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Autore: lunalba    28/08/2012    11 recensioni
Hermione e Fred stanno insieme da 6 mesi e tutto sembra essere perfetto, ma una notizia inaspettata scoinvolgerà il loro equilibrio.
"Improvvisamente qualcosa si posò sugli occhi della riccia che stava per urlare, quando qualcuno parlò
-Zitta, sono io! – sussurrò la voce di Fred
Hermione sospirò e si voltò a guardare il fidanzato, bello come sempre
-Ehi come è andata la giornata? – chiese trattenendo le lacrime
-Hermione c’è qualcosa che non va?-
-Aspetto un bambino- sussurrò mentre una lacrima le rigava il viso
-Tu … cosa?-
-Aspetto un bambino … - ripeté la ragazza ormai in lacrime
-Aspetti chi? Che bambino?-
-Insomma Fred! Noi aspettiamo un bambino! Sono incinta! Ti ricordi qualche settimana fa … quando noi abbiamo…. Insomma Fred sono incinta … I-N-C-I-N-T-A! – urlò la ragazza"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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ALLA SCOPERTA DEL MONDO BABBANO!

 

La scuola era finalmente giunta al termine, ed Hermione non poteva che esserne felice.

Adesso avrebbe potuto occuparsi della sua gravidanza senza altre preoccupazioni.

Lei e Fred dovevano ancora parlare di molte cose che andavano sistemate prima della nascita dei gemelli. Ma per fortuna, la questione pannolini, tutine e giocattoli per il momento era risolta, poiché tra amici e parenti avevano racimolato tutto quanto il necessario per i primi mesi.

L’unica cosa che dovevano ancora comprare erano le carrozzine, il fasciatoio e le culle e questo faceva sorgere un altro problema … avevano bisogno di un posto in cui andare a vivere!

Casa Weasley era decisamente fuori questione. Li dentro ci vivevano già troppe persone, loro avevano bisogno di un posto più tranquillo. Ma non potevano permettersi di prendere una casa loro … 

Hermione era comodamente spaparanzata sul divano un po’ vecchiotto di casa Weasley e stava rimuginando su come risolvere il problema,  quando Molly attirò la sua attenzione sventolandole una mano davanti agli occhi. Risvegliatasi dai suoi ragionamenti, posò lo sguardo sul viso materno davanti a lei.

<< Io e Arthur pensavamo di andare a prendere le culle, il nostro regalo per i piccoli … cosa ne dici di andare oggi? Te la senti? >>

<< Sarebbe perfetto! >> rispose la ragazza grata di quello che i suoi futuri suoceri stavano facendo per lei. Cosi quel pomeriggio, lei, Fred e i signori Weasley si recarono a Diagon Alley, ovviamente non senza aver discusso per un’ora con George e Ginny che pretendevano di andare con loro.

<< Non potete venire, discussione chiusa! >> aveva detto risoluta Molly ponendo fine alle proteste dei due figli, che dopo qualche altro lamento dovettero arrendersi a testa bassa.

 

Hermione indossava un vestito lilla, piuttosto leggero che le arrivava poco sopra il ginocchio, e che evidenziava il rigonfiamento, ora piuttosto evidente, della sua pancia.

Non voleva più nasconderlo, anzi, voleva farlo vedere a tutti. Desiderava dar sfoggio dei suoi futuri bambini. Di fianco a lei c’era Fred, anche lui vestito piuttosto leggero, e a precederli c’erano i signori Weasley.

Quando arrivarono, Hermione entrò nel negozio stringendo la mano del fidanzato. Si guardò intorno stupita, non era mai entrata in un negozio per bambini … o meglio, era entrata in quelli babbani ma mai in uno magico, e nessuna parola poteva mai definire la bellezza di quel posto: le pareti sfumate tra il rosa e il celeste, la dolce ninna nanna che si udiva appena si entrava nel negozio, i giochi sospesi per aria, le mille carrozzine, le culle e le tutine sistemate nel negozio … era suggestivo. Era semplicemente magico! Come del resto era, d’altronde.

Fecero una veloce rassegna di tutte le culle presenti nel negozio, ed Hermione le trovava tutte stupende,una più bella dell’altra. Camminava dietro alla sua futura suocera, che ad un tratto si fermò di colpo, costringendo anche lei a fermarsi per non andarle addosso.

<< Guarda questa culla che carina! >> disse Molly indicandole un’ enorme culla ... verde?

Hermione guardò prima la culla interessata, poi il dito che la indicava sperando che avesse sbagliato direzione, ed infine guardò Molly per controllare che non avesse qualche cosa sugli occhi che le impedisse di vedere bene... Era la culla più brutta che Hermione avesse mai visto! Tra tutte le culle stupende del negozio, quella era di certo l’unica che non avrebbe mai e poi mai preso in considerazione!  Ma come poteva dirlo a sua suocera senza offenderla?

<< Beh è … originale … >> cercò di essere gentile, anche se il suo tono non era molto convinto.

<< È orribile! >> intervenne Fred, salvandola, con il suo tatto degno di un elefante ed un’aria schifata.

Hermione poteva giurare di aver sentito un risatina smorzata provenire da dietro uno scaffale, ma quando si girò non vide nessuno, quindi tornò a concentrarsi sulla discussione in corso.

<< Ma cosa dici! È stupenda! Cos’è non ti piace più il verde speranza? >>  si difese la signora Weasley mettendosi le mani sui fianchi.

 

<<  Il verde speranza mi piace mamma, ma questo è verde vomito! >> ribatté Fred, irritandola ancora di più.

<< E cosa ne dite di questa? >> si intromise  Arthur per salvare la situazione, mostrando la culla bianca e azzurra lì a fianco, decisamente meglio di quella verde … ma si intenda che non era poi difficile esserlo. Anche se non era ancora quella giusta.

<< Carina … ma non so … pensavo a qualcosa di più originale … tipo … tipo quella! >> spiegò Fred indicando una culla in legno poco distante.

 

Dopo quasi un’ ora avevano deciso di prendere due culle in legno, con le tendine bianche.

In una c’era inciso un cavallo alato mentre nell’ altra una fata,  ed entrambe le immagini si muovevano sul tessuto come se dovessero spiccare il volo da un momento all’altro… erano semplicemente stupende. Ed Hermione era soddisfatta perché sapeva che erano quelle giuste.

<< Ok, già che ci siamo direi di prendere anche qualche tutina … >> propose Fred emozionato.

Era bello vederlo così coinvolto. Hermione aveva sentito dire che di solito in queste situazioni i maschi si annoiavano e lasciavano tutto il lavoro e tutte le scelte alle donne, ed era rimasta piacevolmente stupita quando aveva visto il suo ragazzo così preso e così contento.

Ma Fred non era certo un ragazzo come tanti … per fortuna!

 

Girarono ancora un po’ per il negozio, e infine scelsero delle tutina davvero adorabili e anche qualche gioco.

Mentre continuavano a guardare tra gli scaffali, Hermione si accorse che nel cestello che volava sospeso dietro di loro, in cui si mettevano gli oggetti da comprare, erano presenti alcuni giochi che non le pareva di aver nemmeno visto. Guardò i signori Weasley,  giungendo ad una sola conclusione  “ le avranno scelte loro, magari è un’aggiunta al regalo che vogliono farci”, pensò tornando a prestare attenzione al fidanzato che le stava mostrando una bacchetta giocattolo.

Ma Hermione sentiva che c’era qualcosa di strano, si sentiva osservata, era sicurissima di aver sentito qualcuno ridere e borbottare mentre parlava con Fred, ed era assolutamente certa di aver visto una capigliatura rossa dietro ad uno scaffale.

Le bastò fare due più due per capire la situazione.

<< Fred … ma quando abbiamo deciso di comprare la scopa giocattolo? Non avevamo detto che era pericolosa per i bambini appena nati? >> fece notare l’anomalia al fidanzato, osservando il cestello sempre più carico di roba, la cui maggior parte non era stata certo scelta da loro.

Il rosso non fece in tempo a rispondere che due voci familiari fecero capolinea da dietro lo scaffale dei pannolini.

<< Ahi, e spostati, quello è il mio piede! Sto cadendo! >> urlò una voce a loro ben nota.

“ecco … lo sapevo!  “” pensò sconsolata la riccia mettendosi le mani tra i capelli.

<< Ma cosa … >> Fred si sporse per chiarire il mistero e quello che vide lo fece scoppiare a ridere; George e Ginny accucciati dietro a una colonna, con cappellini rossi e gli occhiali da sole magici, stavano litigando tirandosi pacchetti di pannolini a vicenda.

<< Cosa ci fate qui!!! >> urlò la signora Weasley appena vide i due giovani litiganti.

Appena sentirono la voce squillante della madre si fermarono, notando solo in quel momento, che erano stati bellamente smascherati.

<< Ma guarda che coincidenza! >> disse George fingendosi sorpreso.

<< George, Ginny … cosa ci fate qui? >> ripeté la donna con sguardo accusatorio.

<< Calmati mamma, eravamo solo venuti a fare un giro … >> spiegò con una voce falsamente innocente.

<<  E da quando frequentate posti come “ il mondo dei piccolo maghi” ? >> chiese Molly alzando un sopracciglio

<< Stavamo … e-ecco noi, volevamo aggiornarci sui prodotti per i neonati, s-sai stiamo p-per diventare zii! >> rispose Ginny balbettando.

<<  È proprio cosi! Ehi Freddie sapevi che esistono pannolini super assorbenti? E pannolini elastici? Ci sono anche quelli con i disegnini! >>  intervenne George con in mano una busta di pannolini.

<< E il nostro cestino si è riempito di giocattoli da solo? >> chiese Arthur indicando la massa di giocattoli che nessuno di loro quattro aveva preso.

<< Saranno caduti! Oppure sono state le commesse! Io l’ho sempre detto che sono furbe! >> cercò di discolparsi Ginny, usando un tono da attrice consumata.

<< Ma piantatela! Adesso rimettete a posto tutto quello che avete preso e poi aspettateci fuori! >> quasi urlò la signora Weasley.

<< Si mamma … >> si arresero entrambi andando a compiere il loro dovere.

E così passò il pomeriggio, con qualche  galeone di meno e qualche giocattolo di troppo e due culle in più.

Alla sera, come quasi tutte le sere da quando era finita la scuola, i due fidanzati si trovavano a cena dalla famiglia del ragazzo. Molly aveva come al solito esagerato, preparando una cena che bastava a sfamare più di 30 persone. La sua scusa era che essendoci George e Ron, che mangiavano come dei maiali, ed Hermione che doveva mangiare per 3, il cibo serviva in abbondanza. Ma la bella riccia non sembrava proprio dell’umore per gustarsi a pieno la cena. Stava ancora pensando al problema della casa, avevano comprato le culle, avevano giochi e pannolini, ma avevano bisogno di un posto in cui metterli…

<< A cosa pensi? >> chiese sottovoce Fred per non farsi sentire dal resto della famiglia, passandole un braccio intorno alle spalle.

<< A dove metteremo tutta questa roba >> disse indicando le scatole contenenti la roba per i gemelli che occupavano l’intero divano della casa.

<< Ci serve una casa >> aggiunge appoggiandosi alla spalla del ragazzo, chiudendo gli occhi.

<< Troveremo un posto provvisorio e appena riusciremo a guadagnare un po’ di soldi compreremo un posto solo nostro >> le promise sorridendo, cercando di nascondere la tristezza. Il solo pensiero di non poter offrire una casa ai suoi figli lo demoralizzava.

La soluzione a quel problema arrivò  in un batter d’occhi. A cena erano presenti anche Bill e Fleur, che erano venuti a trovare i genitori…

<< Vorremmo dire una cosa … >> disse Bill facendo calare il silenzio assoluto in tavola.

<< Io e Fleur volevamo farvi un regalo per i gemelli, qualcosa di utile, ma sappiamo che le cose essenziali le avete già ricevute, e che adesso la cosa che vi serve di più è un posto in cui stare per un po’, quindi abbiamo pensato di offrirvi ospitalità da noi … villa conchiglia è abbastanza grande, potreste sistemarvi li per un po’ … >> spiegò guardando Fred ed Hermione, che aveva gli occhi lucidi per l’emozione.

<< Ma voi siete sposati da poco, non vorremmo disturbarvi >> fece complimenti la riccia stringendo la mano del suo fidanzato. La loro proposta era allettante, e davvero utile in quel momento, ma non voleva approfittarsene.

<< Non preoccupatevi, a noi fa piacere darvi una mano, è il nostro regalo per i gemelli >> insistette guardando la moglie che annuì sorridendo.

<< Grazie, davvero, è … è una cosa fantastica! >> disse Fred abbracciando grato il fratello, subito seguito da Hermione.

<< Eh bravo Bill, capiti proprio a fagiolo … non ti fai mai vedere, ma quando arrivi ti rendi utile >> disse George facendo sorridere tutta la famiglia.

 

<< Non avete dimenticato nulla? Siete proprio sicuri? >> chiese per la terza volta Molly. Era contenta che i suoi figli avessero l’opportunità di vedere come vivevano i babbani, ma senza di loro la casa sarebbe stata cosi silenziosa … e casa Weasley da tempi remoti non era mai stata silenziosa! E se fosse successo qualcosa?

Mille preoccupazioni vorticavano in testa alla donna mentre i gemelli, Ron, Ginny, Harry, Luna e Hermione si preparavano a viaggiare con la metropolvere.

<< State attenti e siate gentili con la signora Granger! >> raccomandò ancora prima di salutare i sette ragazzi schierati davanti a lei.

<< Si mamma! >> rispose in coro i quattro rossi.

<< Hermione per qualsiasi cosa fateci sapere! >>

<< Certo, Molly… non ti preoccupare, te li controllo io >> rispose la riccia sorridendo, guardando complice la donna.

<< Fred figliolo, se tu riuscissi a capire l’esatto funzionamento di un telepono oppure della televitiose >> disse il signor Weasley avvicinandosi al figlio entusiasta come un bambino.

<< Certo papà, adesso dobbiamo proprio andare >> gli rispose frettolosamente.

 

Pochi minuti dopo i sette ragazzi si ritrovarono nel salotto di casa Granger, i primi 10 minuti passarono tra abbracci e saluti, poi tutti i ragazzi si sistemarono nelle stanze degli ospiti; Ginny e Luna avrebbero dormito insieme a Hermione nella stanza di quest’ultima, Fred e George nella stanza affianco e Harry e Ron in quella in fondo al corridoio.

Dopo aver sistemato le loro cose i ragazzi si accomodarono in cucina. Hermione marciava davanti a loro con le mani sui fianchi e lo sguardo severo, avrebbe fatto paura anche a un sergente militare

<< allora, la prima regola è niente magia! Non si parla di magia, non si usa la magia e non si pensa alla magia! >> disse rivolta soprattutto ai gemelli che erano gli unici maggiorenni, quindi gli unici a poter usare le bacchette al di fuori di Hogwarts.

La guardarono come se fosse pazza…

<< seconda regola: non si possono testare le vostre invenzioni sui babbani! >> aggiunse sempre rivolta ai due rossi.

<< e terza regola: non andate in giro a chiedere nulla sul funzionamento degli oggetti babbani, chiedete a me se avete bisogno! >> questa volta rivolta a tutta la combriccola.

<< si signora! >> risposero in coro i ragazzi cercando di non scoppiare a ridere davanti all’espressione seria della giovane.

<< Hermione guarda! Una casa volante! >> urlò George guardando con gli occhi spalancati fuori dalla finestra.

<< non ci casco George >> gli rispose truce la ragazza.

<< ma è vero! guarda! >>

La riccia si voltò e scoppiò a ridere vedendo che l’unica cosa che animava il cielo in quel momento era un aereo.

<< non è una casa, è un aereo! >> gli spiegò la ragazza piegata in due dalle risate.

<< un aepeo? >> si intromise Ron affacciandosi alla finestra.

<< no, si chiama aereo! >>

Ci volle quasi mezz’ora per spiegare ai cinque maghi che cos’era un aereo e a cosa servisse, e che no, non potevano assolutamente portarne a casa uno come souvenir.

<< Hermione vi serve un passaggio fino in centro? >> chiese la signora Granger affacciandosi nella stanza.

<< no, mamma andiamo a piedi, tanto mi sento in gran forma! >> rispose sorridendo la giovane.

La donna annuì salutando e sparì avviandosi in cucina.

<< Ho fatto un programma per oggi; allora disfare le valigie, fatto. Mangiare, comprare il costume, mangiare, andare in un cempro compelciale, mangiare, guardare la televisione, e mangiare … >> terminò Ginny felice.

<< sbaglio o il verbo mangiare è citato tipo quattro volte? >> chiese Harry.

<< Ron ha dato il suo contributo >> spiegò la rossa alzando gli occhi al cielo.

<< ok, allora direi di andare a prendere i costumi! >> propose Luna.

Così un quarto d’ora dopo erano tutti dentro ad un negozio, la commessa si era quasi messa le mani nei capelli quando aveva visto quella massa di ragazzi entrare nel suo negozio come bisonti.

<< iniziamo con voi ragazzi, cosi poi potete togliervi dai piedi >> disse Ginny andando nel reparto maschile.

<< io non mi metterò mai questo coso! >> affermò Ron afferrando un costume rosa con davanti un pon pon bianco.

<< è stupendo! Credo che ti starebbe benissimo! >> lo prese in giro Harry.

<< George prova questo >> intervenne Ginny passandogli un costume a pantaloncino azzurro.

George, sotto gli occhi sorpresi della commessa iniziò a spogliarsi proprio al centro del negozio, attirando su di se gli sguardi degli altri clienti, qualche sguardo malizioso da parte di alcune ragazze e, Hermione dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere, aveva quasi provocato lo svenimento di una ragazzina che aveva la bava alla bocca.

<< George non puoi spogliarti cosi! Ci sono i camerini! >> gli fece notare Hermione indicandogli agitata i camerini di prova poco lontani.

Il rosso rispose con un “ok” dirigendosi, a petto nudo, verso di essi.

<< Fred, Harry e Ron voi andate a provare questi! >> intervenne Ginny passando ad ognuno alcuni costumi di vari colori.

Poco dopo le tre giovani si ritrovarono davanti a un Fred e un George con due costumi perfetti, un Ron con un ridicolo costume rosa a fiorellini ( ovviamente era puramente casuale il fatto che proprio lui avesse il costume ridicolo)  e un Harry … un momento dov’era finito Harry?

<< Ehi prescelto hai intenzione di uscire da li? >> chiese gentilmente Hermione.

<< questo costume è piccolo! >> rispose Harry rimanendo nel camerino e passandole il costume

<< 12/13 anni? Ma Ginny questo è un costume da bambini! >> le fece notare la riccia.

<< ma sono elastici! >> si difese l’amica con tono ovvio.

Hermione alzò gli occhi al cielo, sarebbe stata una giornata decisamente lunga!

Quasi un’ora dopo tutti i ragazzi avevano scelto i loro costumi, così Ginny li spedì fuori con la raccomandazione di non muoversi, non parlarla, e non fare niente, insomma a fare le bella statuine. Solo Fred rimase per aiutare la sua ragazza nella scelta!

<< sto malissimo! >> sbottò la riccia guardandosi allo specchio con sguardo amareggiato.

<< stai benissimo! >> la contraddisse Fred abbracciandola da dietro.

<< Sai che nel mondo magico si crede che il pancione delle donne incinte sia circondato da Lopoldi Magascardici! Animali magici che proteggono il bambino! E che fanno apparire la strega più bella e raggiante!  >> si intromise Luna affacciandosi sorridente all’interno del camerino.

Hermione alzò gli occhi al cielo, sicuramente era una bella credenza ma se qualcuno in spiaggia l’avesse guardata non sarebbe stato certamente per i Lopoldi Magascardici ma solo per l’enorme pancia.

<< grazie per la spiegazione ma sembro lo stesso una balena! >> ribattè sempre più convinta di essere orribile.

Aveva indosso un costume celeste, che lasciava la schiena scoperta, e che secondo lei la faceva sembrare un’immensa botte.

<< sembri solo una donna incinta! >> cercò di rassicurarla  Fred accarezzandole la pancia.

La ragazza continuò a sbuffare per un po’, lo sapeva che andare al mare avrebbe causato quel problema. Non voleva che la gente la vedesse così! Aveva sempre avuto una linea perfetta ed adesso…. Non che si vergognasse, questo no. Ma… in costume da bagno… era diverso…

<< No! Ho deciso! Non ci vengo, sono orribile! >>

<< Tu sei sempre bellissima amore… e poi pensa a cosa succedesse se non venissi. Delle ragazze potrebbero avvicinarsi ad uno schianto di ragazzo come me e provarci … no? >>

Hermione si immaginò la scena. In effetti, quel costume non le stava più così male…

<< Ok mi hai convinto, ma solo per questa volta >> sbuffò la ragazza, cacciando il ragazzo fuori dal camerino, non prima di avergli stampato un veloce bacio sulle labbra.

Alla fine Luna optò per un costume a due pezzi rosso, Ginny ne prese uno simile ma arancione e Hermione aveva finalmente accettato di prendere il costume  intero celeste.

Quando uscirono videro Ron e George guardare confusi verso tre ragazze che si stavano allontanando, e Harry che rideva tenendosi la pancia senza più fiato.

<< cos’è successo? >> chiese Hermione allarmata.

<< quelle ragazze ci hanno chiesto i numeri e noi glieli abbiamo dati! Ma loro ci hanno insultato, o almeno credo, e se ne sono andate >> spiegò Ron grattandosi la testa con fare confuso.

Ok detta cosi sembrava una cosa strana, succede spesso che dei ragazzi si scambino i numeri, ma se si sta parlando di due maghi che non sanno neanche cosa sia un telefono la storia cambia!

<< che numeri gli avete dato? >> chiese allora la riccia provocando altre risate da parte di Harry.

<< delle scarpe, ovviamente! >> rispose George come se fosse una cosa ovvia.

Hermione scoppiò a ridere seguendo Harry a ruota libera, mentre George e Ron li guardavano sempre più confusi… quella era l’ennesima prova che portare dei maghi nel mondo babbano era come portare un bambino al Luna park!

Il giorno dopo, Hermione fece alzare tutti molto presto, per andare al mare.

I signori Granger  accompagnarono i ragazzi più le 3 borse strapiene di Ginny in spiaggia.

<< Ma cosa ci hai messo dentro? >> chiese curiosa Hermione.

<< Solo le cose essenziali : 2 vestiti di ricambio, 3 paia di scarpe, due asciugamani, la spazzola, la crema solare, abbronzante, doposole, idratante, e quella levigante. >> rispose Ginny sorridendo davanti allo sguardo sconvolto della riccia.

Hermione era sempre più sconcertata, ma doveva anche cercare di capire le loro stranezze, in fondo non erano abituati alle usanze del mondo babbano.

 

 Hermione guardò i suoi amici che giocavano nell’acqua, e sorrise, sembravano dei bambini, il sorriso si allargò ancora di più quando vide George tentare di affogare il fratello più piccolo.

<< dai Herm togliti quel coso ed entriamo in acqua! >> la spronò Fred per l’ennesima volta.

<< no, no e ancora no! Dai guarda qui è pieno di ragazze bellissime e in forma, e io invece sembra che ho un pallone al posto della pancia! >> piagnucolò ancora la ragazza.

<< e poi non vorrei far affogare i Lopoldi Magascardici! >> continuò sarcastica.

<< li dentro ci sono i nostri figli! E dai sei bellissima! Non ne avevamo già discusso prima? >>

<< Si ma non avevo mai promesso che mi sarei tolta di dosso il copricostume! >> continuò cocciuta.

Alla fine la ragazza si lasciò convincere e un po’ insicura entrò in acqua.

<< è fredda! >> urlò cercando di tornare alla sua fedele sdraio, ma Fred la cinse per i fianchi e la trascinò in acqua, continuando ad abbracciarla.

La giovane appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo pensando a quanto era fortunata, quando notò due ragazze che guardavano il suo ragazzo e sogghignavano come due oche.

<< io le uccido! >> borbottò fulminandole con lo sguardo.

Il rosso non ci mise molto a capire il motivo del malumore della ragazza e sorrise compiaciuto.

<< sei gelosa! >>

<< non è questo il problema! Sono due oche quelle! >>

<< ma io amo solo te, lo sai! >> la tranquillizzò il rosso baciandola.

Si era davvero fortunata…

 

Più tardi i due giovani decisero di fare una passeggiata sul lungo mare, così mano nella mano iniziarono a camminare con i piedi nell’acqua, Hermione teneva una mano dolcemente posata sulla pancia e Fred le cingeva i fianchi con un braccio.

E quando passarono davanti alle due ragazze di poco prima, Hermione notò, compiaciuta, che li stavano guardando con invidia.

“ rosicate oche! È solo mio!” pensò la ragazza sorridendo soddisfatta.

<< Ehi piccioncini tornate qui! Dai >> li richiamò all’ordine Ginny, spezzando il momento “romantico” e di “compiacimento”.

I due ragazzi fecero un veloce corsa per ritornare dagli amici, schizzandosi di tanto in tanto l’acqua del mare addosso.

<< Andiamo sugli scogli! Su sbrigatevi! >> urlò ancora Ginny.

Cosi i sette ragazzi nuotarono fino ad arrivare su uno scoglio abbastanza liscio dove sedersi.

<< Herm stai attenta! Non avvicinarti troppo! Attenta al pancione! >> continuava a ripetere preoccupato Fred mentre la ragazza ignorando bellamente le sue proteste continuò la sua ricerca di granchi e ricci. Aveva ereditato questa passione dalla madre; quando era piccola, andavano sempre insieme sugli scogli alla ricerca di animali marini. Ricordava ancora tutte le volte che un granchio l’aveva pizzicata, o le serate passate a disinfettare i graffi provocati dagli scogli … sorrise ripensando a quei momenti, erano i ricordi più belli della sua infanzia.

<< ho trovato un granchio! >> annunciò attirando l’attenzione degli amici, che si avvicinarono incuriositi

<<  che bello! Che cos’è? Non è una specie di ragno vero? >> chiese Ron guardando diffidente l’animaletto che camminava sul braccio della riccia.

<< no, è un granchio! Questo è piccolo, ma ce ne sono di molto più grandi >> spiegò la ragazza porgendolo a Ron che lo prese titubante sul palmo della mano.

<< wow, mi fa il solletico! >> affermò il giovane piacevolmente stupito.

Restò a guardarlo finché il granchietto, forse stanco di tante attenzioni, lo pizzicò cercando di tornare nell’acqua.

<< ahi!! Che male! Quel coso mi ha morso! >> urlò il rosso guardando il punto dell’acqua dove l’animale era scomparso.

<< non fare il melodrammatico! È solo un pizzico! Tra pochi minuti non sentirai più niente!>>

<< perderò la sensibilità della mano??? >> chiese entrando in paranoia il piccolo Weasley

<< no, perché sarai morto! >> lo spaventò Fred con un’espressione seria che fece impallidire il fratello.

<< cosa? Morirò? Oddio, ma io non voglio morire! >>

<< Ronald Weasley finiscila di fare lo scemo, non morirà proprio nessuno! Era solo un granchio! >>

Ma questo non rassicurò il giovane che una volta tornati in spiaggia continuò a esaminarsi la mano piagnucolando.

<< finiscila! Non si vede neanche il punto in cui ti ha pizzicato, e adesso dacci una mano a preparare la roba per tornare a casa! >> lo sgridò Hermione cercando di far entrare tutte le creme di Ginny nello zaino.

<< Herm ma è normale che la schiena e il petto mi brucino così? >> chiese George con una smorfia di dolore.

La ragazza guardò il futuro cognato e scoppiò a ridere costatando che la pelle di quest’ultimo era rossa come i suoi capelli.

<< ti sei bruciato! Hai messo la crema solare? >>

<< è roba da donne! Noi non mettiamo le creme! >> rispose orgoglioso il rosso.

<< io l’ho messa! >> si intromise Fred.

<< il mio gemello sta diventando una femminuccia! >>

<< almeno non si è bruciacchiato  >>  gli fece notare Hermione dandogli una  pacca sulla spalle che gli provocò un urlo di dolore.

 

Quando tornarono a casa, i sette ragazzi faticarono a trascinarsi fino alle loro camere, avevano mangiato una pizza sulla spiaggia e ora il loro unico desiderio era di andarsene a letto.

Ma prima bisognava convincere George che per guarire doveva almeno un po’ soffrire …

<< non fare la femminuccia! Ti devo mettere solo un po’ di crema! >> Disse Fred spalmandosi sulla mano la crema che gli aveva dato sua sorella.

<< Ginny ha detto che bisogna lasciarla su per almeno 10 minuti, al tre … uno, due …  >> il tre non arrivò mai …

<< AAAHHHHH avevi detto che aspettavi il tre! >>

<< ma cosi non te lo aspettavi e hai sofferto meno! >> spiegò il gemello compiaciuto.

<<  col cavolo! Ha fatto malissimo! >>

<< cosa state facendo? >> chiese Hermione allarmata dalle urla.

Il suo ragazzo le spiegò la necessità di mettere sulle bruciature la crema che gli aveva dato Ginny.

Hermione guardò la confezione con gli occhi sbarrati e inorriditi.

<< toglila subito!!! >> urlò afferrando uno straccio.

I due ragazzi la guardarono confusi mentre Ginny nascosta dietro la porta rideva come una pazza.

<< non è crema per le bruciature solari, è una crema depilatoria! >> spiegò proprio mentre notava che la pelle di George era diventata liscia come il culetto di un bambino.

<< Ginny! Ti uccido!!! >> urlò il rosso iniziando a rincorrere la sorella per tutta la casa.

 

Finalmente i giovani riuscirono ad andarsene a letto, e a Fred quel materasso morbido sembrò come il paradiso, riposo, dolce riposo! Era mezza notte, facendo un veloce calcolo, concluse che avrebbe potuto dormire almeno otto ore … ma si sa che quando si fanno dei piani c’è sempre qualcosa che li sconvolge, infatti …

 

<< patatine? Come possono andarti le patatine a quest’ora della notte? >> chiese sconcertato Fred sbadigliando. Era troppo chiedere qualche ora di sonno??

<< si patatine! Mi è venuta voglia di patatine!>> sbuffò in risposta la riccia con un’espressione alla “ cosa c’è di strano?”.

Stavano discutendo da ormai venti minuti buoni, da quando la dolce ragazza si era intrufolata nella stanza del ragazzo, svegliando, con il suo soave tono, anche il povero George, che aveva preso la saggia decisione di non intromettersi, era ancora in lutto per i peli perduti.

<< ma amore, sono le quattro di mattina! Non puoi aspettare almeno le sette? >> la pregò Fred sognando solo di tornare a dormire.

<< ok torna pure a dormire, ma io vado a cercare le patatine! >> rispose Hermione alzandosi e fiondandosi al piano di sotto ancora in pigiama, seguita dal ragazzo assonnato e da George, che nonostante il sonno era anche curioso di sapere come sarebbe andata a finire, quel poveretto tentò davvero di essere silenzioso ma inciampò finendo sullo spigolo della porta, provocandosi un bel bernoccolo in testa.

Ma quel tappetino c’era sempre stato?!

<< George che fai? >> chiesero i due ragazzi in coro girandosi nella sua direzione.

<< ehi volevo vedere la fine! In fondo non si guarda un film a metà! >> rispose con ovvietà.

I tre scesero “silenziosamente” le scale e stavano per aprire la porta quando una voce li fermò.

<< ehi dove andate a quest’ora? >> chiese Ginny spuntando dalla cucina.

<< ho voglia di patatine, e voi cosa ci fate svegli? >> si incuriosì Hermione vedendo spuntare anche Luna, Ron e Harry.

<< io e Luna ti abbiamo sentito uscire e poi ci è venuta fame >>

<< e noi siamo stati svegliati dalla tua dolce voce, ti si sentiva dalla nostra stanza! >> spiegò Ron con la bocca piena di cibo.

<< dai andiamo a cercare un negozio aperto >> si intromise George.

<< veniamo con voi! >> disse Luna seguendoli a piedi scalzi.

Così i sette ragazzi si incamminarono, in pigiama, lungo le strade deserte.

Dopo circa mezz’ora erano ancora in giro, per di più il cielo era coperto da brutti nuvoloni grigi, brutto segno!

<< ho sentito una goccia! >> quasi urlò Ron.

<< stai zitto, o sveglierai tutto il vicinato! >> lo zittì Ginny.

Ma per una volta, e probabilmente non sarebbe mai più successo, Ron aveva ragione, si proprio Ron Weasley!

Le gocce si fecero sempre più numeroso fino a diventare un vero e proprio temporale.

<< Piove! torniamo a casa! >> propose Harry cercando riparo sotto una vecchia tettoia bucata.

<< no! Non abbiamo ancora trovato le mie patatine! >> rispose Hermione continuando ad avanzare sotto la pioggia.

<< amore ti ammalerai, non fa bene ai gemelli! >> cercò di farla ragionare il fidanzato, un po’ esasperato.

Ci vollero circa 20 minuti per convincerla che era meglio tornare, e a quel punto il temporale si era trasformato in una vera e propria tempesta, e i sette ragazzi furono costretti a correre, per quanto una donna incinta possa correre.

<< ehi guardate! Una macchinetta per le fototessere! Facciamo una foto! >> propose Hermione fermandosi di scatto, gli altri ragazzi sembravano avere solo voglia di tornarsene a casa, ma avevano imparato che era meglio non contraddire una donna incinta, così in pigiama e sotto la pioggia e alcuni di loro scalzi, si incamminarono verso la piccola macchinetta.

<< non ci staremo mai tutti! >> si rese conto George, ma ovviamente Hermione disse che ci sarebbero stati e così alla fine Hermione si sedette sopra Fred che era seduto su George che schiacciava Ron contro il muro, e Luna e Ginny erano inginocchiate sopra ai piedi di George.

<< ehi ma io non ci sono! >> si lamentò Ron, con in mano la fototessera appena stampata, notando che di lui si vedeva solo una mano.

<< ma si che ci sei, vedi c’è la tua mano! >>

Quella certamente era una foto unica, nessuno si vedeva per intero, di Ginny si vedeva solo la fronte e gli occhi, così come a Luna, George era incastrato tra Fred e Hermione, e la mano di Ron faceva da cornice sullo sfondo della foto.

Una volta tornati a casa, senza dirsi una parola andarono ognuno nella propria stanza, stanchi e bagnati come dei pulcini.

La mattina dopo, avevano tutti il raffreddore e quando mamma Granger seppe il motivo scoppiò a ridere.

<< ma tesoro, le patatine erano nel cassetto! Le ho comprate mentre eravate al mare >>

Tutti si voltarono verso Hermione che si scusò con uno sguardo alla “ come facevo a saperlo”.

I ragazzi non dissero più una parola; George era ancora in lutto per i suoi peli e guardava in cagnesco Ginny che sghignazzava nascosta dal cartoncino del latte. Harry era quasi addormentato sul tavolo e Ron si stava ingozzando di biscotti.

Fred guardò con tenerezza la sua ragazza che stava dolcemente accarezzandosi il pancione

<< lo sai che ti amo? >> le chiese avvicinandosi al suo orecchio

<< ti amo anch’io  >> rispose la ragazza sgranocchiando le patatine tanto ricercate.

Un momento … patatine a colazione?

 

 

 

CIAO A TUTTI! ECCOCI QUI! FINALMENTE LA VALE CI HA DEGNATO DELLA SUA PRESENZA!

QUESTO CAPITOLO CI STA PARTICOLARMENTE A CUORE, VISTO CHE PARLA UN Po’ DI NOI! IL MARE, LA RICERCA DI GRANCHI ( VERA ANCHE LA STORIA DEL MORSO), LA SERATA SOTTO LA PIOGGIA A PIEDI SCALZI ( NON è UNA NOSTRA ABITUDINE, MA CI FACEVANO MALE I PIEDI E COSI ABBIAMO FATTO LE HIPPY SENZA SCARPE XD) , LA FOTOTESSERA, TUTTE COSE REALMENTE SUCCESSE A DUE POVERE RAGAZZE SFORTUNATE COME NOI! ADESSO PERò NON PRENDETECI PER DUE PAZZE! xD

QUESTO CAPITOLO è DEDICATO A UNA NOSTRA AMICA CHE HA VISSUTO QUESTE ESPERIENZE CON NOI =)

DOPO DUE SETTIMANE DI ASSENZA SIAMO TORNATE CON 10 PAGINE WORD, SPERIAMO CHE SIA ABBASTANZA LUNGO =)

RINGRAZIAMO TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO E MESSO LA STORIA TRA PREFERITE, SEGUITE E RICORDATE.

PROBABILMENTE NON RIUSCIREMO AD AGGIORNARE FINO A FINE SETTIMANA PROSSIMA, VISTO CHE PER IL  4 SETTEMBRE è FISSATA LA NOSTRA CONDANNA A MORTE ( ESAMI!!!) MOMENTO DI PANICO!!!!

SE SOPRAVVIVEREMO CI RIVEDREMO PRESTO =) INTANTO RISPONDEREMO ALLE VOSTRE RECENSIONI ( SE CE NE SARà QUALCUNA)

A PRESTO

BIANCA E VALENTINA

  
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