CAPITOLO SECONDO
Harry ed Hermione passeggiavano mano nella mano per le vie di Diagon Alley. - Era da tanto tempo
che desideravo tornarci. - disse Hermione - Grazie per aver esaudito questo mio
capriccio. -
Harry sorrise e si portò alle labbra la mano di Hermione per deporvi un bacio -
L'avrei fatto molto prima se mi avessi confidato subito questo tuo
desiderio...Oh! - Il ragazzo si fermò improvvisamente e Hermione si girò
stupita a guardarlo. Edvige se ne stava tranquillamente appollaiata sulla spalla
di Harry in attesa di ricevere le dovute attenzioni dal suo padrone. Harry prese
il messaggio che la civetta aveva portato, preoccupandosi di non farle mancare
la giusta dose di carezze.
- E' un altro messaggio dell' Ordine? - chiese Hermione.
Harry assentì e aprì il messaggio in modo che potessero leggerlo entrambi.
Ormai aveva deciso che non le avrebbe nascosto più nulla.
Oggi pomeriggio riunione
urgente.
Porta anche Hermione.
- Che significa? - domandò
lei confusa.
- Ron. - rispose Harry esasperato.
- Cosa c'entra Ron? -
- Da quando ci siamo messi insieme non fa che farmi battute durante le riunioni.
Probabilmente tutto questo parlare di te è riuscito a trasmettere anche agli
altri il desiderio di conoscerti. -
- Vuoi dire che non esiste nessuna riunione urgente? -
- No, è una semplice scusa per incontrarti. - le spiegò lui.
- Ma è meraviglioso Harry! Finalmente potrò conoscerli! - Harry la
guardò come se improvvisamente le fossero spuntate le orecchie da gatto. - Ma
non capisci? Loro sono la tua famiglia, sono importanti per te io non sarò mai
veramente parte del tuo mondo finché non conoscerò le persone a te più care.
Ti prego, portami con te! -
E Harry l'accontentò. Come se fosse possibile rifiutarle qualcosa quando ti
guarda con quegli occhi speranzosi! pensò lui rassegnato.
Si materializzarono
in una zona degradata di Londra, che Harry spiegò essere Grimmaud Place.
- Non sapevo dell'esistenza di questo quartiere. -
- E' giusto che sia così, credimi. -
Si fermarono davanti al numero 11 e improvvisamente, davanti allo sguardo
stupito della ragazza , apparve dal nulla una porta malconcia recante
il numero 12. Harry picchiò forte su di essa con la bacchetta e la porta si
aprì con un cigolio. Prendendole la mano la condusse all'interno della casa.
Hermione notò soddisfatta che era accogliente e pulita, molto diversa
da come se l'era immaginata vedendo l'edificio dall'esterno.
- Non è sempre stata così. - commentò Harry - Questa è la casa di Sirius e
ti assicuro che ci sono voluti anni per togliere tutto lo sporco e i vari cimeli
di famiglia. -
- E per quale motivo avete dovuto toglierli? Sirius non vuole serbare intatto il
ricordo dei suoi antenati? -
- Be', diciamo che essendo una famiglia purosangue di Serpeverde, i ritratti non
gradivano molto la nostra presenza... -
- Feccia! Come vi permettete di insudiciare la mia casa?! Lurida massa di
debosciati! - tuonò una voce alle spalle di Hermione, che si coprì le
orecchie per proteggersi da quelle urla.
- Mi dispiace, mi sono dimenticato che non è prudente mettersi a parlare
nell'ingresso! - tentò di scusarsi il ragazzo, cercando di farsi sentire.
Hermione si girò verso al voce che stava ancora inveendo contro di loro e notò
che proveniva da un quadro semicoperto raffigurante un'anziana signora.
- Accidenti! La sua visuale non è ben coperta. Aiutami per favore Herm.-
La ragazza non se lo fece ripetere due volte e con uno sforzo consistente
insieme riuscirono a richiudere completamente le tende e a soffocare le grida.
- A quanto pare non vi siete liberati proprio di tutti i ritratti... -
- Hai appena avuto l'onore di conoscere la defunta madre di Sirius, la vecchia
più terribile che io abbia mai visto. Non oso pensare a come dovesse essere in
vita. Abbiamo tentato più volte di tirarla giù, ma deve aver lanciato un
incantesimo di Adesione Permanente. -
Hermione non poté fare a meno di scoppiare a ridere. - Di sicuro non mi
aspettavo un'accoglienza del genere! -
Harry le prese nuovamente la mano e la condusse verso la porta di fronte
all'ingresso. - Ora conoscerai la mia cosiddetta famiglia, e data la loro
impazienza di incontrarti sono sicuro che sarà un'accoglienza fantastica. Sei
pronta? -
Hermione annuì emozionata e Harry aprì la porta permettendole di entrarvi per
prima. La ragazza si accorse subito che si trattava di una grossa cucina;
attorno ad un lungo tavolo erano sedute diverse persone.
- Miseriaccia amico! Ma perché non sei rimasto a casa? - chiese Ron, alzandosi
per venir loro incontro.
- Hai un bel coraggio a chiedermi una cosa del genere, considerando che è solo
per colpa tua se mi trovo qui! -
- Non badarci Harry. - disse un ragazzo dai lunghi capelli rossi legati in una
coda - Ronald ha appena scommesso che non ti saresti fatto vedere. Tanto
piacere, io sono Bill, il fratello di Ronald purtroppo. - si presentò tendendo
la mano alla ragazza.
Lei sorrise - Piacere. Io sono Hermione Granger. -
- Sì, l'avevo intuito dalla luce di possesso che si è accesa negli occhi di
Harry non appena mi sono avvicinato a te. -
La ragazza arrossì leggermente, mentre un Harry imbarazzato tentò di riportare
l'attenzione verso le persone ancora sedute - Herm, vorrei presentarti... -
- Professor Lupin! Professor Moody! - lo interruppe lei riconoscendo i suoi
professori di Difesa Contro Le Arti Oscure.
Remus Lupin la salutò con un sorriso - Buongiorno Hermione! Felice di
rivederti. - Mentre Malocchio Moody si limitò a fare un gesto con la mano. -
Signorina Granger. -
- Questa è davvero una sorpresa. Due dei miei ex-professori sono membri
dell'Ordine! -
- In realtà sono 3. - dichiarò un omone dai capelli neri e crespi entrando in
cucina.
- Hagrid! - esclamò lei vedendo il Guardiacaccia e Custode delle Chiavi di
Hogwarts, nonché Insegnante di Cura delle Creature Magiche.
- Ti trovo bene Hermione. - e poi diede una sonora pacca sulle spalle a Harry -
Bravo ragazzo! Sapevo che alla fine avresti avuto il buon senso di scegliere la
ragazza giusta per te. Una ragazza dolce come la nostra Hermione. -
- Cosa vorresti dire Hagrid? - lo aggredì una donna anch'essa dai capello rossi
- Stai insinuando che la mia Ginny non era abbastanza dolce per Harry? -
- Calmati Molly per carità! Sono sicuro che Hagrid non voleva offendere. -
tentò di rabbonirla un uomo, che Hermione ipotizzò essere il padre di Ron, a
giudicare dall'aspetto.
- Infatti Molly, non mi riferivo a Ginny. Lei e Harry sono stati insieme per
troppo poco tempo. - cercò di giustificarsi Hagrid, ma vedendo l'espressione
furibonda della signora Weasley si accorse di aver detto di nuovo la cosa
sbagliata.
Fu Ronald ad intervenire per tentare di calmare gli animi. - Ora basta! Cosa
penserà di noi Hermione? -
La signora Weasley allora si parò davanti ad Hermione che si fece piccola
piccola davanti al suo sguardo di indagatore. Ho come l'impressione di
trovarmi sotto esame. Forse mi starà paragonando a Ginny. - Ho sentito che
anche tu hai perso i genitori. - disse la donna improvvisamente.
- E' così signora. -
L'espressione di Molly si addolcì. - In questo caso benvenuta in famiglia cara!
- esclamò avvolgendola in un caldo abbraccio. Hermione ricambiò commossa la
stretta.
- Ora smettila mamma! Non farla piangere. - la sgridò Bill bonariamente.
La donna sciolse la ragazza dall'abbraccio e la condusse al tavolo, in modo che
potesse conoscere anche gli altri.
- Ti trovo molto bene Hermione. Ti sei fatta davvero una bella ragazza. - si
complimentò Lupin sorridendole.
- La ringrazio professore. -
Lupin rise. - Chiamami pure Remus, ho smesso di essere professore molti anni fà.
-
- Mi sono sempre chiesta perché ha deciso di lasciare la cattedra. Era davvero
un insegnante perfetto. -
- Diciamo che ho avuto qualche piccolo problema... -
- Non così piccolo. - intervenne Ron ironicamente - Il nostro Remus subisce
qualche trasformazione ogni qualvolta si trova alla prese con la luna piena. -
Vedendo l'espressione stupita della ragazza si affrettò a spiegare - E' un lupo
mannaro. Un dolce, dolcissimo lupetto mannaro. -
- Ron! Smettila di prenderlo in giro! - lo rimproverò una giovane strega dal
viso a forma di cuore e i capelli viola, tagliati corti. Poi andò incontro ad
Hermione. - Molto piacere. Io sono Tonks. -
Hermione strinse la mano che la strega le tendeva e si presentò a sua volta.
- I tuoi capelli sono davvero bellissimi. Ti dispiace se ti copio l'idea? -
- Come dici? -
E proprio davanti allo sguardo esterrefatto di Hermione i capelli di Tonks si
allungarono, e da lisci e viola divennero ricci e castani.
- Come sto? - chiese facendo un giro su se stessa - Ti piaccio Remus? - Lupin
sospirò rassegnato, come se ormai fosse abituato a tutte le stranezze di Tonks.
- Wow! Sei una Metamorfomagus! - affermò Hermione estasiata.
Tonks si sistemò i capelli con orgoglio. - Già. Se vuoi posso mostrarti
quanto riesco ad allungare il naso. -
Il desiderio di conoscenza di Hermione emerse con prepotenza. - Sì, ti prego! -
Un coro di protesta esplose nella stanza. - Non darle troppa corda Hermione,
altrimenti ti farà il suo intero repertorio. - la avvertì Lupin.
- Sei cattivo Remus. - e per sottolineare la cosa gli fece una linguaccia. Dallo
sguardo che Lupin le restituì, Hermione ebbe la certezza che erano una coppia,
e anche splendidamente unita.
- Dai Ninfadora, non prendertela. Dobbiamo lasciare che Hermione conosca tutti
prima di decidere se scappare o no a gambe levate. -
- Molto divertente Ron! -
Harry si schiarì la voce nel tentativo di riportare la calma. - Non farci caso
Herm, qui è sempre così. Una gabbia di matti! - Quindi la condusse verso le
ultime quattro persone sedute al tavolo. - Ti presento Dedalus Lux, Elphias
Doge, Hestia Jones e Kingsley Shackbolt. -
Hermione strinse la mano a ciascuno di loro. - Felice di fare la vostra
conoscenza. -
- Il piacere è tutto nostro signorina Granger. - disse Dedalus emozionato,
facendo tremolare la luce dei lampadari.
Sia Dedalus che Elphias erano due maghi piuttosto piccoli e anziani, mentre
Hestia era una giovane strega dai capelli neri e le guance rosa. Hermione rimase
tuttavia molto impressionata da Kingsley, soprattutto perché aveva la
sensazione di averlo già visto. Era un uomo alto, nero e calvo, che portava un
orecchino d'oro.
Harry le spiegò che faceva parte della scorta di Voldemort. - Una spia -
- Già, ma purtroppo Voldemort non si confida con la sua scorta, né la rende
partecipe dei suoi piani. - aggiunse Shackbolt con rabbia.
- Non fare così Kingsley. Il tuo contributo alla causa è comunque
fondamentale. Se non altro puoi sempre tenerlo d'occhio. - lo rassicurò Arthur
Weasley.
- Dove sono Fred e George? - chiese Harry stupito - Non credevo che avrebbero
perso l'occasione di rendermi ridicolo davanti ad Hermione. -
- Non potevano proprio lasciare il negozio oggi, ma hanno detto di riferirti che
stai solo rimandando l'inevitabile. - spiegò Bill in tono comprensivo. -
Charlie invece si trova ancora all'estero alla ricerca di aiuti. -
- E Sirius? -
- L'ultima volta che l'ho visto stava andando su da Fierobecco. - rispose Hestia
- L'Ippogrifo che Hagrid mostrò a lezione? - domandò Hermione
- Proprio lui. - assentì Ron - Sirius passa un sacco di tempo con
quell'animale. Probabilmente perché sa che è l'unico essere che lo sopporta. -
Qualcuno si schiarì la voce e tutti si girarono verso l'ingresso della cucina.
Un bell'uomo alto, dai capelli neri e gli occhi grigi, se ne stava piantato
sulla porta con le braccia conserte e la fronte corrugata. Hermione lo riconobbe
immediatamente: era Sirius Black, la persona più ricercata nel Regno
Unito.
- Molto spiritoso Ronald. Almeno io un essere che mi sopporta l'ho trovato, cosa
che non si può certo dire di te. -
Ron incassò il colpo e si limitò a sorridere.
- Hermione, permettimi di presentarti il mio padrino. -
- Molto piacere. Il mio nome è Hermione Granger. -
- Oh no, credimi il piacere è tutto mio. Finalmente conosco la causa
dell'improvviso cambiamento di Harry. -
- Sirius! - proruppe Harry imbarazzato.
- D'accordo, d'accordo. Evitiamo il discorso. - dichiarò Sirius avendo pietà
di Harry - Accomodati Hermione. -
Lei lo ringraziò e prese posto al tavolo. Molly si premurò subito di offrirle
un bicchiere di burrobirra, mentre tutti gli altri si sedevano intorno a lei.
- Bene! - esclamò Ron - Ora che ci siamo tutti Hermione, puoi cominciare col
descriverci che tipo di amante sia Harry. -
- Ronald! - strillarono contemporaneamente le voci di Harry e Molly.
Il resto del pomeriggio
trascorse veloce tra battute e risate ed Hermione ebbe quasi l'impressione di
tornare indietro negli anni, di riuscire ancora a percepire quel calore che nel
tempo aveva finito per dimenticarsi: il calore che solo una famiglia ti sa
donare.
Nonostante i tentativi dei più giovani di mettere in imbarazzo lei ed Harry,
tutti la trattarono con il massimo rispetto e anche nei momenti di maggior
delicatezza la mano di Harry fu pronta a stringere la sua sotto il tavolo.
Prima di andar via la ragazza chiese di poter andare in bagno e Sirius si offrì
di accompagnarla.
- Attento Harry. - lo mise in guardia Ron - Sicuramente quando torneranno
Hermione non vorrà più saperne di stare con te, soprattutto non dopo tutti i racconti imbarazzanti
sullle tue prime esperienze con la magia. -
Harry gli lanciò un'occhiataccia e Hermione non riuscì a trattenere un sorriso
mentre seguiva Sirius fuori dalla cucina. L'uomo la condusse nel bagno del primo
piano, ma la fermò prima che potesse entrarvi. - In realtà è vero che avrei
qualcosa da dirti Hermione. Vorrei ringraziarti. - La ragazza lo guardò
incredula. - Da quando avete cominciato a frequentarvi Harry è cambiato. E'
come se avesse scoperto che la vendetta non è l'unica cosa per la quale vale la
pena di vivere. - le prese le mano - Vedi, tu sei riuscita dove io ho fallito.
Da quando aveva 10 anni, Harry non ha pensato ad altro che a vendicarsi di
Voldemort. Credevo che con gli anni l'odio l'avrebbe consumato del tutto, ma ora
che ha trovato l'amore sono più fiducioso. So che non ho nessun diritto di
chiedertelo, ma vorrei provare a farlo lo stesso. - la guardò dritto negli
occhi - Ti prego Hermione, stagli vicino. -
- Grazie per la bellissima
giornata! - disse Hermione sulla porta del suo appartamento.
Harry le sorrise - Grazie a te per non essere fuggita! -
Hermione non resistette oltre e lo abbracciò con trasporto. - Ti amo Harry. -
Harry cercò i suoi occhi, ma non le rispose con le parole. Preferì invece
prenderle il viso tra le mani e baciarla con delicatezza, come se la considerasse
la cosa più preziosa del mondo. Hermione sentì il cuore sciogliersi. Sapeva
che Harry non era tipo da esprimere in parole i propri sentimenti, ma la
tenerezza con la quale la stava abbracciando e la dolcezza nei suoi occhi, le
trasmisero tutto ciò che aveva bisogno di sapere.
- Ho un'altra confessione
da farti, ma so che non ti piacerà. - sciogliendosi dal suo abbraccio, prese un
lungo respiro per farsi coraggio - Voglio entrare nell'Ordine. -
Hi Guys!
finalmente ho finito anche il quarto capitolo!
So che è un po' noioso, ma ho preferito togliermi la presentazione di tutti i
membri dell'Ordine in un solo capitolo, così dal prossimo la storia può
finalmente decollare veramente.
Chissà come risponderà Harry? Sarà d'accordo? Mah...
Vi anticipo già che nel prossimo capitolo, ricomparirà il nostro caro
Tu-sai-chi e anche una vecchia fiamma di Harry...
Bene, spero di avervi incuriosito almeno un po', nel frattempo passiamo ai
ringraziamenti.
Summer84: Thank you! Sono felice che il rapporto tra Harry ed Hermione sia
zuccheroso al punto giusto!
marco: grazie per il complimento! spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto. Purtroppo devi attendere il prossimo per sapere se Hermione entrerà a
far parte dell'Ordine. Spero di non farti attendere troppo!
granger90: quanti complimenti! sono tutta rossa! grazie mille! sono felice di poterti regalare queste emozioni. Ogni "scrittore" alle prime armi sogna di ricevere elogi come i tuoi!
argentlam: grazie! anche se so che questo capitolo non è bello come quello precedente, spero che ti sia piaciuto almeno un pò. Mi dispiacerebbe deludere proprio te, Mano d'Argento, che hai un nickname a me molto caro.
Maeve84: grazie tesoro! specialmente perché non hai mai mancato di lasciarmi una recensione...Sigh!
Kylye: Thank you! All'inizio non ero per nulla convinta di voler scrivere una Alternate Universe su Harry Potter, ma ora sono soddisfatta della mia scelta, specialmente perché sono riuscita a comunicare con gente Aurors fantastica come voi!
E naturalmente un
ringraziamento va anche ai miei lettori! Grazie a tutti!
Alla prossima!
Kisses
Elodie
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono
proprietà di JK Rowling.