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Autore: This is smile_baby    28/08/2012    11 recensioni
“Che ne dici di venire con me da starbucks e poi ti porto a casa?” Disse speranzoso, immaginando già la mia risposta.
“Grazie. Passo” Dissi continuando a camminare.
“Ok. Però vedi il lato positivo della cosa. Vieni con me, potresti arrivare a casa in una mezzoretta, mentre se ti abbandono qui, non so quando rimetteresti piede a casa” Disse divertito sapendo che avrei mollato. Che diavolo aveva quel ragazzo da sapere sempre come rispondermi? Mi girai verso di lui sbuffando.
“Prendere o lasciare” disse ridendo. Avrei fatto di tutto per distruggere quel sorriso beffardo che stava sulla sua faccia in quel momento.
“Prendere?”
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Hai visto il giorno della mia partenza 
Nel mio ritorno c'è la tua poesia 
Stare lontani è stata una esperienza,
Comunque sia 

Non ho mai smesso di amare te 
Non ho mai tolto un pensiero a te 
Non ho mai smesso 

E a modo mio (a modo mio) 
So bene quanta fantasia ci vuole per partire 
Si ritorna solo andando via 
Di nuovo io (di nuovo io) 
Di nuovo tu (di nuovo tu) 
C'è chi si aspetta ad occhi aperti e non si perde più 
Non perde più 

Io sono così 
Mi hai chiesto "torna", mentre erò già qui

[Laura Pausini- Non ho mai smesso] 


 
 
Mi svegliai di soprassalto sentendo il rumore della sveglia che suonava imperterrita. Andasse a fanculo lei e chi cazzo le aveva inventate.
Benvenuta finezza.
Mi rigirai dall’altra parte cercando di riprendere sonno dopo aver gettato la sveglia in un angolo remoto della stanza.
E come se fosse normale sento entrare mia madre in camera e spalancare tutte le finestre: Ma che cazzo, non bastava essere distrutta emotivamente per essere lasciata in pace in questa famiglia?!

“Tesoro su, alzati” mi disse mia madre venendomi a togliere le coperte di dosso.
“Mamma, sono tornata ieri. Lasciami dormire” le supplicai. Mi guardò un po’ confusa.
“Evelyn, non farmi essere sgarbata e vieni giù a fare colazione prima che fai tardi” disse uscendo dalla mia camera.
La guardai confusa uscire dalla mia camera pensando a ciò che aveva detto. Che diavolo avevo da fare!? Non ricordavo assolutamente nulla. Mah, sarà una delle sue solite idee strambe.

“Evelyn porta subito il tuo culo qui!” la sentii urlare parecchio incazzata. Scesi velocemente le scale per quello che potevo fare visto che ero ancora addormentata, e mi diressi in cucina dove mi aspettava già pronta.
“Mamma, si può sapere che succede?!” dissi mandando giù un biscotto.
“Evelyn, non vorrai fare tardi anche l’ultimo giorno?!” uscì dalla cucina velocemente cercando le chiavi della macchina: Ormai la conoscevo.
Ma, aspetta un minuto: Ultimo giorno!? Che diavolo stava dicendo?
“Se ti sbrighi ti accompagno io, altrimenti te la fai a piedi!” La sentii urlare e poi subito dopo esultare per il ritrovamento delle chiavi. “E mangia qualcosa!” mi disse entrando in cucina.
“Mamma, ma dove dovrei andare alle” guardai l’orologio appeso in cucina e cacciai un urlo “Alle 7.00 di mattina?!” mi misi le mani in faccia disperata. Se era un modo per non farmi pensare a Harry, non ci stava riuscendo gran che.

“Eve, hai voglia di scherzare?!” mi domandò severa mamma per poi continuare “Hai già saltato troppi giorni di scuola. L’ultimo giorno non ti ucciderà” La guardai perplessa. Ultimo giorno!?
“Mamma, non ho voglia di scherzare” dissi seria e di conseguenza mi beccai la sua occhiataccia.
“Evelyn, tu andrai a scuola” mi disse severa per poi tornare a guardarmi prima di sparire su per le scale “Ricordati che posso in qualsiasi momento annullare il volo a te e tuoi amici per andare a Londra!” disse con un risolino.
Aspetta, cosa?! No. Non può essere possibile. Mi affrettai ad andare verso il calendario e vidi che i giorni con le croci rosse erano segnati fino al 10 Giugno. Mi misi le mani nei capelli iniziando a tremare.
“Tesoro che hai da guardare il calendario!?” la guardai con occhi sbarrati dal terrore
Che giorno è oggi?” mi guardò confusa.
“Venerdì” Sì fermò un secondo ad analizzare la mia espressione e poi proseguì “Tesoro ma che..”
Il numero” dissi fissando il vuoto.
“11 Giugno” Sbarrai gli occhi e mi sentii gelare il sangue.
“E’ uno scherzo” dissi appoggiandomi al tavolo per non cadere.
Mia madre mi venne vicino ma la scansai e salii di corsa le scale, entrai in camera e notai che la felpa di Harry non era più nel mio letto dove la sera prima l’avevo lasciata. Mi misi a frugare dappertutto e non trovai nulla. Spalancai l’armadio in cerca di tutte le fotografie scattate, gli oggetti presi, i regali avuti. Nulla, lo scatolone era scomparso. Iniziai a buttare all’aria tutto ciò che trovavo senza accorgermi di due mani che mi tenevano ferme da dietro. Mi girai e incontrai gli occhi rassicuranti di mio fratello.

“Ehi, che succede” disse tentando di intrappolare quelle due lacrime che mi stavano scendendo dagli occhi.
“Era un sogno” dissi soltanto fissando il vuoto.
“Cosa?” lo guardai negli occhi e mi strinsi tra le sue braccia. Non risposi. Quello sarebbe stato solo il mio sogno segreto. Non ci potevo credere: Tutti i baci, le carezze, gli abbracci, l’amore, le promesse. Tutto un bellissimo sogno. Che fosse stato un modo per mettermi in guardia su ciò che stava per succedere? Mi strinsi tra le braccia di mio fratello immaginandomi quelle di Harry. Mi tremavano le mani al solo pensiero che mi ero immaginata tutto, persino il suo profumo.
Mia madre interruppe il filo dei pensieri facendo irruzione in camera e guardandosi in torno spaventata.

“Tesoro, di sotto c’è una persona per te” si fermò un attimo poi riprese “Avevo intenzione di mandartela su, ma non mi sembra molto … brillante” disse guardando il casino che avevo combinato.
“Fai salire su lo stesso” dissi staccandomi dall’abraccio di mio fratello, che mentre usciva insieme a mia madre mi sussurrava un ‘poi parliamo’.
Iniziai con calma a sistemare la camera non sentendo nemmeno qualcuno entrare dentro la stanza fino a che non si chiuse la porta alle spalle. Non mi girai nemmeno, ma quando sentii che non accennava a parlare mi girai per guardare. Rimasi paralizzata sul posto. Come era possibile?

“Tu, tu sei..” Si fermò un secondo e poi continuò avvicinandosi e io istintivamente feci due passi indietro finendo contro la parete. “Sei Evelyn?” mi disse con una scintilla negli occhi. Incapace di parlare gli feci solamente un cenno affermativo con il capo e vidi che iniziò a torturarsi le mani.
“Senti, lo so che può sembrare strano, ma questa notte ho fatto un sogno così reale” Si fermò un secondo mordendosi il labbro “Ho sognato l’estate che dovrebbe arrivare tra poco” si fermò di nuovo inchiodando i miei occhi ai suoi “C’eri tu, io, e altre persone” si fermò continuando a torturarsi le mani “E’ stato così reale. Io mi ero .. innamorato di te. Ho fatto anche un po’ di casini ma ero davvero innamorato, e forse non lo so, lo sono anche ora che ho davanti … la vera te” Incapace di riuscire a parlare lo fissai aspettando che aggiungesse qualcosa “Non so nemmeno perché sono venuto qui. Solo che, avevo bisogno di vederti, di parlarti” fece una pausa guardandomi “Di sfiorarti” gli iniziò a tremare il labbro tanto che dovette morderselo per fermarlo e poi continuò “E non so nemmeno perché sono ancora qui, visto che non mi conosci. E questa cosa mi uccide” fece una pausa e poi tentò di ricomporsi facendomi un debolissimo sorriso “Scusa. Non avrei dovuto importunarti così. Dimentica tutto quello che è successo” si girò per andarsene ma lo bloccai per un polso e fu come se avessi preso una scossa, tanto che dovetti subito staccare la mano. Si girò sorpreso e prima di parlare dovetti schiarirmi la gola.

“Non posso dimenticare” mi guardò prima sorpreso e poi confuso “Io ti conosco, Harry” Ora mi guardava con l’aria di chi non stava proprio capendo nulla. “E se ti dicessi che io ho sognato la stessa cosa? Cosa succederebbe?” dissi con voce tremante. Sul suo viso passarono parecchie emozioni che non riconobbi, a parte l’ultima: felicità.
“Stai scherzando?” mi disse con un sorriso che andava da una parte all’altra.
“No, Harry. Mi ricordo ogni singola cosa: La colazione, la piscina, il concerto, Angy…” lasciai in sospeso il discorso e poi continuai inchiodando i miei occhi ai suoi che ora brillavano. Mi avvicinai di qualche passo e poi gli presi le mani guardandole mentre si incrociavano. “Te lo avevo promesso no?” dissi facendogli un sorriso dolce.
“Saremmo stati ancora noi” disse guardandomi negli occhi per poi stringermi tra le sue braccia. Mi sentii finalmente a casa: il profumo e il calore era sempre lo stesso e quando alzai la testa per guardarlo, notai che stava facendo esattamente la stessa cosa.
“Harry, sarei pazza se adesso ti chiedessi di baciarmi?” dissi sentendomi un po’ ridicola.
Lui mi sorrise dolcemente e quando finalmente le nostre labbra si incontrarono mi sentii come se tutti i pezzi del puzzle erano a posto. Mi sentii nello stesso modo in cui si sentì Theresa quando lesse per la prima volta le lettere di Garret. Mi sentii come sì sentì Ronnie quando Will le disse che sarebbe rimasto a New York con lei. Mi sentii come sì sentì Adrienne quando fece per la prima volta l’amore con Paul. Mi sentii finalmente felice di sapere che tutto sarebbe andato per il verso giusto. Quando sentii la sua lingua danzare insieme alla mia, capii che non ci sarebbe mai stato nulla di più perfetto al di fuori di noi due. Sentii la sua mano che percorreva lenta la mia schiena e come per istinto allacciai le mani dietro al suo collo stringendomi sempre di più a lui. Lo sentii sorridere sulle mie labbra e quando ci staccammo mi asciugò delle lacrime che non sapevo nemmeno io che fossero scese.

“Non piangere Evelyn. Muoio insieme a loro” mi disse dandomi un bacio là dove si trovava la lacrima.
“Sono di felicità” mi strinse in un abbraccio forte come se non volesse più lasciarmi andare.
“Come faremo con gli altri? Dovremmo fare finta di niente e far finta di non conoscerci?” disse guardandomi poi negli occhi.
“Di non amarci?” Dissi io accarezzandogli la guancia “Mi sarà difficile non baciarti quando ti vedrò tutti i giorni” dissi avvicinandomi alle sue labbra per poi lasciargli un bacio leggero.
“Sarà solo per i primi tre giorni” disse per poi darmi un vero bacio “Resterà il nostro piccolo segreto”
“Non durerà per sempre” dissi con un’aria malinconica “L’estate dovrà finire davvero prima o poi”
“Hai ragione” disse accarezzandomi il viso “Vorrà dire che quando succederà, io sarò pronto a salire su un aereo e passare anche l’inverno insieme a te”
“Non puoi farlo, Harry” dissi sconsolata, ma anche speranzosa che una cosa del genere possa succedere.
“Un uomo innamorato può fare qualsiasi cosa” mi disse sorridendo a un millimetro dalle mie labbra.
“E tu lo sei?” dissi facendo sfiorare le nostre bocche e inalando il profumo dolce del duo respiro.
“Senza alcun dubbio” Disse per poi unire finalmente la sua bocca alla mia.

Non capivo come potesse essere possibile una cosa del genere. Ma di una cosa ero veramente convinta: il mio amore per lui era qualcosa di soprannaturale. Qualcosa che superava la semplice bottarella da ragazzi. Lo amavo come Theresa amava Garret, perché anche dopo la sua morte lei ha continuato ad amarlo, perché quando si erano giurati amore eterno, lo avevano fatto per davvero. In quel preciso momento, seppi che la vita mi aveva fatto vivere un sogno fantastico, e beh, come si dice?! Basta crederci, e i sogni diventano realtà. 



 
Ma ora, solo in questa casa, sono giunto alla convinzione
che il destino può ferire una persona con la stessa forza con cui può benedirla,
e mi ritrovo a domandarmi perchè, fra tutte le persone al mondo che avrei mai potuto amare, 
dovevo innamorarmi di una donna che mi sarebbe stata portata via.
Garret. 
Nicholas Sparks.
 
Tu, e tu soltanto, 
sei l'unica che abbia mai agognato, 
e adesso che te ne sei andata non desidero trovare nessun'altra. 
finchè morte non ci separi, abbiamo mormorato all'altare,
e sono giunto a credere che quelle parole saranno vere 
fino al giorno in cui anche io me ne andrò da questo mondo.
Garret. 
Nicholas Sparks.
 
Non so se i morti possono tornare su questa terra 
e muoversi invisibili tra coloro che li hanno amati, ma,
se fosse possibile, allora so che sarai sempre con me. 
Ascoltando l'oceano sentirò la tua voce;
quando una brezza fresca mi accarezzerà la guancia,
sarà il tuo spirito che mi passa accanto.
Tu non te ne sei andato per sempre, a prescindere da chi entrerà nella mia vita. 
Tu sei con Dio, accanto alla mia anima,
e mi giudi verso un futuro che non so prevedere.
Theresa. 
Nicholas Sparks.
 

 
Hola!
Bene, questa è stata la conclusione della mia prima storia!
Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta.
Nel capitolo ho fatto riferimento a delle coppie nei miei tre libri preferiti che continuo a rileggere sempre, e per questo vi ho scritto alcune parti dove vi mostrano il loro amore infinito.
Per me, l'amore di Harry e Evelyn è stato un pò cosù, quindi ho voluto darvi una descrizione in più.
Spero vivamente che la fine non vi abbia deluse e che vi sarà piaciuto così tanto da dirmi:
"Dai cazzo, scrivine un'altra!"
Giusto per restare in tema di finezza! ;)
Volevo ringraziare tutte voi per avermi segiuta in questa storia e per avermi dato molti consigli preziosi, davvero, grazie mille!
Siete uniche ragazze. 
Spero che se deciderò di scrvere un'altra storia voi siate sempre qui con me a sostenermi!
Beh, fatemi sapere cosa ne pensate.
La vostra Sara <3
 


 
  
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