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Autore: Lunastortalupin    12/03/2007    1 recensioni
Benvenuti, Siete pronti a scoprire questo viaggio tra le emozioni più profonde dell’essere umano? Volete entrare in questo mondo dolente? Però attenti, sarà una caccia senza ritorno, tra sensi di colpa e ritorno del rimorso, ma badate ci sarà anche amore e comprensione. Ci sarà odio e rancore degli esseri umani e non umani....come me dopo quel giorno...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Famiglia Weasley, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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C. 6 parte2°

Non fu un completo disastro, ma non fu nemmeno il pranzo migliore a cui presero parte.

Per cominciare quando Hermione usci dalla cucina, per andarsi a mettere qualcosa di appropriato, Sirius disse al suo figlioccio di stare lontano dal padre della vampira e quando Harry gli chiese il perchè lui non gli rispose, ma gli disse di mettersi un vestito appropriato per l'occasione.

Quando Harry parlò con l'amica di quello che gli aveva detto il suo padrino questa gli disse:- Forse è perchè è un vampiro...-

-Ma anche tu lo sei...- disse Harry

-Si ma è diverso, io e te siamo amici- ribbattè Hermione

-Continuo a non capire- disse confuso Harry

-Non preoccuparti, capirai....- gli disse Hermione misteriosa, poi continuò dicendo:- Andiamo, credo che sia arrivato qualcuno-.

Effettivamente era arrivato qualcuno, ma mai si sarebbero immaginati che i parenti del Signor Weasley erano una signora dell'alta società con la puzza sotto al naso e la sua "adorabile" nipote vestita completamente di rosa e che si dava tutte quelle arie.

Quando Molly si girò verso i due grifondoro per presentargli le "gradite ospiti" gli sillabò un siate gentili accompagnato da un sorriso falsissimo.

-Ragazzi, queste sono Agatha e Charlotte Gamp- disse Molly

-Zia Agatha, Charlotte, questi sono Herry Potter ed Hermione Granger- continuò Molly con una voce stana, quasi sbrigativa

-Piacere di conoscervi!- disse con voce squillante Charlotte avvicinandosi ai due grifondoro, che guardò con aria superiore tendendo la mano di fronte a se, che fu stretta da Hermione qualche minuto dopo. Le due ospiti guardarono con sdegno i due, poi Agatha disse:- Molly cara, per caso non è stata insegnata l'educazione a questi ragazzi?-

Molly la guardò con uno sguardo indecifrabile e quando fece per parlare Hermione cominciò a dire:-Come si permette...- ma fu interrotta del padrone di casa che stava urlando dalla stanza accanto:-Molly sono arr... zia Agatha! Ma è magnifico...per fortuna siete riuscite ad arrivare...- disse Sirius cambiando completamente tono quando entrò nella stanza trovandosi di fronte all'odiosissima parente, con lui c'era anche Piton che sfoggiò una specie di sorriso, che ai due grifondoro sembrava più una smorfia. -Sirius, vedo con dispiacere che non sei cambiato affatto dall'ultima volta che ci siamo incontrati. Severus, caro, è sempre un piacere incontrarti...- disse la sig.ra Gamp.

Sirius non fece una piega e disse:- Immagino che vogliate accomodarvi-

Le due ospiti seguirono Black nel salotto, e dietro di loro Harry ed Hermione chiedevano, sussurrando, a Molly cosa avessero fatto per meritarsi quel trattamento.

-Credo che volessero che Herry baciasse la mano della ragazza, e che tu, Hermione, facessi una riverenza- spiegò Molly

-Cosa volevano che facessimo?!?- disse Hermione quasi scandalizzata

-Perchè si aspettavano una cosa del genere?- disse Harry con calma

-Perchè fanno parte dell'alta società, e vivono per rendere le nostre vite un inferno. Vi prego sopportatele, se ne andranno dopo l'ora del thè- disse Molly quasi come se volesse scusarsi del loro comportamento, poi raggiunse Sirius e Severus.

-Quand'è l'ora del thè?- chiese Harry

-Non nè ho la minima idea, ma spero che sia presto!- disse Hermione con un piccolo sorriso -Sai, credo che dovrò tenerti sotto controllo...- continuò lei quasi con un ghigno

-Hei! Perchè dovresti tenermi sotto controllo? Io sono perfettamente stabile!- disse Harry -Ne sono sicurissima, Harry, ma non sono io quella che ha inseguito Ron e Ginny stamattina...- disse la vampira ironica

-Tu, avevi detto che avevo fatto bene a farlo!- disse Harry mettendole il broncio

-Ooh, dai non fare così, non volevo dire quello, fammi un sorriso piccolino- disse Hermione stando al gioco

-Piccolino a chi?- disse Harry

Hermione rise e disse:- Andiamo, su, non possiamo lasciare Molly, Sirius ed il professor Piton soli con quelle due-.

Quando li raggiunsero Agatha stava lamentandosi con Sirius mentre Molly e Severus li guardavano un pò straniti.

-...lo avevo quasi dimenticato! Ma come è potuto succedere, affidare un bambino a te! Al ministero non devono essere tanto intelligenti, come si può...- disse l’ospite più vecchia, che però fu interrotta dalle parole un pò turbate di Harry:-Quale bambino?-

-Ragazzino, non è affatto gentile da parte tua interrompere una persona mentre sta parlando, e tu, Sirius, non hai intenzione di dirgli niente?- continuò a lamentarsi la sig.ra Gamp

-Quale bambino?- ripeté Harry con lo stesso tono, ignorando le parole della sig.ra Gamp

-Oh...lei parlava di te...- disse Sirius mentre vedeva l'espressione turbata sparire dalla faccia del suo figlioccio e che fu sostituita da un sorriso.

-Io...- la sig.ra Gamp sottolineò la parola IO in modo particolare-...intendevo dire, che dovevi dargli una punizione!- finì lei

Severus la guardò in modo strano, quasi come volerla incenerire, ma non disse niente
-Bé...IO non intendo dargli una punizione- disse Sirius cominciando ad alterarsi.

-Sirius Black io....- ma in quel momento arrivarono nella stanza Arthur e i suoi quattro figli più giovani, e così Sirius fu dimenticato. Severus si affrettò ad avvicinarsi a Sirius e a sussurrargli qualcosa all'orecchio per farlo calmare, poi entrambi si guardarono intorno e tirarono un sospiro di sollievo per non essere stati visti in quell'atto di amicizia, e mentre Agatha lodava la compostezza dei figli di suo nipote Arthur, Fred e George compresi, gli altri andarono a vedere chi era alla porta, che aveva suonato pochi minuti prima.

Per la gioia di Hermione arrivarono i suoi genitori che la abbracciarono calorosamente.

La sig.ra Granger ed Hermione erano identiche, a parte per i capelli lisci della sig.ra Granger; il signor Granger, invece, aveva proprio l'aspetto quei di vampiri che erano raffigurati nei libri babbani: aveva la pelle chiara, vestiti neri, occhi di un azzurro molto chiaro e aspetto misterioso. Prima di essere presentati Severus ed il sig. Granger si lanciarono un'occhiataccia, poi si stinsero la mano, come se avessero stabilito una tregua silenziosa; Sirius intanto li guardava con un'espressione strana, ma appena vide che si stringevano la mano si rilassò e sorridendo strinse anche lui la mano al sig. Granger.

Intanto Harry si chiedeva il perchè del loro comportamento, Hermione sorrise alla sua espressione interrogativa e gli disse che avrebbe capito. In quel momento il campanello suonò di nuovo ed arrivarono tutti gli altri ospiti. In seguito ci furono molti abbracci, strette di mano e presentazioni, e soprattutto una gran confusione che fece storcere il naso alle parenti del signor Weasley e di Sirius.

Andarono tutti nel salotto mentre Agatha faceva un mucchio di domande a Fleur che infastidirono la famiglia di quest'ultima; Bill imbarazzato cercò di cambiare discorso ma senza risultati. Si sedettero a tavola e Molly servì il pranzo. Per tutta la durata del pranzo non successe nulla di negativo, a parte quando la sig.ra Gamp fece notare a tutti che Harry aveva mangiato due abbondanti porzioni di pasticcio di carne, ed erano molto, ma molto abbondanti; ma il solo risultato fu che Molly costrinse i suoi figli a mangiare altrettanto pasticcio di carne ai suoi figli con la scusa che erano ragazzi, e che dovevano mangiare per crescere.

Il sig.re Granger, che si chiamava Brian, Sirius e Piton non si rivolsero la parola per tutto il pranzo, ma quando arrivò l’ora del thè cominciarono a parlottare fra di loro.

La sig.ra Gamp continuava a criticare tutti a parte i suoi nipoti che erana ovviamente perfetti alle sue parole,ma in particolare aveva presi di mira Fleur; Molly invece aveva cominciato una piacevole conversazione con Aurora, la madre di Hermione, Harry e la migliore amica di quest’ultimo, e fin qui ancora tutto bene, ma ancora per poco, infatti, proprio quando gli ospiti erano prossimi ad andarsene Charlotte sì ferì urtando un angolo. Naturalmente Agatha ne fece un affare di stato, anche se si era procurata solo un misero taglietto.

-Portatemi, all'istante del disinfettante!- disse con voce acuta -Calmati, non è poi tanto grave…- disse Molly piano, e non per tranquillizzare Agatha, ma perché Harry stava fissando in modo piuttosto strano Charlotte.

-CALMARMI!CALMARMI! Ma voi siete matti! Matti!- disse adirata la sig.ra Gamp cominciando a camminare per il corridoio per avvicinarsi alla nipote.

Harry a quelle grida chiuse gli occhi e fece un passo indietro infastidito, ma soprattutto disorientato dalle sensazioni che stava provando. Quando Charlotte fu condotta da sua zia verso la cucina, passando proprio accanto ad Harry, lui sentì un forte odore, penetrante, seducente, tanto delizioso da far risvegliare in Harry un desiderio che aveva provato solo una volta, quando era sparito dopo essere stato attaccato dal ministero: il sangue, carne fresca. La ragazza…

Quell’odore…è buono… No! Non posso, non posso…No! No! No! Pensò il ragazzo prendendosi la testa fra le mani e indietreggiando sconvolto.

-Vieni con me- disse una voce che in quel momento Harry non capì di chi fosse, eppure malgrado ciò seguì quella persona, anche se non si accorse che in realtà stava seguendo più di una persona; ma mentre camminavano, il ragazzo sentì un’altra volta quell’odore, e alzò la testa velocemente, c’era un’espressione strana sul suo viso. Un’espressione desiderosa, smaniosa, inquieta; gli occhi diventati ancora una volta dorati non fecero pensare a nulla di buono alle persone che lo accompagnavano. I tre si scambiarono un’occhiata d’intesa, e mentre uno di loro, Sirius, fermava Harry che stava per entrare nella stanza dove c’era Charlotte; Brian, invece, stava aprendo una porta lì vicino per aiutare Sirius che cercava di tenere fermo il ragazzo.

-Severus dov’è?- chiese Sirius non vedendo più Piton

-Ha detto che doveva andare a prendere una cosa…- rispose vago il sig. Granger. In quel momento Harry tentando di sfuggire dalla stretta di Sirius e li fece sbilanciare e quindi cadere su di un divano situato alla loro destra. Sul divano Harry tentò ancora di divincolarsi da Sirius, ma quest’ultimo lo tenne ben stretto.

-Stai calmo- disse Sirius amorevolmente

Il ragazzo tentò di sfuggire al suo padrino ancora per qualche minuto, poi smise di colpo e nascose il viso sul petto del padrino e lasciò che quest’ultimo continuasse ad abbracciarlo con fare protettivo.

Quando Severus entrò nella stanza disse:- Ho mandato una lettera a R…- si fermò ricordando che gli era stato chiesto di non dire ad Harry quel nome -…gli ho mandato una lettera. Arriverà domani, al massimo dopodomani- continuò sapendo che Sirius avrebbe capito di chi parlava.

-Chi arriva?- chiese nervoso Harry capendo che c’era qualcosa che non andava.

-Un amico! Un amico che può aiutarci, che può aiutarti…- disse Sirius calmo
  
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