. Un bacio violento quasi. Hermione sentì il ragazzo sdraiarsi su di lei ma non lo cacciò. Sapeva che non ci sarebbe riuscita.

Tra le chiacchiere siffatte della televisione, il ronzio della lampadina e gli scricchiolii di quel divano letto, Hermione accolse il corpo di Draco su di se.

Fecero sesso, senza dirsi una parola, senza chiederselo. Fu solo una deliziosa sinfonia di sussurri, sospiri, gemiti e sguardi persi.

Hermione sentì un miscuglio strano di emozioni. Stava succedendo, sapeva sarebbe successo. Era inevitabile.

Draco in quel momento saggiava la pelle candida e bollente di lei, mentre si stringeva a lei, come stesse per perderla da un momento all’ altro.
Giurò a se stesso che non avrebbe mai più permesso a nessuno, neanche a Dio in persona, di allontanarlo da lei.
Non poteva.
S’ addormentarono lì, su quel divano letto. 
 

 
 
 
           
 
  
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